![]() |
Gwen accese la tv.
L'immagine non era ferma e le interferenze rendevano difficile la visione. Anche l'elettricità in casa dava noia, con le luci che sembravano sul punto di spegnersi. Al tg parlavano di tutto quanto stava accadendo in città. Non solo gli uccelli mostravano un comportamento inspiegabile, ma anche altri animali, persino quelli domestici come cani e gatti. Si cercavano le spiegazioni più varie, facendo sondaggi fra la gente, che tiravano in ballo virus da internet, terroristi e persino attacchi alieni, oppure chiedendo a vari scienziati che tuttavia restavano sul vago e senza dare soluzioni chiare. Soprattutto preoccupavano le anomalie riscontrate su computer, cellulari ed ogni altro macchinario tecnologico. Addirittura durante un incontro di Tecno Pancrazio uno dei robot concorrenti aveva perso il controllo, uccidendo alcune persone. |
Le mani di Altea si muovevano piano, sensuali, senza sosta.
“Mhhhhh... Altea...” disse lui in un gemito soffuso, godendo di quel meraviglioso contatto. La guardò negli occhi, per poi baciarla con passione, con trasporto. Un bacio caldo, avvolgente ed umido. |
Le interferenze non rendevano facile la visione, ma era sufficiente per capire che l'intera città era sottosopra.
Gli animali avevano comportamenti strani, l'elettricità e gli apparecchi tecnologici di tutti i tipi erano in tilt e le ipotesi erano innumerevoli. Addirittura, un robot aveva ucciso alcune persone, ma cosa stava succedendo davvero? Perché tutto e tutti si erano rivoltati in questo modo all'improvviso, dal nulla? Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Quel gemito e poi i suoi occhi nei miei, seguito dalle nostre bocche che si univano in un bacio caldo, passionale...mi strinsi a lui con braccia e gambe..mentre mi toglieva il respiro con quel bacio.."Sono tua..."dissi a bassa voce.."E tu?Fammi tua.." come ad esprimere un desiderio in quella notte senza stelle e di fulmini che non intaccavano quel momento solo nostro.
|
Un nuovo tuono.
Poderoso, carico di elettricità, esplose in un fragoroso boato che fece sussultare l'intera casa. Allora la luce andò via e Gwen restò al buio. Nulla più funzionava in casa. |
Altea si strinse tutta contro il corpo di lui e si abbracciarono, baciandosi ancora, pelle contro pelle, labbra su labbra e le loro lingue che danzavano l'una sull'altra.
Poi, all'improvviso, un terrificante tuono sembrò scuotere non solo la casa, ma l'intera campagna. Il suo boato echeggiò a lungo, liberando il fragore di una pesante e prolungata scarica elettrica. La luce andò via e i due restarono al buio. “Ma visto un temporale così...” disse lui guardando verso la finestra chiusa. |
Sussultai con un gridolino a quel boato incredibile, che fece completamente saltare la luce in casa.
Ed io rimasi lì al buio, sola, con ogni cosa fuori uso in casa. Speravo che Elv scendesse presto e che potessi avere almeno la sua presenza a rassicurarmi e confortarmi. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Gli occhi di Gutalax si illuminarono di colpo.
Il loro rosso vivo era intenso, caldo e profondo. Almeno così parve alle tre dottoresse. Il robot registrò la domanda di Clio e si voltò verso di lei. “G-u-t-a-l-a-x O-7-1, i-n-t-e-l-l-i-g-e-n-z-a a-r-t-i-f-i-c-i-a-l-e 4-6-2-8-2-9.” Disse. |
Sembrava quasi il silenzio attorno a noi si fosse alzato, sentivo solo il contatto con il suo corpo, la sua bocca...ormai ero la sua preda.
http://www.gianfrancoiovino.it/www.c...esCAEJYKZB.jpg Ad un tratto un forte boato, un tuono che fece quasi tremare la campagna. La luce se ne andò e rimanemmo al buio.."Si, è tremendo" stringendomi a lui..."Non è più intrigante al buio...o vuoi alzarti?" afferrandolo nei suoi capelli bruni giocherellandoci e baciandolo sul collo. |
Passarono lunghi istanti, quasi interminabili, poi Gwen vide qualcosa.
Un alone lento che pareva scendere dall'alto. Una luce che attraversava gli oggetti sui mobili e scorreva lenta verso il pavimento. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 07.15.19. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli