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Ascoltai le parole del personaggio misterioso..era possibile che tutti avevano bisogno di me? E io dovevo arrangiarmi da sola..comunque dovetti far leva sul mio coraggio.
"Vi ringrazio..si è doveroso..ringraziarvi per esservi preso cura di me" e sentii il mio corpo nudo sotto le lenzuola..mi aveva pure spogliato..ma era uomo o donna..uomo immaginavo..la voce era ovattata dal luogo chiuso. "Voi stavate aspettando me? Per aiutarvi...e in che modo..tanti mi hanno chiesto il mio aiuto e in cambio..mi sono messa nei guai sempre, vi avverto" quasi sorrisi.."Ditemi...perchè aspettavate proprio me..o forse qualcuno che arrivasse in questa isola..che vi è successo?" dissi incuriosita serrandomi bene sotto le lenzuola. |
"Ho lasciato alcuni mesi fa la mia famiglia al Nord per giungere a Nuova Camelot e ora i vostri soldati mi hanno privata della persona che amo. Quindi, si potrebbe dire che sono sola" guardandolo con aria mesta. A poco a poco, anche la mia musica assunse dei toni piu` malinconici.
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“Quest'isola” disse l'uomo ad Altea “è la mia prigione. Sono stato esiliato qui da uomini malvagi, negandomi la possibilità di vivere nella terra che invece bramo... Vacolis... ma voi mi aiuterete, vero?”
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“La persona che amate...” disse Ork, ascoltando Gwen “... oh... mi spiace... dunque voi e lui non siete sposati immagino... no, ovvio che no... per questo vi hanno divisi...” scosse il capo “... mi spiace, ragazza mia... ma temo non rivedrete mai più il vostro amato... nessuno sopravvive sotto la schiavitù di Vacolis...”
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Me ne stavo rannicchiata con le ginocchia tra le braccia, sperando che andasse tutto bene.
Quando il soldato ci apostrofò, puntando contro di noi il fucile cercai di mantenere la calma ed annuii quando Dension mi indicò. Le fedi! Come avevo fatto a non pensarci? Per fortuna il militare parve di credere alla menzogna di Dension e ci lasciò passare. L'uomo ci fece attraccare e senza aggiungere altro ci condusse in una torre poco distante. Lo seguimmo mentre stringevo la mano di Dension, un po' per recitare la parte un po' per cercare coraggio in quel contatto. Fummo portati in una saletta e il soldato se ne andò. Mi sederti su una modesta panca poggiata alla parete e guardai Dension. |
La sua voce si fece più nitida..."Siete stato imprigionato? Capisco..Vacolis..è una città o una isola? Sembra il vostro sogno sia raggiungerla..ma come posso aiutarvi scusate? Mi spiace non accetto più a scatola chiusa..se non è rischioso vi aiuterò senza dubbio...pure io sono prigioniera..attenzione al bracciale porto al polso, mi hanno obbligata a metterla gli uomini di Maruania..se tolta..esplode...potevo rifiutare..ma era l' unico modo per raggiungere l' uomo che..." e mi bloccai.."Insomma un pò come il vostro desiderio di andare a Vacolis" e mi tolsi le bende.
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Scossi la testa e restai in silenzio. Sentivo gli occhi bruciare. Lasciai alla musica quelle parole non dette e quelle emozioni non espresse.
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Annuii ad Icarius, in effetti dividerci era la cosa migliore, quella più logica per diversificare le informazioni che avremmo riscontrato in giro.
"Sì, mi sembra una buona idea..." Assentii. Sorrisi a quelle parole rivolte a me. "Certo, sta tranquillo..." Gli risposi, cercando i suoi occhi da sotto il pesante cappuccio "Ci vedremo stasera.." Dolcemente. Così, ci dividemmo, e io iniziai a camminare per la città, osservando avidamente il tutto da sotto il mio cappuccio ben calato sul viso. Ero incredibilmente curiosa, ma anche prudente e attenta a non farmi scoprire. |
“Non temere...” disse Dension, rispondendo a quello sguardo di Dacey “... ce la siamo cavata fino ad ora e usciremo indenni anche da questa storia... e poi ho un impegno, no?” Sorridendo. “Devo portarti dal tuo grande Amore.” Facendole l'occhiolino.
Ma proprio in quell'istante la porta si aprì ed entrò qualcuno. Era un uomo alto e grosso, dalle dimensioni di un armadio quasi, con indosso un'uniforme militare. Si avvicinò al tavolo, per poi lasciarsi cadere pesantemente sulla sedia, facendola scricchiolare sotto il suo peso. “Dunque...” aprendo un registro “... siete due naufraghi...” “Si, signore.” Annuì Dension. “Marito e moglie.” “Si.” Fece Dension. “E cosa chiedete di preciso al governo di Maruania?” Fissandoli il militare. “Beh, di imbarcarci e poter così tornare nella nostra terra, a Nord.” Rispose il contrabbandiere. |
“Voi soffrite...” disse Ork avvicinandosi al pianoforte “... e parecchio...” posando una mano sulla spalla di Gwen “... è per il vostro amato, vero? Perdonatemi... sono un vero idiota... non volevo rattristarvi... me lo dice sempre Aris... sono goffo e stupido... si, sono solo un povero e miserabile zoppo...”
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