Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 15-09-2018 01.29.38

Annuii lentamente.
"Gazza ladra..." ripetei piano, quasi per convincermi.
"Buonanotte, e grazie" dissi, mentre andava via.
Guardai Elv.
"Davvero una gazza ladra?" dissi, incredula, poi sospirai e scossi la testa.

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Destresya 15-09-2018 01.35.42

Quello sguardo rivolto a Lila fece passare un'ombra di gelosia sul mio viso.
Ero una dea gelosa, e volevo quello sguardo solo per me.
Ma fu solo un attimo, e quando lui parlò, ogni fibra del mio essere riprese a fremere, battere e impazzire.
Lo osservai attentamente, continuando ad accarezzare dolcemente il suo braccio, in modo lascivo e leggero, carico di tensione, passione, capace di fargli capire quanto mi facesse perdere la testa tutto quello.
Più lui parlava, più io impazzivo.
Quel suo rimanere immobile davanti alla mia nudità e insieme mostrami quanto mi desiderasse, bramasse, quanto volesse tutto di me, mi faceva perdere ogni controllo e remora.
"Allora venite con me.." facendo scivolare la mia mano lungo il suo braccio fino a raggiungere la sua, per poi attirarla a me, fino a sfiorare il mio corpo lievemente all'altezza del bacino, così vicino al mio sesso da farmi sussultare.
Ma volevo giocare fino in fondo, e volevo che fosse lui a perdere il controllo.
Volevo vedere il suo viso perdere quella sicurezza e venire stravolto dalla passione, dalla voglia, dalla lussuria più sfrenata.
Oh ci sarei riuscita, eccome se ci sarei riuscita.
Era il gioco più eccitante che avessi mai fatto, eppure non ci eravamo ancora sfiorati, fatto salvo per il braccio e la mano.
Abbassai lo sguardo sui suoi pantaloni immaginando, fantasticando, sognando le meraviglie che contenevano.
Poi tornai a guardarlo e sorrisi, un sorriso che non celava la voglia sempre più insopportabile che avevo dentro di me.
Mi mossi e lo tirai con me, con uno sguardo lascivo, lussurioso, caldo.
"Nelle mie stanze..." sussurrai, con la voce rotta dal desiderio che mi divorava sempre di più.
Lo volevo, lo volevo ad ogni costo e quell'attesa rendeva tutto ancora più esasperato, folle, meraviglioso.

Guisgard 15-09-2018 01.41.43

"Si..." disse Elv a Gwen "... hai sentito, no? Perchè dire una cosa simile se non fosse vera? Questo spiega del perchè il ciondolo era qui... meno male che tutto è stato chisrito." Più rilassato.

Lady Gwen 15-09-2018 01.52.17

Dopo alcuni istanti, annuii.
"Già" convenni.
In effetti era vero.
Sicuramente era stata solo quella gazza ladra a fare tutto.
"Visto? Te lo avevo detto che si sarebbe risolta ogni cosa" sorrisi "Ed io ho sempre ragione" fingendo supponenza.

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Guisgard 15-09-2018 01.57.26

Elv sorrise a Gwen.
“Già, devo ricordarmelo al prossimo casino.” Disse divertito. “E' una bella sera... che si fa? Usciamo? Magari solo per fare un giretto, senza esporci troppo? Sei capace di controllarti in strada?” Facendole l'occhiolino.

Lady Gwen 15-09-2018 02.01.05

Ridacchiai anche io, annuendo.
"Giusto, ben detto. Sai com'è, sono solo trecento anni che te lo ripeto" divertita.
Stavo per accettare, quando assunsi un'espressione di sfida.
Mi avvicinai a lui con un sorrisetto furbo e strinsi il suo viso con una mano.
"Ma che spiritoso e sfacciato impunito che sei" mormorai "Però, sei il mio spiritoso e sfacciato impunito" dissi ancora, più dolcemente, prima di baciarlo.

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Guisgard 15-09-2018 02.05.08

Si baciarono ma un attimo dopo ancora una volta qualcuno bussò alla loro porta.
“Accidenti...” disse seccato Elv “... ma è un albergo questo posto?” Infastidito, per poi guardare Gwen.

Lady Gwen 15-09-2018 02.07.24

Sbuffai sentendo di nuovo bussare.
Ma era possibile?
"Ma i mortali non dovrebbero dormire di notte?" infastidita "Spero sia Missan con le notizie che ho chiesto" aggiunsi, mentre andavo ad aprire.

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Guisgard 15-09-2018 02.14.55

Gwen aprì e sulla soglia si trovò davanti una donna anziana dagli occhi spiritati.
"Oh, cara..." disse lei nel vedere Gwen "... che cara e che graziosa sei!" Prendendo le mani della vampira. "E sei così giovane! Posso darti del tu, vero? Potresti essere mia nipote!" Sorridendo. "Oh, cara... cara... come ti chiami, cara?"
http://cleojournal.com/wp-content/up...08/3a_baby.jpg

Lady Gwen 15-09-2018 02.24.23

Da trecento anni non avevo paura.
Trecento.
Non uno di meno.
Ma ora sentivo un leggero brivido corrermi su per la schiena nel vedere quegli occhi spiritati fissarmi e tutte quelle frasi, quelle parole apparentemente casuali e senza senso.
Rimasi interdetta e guardai Elv.
Mi prese la mano e mi inquietai ancora di più.
"Mi chiamo Gwen... Voi chi siete?" chiesi, con voce atona.
Era una donna strana, di certo in lei qualcosa non andava, era evidente.
Ciò che era ancor più strano era che Blasius non aveva parlato di un'altra donna, ma solo dei coniugi.
Chi era, dunque?

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