Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   Il Giglio Verde (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=1787)

Guisgard 21-11-2011 16.52.50

Tutto durò un attimo che sembrò infinito.
Quelle parole di Talia, poi i soldati che quasi arrivarono a toccare Tafferuille.
Poi il vuoto sotto i suoi piedi e l’uomo mascherato svanì in quella botola.
Prima lo stupore, poi l’allarme fra i soldati.
“Presto!” Ordinò il capitano. “Bloccate tutte le uscite! Voglio qualcuno anche in strada attorno al teatro!” Si voltò poi verso Essien. “Voi, dite… dove da questa botola?”
“Ecco…” farfugliò Essien “… veramente…”
“Avanti, ditemelo!” Urlò il militare. “O darò fuoco all’intero teatro!”
“Sotto c’è il magazzino dei costumi e degli attrezzi!” Impaurito Essien. “Nessuno può accedervi! Sono il solo vero tesoro di questa compagnia!”
“Al diavolo!” Spingendolo via il capitano. “Presto, tutti di sotto!”
E corsero verso il magazzino, nonostante le grida disperate di Essien.
Giunti di sotto, i soldati misero tutto a soqquadro, fino a quando notarono una sagoma distesa a terra.
Si avvicinarono e videro Tafferuille ancora senza conoscenza.
“Strappategli la maschera!” Ordinò il capitano.
Un attimo dopo il volto sfigurato si mostrò a quei soldati.
“Lasciatelo stare…” mormorò Essien che li aveva seguiti “… è un miserabile… non ha più un volto per andare in giro… il teatro è tutto ciò che gli è rimasto…”
I soldati allora, davanti a quella scena, si decisero ad andare via.
Essien, rimasto solo con Tafferuille, gli rimise la maschera e, caricandoselo in spalla, lo riportò su.

elisabeth 21-11-2011 17.14.31

Rimasi nascosta dietro l'uscio della porta....era il rumore di piu' cavalli ed Emile non poteva essere, rimasi all'ascolto...e sintii parlare due uomini e una donna.....la voce della donna sembrava accorata quasi disperata...mi sporsi solo il tanto per vedere cosa succedeva fuori.......e vidi un uomo che lasciava un fagotto proprio davanti alla porta...........aspettai allora che il rumore dei cavalli fosse ormai lontano.....aprii la porta e osservai quello strano fagottino che sembrava respirare......mi chinai...e lo presi in mano......Era un bambino.....un tenero e caldo fagottino, aveva la boccuccia ancora sporca di latte, forse la madre lo aveva allattato prima di lasciarlo.....lo portai con me all'interno del mulino dove l'ambiente era piu' caldo.....andai vicino al camino e mi sedetti su uno sgangherato sgabello...misi il bimbo sulle mie ginocchia ed apriila fasce.....era una bimba, sembrava ben nutrita e doveva avere il pancino pieno prcche' dormiva beatamente.......le rimisi apposto le fasce perche' non prendesse freddo....d istintivamente la strinsi al petto...... "come ti hanno chiamata ?.......sei bellissima........ti chiamero' Maria.....il nome della Madonna ti proteggera'........chissa' come stara' soffrendo tua madre......spero che possa sentire in cuor suo che stai bene...e che nessuno ti fara' del male..."........ero cosi' assorta con la piccola che persi la cognizione del tempo...quando mi chiesi cosa ne avrebbe pensato Emile trovando un'altra bocca da sfamere ed un'altra donna a cui fare da cavaliere....

Guisgard 21-11-2011 17.22.12

Jaym mostrò un inchino a Gaynor ed uscì dalla stanza.
La ragazza attese così il ritorno del servitore in quell’esotico e sognante ambiente.
Poco dopo il servitore ritornò.
Aveva con sé una preziosissima copia del libro che la ragazza aveva chiesto.
Sulla copertina c’era una bellissima raffigurazione dei due amanti di Camelot.
“Ecco il libro che avete richiesto, milady.” Fece Jaym. “E qui ci sono carta, penna e calamaio.”
L’immagine di Lancillotto…
L’aiuto di Galeotto…
Il sorriso di Ginevra…
Il tradimento di Mordred…
I fumi delle essenze che ardevano nelle ciotoline davanti a Gaynor…
Un attimo dopo la ragazza cadde in un sonno profondo…

“Lancillotto ha tradito...” disse De Jeon.
“Cadrà in trappola stavolta!” Esclamò entusiasta Missan.
“Bisogna attirarlo qui con una Ginevra…” mormorò Oxio.
“Il Giglio Verde non ama nessuna donna.” Entrando Gaynor.
“E’ pur sempre un uomo!” Replicò Missan. “E come Lancillotto, il cuore sarà il suo punto debole!”
Ad un tratto entrarono dei soldati e mostrarono ai leader Ginestrini una maschera insanguinata.
“Il Giglio Verde è morto...” annunciò il capitano di quei soldati.
Gaynor che aveva fra le mani il libro Della Carretta, vide, in quel momento, il volto di Lancillotto sulla copertina perdere sangue...
http://imgc.allpostersimages.com/ima...-last-time.jpg

Un attimo dopo, la giovane si svegliò di colpo.

Guisgard 21-11-2011 17.25.14

Mentre Elisabeth stringeva quella piccola creatura, si sentì un cavallo.
Era Emile.
L’uomo entrò nel mulino canticchiando.
“Pane bianco ancora caldo, latte per voi e vino per me.” Disse. “E un po’ di frutta per addolcire questo lauto pranzo, madame.”
Un attimo dopo si accorse della bambina.
“E quella come ci è arrivata qui?”

elisabeth 21-11-2011 17.33.05

Mi voltai di scatto..." Parlate piano Emile....sveglierete la piccola, certo non l'ho trovata rimettendo a posto l'interno di del mulino.....ho sentito alcuni cavalli avvicinarsi due uomini e una donna.....la donna sembrava disperata, ma a quanto pare non ci sono piu' chiese da queste parti e hanno lasciato la bimba sul gradino davanti alla porta del mulino.......non ho fatto altro che prenderla....e mettermi con lei vicino al fuoco, si gela li' fuori......il problema sara' darle da mangiare, certo non possiamo darle pane e frutta.....e per quanto riguarda il latte, dovremmo trovare il modo di farglielo scchiare...per non pensare al cambio...tra un po' sara' abbastanza umida....".......Guardai il volto di Emile che esprimeva una serie di emozioni......." Dimenticavo si chiama Maria..."..

Talia 21-11-2011 17.39.31

Quando il capitano delle guardie spinse via Essien, facendolo quasi finire a terra, fui colta da un impeto di collera...
“Come vi permettete?” sbottai, facendomi appena avanti a sorreggere l’anziano capocomico “E’ una compagnia onesta la nostra e voi non avete nessun diritto di...”
Ma nessuno di loro badò a me.
Presero di corsa la scala che conduceva nel magazzino e un attimo dopo scomparvero, subito seguiti da un preoccupatissimo Essien.
Sul palco il silenzio era totale... i soldati se n’erano andati ma la tensione tra noi era rimasta tale e quale...
Durò qualche minuto quell’irreale immobilità... minuti tesi e pesanti... non sapevo che cosa stesse passando nelle menti di Tissier, Gobert, Fantine o Renart... non sapevo cosa stesse succedendo di sotto... ero agitata, preoccupata e non me ne spiegavo bene la ragione.
D’un tratto i soldati ricomparvero sul palco... avevano facce avvilite e un po’ contrariate, non capii... passarono in mezzo a noi senza una parola, scesero in platea e lasciarono la sala...
Un attimo dopo anche Essien fu di ritorno, portando in spalla Tafferuille.
Seguirono momenti concitati...
Ora che la Guardia Repubblicana non era più lì tutti avevano da dir la propria, c’era chi gridava e chi scuoteva la testa, chi si preoccupava per Tafferuille e chi per lo spettacolo...
Io però avevo la mente da un’altra parte... mi sentivo agitata e quella storia non mi quadrava affatto...
Fissai Tafferuille per un istante... Essien lo aveva adagiato sul palco... sembrava soltanto addormentato...
Mi voltai e lanciai una rapida occhiata alla porta che conduceva al magazzino, poi tornai a guardare gli altri... nessuno stava badando a me... arretrai di mezzo passo... pensai che forse era una sciocchezza... arretrai di un altro passo... non sarei dovuta scendere... altri due passi indietro... era una follia, un’idea assurda... in fretta, prima che qualcuno potesse accorgersi di me, mi voltai e infilai la porta.
La scala era stretta e ripida, la percorsi fino in fondo e feci qualche passo nella stanza immersa nella penombra.

Guisgard 21-11-2011 17.50.21

“Una bambina?” Meravigliato Emile. “Ma… non possiamo tenerla con noi… no, non esiste… assolutamente!” Scuotendo la testa, senza smettere di fissare Elisabeth. “Voi non capite… stiamo aspettando qualcuno… poi, da quel momento, saremo costantemente in pericolo… no, quella bambina non può venire con noi…”

elisabeth 21-11-2011 17.58.11

Non mi scomposi...tolsi il libro dalla mia sacca...e ci infilai la bambina...c'era un trave che sporgeva nei pressii del camino, sembrava solida....e misi la tracolla a cavallo della trove, dolcezza dondolata dal suo respiro.......fatto questo, mi rivolsi ad Emile.."....Cosa volete che faccia, la facciamo morire di stenti qui dentro ?....oppure preferisci che la porto al ruscello e l'anneghi, aspettiamo persone, bene....troveranno una bella famiglia........ci saranno pericoli....se il destino di questa bimba sara' quello di soccombere.....lo fara' iniseme a noi.......la madre l'ha abbandonata...e io mi sono ripromessa che non le accadra' nulla.......e sono sicura Emile...che l'amerete come se fosse vostra...".......un vaggito mi fece volare di scatto verso Maria.......e si.....era bagnata..." Avanti Emile...ho bisogno di una parte della vostra camicia....."...

Guisgard 21-11-2011 18.04.30

Talia entrò nel magazzino.
Era ancora tutto in disordine ed ovunque giungeva una mesta e silenziosa penombra.
Le maschere, in quell’atmosfera, sembravano assumere grottesche e irriverenti sembianze.
Talia si aggirava fra costumi sfavillanti e attrezzi da deciso effetto scenografico, in cerca di chissà cosa.
Ad un tratto, dalla penombra, qualcosa prese forma.
“Non immaginavo che un bacio” disse qualcuno “potesse avere lo stesso effetto del filtro di Tristano e Isotta… beh, deve essere per forza così, visto che è riuscito a far dimenticare alla bella Colombina il suo amato soldato…”

Guisgard 21-11-2011 18.15.45

Emile fissò incredulo quella scena.
“Forse voi non avete ben capito la situazione…” disse ad Elisabeth “… presto ci ritroveremo alle costole l’intera Guardia Repubblicana! Da un momento all’altro arriverà qualcuno e a noi spetterà il compito di metterlo su una nave per l’Inghilterra!”
Scosse il capo.
Ma, all’improvviso, il pianto della piccola Maria attirò la sua attenzione.
“Al diavolo!” Sbuffò, per poi strapparsi una parte della sua camicia. “Vuol dire che lasceremo a qualcuno questa bambina.” Aggiunse. “Magari appena fuori da questa città.”

Talia 21-11-2011 18.17.15

I miei passi echeggiavano nella stanza semibuia... la luce filtrava appena, la polvere danzava tutto intorno a me...
Poi all'improvviso avvertii una presenza alla mie spalle, mi voltai di scatto.

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 41116)
“Non immaginavo che un bacio” disse qualcuno “potesse avere lo stesso effetto del filtro di Tristano e Isotta… beh, deve essere per forza così, visto che è riuscito a far dimenticare alla bella Colombina il suo amato soldato…”

Trattenni appena il respiro... ero sorpresa solo in parte... ma il cuore prese a battermi forte, tuttavia... inspiegabilmente forte!
Rimasi immobile per un attimo, come incerta... poi socchiusi gli occhi e feci mezzo passo avanti...
"Chi siete, monsieur?" mormorai.

Lady Gaynor 21-11-2011 18.19.40

Gaynor si destò di colpo. Il sogno che aveva appena fatto le era sembrato così reale da farla risvegliare con un profondo senso di angoscia. E se fosse stato tutto vero? Se l'uomo mascherato fosse stato catturato davvero dai ginestrini? Coloro che un tempo non molto lontano lei aveva considerato suoi amici, De Jeon e Missan, non ci avrebbero pensato nemmeno un secondo se si fossero trovati tra le mani un membro del Giglio Verde. Lo avrebbero prima torturato per estorcergli informazioni, per poi giustiziarlo senza indugio. Gaynor rabbrividì al solo pensiero. Temeva per la sua sorte ed avrebbe dato qualsiasi cosa per rivederlo in quello stesso istante, sano e salvo... Era questo che doveva aver provato Ginevra ogni volta che Lancillotto si avventurava fuori dal castello per una battaglia? La ragazza formulò questo pensiero, ma subito dopo se ne sentì turbata. Perchè associare il suo amato cavaliere all'uomo misterioso, e lei stessa a Ginevra? Il suo cuore era ancora puro, non aveva mai conosciuto l'amore e i suoi tormenti e non poteva credere che fosse arrivato il momento anche per lei... per mano di uno sconosciuto che l'aveva rapita, poi, era veramente assurdo. Sarà colpa di quest'atmosfera da sogno, pensò Gaynor, Il forte profumo di incenso deve avermi ottenebrato la mente... Ma perchè lui non torna? Non ricordo l'ultima volta in cui ho pregato, saranno passati secoli, ma adesso... Oh Dio, fa che ritorni presto, fa che non gli sia accaduto nulla!

elisabeth 21-11-2011 18.23.01

" Scusate...e quando mi avreste dovuto dire che ho tutta la Guardia Repubblicana alle calcagna............io rischiero' ogni capello che ho intesta per voi e la vostra causa......ma non lascerete la bimba........non e' un pacco...io so cosa vuol dire non avere nessuno che ti ami....e se questo dovesse accadere..non sara' certo per causa mia......".....presi con rabbia il lembo di camicia e andai verso al piccola...la tirai fuori dalla sacca...." E adesso aiutatemi a cambiarle le fsce...da sola non ci riesco...qui e' tutto lercio, e vi prego di non fare la faccia schifata........anche a voi sono state cambiate le stesse fasce......coraggio Emile non sara' piu' difficile di accompagnare questo tizzio su una nave per l' Inghilterra...."....

Guisgard 21-11-2011 18.42.39

Emile allora si decise ad aiutare Elisabeth.
“Guarda cosa mi tocca fare…” brontolò “… è assurdo… solo ad una donna poteva venire in mente una pazzia simile… e idiota io che acconsento…” scuotendo il capo “… quel latte comunque va scaldato…” fissò poi la piccola e questa cominciò a ridere.
Emile restò così a fissarla per un po’, fino a quando un sorriso attraversò, per un momento, il suo volto.
“Povera piccola…” mormorò “… nascere in un paese come questo…”
Fissò poi Elisabeth.
“Siate sincera con voi stessa…” disse “… sapete benissimo che portarla con noi, vorrà dire esporla ad ogni sorta di pericolo… voi non sapete cosa ci attende…”

elisabeth 21-11-2011 18.52.00

Borbottava peggio di una pentola di faggioli......ma si dava da fare, la teneva con goffaggine...ma aveva il terrore di farle del male.......vidi gli occhi di Maria incontrare gli occhi di Emile.......gli uni si sciolsero negli altri......quella bimba lo stava stregando cosi' come aveva fatto con il mio cuore......" Saro' pazza Emile, cosi' come sono pazza nel seguire voi.......il cuore di una donna forse per gli uomini e' incomprensibile, ma se ci pensate bene il destino di Maria e' comunque segnato......e allora vale la pena rischiare, noi non le faremo mai mancare nulla....se l'abbandonassimo le potrebbe capitare ogni cosa........Il Signore l'ha portato a noi....e noi dobbiamo accettare la sua volonta'...".....lascia tra le sue mani la piccina e andai al ruscello a lavare una vecchia scodella per poter scaldare il latte.......ero tranquilla, quei due se l'intendevano gia'.........

Altea 21-11-2011 20.24.49

Vidi Orlando ferito alla spalla, e il lupo era furbo..si dice che i lupi sono come gli esseri umani, pensai. Aveva capito le intenzioni di Orlando, certo voleva soppravvivere. L'animale teneva la sciabola a denti stretti, Orlando non poteva continuare cosi ferito, se lo avessi allontananto dall'animale egli avrebbe lasciato la presa della sciabola per azzannarci. Mi avvicinai al camino, tutti sapevano che le belve notturne temevano il fuoco, presi un legno e lo accesi, subito una fiamma guizzò e quel ceppo divenne una torcia rovente e mi avvicinai a Orlando e mostrai al lupo quella fiamma ardente "La vedi questa fiamma, ti conviene allontanarti da qui, non ti faremo del male. Orlando appena si allontana dobbiamo subito uscire da qui." Col cuore in gola sperai l'animale si scansasse impaurito tanto da farci subito scappare.

Guisgard 22-11-2011 01.16.25

”Voi, presto, liberate la donna!” Ordinò Hagus. “Ragazzo, tu, con me!” Chiamando poi Cavaliere25.
I due allora si sincerarono sulle condizioni di Daniel.
“Ha fulminato la sentinella con una qualche magia, signore…” mormorò uno degli zingari a Hagus.
“Si, questo ragazzo deve conoscere molto bene la magia…” annuendo questi.
Un attimo dopo la donna fu liberata.
Hagus allora si caricò sulle spalle il povero Daniel e fece cenno al resto della banda di seguirlo.
Ma poco prima che la banda riuscisse ad uscire dalle segrete, cominciarono a sentirsi rumori di passi.
“Arriva qualcuno!” Disse Hagus ai suoi. “Presto, nascondetevi!”
Ognuno trovò un nascondiglio.
Hagus si era nascosto in una piccola nicchia aperta nella muratura, sempre portando sulle spalle il giovane Daniel ancora troppo debole.
Con loro vi era anche Cavaliere25.
Il gruppo di soldati passò senza accorgersi di loro, dirigendosi poi verso le prigioni.
“Ora, vedendo la cella vuota, si accorgeranno di tutto…” fece Hagus.
Pochi istanti dopo, infatti, i soldati gridarono dalle prigioni e subito scattò l’allarme in tutto il palazzo.
A quel drammatico segnale il portone venne chiuso.
“Siamo come topi in trappola ora…” con rabbia Hagus.

Guisgard 22-11-2011 01.31.50

“Ehi, dove andate?” Fece Emile. “Non potete lasciarmi questa bambina così!”
Ma Elisabeth era praticamente già al ruscello.
“Ah, donne!” Esclamò, cullando goffamente la bambina. “Questo mondo sarebbe più quadrato e logico se non ci fossero loro! Speriamo solo che faccia in fretta!”
Emile, allora, si sedette su alcune pelli accanto al fuoco e cominciò a sussurrare qualcosa alla piccola.
“Su, dormi…” stringendola, non senza qualche timore, fra le braccia “… dormi che ti racconterò una favola… in verità non è una favola, ma ti assicuro che non ti annoierai…” la fissò e sorrise “… conosco un’isola, sai… è sperduta fra la Grecia e l’Oriente… le case sono tutte bianchissime, mentre il cielo ed il mare hanno il medesimo colore, finendo così per confondersi l’uno nell’altro… l’aria laggiù non è mai troppo calda, essendo quell’isola molto ventilata… beh, quando questa storia sarà finita, piccola mia, io ritornerò su quell’isola e mi costruirò una bella casetta bianca, dove trascorrerò il resto della mia vita in pace e senza alcuna preoccupazione… ora dormi, piccola… dormi e sognerai di quell’isola…”
Maria, qualche istante dopo, si addormentò.
Emile la fissò, per poi baciarla teneramente sulla fronte.

Guisgard 22-11-2011 01.42.38

Il lupo, davanti a quella torcia che Altea agitava sotto ai suoi occhi, fece un balzo all’indietro.
“Bravissima, Altea!” Alzandosi Orlando, tenendo però sempre una mano sulla ferita. “Presto, prima che torni quell’uomo!”
I due allora corsero verso il passaggio che li aveva portati laggiù.
Ma, fatti alcuni metri, si accorse di essere in trappola.
Un grosso masso, infatti, era stato posto davanti all’uscita.
“Maledetto Giglio verde!” Con rabbia Orlando. “Non abbiamo altra scelta, Altea…” voltandosi indietro “… dobbiamo cercare un’altra via d’uscita…”
Ritornarono allora indietro, ritrovandosi davanti ad una piccola porta.
Era aperta e i due entrarono.
“Sembra una sorta di camerino…” osservando l’ambiente Orlando.
Vi erano infatti parrucche, baffi e barbe finte, cera da scogliere e altri oggetti singolari, come orecchie e nasi da applicare sulla testa e sul volto.
Orlando osservò ogni cosa con un’attenzione quasi maniacale.
“E’ dunque qui che il misterioso Giglio Verde viene a preparare i suoi travestimenti…”

Guisgard 22-11-2011 02.11.05

Dalla penombra, dopo un istante, emerse qualcuno. “Eh, mia dolce Colombina…” disse un misterioso personaggio a Talia “… vi devo la vita… eh, siete stata di certo molto coraggiosa, mademoiselle… rischiare la reputazione, la carriera e forse anche la vita per uno sconosciuto… ora non farò altro che domandarmi perché… Carità Cristiana? No, non mi sembrate il tipo da suora… grazie al Cielo, oserei dire…” e sorrise facendole poi l’occhiolino “… forse avete la sindrome dell’eroina da romanzo? Sapete, affascinante ipotesi questa… ma, magari, ve la racconterò un’altra volta…” assunse un’aria vagamente riflessiva “… siete forse ostile al governo? E magari non sopportate i soldati? O forse potrei sperare che…” avvicinandosi “… forse quel mio bacio mi ha permesso, diciamo, di guadagnarmi una qualche vostra simpatia, lady Colombina?”
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Guisgard 22-11-2011 02.40.04

Gaynor, in balia di paure e turbamenti, era rinchiusa in quella sorta di prigione dorata.
Ma dove si trovava veramente?
Su una nave in mezzo al mare?
Su un’isola fuori da ogni rotta conosciuta?
O forse in una delle tante isolette sperdute tra Scozia, Irlanda e Islanda?
E se invece si trovasse più a Sud?
Nel Mediterraneo?
O addirittura oltre le Colonne d’Ercole?
Il Giglio verde poteva aver costruito il suo nascondiglio ovunque.
Forse anche in fondo al mare, pur di sfuggire ai suoi agguerriti nemici.
Ad un tratto qualcuno entrò nella stanza, destando Gaynor da quei pensieri.
“Vi ho portato qualcosa da mangiare, milady.” Disse Jaym.
E dietro di lui tre servitori portarono due vassoi ciascuno, contenenti prelibatezze di tutti i tipi.
Il tutto accompagnato da ottimi vini, liquori e bevande dai vivaci colori e dagli esotici profumi.

elisabeth 22-11-2011 10.04.18

L'acqua al ruscello era fredda....immergendovi le mani ne ebbi un brivido...l'aria intorno era umida la pioggia aveva inumidito le foglie degli alberi intorno al mulino.........ero in pace con me stessa...un uomo brontolone ma dal cuore dolce e una bimba venuta giu' dal cielo..........che strano disegno era mai questo, ero partita sola con un nome altisonante da cercare...e avevo con me un dono....la mia vita allo specchio, e invece piu' i giorni passavano e piu' sembrava che ogni tratto di quella stravagante storia mi portasse gioia e vivide emozioni.....finii di raschiare la scodella con le pietroline del ruscello...e tornai al mulino, i miei passi erano attuiti dalle foglie e feci in tempo per ascoltare l' ultimo pezzo di storia che Emile raccontava a Maria...per poi vedere quel candido bacio segnare la fronte di quel dolce angioletto........... il cuore si riempii di lacrime perche' incomincio' a dolermi in petto......non avrei voluto piangere ma tutta quell'emozione doveva pur uscire da qualche parte.....e i miei occhi impietosi fecero da letto a tutto l'amore che avevo in seno.......Avrei tanto voluto che quella famiglia fosse la mia...avrei tanto voluto che quell'uomo che stringeva al petto Maria mi amasse e attendesse il mio ritorno in casa e che la bimba fosse il frutto del nostro amore.........ma la vita prende un corso diverso e per strani motivi ci gira intorno e poi...quando meno ce lo aspettiamo..........ci fa vedere quanto sono importanti le piccole cose.........mi feci coraggio ed entrai......presi la brocca del latte e lo versai nella scodella...lo misi su una pietra calda del camino....cosi' se Maria si fosse svegliata avrebbe potuto mangiare......" Emile....mi spiace forse non dovevo...ma vi ho sentito raccontare il vostro sogno......un' isola...un'isola felice......siete un uomo buono e preghero' ogni notte perche' possiate esaudirlo......."...non riusci' a dire niente altro.....presi Maria dalle sue braccia e la misi nella sacca.....dondolandola un po'.....poi andai accanto al fuoco..." Venite Emile.....ci siamo dimenticati di mangiare....adesso abbiamo una responsabilita' in piu' e dobbiamo essere in forze.......sedetevi qui accanto a me...c'e freddo qui dentro.....".......aspettai che lui spezzasse il pane............

cavaliere25 22-11-2011 10.57.23

Ora che facciamo dissi non abbiamo via di scampo dissi se ci prendono siamo tutti morti dobbiamo trovare una via di fuga continuai a dire e aspettai che qualcuno disse qualcosa

Altea 22-11-2011 11.27.00

Alla vista del fuoco il lupo si ritirò, Orlando mi prese una mano e cerco di condurmi verso l'uscita mentre cercavo di convincerlo di fasciarsi la ferita prima, ma non vi era tempo. Ovviamente il Giglio Verde era molto astuto e trovammo l'uscita chiusa da un sasso. Seguii Orlando, mi fidavo di lui, entrammo in una stanza misteriosa e qui lo stupore fu più grande di quando entrammo in quella specie di harem. "Ma cosa sono tutti questi strani travestimenti?Ma che posto è mai questo? Orlando, una volta usciti da qui dovete raccontarmi ciò che sapete di questo Giglio Verde. E ora che faremmo, penso non ci sia via di scampo per noi."

Talia 22-11-2011 15.05.55

La stanza, dal soffitto basso e ligneo, era completamente ingombra di macchine e costumi... non avevo il coraggio di avvicinarmi, ma mi protesi quanto più potevo per cercare di scorgere il volto di quell’uomo nell’ombra...
Poi, finalmente, quella figura si mosse a parlò...

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 41136)
“Eh, mia dolce Colombina…” disse un misterioso personaggio a Talia “… vi devo la vita… eh, siete stata di certo molto coraggiosa, mademoiselle… rischiare la reputazione, la carriera e forse anche la vita per uno sconosciuto… ora non farò altro che domandarmi perché… Carità Cristiana? No, non mi sembrate il tipo da suora… grazie al Cielo, oserei dire…” e sorrise facendole poi l’occhiolino “… forse avete la sindrome dell’eroina da romanzo? Sapete, affascinante ipotesi questa… ma, magari, ve la racconterò un’altra volta…” assunse un’aria vagamente riflessiva “… siete forse ostile al governo? E magari non sopportate i soldati? O forse potrei sperare che…” avvicinandosi “… forse quel mio bacio mi ha permesso, diciamo, di guadagnarmi una qualche vostra simpatia, lady Colombina?”

Feci istintivamente mezzo passo indietro quando si avvicinò, il cuore ancora mi batteva tanto forte che temevo quasi il misterioso uomo potesse udirlo e probabilmente un leggero rossore mi tinse le guancie, tuttavia mantenni gli occhi fissi sul suo volto...
Lady Colombina?” domandai, sollevando un sopracciglio e mostrando un sorriso vagamente divertito “Oh, monsieur... non sapete, forse, che attualmente non è più molto salutare fare uso di cotali epiteti di aristocratica memoria? Ditemi, mio signore... siete davvero tanto intrepido e ardimentoso da contravvenire a cuor sì leggero alle leggi della Repubblica? Oppure...” soggiunsi maliziosamente “Siete soltanto molto poco informato?”
Il mio sorriso si allargò appena... gli voltai le spalle e mi allontanai di qualche passo...
“Oh, ma voi chiedete le ragioni del mio gesto... non dovreste, sapete? Non dovreste chiederle! Potrebbero sorprendervi, quelle ragioni! Oppure...” lanciandogli un’occhiata obliqua “Chi vi dice che non l’abbia fatto soltanto per capriccio? Per il gusto di giocare la Guardia Repubblicana...”
Risi appena, quasi trovassi l’idea di aver raggirato i soldati molto divertente...
“E non soltanto la Guardia Repubblicana, forse... poiché anche voi mi avete creduta quando ho detto loro di togliervi la maschera, non è così?” chiesi poi quasi con noncuranza, giocherellando con una vecchia maschera che avevo trovato abbandonata su di un tavolo “L’ho visto nei vostri occhi... per un momento avete temuto il peggio.”
Tornai a guardarlo e di nuovo sorrisi...
“Sapevate benissimo che io avevo compreso che non eravate Tafferuille... eppure avete messo la vostra sorte nelle mie mani! Nelle mani di una sconosciuta! Un gesto imprudente, monsieur... Perché lo avete fatto?”

Daniel 22-11-2011 16.21.44

In quel momento mi risvegliai..
<<Presto mi serve una baccarancia..>> Presi dal mio zainetto un piccolo frutto blu simile a un'arancia ma grande quanto un mandarino.. Lo mangiai e mi ripresi subito.. Puntai una mano verso le guardie e urlai:
<<SONORUS!>> Le guardie persero la voce.. Poi mi rivolsi a Sir Hagus e dissi.. <<Più di così non posso.. Stendeteli! Prima che avvisino le altre guardie!>>

Parsifal25 23-11-2011 00.43.53

La sagoma era scomparsa, cercaì ovunque ma non ottenni alcun risultato. Possibile che è stato frutto della mia immaginazione.... no, qualcosa di arcano e mistico dimorava fra quelle mura. Il giorno era giunto poichè le campane chiamarono i monaci al loro dovere. Deciso di scoprirne di più, mi uniì anche io alla preghiera ogni nobile cristiano è tenuto a farlo.....

Guisgard 23-11-2011 00.58.55

Emile accennò un sorriso, per poi sedersi accanto ad Elisabeth.
Preparò il pane e con la sua compagna di viaggio consumò quella cena semplice ma gustosa.
“La mia isola…” mormorò mentre sorseggiava del vino “… chissà in quale mare si trova dispersa… a volte, durante certe notti malinconiche e silenziose, dispero quasi di poterla raggiungere… in quei momenti mi appare così lontana… e talvolta arrivo a domandarmi se esista davvero quell’isola…”
La stanza era illuminata solo da un paio di candele e un’aria malinconica sembrava dimorare in quell’ambiente.
“Comunque, madame, il vostro augurio è assai gradito.” Fissandola. “Siete una persona speciale e so che i vostri pensieri sono puri. Su, ora facciamo un bel brindisi!” Versando un po’ di vino ad Elisabeth. “Al nostro viaggio. Alla vita stessa, che è di sicuro il più affascinante e misterioso dei viaggi. Salute.”
In quel momento la piccola Maria si svegliò.
“La piccola probabilmente vuole la pappa, madame.” Fece Emile, senza però poter evitare di fissare in maniera sarcastica il volto di Elisabeth.

Guisgard 23-11-2011 01.10.04

Approfittando dell’incantesimo attuato da Daniel, Hagus e i suoi pestarono le guardie del palazzo.
Ma quelle avevano già dato l’allarme.
Un attimo dopo diversi soldati scesero nelle segrete.
“A causa mia ora siete tutti perduti!” Disse disparata Giselle a Cavaliere25.
Hagus nel frattempo si guardava intorno in cerca di una via di fuga.
“Presto!” Fissando tutti loro. “Andate alle pareti e cercate se vi è qualche passaggio che ci permetta di uscire da qui! Forza, non abbiamo molto tempo!”
“Monsieur…” ad un tratto Giselle.
Hagus la fissò.
“Una sera udì alcune guardie che parlavano di un passaggio che conduceva alle scuderie…”
“Non ricordate in che punto?” Domandò Hagus.
“Mi sembra dall’altra parte del corridoio.” Rispose Giselle. “Ma non ne sono certa…”
“Non abbiamo molta scelta.” Deciso Hagus. “Presto, andiamo.”
Il gruppo allora raggiunse il lato opposto del corridoio, mentre le guardie erano ormai prossime ad arrivare.
“Cercate quel passaggio!” Ordinò Hagus. “Controllate pietra dopo pietra! Presto!”

Guisgard 23-11-2011 01.16.35

Orlando ed Altea, in fuga da quel posto, si ritrovarono in un’altra stanza.
Una stanza ancora più misteriosa della precedente.
“Questi travestimenti” disse Orlando “permettono a quel dannato Giglio verde di camuffarsi e nascondere ogni sua intenzione ed ogni suo movimento… guarda qui, Altea… questi sono gli abiti di un prete, questi altri di un monaco… quelli invece servono a travestirsi da contadino, quegli altri poi da mendicante… ma giuro sul mio onore che riuscirò a smascherare quel furfante… si, riuscirò a farlo…” si voltò poi verso sua moglie “… perché mi hai fatto quella richiesta, Altea? Cosa ti fa pensare che io possa conoscere il Giglio Verde?”

Guisgard 23-11-2011 01.32.55

Parsifal si unì così alle preghiere dei monaci per il nuovo giorno.
Finito di pregare, tutti raggiunsero la mensa del convento per fare colazione.
Qui vi erano anche Fountaine e i suoi due fedeli compagni.
“Dov’eri finito?” Chiese il cacciatore di taglie a Parsifal. “Stamattina al mio risveglio il tuo letto era vuoto.”
Ma proprio in quel momento uno dei monaci raggiunse la mensa.
“Cos’hai, fratello?” Domandò il priore al nuovo arrivato.
“Una cosa terribile…” ansimando questi “… terribile…”
“Calmati e raccontaci tutto.”
“Ecco… stamattina dalla dispensa mancano alcune provviste…”
“Come può essere?” Stupito il priore.
“Qualcuno, temo…” fissandolo il monaco “… si, insomma… qualcuno ha rubato quelle provviste…”
“Impossibile!” Esclamò il priore. “Non qui! Siamo tutti monaci!”
Gli altri monaci allora fissarono di colpo Fountaine, Parsifal e i due fedeli compagni del cacciatore di taglie.
“Perché guardate me e i miei compagni?” Chiese questi.
“Nulla, state tranquillo.” Fece il priore.
“Voi siete gli unici estranei qui.” Disse all’improvviso uno dei monaci a Fountaine. “Solo voi potete essere stati a rubare!”
In quel momento tutti i monaci cominciarono a mormorare e a fissare con sospetto i cacciatori di taglie.
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Guisgard 23-11-2011 02.43.09

“Avete ragione, mia deliziosa Colombina…” disse quel misterioso uomo avvicinandosi ad uno specchio e cominciando a sistemarsi i capelli che il basco di Tafferuille aveva reso disordinati “… non mi occupo molto di politica ed ignoro ciò che accade in questo paese… però mi incuriosisce conoscere il motivo del vostro gesto…” si voltò e fissò Talia con i suoi occhi azzurri “… ma solitamente una donna non svela mai i suoi veri propositi… come cantava il celebre Cielo d’Alcamo nella sua Rosa Fresca Aulentissima…” si voltò di nuovo verso lo specchio e continuò a sistemarsi i capelli “… uno specchio in mezzo a maschere e costumi… sarà forse uno specchio magico? La fata Armida ne aveva uno, sapete? Serviva per chiamare il suo amato Rinaldo… anche questo specchio è magico? Anch’esso fa parte della finzione di questo luogo?” Rise di gusto. “Non so perché, ma sono tentato di credere che l’unica cosa reale in questo posto sia stato il mio bacio… o sbaglio? Si, perché, ad essere sincero, mi seccherebbe non poco sapere che tutti quei sospiri per il soldato che invocavate sulla scena fossero stati veri…” smise finalmente di accomodarsi i capelli e guardò Talia attraverso lo specchio “… mi chiedete perché ho messo la mia vita nelle vostre mani… chissà, forse perché ero disperato, o magari perché sono un istintivo e quella è stata la prima cosa che mi è venuta in mente… o forse perchè da quel bacio ho tratto una qualche sensazione particolare… già, perché mi sono fidato di voi?” Si voltò e la fissò. “Forse dovrei dirvelo davvero, o forse no… voi rivelate sempre ciò che avete nel cuore, mia bella Colombina?”

Lancelot 23-11-2011 08.47.27

"Molto bene, Cabuan."

Fissai l'uomo non ancora del tutto certo della sua sincerità.

"Non so se farvi tagliare la testa per la vostra vigliaccheria, o se premiarvi per le informazioni che ci avete dato."

Rimuginando su come meglio sfruttare quell'uomo, decido di condurlo presso il prigioniero per vedere se sia in grado o no di riconoscerlo fra gli uomini del Giglio.

"Venite con me, vorrei presentarvi una persona."

Così dicendo, faccio segno al Comandante e a Cabuan di seguirmi verso le celle sotterranee, dove è stato rinchiuso il prigioniero.

cavaliere25 23-11-2011 11.23.04

io facevo da scudo a Giselle divevamo uscire alla svelta e ne ero sicuro che ce la avremmo fatta a andare via da li mi misi anche io a cercare il passaggio stando sempre attento alla donna

Parsifal25 23-11-2011 11.53.12

Era più che naturale che i primi sospettati fossimo noi, purtroppo in un convento di monaci dove tutti condividono lo stesso pane e acqua.... l'ultimo arrivato è sempre quello che paga di più. Sinceramente, non sapevo se mi avrebbero creduto qualora avessi raccontato ciò che mi era capitato quella stessa notte....ma vale la pena provare. Preso un forte respiro mi alzaì dal tavolo dei commensali e dissi:
"Gentili Signori, capisco i vostri sospetti e di certo non vi biasimo....ma posso assicurarvi sul mio stesso onore e cuore che non sono stati i miei compagni ed il Maestro. Ieri notte, mi sono alzato ed ho ammirato le vestigia di codesta grande opera e mi sono permesso di ritrarla...ho diseganto schizzi sul mio diario per ricordarmi di quel luogo che senza indugio ci ha ospitato senza alcunchè anche se corrono tempi bui, nessuno lo avrebbe fatto. Nel mio viaggio tra l'arte ho notato una strana ombra che si muoveva con molta scaltrezza e tranquillità tra queste mura quasi come se la conoscesse". Mi fermaì nel discorrere perchè avevo paura di dire che avevo visto uno spettro, ma bisognava procedere.....
".....sembrava uno spettro... preso dalla curiosità mi sono permesso di seguirlo finchè non è scomparso tra le luci delle candele nella sala dell'altare..... questo è tutto" e terminaì. Qualora avessero voluto saperne di più, non sapevo cosa aggiungere... la cosa certa è che se volessero far luce su questo mistero, io sareì rimasto con loro... non potevo permettere che intaccassero la missione del mio Maestro.

Daniel 23-11-2011 13.51.26

Mi guardai intorno.. Le pietre erano tutte grigie della stessa misura.. Ma ne notai una leggermente più piccola e più scura con un simbolo stampato sopra.. La sfiorai leggermente e si aprì un passaggia..
<<DI QUA!>> urlaia Sir Hagus.

Guisgard 23-11-2011 14.04.40

“Avete udito, fratelli!” Esclamò uno dei monaci a quelle parole di Parsifal. “Ci sarebbe uno spettro nel monastero! Qui, in questo luogo di preghiera e contemplazione, sembra si diano appuntamento le forze dell’Oltretomba!”
Il mormorio tra i monaci aumentò.
“E’ solamente una menzogna!” Continuò il monaco. “Per uno strano caso spariscono provviste dalla dispensa e poi appare uno spettro! E guarda cosa proprio quando qui al monastero arrivate voi cavalieri! Non siamo degli stolti! Voi siete i colpevoli per aver rubato e profanato la casa del signore!” Fissando Fountaine e i suoi compagni.
“Si, sono dei ladri!” Gridò un altro monaco.
“Sono anche dei peccatori!” Gli fece eco un altro.
“Denunciamoli al vescovo!” Urlò un altro.

Guisgard 23-11-2011 14.09.14

A quelle parole di Daniel, tutti loro fissarono la pietra indicata dallo scudiero.
“Presto, muoviamoci!” Gridò Hagus. “Pensa tu alla donna, ragazzo!” Rivolgendosi poi a Cavaliere25.
Un attimo dopo tutto il gruppo attraversò il passaggio scoperto da Daniel.
Così, attraverso una sorta di camminamento laterale alle segrete, la banda si ritrovò nelle scuderie.
“Cavaliere25, noi cominciamo a sellare i cavalli, tu intanto recati al portone ed aprilo.” Disse Hagus. “Le guardie ci credono ancora nelle segrete e tu non troverai nessuno a guardia dell’ingresso. Una volta aperto il portone, aspettaci lì.”

Guisgard 23-11-2011 14.12.09

Cabuan seguì Lancelot ed il comandante della caserma.
Giunti nella cella del prigioniero, questi li fissò con uno sorriso di sfida.
“Ci rivediamo, capitano…” disse guardando Lancelot “… siete ancora in cerca di fiori? Fiori verdi, forse?” E si abbandonò ad una sonora risata.
“Sta zitto, feccia!” Colpendolo uno dei soldati.

cavaliere25 23-11-2011 14.32.28

Andai di corsa al portone mi guardai in torno e lo apri e mi misi nascosto ad aspettare gli altri forse aravamo riusciti a salvarci tutti pensai ma il mio pensiero era riolto piu alla donna che agli altri


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