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La tomba era aperta e vuota.
“Forse i becchini” disse Elv “l'hanno preparata per usarla a breve... magari ospiterà un miscredente, un galeotto giustiziato... dopotutto è un sconsacrata questa terra...” fissando Gwen “... sarei tentato di dare un'occhiata in giro... tu invece? Preferisci andare?” Guardò il cielo. “A breve albeggerà in effetti...” A quelle parole di Altea, Icarius fu colto da paura. Lei si avvicinò a lui, nuda, abbracciandolo. Sentiva la nudità di lei contro il suo corpo, quei seni che premevano sul suo petto robusto. Ad un tratto si sentirono passi dalle scale. Istintivamente Icarius spinse Altea sotto il letto, passandole anche i suoi vestiti. Poi subito lui si coprì con le lenzuola, impaurito. Qualcuno bussò alla porta. “Signora...” da fuori la moglie del taverniere. |
I nostri corpi stretti, avvertii la paura di Icarius, i rumori nella scala e Icarius che prontamente mi mise sotto il letto e mi diede i vestiti.
Era la moglie del locandiere.."Stenditi...sarà venuta a portarci la colazione..d' altronde Fulminaccio mica verrà qui..e poi è più eccitante..aspetta" baciandolo. Mi avvicinai alla porta vestita e la aprii appena.."Salve milady, avete portato la colazione immagino" sorridendole falsamente. |
"Bah, tutto può essere..." dissi.
Poi lo guardai. "Da ora in poi nemmeno tu hai scelta, è bene che tu lo tenga a mente" dissi poi. Ora neanche lui poteva decidere di uscire o restare al sole per piacere e per diletto, o perché aveva altro da fare. Ne andava della sua vita e un piccolo errore poteva essere fatale. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Icarius si coprì con le lenzuola, guardando Poi Altea che si rivestiva in fretta.
La dama aprì la porta. “Madama...” disse la donna “... di sotto è giunto un ricco messere... egli è in cerca di sua moglie che è fuggita dal tetto coniugale... dalla descrizione che ha fatto lei sembra somigliarvi... posso conoscere il vostro nome?” La stavano cercando. Elv annuì a Gwen. “Riusciremo a tornare alla torre” disse “prima che sorga il Sole?” |
Alle parole della donna risi.. "Milady non sono la unica donna bionda in giro. Mi chiamo Genevieve.. E questo in stanza è mio futuro marito.. Non osate offendermi" col volto serio.
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Icarius restò stringendosi sotto le lenzuola, mentre Altea, con fare sicuro, parlava con la moglie del taverniere.
“Bene.” Disse la donna. “Allora riferirò, sperando non voglia venire lui stesso a controllare.” Ed andò via. Allora Icarius sbiancò. “Se verrà su ci troverà...” intimorito ad Altea. |
La donna se ne andò.. "Icarius potremmo scappare ma desteremmo sospetti. Preferisco perire sulle tue braccia" spogliandomi nuovamente e mettendomi a cavalcioni sopra di lui.. "Dove eravamo rimasti?" baciandolo con fervore mentre il nudo corpo aderiva al suo.."Poi lo guardai.. Vuoi fuggire? Ho il mio cavallo sotto".
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La leggenda della Pieve di Monsperone
Per una frazione di secondo rimasi interdetta nell’osservare quei vestiti.
Poi rammentai, faceva tutto parte del suo piano quel travestimento. Nonostante la povertà di quei modesti abiti, il cavaliere restava a suo modo affascinante, sebbene non sapevo definire cosa di preciso nella sua figura lo rendesse tale. Quanto a me, non esitai a rispondere alla domanda, troppo impaziente di tornare per aspettare anche solo un minuto di più. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Il Sole era ormai sorto, rischiarando pian piano il bosco di Chanty.
Le antiche murature del palazzo diroccato videro svanire le ombre che le coprivano, dissolvendosi ai chiari e rosati raggi del nuovo giorno. “Direi di andare, madama.” Disse Reddas a Dacey, con un sorriso che tradiva una certa sicurezza. Il cavaliere aveva legato il suo cavallo ad un carretto, costituendo così il loro mezzo di locomozione per andare a Monsperone. Così i due salirono sul carretto e lasciarono quel luogo. “Bene, ora aprite bene le orecchie...” Reddas alla ragazza “... vi spiegherò il piano...” http://referentiel.nouvelobs.com/fil...-rochefort.jpg |
Come un ciclone di sensualità ed eroismo Altea si spogliò di nuovo davanti ad Icarius, per poi salire sul letto e sedersi a cavalcioni su di lui.
“Si...” disse lui titubante alla domanda di Altea, fissando i seni scoperti di lei e sentendo tutto il corpo della dama sul suo “... si... forse sarà meglio scappare... vostro marito potrebbe salire in camera e trovarci...” a metà, tra l'eccitazione e la paura. |
"Che peccato...ora che eravamo qui..non chiamarlo marito..presumo abbia ucciso pure quel povero ragazzo che aveva incatenato, è vero meriterebbe di morire, mi auguro non dalle mie mani...avanti vestiti e stai attento al piede, scenderemo dalla finestra che non è molto alta e andremo dal mio cavallo, cavalco io...è meglio...ma che modi grezzi ha, metti veramente non ero io ha il coraggio di entrare da sconosciuti".
Mi vestii in fretta e aprii la finestra per guardare da dove andare, forse dall' albero di fronte che aveva rami robusti. |
Altea si rivestì ed Icarius restò a guardarla.
Poi cercò di rivestirsi anche lui, ma il piede gli faceva ancora male e rendeva impossibile molti movimenti anche semplici. “Ehm, madama...” disse lui impacciato e sempre con quel rossore sul viso “... non riesco a rivestirmi... il piede mi fa troppo male e temo possa riaprirsi la ferita...” preoccupato e dolorante. |
Lui rimase lì nudo, il piede duoleva e chiusi la finestra.
"No stai attento, ci manca solo che si riapra la ferita e cosa facciamo poi, stai steso, dobbiamo essere audaci Icarius, se dovesse entrare io mi nascondo..d' altronde sei malato e non dovresti avere problemi. Tu sei il mio futuro marito e io mi chiamo Genevieve, ricorda...se ti chiedono di me appunto dirai ero andata a prenderti del cibo fuori" e lo rispogliai e lo stesi piano nel letto "Aspettiamo un 5 minuti poi siamo fuori pericolo, mi nascondo nell' armadio...no no...tutti gli amanti si nascondo nell' armadio e sotto il letto, vado nel balcone ed aspetto" e uscii nel balcone abbassandomi, sperando quel tormento se ne andasse per sempre e dalla mia vita. |
Sorrisi.
"Amore, siamo vampiri. Naturale che ci arriviamo" gli dissi con naturalezza. Poi lo guardai con aria furba. "Beh, allora cerca di arrivare prima..." gli lanciai il guanto di sfida e subito, divertita, iniziai a correre a velocità sovrumana. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Non mi piaceva, non mi piaceva per niente.
Il bosco avvolto nelle tenebre avrebbe dovuto essere qualcosa di intrigante, invece mi infastidiva, nascondeva qualcosa. E poi non sopportavo l'idea di non vedere dove fosse il ragazzo, non tanto per lui ma quanto perchè detestavo non avere subito quello che voglio, a maggior ragione se utilizzo i poteri per ottenerlo. "In realtà stasera non tanto, c'è qualcosa di strano in questi boschi..." guardandomi attorno. Provai di nuovo con la magia a cercare il ragazzo, eppure quella nebbia era ancora lì, che mi impediva di vedere le cose con chiarezza. "Sarebbe davvero un peccato se i lupi si fossero mangiati quegli occhioni..." sorrisi, maliziosa, guardando Aegos "Mi piaceva da morire quell'aria impacciata e innocente..." ridendo piano, per poi guardarlo tutto. "Beh, se lo troviamo maciullato bada che dovrai farlo tu..." guardandolo intensamente "Sarebbe incredibilmente eccitante vederti recitare la parte di quel cucciolo spaurito.." ridendo piano, per poi fargli l'occhiolino. Intanto continuavamo a cavalcare per il bosco alla ricerca dei suoi misteri e, perchè no, anche del mio dolce giardiniere. |
Altea si nascose sul balcone ed Icarius attese sotto le lenzuola, intimorito per quella situazione.
Trascorse qualche minuto, poi ad un tratto si udirono dei passi dalle scale. Qualcuno stava salendo. Gwen corse via velocissima, quasi come se volasse o magari come se il Tempo si fosse fermato rispetto a lei. Allora Elv, sorridendo, raccolse la sfida e cominciò a correre anch'egli velocissimo per il bosco. Pochi istanti prima che il Sole sorgesse, i due vampiri erano giunti alla torre diroccata. Aegos e Lys continuarono a vagare per il bosco, mentre l'alba era ormai giunta, dissolvendo le ombre della notte e sciogliendo la nebbia. “Madama...” disse incuriosito lo stalliere “... io fare lui? Andiamo, mi prendete in giro...” ridendo irriverente. |
Udii dei rumori e dissi ad Icarius.."Mi raccomando di non lasciarti tradire...perché un uomo mi ha dato la libertà e io voglio mantenerla..un uomo strano e misterioso".
Salii sopra il ramo di una robusta quercia e rimasi ad ascoltare ma ad un tratto sentii freddo e poi caldo, il medaglione bruciava. "Amore ma mi tradisci...sai sei spacciata vero..mi ami? Dimmi mi ami?" Lo guardavo nella sua bellezza cattiva.."Oh si amo solo te, ormai sono spacciata, non troverò più il mio amore afragolignonese e sono destinata alla morte come volete voi Mio Signore". E vidi arrivare pure la Dama Nera, mi inseguivano e io fuggivo, fuggivo finchè arrivai alla Torre Alta e caddi morente. Mi destai da quella visione ma era vero, tutto vero...avevo visto il mio Destino, mi auguravo almeno Icarius fosse rimasto con me per darmi un po' di allegria prima del mio Destino Mortale. https://i.pinimg.com/736x/9b/59/8f/9...nspiration.jpg |
Lo sentii raggiungermi dopo alcuni secondi e risi spensierata, ma anche piena di adrenalina.
La terra mi scorrerà soffice sotto i piedi, talmente tanto che non la sentivo. Arrivammo come previsto alla torre prima del sorgere del sole. Risi con fare liberatorio e lo baciai nel momento esatto in cui si fermò. "Facciamo che stavolta ti ho lasciato vincere perché era il tuo battesimo..." divertita, mentre entravo dentro. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Lo guardai divertita.
"Sì, perchè no?" ridacchiando mentre lo guardavo "Sarebbe terribilmente eccitante vederti accondiscendere a una cosa tanto assurda per un mio capriccio..". Il controllo sugli altri era qualcosa che mi divertiva immensamente, che mi intrigava da morire, riusciva ad eccitare la mia mente in un modo strano e perverso. "Anzi, sai cosa lo renderebbe ancora più eccitante?" con una luce perversa nello sguardo "Farlo in città, in una locanda, insomma davanti a gente estranea..." divertita "Sì, tu lo farai, perchè io lo comando!". Ed era quel potere che mi inebriava più del vino migliore di Solpacus. "Oh ma non fare quella faccia..." con tono caldo e sensuale che preannunciava erotiche meraviglie "Sono molto generosa con chi sa obbedirmi!". |
Altea restò sul ramo dell'albero, mentre nella camera di Icarius arrivarono il taverniere, Fulminaccio e due dei suoi uomini.
Cercarono sotto il letto e poi nell'armadio, senza ovviamente trovare nulla. Icarius era pallido per la paura di essere scoperto. Finalmente andarono via. Ma Fulminaccio prima di andare giurò di riacciuffare sua moglie, a costa di rivoltare il bosco come un guanto. Elv rise. “Ma sentitela...” disse divertito dopo aver baciato Gwen “... molto combattiva, eh?” Facendole l'occhiolino. Fuori era ormai giorno. Quella torre era il loro rifugio, tenendoli lontani da tutto e tutti, fuorchè da loro stessi. “Ah, ecco...” disse Aegos con un sorriso perverso a Lys “... e sentiamo, madama...” irriverente, insolente “... quale ricompensa mi darà la vostra generosità... padrona?” Con un tono lascivo. |
"Non sono solo combattiva. Ho mille anni in più di esperienza" facendogli l'occhiolino.
Intanto eravamo rientrati nel nostro rifugio, al sicuro da tutto e tutti. "Chissà se i due sono tornati" guardandomi intorno. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Aveva veramente avuto il coraggio di entrare in camera, ovviamente da bravo demente qual che era guardò nei posti più ovvi...l' armadio e sotto il letto ma io ero più scaltra.
Quando se ne andò entrai nella camera e chiusi le tapparelle e guardai Icarius ravvivando la lampada ad olio. "Hai sentito mi cercherà per tutto il bosco, ma io ho una spada e stavolta lo uccido davvero...ho rischiato la vita per essere libera, un uomo misterioso mi ha salvato e mi ha detto di tenere la mia libertà e sarà così...non posso andare nel bosco ora..quindi...continuiamo" lasciando scivolare il vestito e appoggiandomi nuovamente sopra di lui, spogliandolo e baciando le sue labbra e il collo.."Dimmi Icarius, cosa farai dopo? Te ne tornerai dalle tue padrone o mi seguirai?" mordicchiandogli l' orecchio. |
Lo guardai tutto, dalla testa ai piedi, con un sorrisetto malizioso ed enigmatico.
"Chissà!" facendogli l'occhiolino. Quell'idea mi eccitava da morire, vedere Aegos così fiero e irriverente abbassarsi a fare il timidino impacciato per un mio capriccio mi faceva dimenticare qualunque altra cosa, anche quella nebbia. "Oh, andiamo a cercare una bella locanda dove poter giocare.." con un sorrisetto divertito "Se sarai convincente davanti a dei perfetti sconosciuti, poi prenderemo una camera e..." con la voce roca, calda e seducente "Chissà.." ripetei, con un sguardo che però non lasciava trasparire dubbi. |
Altea si spogliò, stringendosi ancora contro Icarius, di nuovo imbambolato ed eccitato sentendola nuda contro di lui.
“Io ho un lavoro, ho responsabilità...” disse fissandola “... devo tornare dalle mie padrone ed avvertirle dell'incidente...” impacciato. Gwen ed Elv tornarono così nella torre e sentirono dei rumori provenire dai piani superiori. “Si, devono essere già tornati Nikolaj ed Ivan...” disse lui “... sono stati più mattinieri di noi.” Ridendo Elv ed abbracciandola, per poi baciarla. Aegos guardò Lys con un lampo di perversione negli occhi. Galopparono così nel bosco ormai rischiarato dal nuovo giorno. Raggiunsero un piccolo villaggio, dove vi era una locanda. Davanti all'ingresso vi erano diversi uomini e quello che sembrava esserne il capo sbraitava ed inveiva contro tutto e tutti. “Messer Fulminaccio, vi prego...” disse a quello il taverniere “... vi ho lasciato controllare... vostra moglie qui non c'è!” |
"Si certo...il mio Destino è rimanere sola sai? Ma ora possiamo dedicarci a noi due, poi mi lascerai come tutti...io ho solo una persona fedele"..ed è lo spirito dell' amante della Dama Nera..."Ma io non voglio insistere se non vuoi farlo..non obbligo nessuno" guardandolo.
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"Sì infatti..." alzando metaforicamente gli occhi ai piani superiori.
Risi poi divertita alla battuta prima che mi baciasse. "Che spiritoso..." dissi divertita. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Oh come mi piaceva quella perversione nei suoi occhi, immaginavo che avrebbe apprezzato una tale sfida.
Arrivammo così alla locanda, e prima di avvicinarci alle persone gli scoccai un'occhiata di intesa, sempre più eccitata. Davanti alla porta c'era un uomo che cercava la moglie, mi sfuggì un sorrisetto divertito, ma non erano affari miei. Scesi da cavallo e mi voltai verso Aegos. "Muoviti a legarli, Aegos!" gli dissi, con la voce scocciata "Andiamo, che non ho tutto il giorno da perdere, lo sai?" gli urlai contro. Così, giusto per il gusto di umiliarlo davanti alla gente che c'era lì. Il mio sguardo, infatti, fisso nei suoi occhi, aveva una luce perversa ed eccitata. Volevo proprio vedere come avrebbe reagito in quella messa in scena. |
Icarius guardò Altea tutta nuda, provocante, tentatrice.
“Oh si...” disse deglutendo “... si, certo che voglio farlo!” Annuì eccitato. “Ma il piede mi duole... non riuscirei a fare nulla... deve guarirmi prima il piede, madama...” senza smettere di guardarla, tutta. “Allora dimmi...” disse Elv vicinissimo a Gwen “... com'è stata la nostra prima notte da predatori? Abbastanza eccitante? Ti sembro un buon vampiro?” Sorridendo con fare sicuro di sé. Aegos trattenne un sorrisetto. “Oh si, madama...” disse a Lys, con tono palesemente sottomesso e timido “... ma non arrabbiatevi con me...” con aria da cucciolo bastonato. Il taverniere si avvicinò a Lys, notando il suo abito provocante. “Benvenuta, madama.” Con un lieve inchino l'uomo. “Siete qui per mangiare o anche per riposare?” Fissandola. |
Il suo sguardo voglioso su di me mi fece venire la pelle d' oca e lo baciai sulle labbra e dissi sottovoce "Devo guarirti il piede? Ma non posso subito, non ho poteri magici io...per farlo ci vorrebbero giorni ma tu vuoi andare dalle tue padrone quindi perderesti questa opportunità" e la mia bocca si serrò alla sua in un bacio peccaminoso mentre la mia mano scivolava, desiderosa di lui sul petto e toccando la sua virilità.
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Lo guardai quando iniziò a parlare.
E poi un sorriso divertito e malizioso si formò a quelle parole, ma anche al suo atteggiamento sicuro di sé. "Lo è stato decisamente..." risposi "Sì, buonissimo..." dissi ancora, poi lo baciai di nuovo, con un bacio che voleva dire molto molto di più. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Un sorrisetto divertito mi scappò nel vedere Aegos in quel modo.
"Se sei un buono a nulla non è colpa mia!" urlai di nuovo. Quando entrammo nella locanda, il taverniere si avvicinò e gli riservai un sorriso di circostanza. "Vorrei fare una sontuosa colazione e poi prendere una camera, se non vi dispiace.." sedendomi ad uno dei tavoli senza tanti complimenti. "Vieni qui tu!" ripresi nuovamente Aegos "Porti qualcosa anche per il mio servo, magari mangiando sarà più sveglio!" alzando gli occhi al cielo. |
Elv baciò Gwen.
La baciò con passione, con perversione, stringendola a sé. Un bacio caldo, proibito. “Ti adoro...” disse staccandosi appena dalle sue labbra “... da morire...” fissandola “... ripensavo alla bambina misteriosa ed a quel Cimitero sconsacrato... tu cosa ne pensi?” Altea continuava a provocare Icarius, che avvertiva ancora dolore al piede, rendendo così impossibili i suoi movimenti in modo libero. Poi lei lo baciò e accarezzò il suo petto, scendendo fino alla sua mascolinità. “Ahhh... madama...” disse lui eccitato e sorpreso “... io...” fissandola balbettando. Aegos si avvicinò al tavolo di Lys. “Si, madama...” disse sottomesso e a capo chino “... posso sedermi con voi, signora?” Fingendosi titubante ed intimorito. Tutto ciò stonava col suo aspetto da uomo virile, fascinoso e vigoroso. |
Quelle sue parole mi sorpresero mentre continuavo ad accarezzare la sua virilità e dissi a bassa voce suadente.. "Tu cosa? È la tua prima volta? Però se vuoi pure io posso prenderti a mio servizio.. Ma se sei fido alle tue padrone pazienza. Ci vorranno giorni prima il tuo piede guarisca e voglio le tue mani su di me.. A me piace il gioco a due. O ti pianto in asso qui"decisa e risoluta. Per baciare il suo petto e salire sopra di lui con sfida.
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Mi baciò e fu un bacio caldo, forte, con un pizzico di quel desiderio oscuro e totalmente folle che ci aveva assaliti nel momento esatto in cui lui aveva sceso quella scala ieri sera.
Qualcosa a cui era apparentemente impossibile mettere un freno. "Anche io ti adoro da morire..." sussurrai a mia volta. "Credo volesse dirci qualcosa..." giocando con le sue labbra "Oltre il fatto che fin da subito ho capito che non dovesse essere proprio umana... Poi non so perché, ma quella bara vuota mi ha fatto pensare a quella che il cocchiere portava sul calesse prima di morire, mi chiedo se abbiano a che fare l'una con l'altra..." ancora giocando con le sue labbra, senza mai smettere. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Oh come mi eccitava quel gioco.
Lo guardai sempre più intensamente, non avrei resistito a lungo prima di portarmelo di sopra. Ma ora volevo godermi il gioco, era troppo intrigante vederlo così, tutto cuccioloso quando era così virile e sicuro. "Certo che puoi.." con un sorrisetto divertito "Ma vedi di non farmi fare figure, è chiaro?" con uno sguardo di intesa in cui lui poteva leggere quanto la cosa mi eccitasse. |
Era finalmente giunto il momento.
Salii sul carretto improvvisato, per quanto avrei preferito andare a cavallo. Allora rammentai la triste sorte del mio destriero, finito in trappola a causa di una tagliola. Il piano. Annuii appena, senza però mostrare entusiasmo. Infatti non lo ero, combattuta dentro di me sul da farsi una volta raggiunto il palazzo. Quando sarei stata al sicuro contavo di ottenere una maggiore lucidità di pensiero, che mi avrebbe così permesso di decidere in tutta coscienza se davvero volevo macchiarmi del sangue di qualcuno, divenendo complice di un assassino. “ Vi ascolto, Ser, ma rammentate, una volta a palazzo non potrete contate troppo sul mio aiuto.” Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Altea continuò a provocare Icarius, toccandolo dove era più virile e sensibile.
Di nuovo, tutta nuda, salì a cavalcioni su di lui. “Io...” disse lui paonazzo “... io... ecco...” intimidito ed imbarazzato dal tono risoluto della donna che sembrava non badare al fatto che il suo piede era ancora malandato. Ed infatti un movimento brusco causò la riapertura della ferita, facendo sanguinare le bende e provocandogli dolore. “E' un mondo nuovo per me questo...” disse Elv mentre Gwen giocava con le sue labbra “... pieno di misteri... anche io credo che quella bambina nascondesse un segreto... e se è venuta lei da noi allora probabilmente la rivedremo...” Aegos guardò Lys negli occhi. Uno sguardo che cozzava con il suo atteggiamento sottomesso ed intimidito dalla sua padrona. Così si sedette al tavolo di lei, con lo sguardo basso. “Grazie, signora...” disse annuendo in modo goffo, nonostante il suo aspetto da uomo virile ed esperto della vita. “Non temete...” disse Reddas guidando il carretto “... non mi occorre un complice...” a Dacey “... l'importante è che non mi tradiate... ecco, il piano è questo... voi vi siete persa nel bosco ed io vi ho soccorso... ora vi riporto a casa... sono un attore girovago col volto sfigurato ed è per questo che indosserò una maschera... per riconoscenza voi mi porterete a corte per farmi esibire... mi sembra un piano perfetto... siamo intesi?” |
Sorrisi.
"Già. Pare però che tu ti ci sia gettato a capofitto, e che ti piaccia anche parecchio..." guardandolo furbescamente e fermando le mie labbra sulle sue. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Il suo sguardo tenero, impacciato, mi faceva impazzire letteralmente.
Poi il tono della sua voce, così diversa, così palesemente alterata da quel gioco solo nostro, che nessuno intorno a noi poteva capire. Lo guardavo sempre più eccitata, sempre più presa da quella recita. Mi faceva impazzire l'idea di controllarlo a tal punto, da farlo prestare a quella farsa, qualcosa che non avrebbe mai fatto per nessuna, che nessuna gli avrebbe mai chiesto tra l'altro. "Ma che bravo sei..." con un tono che non celava affatto la mia eccitazione, allungai una mano prendendo la sua e accarezzandola con fare sensuale guardandolo negli occhi. "E se la colazione ce la facessimo portare in camera?" con un sorrisetto malizoso. |
“Ah, ecco...” disse sorridendo Elv a Gwen, per poi accogliere le sue labbra ed assaporando la bocca di lei.
Si baciarono ancora, con impeto, passione. Un bacio proibito, figlio del loro mondo, dalla libertà e dalla sensualità che rendeva vive le loro notti. “Oh si...” mormorò lui sulle labbra di lei “... mi piace parecchio... e mi piaci tu da morire...” giocando con la sua lingua. Aegos guardò la mano di Lys che accarezzava sensuale la sua. Poi fissò i suoi occhi con un lampo di lussuria. “Oh, madama...” con tono volutamente impacciato, quasi inebetito “... e se poi mi sbrodolo? E sporco le lenzuola? Vi arrabbiate con me poi?” |
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