Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 21-04-2020 00.10.30

"Ah, ecco..." disse divertito Elv nel vedere Gwen avvicinarsi "... allora il tuo è un modo simpatico per dire che ho un che di indigeno e selvaggio?" Ridendo di gusto, per poi abbracciarla, mentre le indigene continuavano con i loro canti e balli.

Lady Gwen 21-04-2020 00.14.01

Ridacchiai mentre mi stringeva.
"Non so, ti integri bene in questo paesaggio esotico..." guardandolo nei suoi occhi neri, brillanti al sole, insieme ai lineamenti marcati e scuri.

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Guisgard 21-04-2020 00.15.27

Elv sorrise a Gwen.
"Bene..." disse ad un tratto una voce alle loro spalle "... vedo che la signorina sta decisamente meglio oggi." Era il dottor Flemig.

Lady Gwen 21-04-2020 00.18.01

Ad un tratto, una voce.
Mi voltai e vidi che era il dottore.
"Sì, direi di sì, molto meglio" dissi raggiante "Grazie a lei" annuendo contenta.

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Guisgard 21-04-2020 00.25.59

"Ho fatto ciò che avrebbe fatto chiunque, signorina." Disse sorridendo Flemig a Gwen. "L'importante è che ra vada tutto bene." Annuendo.
"Dottor Flemig..." Elv allo scienziato "... posso chiederle una cosa? Perchè gli indigeni non vogliono che ci si avvicini ai bambù giganti dall'altra parte del villaggio?"
Flemig lo guardò negli occhi e poi fissò anche Gwen.

Lady Gwen 21-04-2020 00.29.26

Sorrisi anch'io ed annuii, stringendomi ad Elv.
Ci credevo che fosse ciò che lui doveva dare in quanto medico, ma mi aveva comunque salvato la vita e gli ero grata.
Poi, Elv chiese riguardo ai bambù e lui reagì un po' come quegli indigeni, mettendosi sulle difensive.
"È così terribile?" chiesi incerta, non sapendo come intendere la cosa.
Del resto, non potevamo avere un'idea del problema se nessuno ci dava spiegazioni e speravo vivamente che lui si decidesse a rispondere.

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cavaliere25 21-04-2020 09.06.37

Io sono pronto capitano dissi partiamo? Da che parte iniziamo a cercare i miei amici continuai a dire poi guardai intorno al villaggio se vedevo Elv ma nulla volevo avvisarlo che stavo partendo per la ricerca del capitano e i suoi uomini

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Destresya 21-04-2020 16.21.05

Ormai avevo completamente perso il controllo del mio corpo, che si muoveva, come in estasi sopra di lui, facendolo affondare sempre di più nelle mie membra calde, nel mio cuore ardente, nella mia anima rovente.
Non si udiva più il fragore delle onde del mare, nè il chiacchericcio dell'equipaggio, esistevamo soltanto noi due, in quel tutt'uno in cui si erano trasformati i nostri corpi che, avvinghiati e uniti, erano una cosa sola, una cosa nuova.
Ci sarebbe voluta una parola nuova per descriverci, perchè "io", "tu", persino "noi" sembrava riduttivo.
Le nostre mani si stringevano, come a voler unirci ancora di più.
I nostri gemiti si facevano sempre più forti, sempre più intensi, sempre più folli.
Non capivamo più niente entrambi e l'azzurro dei nostri occhi ormai ardeva della passione più infinita.
Quando mostrò la lingua in quel modo sorrisi, un sorriso enigmatico, folle, complice.
Mi chinai su di lui, soffocandolo per un momento con il mio seno, mentre ridevo, preda di una felicità troppo grande, troppo intensa per poter essere compresa o descritta.
Lasciai che mi assaporasse, che si nutrisse del mio nettare per poi alzarmi piano, guardarlo negli occhi e chinarmi nuovamente su di lui a cercare la sua bocca.
Quella bocca che mi sembrava capace di custodire tutti i segreti dell'universo.
Così lo intrappolai in un bacio, un bacio in cui erano racchiuse tutte le parole che avrei potuto dire, tutti i gemiti e tutti i sogni che in quel momento e per sempre mi avrebbero unito a lui.
Un bacio fatto di passione e gemiti, fatto di lussuria e amore, fatto di sogni e infinito.

Guisgard 21-04-2020 22.28.41

Flemig assunse un'epressione pensierosa, si abbandonò ad un lungo sospiro e tornò a guardare i 2 ragazzi.
"In verità" disse a Gwen e ad Elv "oltre quei bambù giganti credo ci sia il luogo più sacro per questi indigeni... non permettono a nessuno di accedervi, poichè sono convinti che quello sia il punto più centrale del mondo." Fissando i 2 giovani. "Ma io credo che quel luogo nasconda qualcosa..."

Guisgard 21-04-2020 22.33.45

Cavaliere25 era partito alle prime luci del mattino dal villaggio, senza avere la possibilità di avvertire Elv.
Maday ed i suoi uomini parevano avere molta fretta di ritrovare Goz ed il resto dell'equipaggio.
Avevano lasciato il villaggio ritrovandosi in una selva tropicale fatta di piante ed alberi giganteschi in mezzo ad un'umidità soffocante.
Muoversi in quella Babele di foglie, di rampicanti, di radici e rami che crescevano in ogni direzione al punto da intrecciarsi e bloccare persino i raggi del Sole, non era per nulla facile.
Insieme ai militari vi erano anche degli indigeni e con i loro pugnali a fatica aprivano passaggi fra la dominante vegetazione.
Si mossero così, con immani difficoltà, fino a Mezzogiorno, quando poi Maday ordinò a tutti di fermrsi e riposare.
In quel punto Cavaliere25 notò un sentiero naturale che si apriva fra 2 alberi colossali, ignorato stranamente dai soldati e dagli indigeni.


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