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“Si, ma non ne avrei voglia ora...” disse Hiss ridendo e baciando ancora Altea che era stretta a lui, facendogli sentire ogni tratto del suo corpo nudo contro di lui.
Allora prese il telefono e tenendo sempre stretta a sé Altea compose il numero dell'Elyseum. Una segretaria, rispondendo, gli disse che avevano bisogno di un esperto di architettura medioevale e lui era l'uomo adatto. |
Così Gwen ed Elv lasciarono il giornale e raggiunsero una tavola calda lì vicino.
“Ahimè, le mie finanze non mi permettono ristoranti di classe, quindi dovrai accontentarti di una parolina magica...” disse divertito “... hamburger!” Facendole l'occhiolino. |
Raggiungemmo la tavola calda lì vicino. Sorrisi e alzai appena le spalle.
"Mi importa poco dei ristoranti..." dissi, con voce indefinita. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Oh qualcosa di fresco andrà benissimo!" annuendo "Mi rimetto a lei..".
Mi sedetti e restai per un momento persa ad osservare il panorama dal terrazzino. Sospirai, e poi iniziai il mio racconto. "Francamente mi stupisce che lei non sappia chi sono.." lievemente divertita. Effettivamente era strano, non mi capitava da tempo, era rilassante in un certo senso. Così, iniziai a raccontargli ogni cosa, chi ero, cosa facevo, il mio successo, cosa mi aveva portato all'Elyseum. Poi gli raccontai della pietra, del mio desiderio di possederla, delle ricerche che avevo fatto negli anni, dei miei progressi all'Elyseum. Poi gli raccontai del fantasma, delle morti, dei misteri di quel posto e di tutti gli altri dettagli che mano a mano mi venivano in mente. Una volta finito lo guardai negli occhi. "Ecco, ora sa tutto, signor Cristiano.." fissando l'azzurro intenso dei suoi occhi. |
Entrarono e si sedettero ad uno dei tavoli.
Elv prese la carta dei panini e la passò a Gwen. “E' un fast food...” disse lui “... la scelta è fra una dozzina di panini, insalate miste, calde o fredde e pizzette varie... il gelato invece te lo sconsiglio.” Divertito. |
Osservai la carta cercando di concentrarmi su quello che avevo sotto gli occhi, ma avevo talmente tante cose per la testa che mi limitai ad afferrare a caso una delle parole pronunciate da Elv.
"Prenderò un'insalata, allora..." dissi alla fine. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Un panino al formaggio ed un'insalata, grazie." Disse Elv alla ragazza del fast food. "Allora... cos'hai? Si vede lontano un miglio che hai la testa altrove..." a Gwen.
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Elv ordinò il pranzo, poi mi chiese cosa avessi.
"Abbiamo trovato Chef" lo informai "Era penzolante dal soffitto dei sotterranei quando siamo arrivati..." aggiunsi poi, con voce incolore. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Elv restò incredulo.
"Impiccato..." disse fissando Gwen "... possibile? Perchè? Perchè un simile gesto? Era nei guai? Aveva problemi? Beveva? Faceva uso di droghe?" |
Scossi la testa a quella valanga di domande.
"No, no... Non era il tipo..." dissi. Poi mi ricordai della foto e gliela mostrai. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Capisco cosa prova, ma ormai sono fuori dal giro..." disse lui offrendo da bere a Destresya "... sono uscito due anni fa da galera e devo filare dritto... e comunque sono fuori allenamento... no, la carriera della Pantera è terminata..." bevendo.
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Elv guardò la foto.
"E questa..." disse a Gwen "... cosa significa?" |
"Il Faust è uno spettacolo che andrà tra poco in scena, e non capisco chi voglia boicottarlo..." sospirando.
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"Dai..." disse Elv "... davvero non capisci? C'è sotto qualcosa! Altro che fantasma e ladro! Qualcuno si nasconde in quel castello e ha un piano be preciso. Mi chiedo solo quale sia e cosa voglia..." fissando Gwen.
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"Sì, grazie, ci ero arrivata" dissi "Ma non sappiamo chi sia e cosa voglia. E di certo non può continuare ad ammazzare gente finché non ha raggiunto il suo scopo. Oltretutto, non credo proprio che Phoemnisk accetterà di annullare tutto solo per questo."
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"Perchè mai" disse Elv "questo spettacolo non deve andare in scena? Cos'hai di così importante? Tanti altri teatri hanno messo e mettono in scena versioni varie del Faust... perchè invece questo spettacolo genera tanti guai?" Fissando Gwen.
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"Non lo so, mi sono solo occupata di supervisionare i provini, ma non so cosa lui abbia in mente. Dopotutto, non mi interessa molto, visto che mi è stato detto che l'unico mio compito è quello di occuparmi dei quadri e di lasciar perdere il resto, quindi mi dispiace per Chef, ma non mi importa nulla di quello che fanno..." mormorai, con lieve sarcasmo, ma tanta amarezza, pensando alle parole che Rusputus mi aveva rivolto poco prima.
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Presi da bere dalle sue mani e sospirai."Ascolti, ho davvero bisogno di lei, della Pantera..." guardandolo negl occhi "Le ripeto che posso pagarla tanto, ma davvero tanto, faccia una cfa, una qualunque, quello che le serve per vivere da re per il resto dei suoi giorni senza preoccuparsi della polizia... sono in pericolo, e lei è la mia ultima speranza.. se non sono i soldi mi dica che cosa vuole, e troverò il modo di farglielo avere!".
Tutta la mia miasione dipendeva da quello, speravo davvero che mi aiutasse. |
Anche io faticavo a crederlo ma non conoscevo così bene Chef e poi, nessuno poteva mai davvero conoscere cosa si nascondeva nell’animo di un altro.
“ Magari c’era qualcosa che lo tormentava e teneva segreto...” Provando a razionalizzare ma davanti alla perdita di qualcuno diventava sempre difficile e superfluo. Ciò che sapevo era la necessità di star accanto a Set in quel momento difficile. Al castello c’era trambusto, come mi aspettavo, e fu una segretaria a darci i dettagli dell’accaduto, dettagli che finivano con una macabra scritta fatta con il sangue. “ Che diceva la scritta?” Trovando così illogico che Chef avesse fatto una cosa del genere quando poteva tranquillamente usare carta e penna e dopo si fosse impiccato. |
Rimasi stretta a lui mentre telefonava all'Elyseum baciando il suo petto. Ascoltai la conversazione.. Non immaginavo fosse un esperto di architettura medioevale e mi chiesi cosa volessero da lui.
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“La scritta diceva...” disse la segretaria a Dacey ed a Set “... diceva che il Faust non deve andare in scena...”
“Che assurdità!” Set. “Chef non può aver lasciato un simile messaggio! Non avrebbe avuto senso!” “Eppure vi era solo lui nei sotterranei...” mormorò la segretaria. |
"Non essere sciocca, tu hai un ruolo fondametale in quel castello." Disse Elv a Gwen. "Davvero credi che tutto ciò non ti riguardi in prima persona?"
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"Va bene, passerò da voi verso Mezzogiorno." Disse Hiss, per poi staccare la telefonata. "Pare che ci sia potenzialmente una consulenza per me. Nientemeno che all'Elyseum." Guardando Altea.
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Sospirai appena.
"Mi sento come se negli ultimi quattro giorni avessi sbagliato tutto ciò che non avevo mai sbagliato prima... Chef è morto, e magari sarebbe ancora vivo se io fossi arrivata prima, sono stata egoista per quell'articolo, ho pensato al mio lavoro e tu hai perso il tuo, così ora mi sento in colpa... Forse è vero che stando con degli oggetti inanimati, ora con le persone combino solo guai..." mormorai, con lo sguardo basso per celare gli occhi lucidi. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Ancora una volta giungeva al mio orecchio un messaggio contro lo spettacolo.
Rabbrividii, ancora una volta avveniva in modo inquietante e macabro. Ringraziai la segreteria per averci informati su tutto . “ Ti stai agitando Set, questo non porta a nulla. Non so perché Chef avrebbe dovuto scrivere quelle parole... forse non è neppure stato lui ma questo lo accetterà la polizia, noi possiamo fare ben poco.” |
"Non dire sciocchezze." Disse bruscamente Elv. "Cosa avresti potuto fare per Chef? Di certo puoi dare un senso alla sua morte. Ossia scoprire cosa davvero lo ha spinto a tanto e cercare di capire cosa si nasconde in quel castello." A Gwen.
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Il tono brusco di Elv mi fece scontrare con quella che era la realtà oggettiva delle cose.
Sì, forse aveva ragione lui, ma non potevo fare a meno di sentirmi responsabile. Alla fine annuii debolmente, sempre con lo sguardo basso, passando la mano su una lacrima che era rotolata giù su una guancia. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Io non capisco cosa stia succedendo qui..." disse Set confuso, per poi guardare Dacey "... non lo so davvero..."
C'era agitazione e la scientifica aveva raccolto tracce ed indizi dove Chef si era impiccato. Un senso di sgomento, di inquietudine e di paura riepiva l'atmosfera del castello. Ad un tratto una porta si aprì su un corridoio semibuio, riempiendo di luce l'androne, quasi come se qualcosa di ultraterreno avesse invaso il mondo dei mortali. Apparve allora una figura. "Lo spettacolo fa paura." Fissando tutti loro Phoemnisk. "L'arte spaventa, come la bellezza, la libertà e la verità. L'arte è temuta dalla follia. Per questo vincerà. E noi con essa." http://mwcnews.net/images/stories/ar...ary-oldman.jpg |
“Ora dimmi...” disse Elv a Gwen “... vuoi scoprire la verità, oppure restare qui a commiserarti davanti ad un bicchiere di Coca Cola ed un hamburger unto ed immangiabile?” Fissandola.
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Vederlo tanto confuso e disorientato, finiva per avere lo stesso effetto su di me.
Non ero molto brava a confortare le persone, mancando di una buona dose di empatia, così mi limitai a poggiare una mano sulla spalla di Set. Eravamo in una situazione di stallo e attesa, la polizia girava nel castello e noi tutti attendevamo di capire cosa sarebbe accaduto. L’arrivo di Phoemnisk fu come il ritorno del sole dove una tempesta, fu un faro, una luce guida. Fu la prima volta che guardai quell’uomo con vivo interesse, affascinata dall’aurea che emanava, autorità, sicurezza, decisione, incarnava ognuna di queste virtù e faceva sentire al sicuro chi lo ascoltava. Se prima avevo potuto pensare che forse lo spettacolo del Faust andava sospeso come era stato suggerito in quel macabro avvertimento scritto col sangue, ora le parole di Phoemnisk mi avevano dato la forza di ignorare le paure e proseguire. Mi accorsi di aver le mani palmo contro palmo, all’altezza del petto, come se fosse pronte ad applaudire a quel discorso. Mi sentii sciocca, inconsciamente mi ero fatta trasportare dalle parole dell’uomo, e bruscamente, sperando che nessuno avesse notato, riportai le braccia lungo i fianchiz |
Lo ascoltai, nel frattempo che arrivava il nostro ordine.
"Non so riguardo la commiserazione, ma l'hamburger immangiabile lo lascio a te..." con un sorrisetto, mentre davanti avevo il mio piatto di insalata. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Fu come un incantesimo destato, un sortilegio spezzato, una maledizione sciolta e scacciata per sempre.
L'arrivo di Phoemnisk, o meglio la sua apparizione, sembrò dare sollievo, conforto e coraggio a tutti loro. Partendo proprio da Dacey. Anche Set sembrò sollevato, così come ognuna delle segretarie e tutti i custodi ed i vigilanti, uno dopo l'altro. L'ispettore mostrò il suo distintivo e cercò di rivolgere alcune domande a Phoemnisk, che apparve disponibile ma molto vago, tanto da confondere quasi il poliziotto. La polizia andò via poco prima di Mezzogiorno e tutti si strinsero intorno al loro leader. “Solo la vita può scacciare la morte.” Disse Phoemnisk, fissando ognuno di loro, compresa Dacey. “E la sola vita che conosco è l'arte. Quindi preparatevi, amici miei. Ognuno vada a prepararsi, tra un'ora cominceremo le prove per il nostro Faust.” Si voltò verso Dacey. “Se il Faust non andrà in scena non perderò solo tutto il mio denaro, ma anche i miei sogni, Dacey...” pianissimo fra i lunghi capelli scuri di lei “... va a prepararti e cedi il tuo volto ed il tuo cuore a Margherita... solo così tutto ciò potrà diventare reale e bellissimo...” |
"Bah, detesto l'insalata ed ogni cibo ipocalorico..." disse con una smorfia Elv "... vorrà dire che mi rifarò stasera... magari con un bel piatto di pasta ed una bistecca." Divertito. "Gwen..." prendendo la mano di lei "... scopriamo cosa si nasconde dell'Elyseum... io e te insieme..."
Ad un tratto il cellulare di lei vibrò per un messaggio di Phoemnisk: "Vieni, l'Elyseum ti aspetta..." |
"Meglio, ce ne sarà di più per me..." dissi allora, poi ridacchiai.
Prese la mia mano, inchiodando i miei occhi coi suoi, bellissimi e neri. Già. Io e lui, insieme. Suonava bene. Poi controllai il cellulare. Era un messaggio di Phoemnisk. O meglio, era la realtà che tornava, dopo quel piccolo intervallo deliberato. In quel momento lo lasciai perdere, guardai Elv e sorrisi, annuendo. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Eravamo tutti incantati dalla presenza di Phoemnisk, pendendo letteralmente dalle sue labbra in attesa di un suo cenno o un suo ordine.
E quando questo arrivò fu un sollievo. Tutti sapevano finalmente cosa fare, come distogliere la mente dalle preoccupazioni mettendosi al lavoro. Mi sentii privilegiata ad avere quelle parole sussurrate quasi all’orecchio. “ Sarò perfetta, esattamente come desiderate.” Avvertendo molta responsabilità per dover interpretare il ruolo di Margherita ma non solo, sentivo sulle mie spalle il successo o il fallimento dell’intero spettacolo. Salutai un po’ frettolosamente Set rifugiandomi nella mia stanza poco dopo. Dovevo essere al meglio, proprio come Phoemnisk desiderava. Un bagno ristoratore, una sezione di trucco e parrucco, un caffè ed ero pronta ad indossare il mio succinto vestito di scena, poi nascosto ancora sotto la vestaglia, stando nella stanza delle riprese, in attesa di ricevere il ciak d’inizio. |
"Allora, dimmi..." disse Elv a Gwen "... ci stai? Sei disposta a scoprire la verità con me? Magari stanotte stessa?"
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Lo guardai.
"Sì" risposi, accarezzando la sua mano. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Dacey andò in camera, si preparò ed uscì pronta per essere Margherita.
Raggiunse lo studio 78 dove tutto era pronto per le riprese del Faust. Tutti erano sul set, compreso Set che subito si avvicinò a Dacey. “Forse davvero c'è magia in tutto ciò...” disse lui fissandola “... ogni volta sei sempre più bella...” Phoemnisk guardava le imminenti riprese da un monitor di servizio, visto era andato via, forse nel suo studio privato. |
"Perfetto." Disse Elv, per poi dare un morso al suo hamburger e fare una smorfia di disgusto. "Che sozzeria..." masticando "... dicevo... la nostra missione al castello... dobbiamo organizzarci... tu non hai problemi, ma io ho bisogno di un piano per poter restare lì dentro per la notte..." a Gwen.
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Risi alla sua smorfia quando addentò il panino, mentre io consumavo tranquilla la mia insalata.
Poi riflettei sulla sua domanda. Riflettei e riflettei. "Beh, tu ora non lavori più alla redazione, potresti proporti come nuovo addetto stampa del palazzo" ipotizzai "Di sicuro avresti modo di restare al castello quanto vuoi. Il che non è male..." aggiunsi, col mio sorriso che diceva che mi sarebbe piaciuto averlo lì con me e non solo per la missione. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
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