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Elv fece le scale con Gwen in braccio, baciandola fino alla porta della loro camera.
Entrarono e la fece stendere sul letto, senza lasciare mai le sue labbra. "Fuori è freddo..." disse in un sussurro lui "... potremmo farci un bagno caldo..." "Guisgard..." disse divertito Hunt versandosi l'olio sulle mani "... il famoso divo... l'idolo di grandi e piccini..." ridendo "... sei una sua fans? Deve essere geloso?" Facendo colore l'olio sulla schiena bianca e liscia di Altea. |
La Pantera si nascose e vide l'auto arrivare e fermarsi accanto a quella uscita fuori dalla strada.
Dalla macchina scesero alcuni uomini, dall'aspetto simile, tutti in giacca e cravatta. Sembravano attendere qualcuno. |
"Ovvio sono una sua fan...ho visto tutti i suoi film..geloso? Non mi conosce purtroppo per lui...quindi non cosi,dimmi cavaliere....Lancillotto?" sentendo l' olio che colava lambendo pure le parti più intime non sono del mio corpo ma pure dell' animo.
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Entrammo nella sua stanza quasi totalmente al buio e lui mi fece stendere sul letto.
Sorrisi intrigata da quella proposta. "Sì, si può fare... Direi che è perfetto..." sussurrai, accarezzando le sue labbra con le dita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
E adesso questi chi erano?
Restai ad osservare gli uomini, in giacca e cravatta, avvicinandomi piano alla macchina. Chiunque aspettavano doveva essere importante. Restai nascosta a vedere che succedeva, aspettando il momento giusto per attaccare. |
"Ah, ecco..." disse Hunt cominciando a massaggiare la schiena di Altea in maniera virile, spalmandole l'olio sulla pelle, fino ai fianchi, arrivando a lambire il fondoschiena dove c'erano le sue mutandine "... sarà, ma quel tipo mi sta antipatico... troppo sicuro di sè, arrogante, superbo... in pratica Guisgard fa sempre il piacione... in ogni film." Continuando a massaggiarla.
Elv sorrise e baciò ancora Gwen. Un bacio simile ad una carezza, leggero eppure profondo, caldo come scirocco estivo, profumato come i fiori del mandorlo ed umido come i petali del loto nella prima brina del mattino. E mentre la baciava riuscì anche a spogliarla, facendo scivolare la vestaglia verde ai piedi del letto. Poi fece un passo indietro e di fronte a lei si spogliò, completamente. La prese per mano ed entrambi, nudi, andarono nel bagno, immergendosi in una vasca larga ee profumata di essenza alla vaniglia. La Pantera attese. Dopo circa una mezz'ora arrivò un'altra macchina, dalla quale scese il professor Settimius. |
"Nei film, ma nella realtà? Tu che sembri conoscerlo bene noto" trattenendo a stento un gemito, potevo sentire l' olio colare sotto gli slip, inebriavano con le loro assenze la mia parte intima come un fior di loto che voleva essere colto dal lago dove aspettava danzando, girovagando dal piacere che provava "Più giù...scendi" sottovoce.
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Seguii la linea delle sue labbra in quel meraviglioso sorriso, prima che mi baciasse di nuovo.
Un bacio come una carezza di primavera, vellutato, caldo, morbido. In quel bacio riuscì anche a spogliarmi, poi anche lui si spogliò nuovamente e mentre ancora ammiravo il suo corpo bellissimo e perfetto, mi prese per mano conducendomi nell'elegante bagno della camera. Ci immergemmo nell'acqua calda e profumata, stretti, in silenzio, mentre lo stringevo a me accarezzandogli lentamente i capelli neri e massaggiandolo con la spugna morbida. "Vorrei restare così per sempre..." dissi piano. https://i.pinimg.com/564x/78/3c/f4/7...8ad64fdcbe.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Era Settimius, il maledetto.
Insieme ad altri uomini. Che ci faceva lì? Doveva esserci qualcosa sotto. Era il caso di eliminarlo prima che usasse di nuovo quei gas. Mi avvicinai ancora di più per sentire quello che dicevano, poi lo avrei ucciso. |
"Ho visto qualcuno dei suoi film..." disse Hunt continuando il massaggio "... più giù?" Sorridendo eccitato. "Allora devo sfilarvi le mutandine, altezza..." riprendendo il loro gioco di ruolo.
Sfilò così le mutandine le mutandine ad Altea, che si arotolarono sulla pelle unta, quasi intrecciandosi nel suo internocoscia. Quanto furono tolte, Hunt lasciò scivolare l'olio denso e vischioso sui glutei perfetti di CR9, che cominciò a colare lentamente fra le natiche, fin lungo il suo sesso. Allora lui portò la mano su quei glutei sodi, scendendo fra le cosce di lei ed affondando le dita nel sesso caldo della bella Altea, cominciando il più intimo, proibito, profondo, complice, travolgente, immorale, umido e sensuale dei massaggi. "Ti piace, tesoro?" Hunt toccandola tutta, a fondo, dove lei era più sensibile e calda. |
"Nessuno ci impedisce di farlo..." disse Elv a Gwen, cominciando a versare del bagnoschiuma nell'acqua, con tanta schiuma che in un attimo cominciò a formarsi intorno a loro.
Allara iniziò ad insaponare Gwen. Tutta, ovunque. Un massaggio lento, inesorabile, infaticabile che subito le portò notevoli benefici, tutti dettati dal piacere, dal godimento che provava mentre lui le insaponava con cura i seni, i fianchi, le braccia, i glutei ed oltre. |
Sorrisi con fare rilassato, totalmente abbandonato.
"Di sicuro, una vasca in una bellissima villa nei mari del Sud sarebbe ancora meglio..." dissi poi, divertita. Sentivo il suo massaggio ovunque sul mio corpo, rilassante e piacevole, le sue mani sicure che giungevano ovunque, facendomi sospirare. E durante quei massaggi fatti di sapone e leggerissime bolle, allungavo il viso iniziando ad assaporare lentamente la pelle sottile e morbida del suo collo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ma tu sei bravo così di tuo, non perché emuli il famoso attore".
Poi sentii gli slip scivolare lungo le gambe, mi beavo di quelle sensazioni, mentre l' olio profumato eccitava ancora i sensi e soprattutto la parte più intima di ciò, che avrei dato solo a pochi...e ora solo ad Hunt. Lentamente le sue mani virili, sicure scivolarono prima fra le natiche e poi si insinuarono senza indugio in quel fior di loto che voleva essere amato, adorato in quel lago oscillante di sensazione "Oh ci sai fare, vai, più forte, ora non si gioca più ma si fa sul serio". Per molto tempo lasciai il mio corpo andare da quelle folle sensazioni date da quel massaggio, quell' insinuarsi delle sue dita in me. Inarcai appena la schiena lasciandolo fare, sempre più, intensamente e profondamente. Poi mi alzai di scatto, nuda, mi voltai a guardarlo maliziosamente e mi avvicinai a lui, strappando la camicia e poi aprendo i pantaloni lentamente accarezzando i suoi slip, abbassandoli lentamente e avvicinandomi di più. Presi dalla sua mano la boccetta di olio e feci colare nelle mie mani dell' olio e iniziai a massaggiare lentamente la sua virilità "Ora chi comanda, agente Hunt?" volevo sentirlo urlare, la sua cara mogliettina doveva svanire dalla sua mente definitivamente e per sempre. |
Fra carezze, gemiti soffocati, baci ardenti, Gwen ed Elv si ritrovarono stesi sul l'una sull'altro, iniziando a godere, ad amarsi fra le schiuma e l'acqua calda della vasca.
Lei come a danzare a cavalcioni su di lui, che le teneva salda per i fianchi, facendola sussultare, gemere, godere, con l'acqua che schizzava fuori dalla vasca, bagnando il pavimento umido per il vapore. Quel massaggio continuò a lungo, in quel lago caldo e profondo di piacere, di godimento, di estasi. Altea era in balia della mano audace di lui, delle sue dita affusolate ed esperte che sapevano toccarla come nessun altro, stravolgendola e facendola perdere nei fiumi di quella delizia. Lei sentiva quelle dita insistenti ed infaticabili dentro di lei, aprendola ad un mondo nuovo, fatto di passione e sentimenti forti, intensi, totali, come se null'altro esistesse. Quelle dite che sapevano toccare i punti giusti, facendola impazzire, mancare il fiato. Poi lei si alzò di colpo, nuda e bellissima, liberando dai pantaloni la mascolinità di lui, già prepotente ed altezzosa, che però si inturgidì ancora di più, fino al limite della sopportazione e resistenza quando Altea la unse d'olio e cominciò a massaggiarla. “Ohhh, mia regina...” disse lui godendo, impazzendo “... voi comandate... sono ai vostri ordini...” deglutendo per il piacere e guardandola negli occhi verdi. |
La Pantera cominciò a spiarli.
"Il capo ci aspetta." Disse uno di quelli a Settimius. "Bene, vi seguo con la mia auto." Annuì questi. Le due auto così partirono. |
In poco tempo la stanza fu satura non solo di vapore profumato e bolle eteree che galleggiavano, ma anche di baci, di gemiti, di amore.
Ci amavamo in quella vasca traboccante di acqua calda, che arrivava ovunque a causa della nostra danza appassionata e travolgente. In quelle ore lunghe e interminabili di astio verso di lui, avevo sognato disperatamente questo momento. Un momento solo nostro in cui essere semplicemente noi stessi, semplicemente Elv e Gwen. Niente ruoli, niente lavori. Niente bugie. Perché era impossibile mentire, quando non solo i corpi, ma anche le nostre anime erano nude una davanti all'altra.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...765f1a10dc.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"E' così che voglio vederti sottomesso a me, del tutto ma anche padrone come prima quando con maestria con le tue dita hai toccato le corde del piacere profondo, come un musicista...sii la sinfonia di questo momento".
La mano afferrò di più la sua virilità forte e ormai desiderosa di molto, di dare il meglio nell' estasi. Mi abbassai e iniziai a lambirla con la lingua.."Sono io a comandare ma sei tu che comandi i miei movimenti, il mio desiderio" continuando a lambirla dolcemente "Togliti i pantaloni e il resto...possiedimi...saresti capace di legarmi e farmi tua schiava d' amore?" sfidandolo negli occhi azzurri e intensi di piacere, mentre sfioravo la sua turgidità col dito. |
Alzai gli occhi al cielo nel rendermi conto che non potevo ancora ammazzarlo.
Ma perchè era tornato lì sapendo che c'ero io? Perchè dare appuntamento ai suoi scagnozzi in quel punto? Forse era una trappola. Ma dovevo rischiare, così, mentre loro parlavano, mi intrufolai nella macchina dei due uomini, silenziosa, agile e scura come la notte. Senza saperlo mi avrebbero portato dal loro capo, finalmente. |
Si amarono, con passione ed enfasi, tra l'acqua e la schiuma della vasca, inondando il bagno, schizzando ovunque.
Elv teneva Gwen per i fianchi, facendola scivolare su e giù su di lui, sul suo corpo bagnato. “Ohhh... Gwen...” disse gemendo, stringendola a sé, invadendola con tutto il suo ardore “... Gwen... ohhh...” liberandosi di tutta l'eccitazione e l'ardore che aveva animato la loro danza d'amore in quella vasca. Hunt perse completamente la testa. Quella donna sapeva eccitarlo e sedurlo come nessun'altra. Non era una donna comune e forse davvero era una regina giunta da un paese lontano o persino da un pianeta sconosciuto. Ma il confine che rende una donna regina o schiava è molto labile, sottile. Altea si ritrovò prima in piedi contro il corpo di Hunt che la baciava con tutto l'ardore e la lingua che poteva. Un bacio che era già un'unione intima e totale. Ma poi CR9 finì sul letto, a pancia sotto, con lui che sopra di lei le legava le mani con la sua cintura. Altea era legata e sottomessa e lui poteva farle di tutto ora. L'auto partì, seguendo l'altra. Gli uomini con Settimius però ignoravano che la Pantera era salita di nascosto in quella macchina. Percorsero un tratto di strada abbastanza lungo, fino a svoltare. |
Nascosta nella macchina, restai in silenzio.
Controllavo il GPS dallo smartwatch, per capire dice stessimo andando. Restavo immobile, in silenzio, finché la macchina non svoltò. Mi chiedevo se mancasse molto. |
Ringraziavo di essere in quella vasca, immersi in acqua, per trarre minimo giovamento da quel calore totale che mi invadeva e mi avvolgeva senza darmi tregua.
Come quella danza infinita che ci univa. Sorrisi estatica sulle sue labbra che soffiarono gemendo il mio nome. E intrappolai proprio le sue labbra con le mie, avvolgendo il suo collo con le braccia, mentre il nostro ritmo era unico e perfettamente cadenzato. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lui mi baciò con foga e passione, i nostri corpi erano ardenti, accalorati di un Fuoco particolare, forse magico e sensuale.
Fu un attimo, mi poggiò però sul letto con delicatezza e mi trovai le mani legate e sorrisi ansimando.."Bene, sono di tuo possesso ora? E sai, a volte si è regine d' amore ma altre volte schiave..schiave d' amore...perché totalmente in preda alla passione, lussuria, amore e desiderio per il proprio compagno..come lo sono ora". Ero a pancia in giù e lentamente mi misi a carponi su quel letto, ora diventato un talamo proibito e sensuale in ogni senso. |
Altea era come una visione.
A carponi, nuda e legata su quel letto. Hunt guardandola si sentiva forte, il padrone. Si inginocchiò sul letto, dietro di lei, eccitato alla follia. Cominciò ad accarezzarle i piedi, poi risalendo lungo i polpacci, le cosce, fino alle natiche sode. Infine sfiorò il suo sesso caldo. "Ora il tuo padrone ti porterà a fare una bella cavalcata..." disse chinandosi a baciarle i glutei. Ora c'era silenzio, rotto solo dal rumore dell'acqua nella vasca. Gwen era stesa su Elv ed entrambi si muovevano piano, lenti, in un unico ritmo. Restarono così a lungo, godendosi le ultime gocce di quella grande cascata impetuosa che era stata la loro passione. "Gwen..." disse continuando a muoversi dentro di lei piano. |
A quelle carezze dolci e forti, penetranti nell' animo e nel cuore capii che, veramente, Hunt era l' uomo per me e lo avrei tolto a sua moglie.
Inarcai la schiena mentre mi accarezzava nella parte intima, ormai ebbra di voluttà "E dove mi porti? Nella brughiera infinita a scoprire i tuoi misteri? Mi fai morire, godere..sei tu l' uomo che voglio e non ti divido con nessuna" divaricando le gambe di più dal piacere, desiderosa di essere sua e l' unica. |
Ora c'era silenzio, rotto occasionalmente solo da gemiti soffusi.
Ci muovevamo piano, lentamente, ma sempre insieme, sempre con quella calda e dolce passione che non ci abbandonava mai, neanche sottovoce. Fra i gemiti sussurrati e i sospiri sorrisi di nuovo, sentendo ancora i suoi movimenti misurati e pacati, quasi come un vezzo personale. Amavo sentire il mio nome pronunciato da lui, aveva tutt'altro suono, tutt'altro sapore. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Oh si..." disse Hunt guardando Altea ormai aperta ai giochi di quella notte, pronta a viverli tutti "... si, ti porterò nei misteri della brughiera... seguendo le sue stelle segrete... la luminosa e simistra Luna di tante storie dmenticate..." pronto ormai a penetrarla, a farla sua.
Ma ad un tratto sentirono due auto di grossa cilindrata giungere davanti all'albergo. trana ora per arrivare. Restarono così ancora a lungo, fino ad addormentarsi tra la schiuma ed il profumo della vaniglia. Gwen sognò. Sognò quell'isola sperduta nei mari corallini del Sud, sotto alisei sconosciuti, in balia dei tramonti australi, immergendosi in un'acqua azzurra e chiara di ogni specie di conchiglia. La sabbia era bianca, le palme di un verde vivo, con grossi frutti esotici ed uccelli dal variopinto piumaggio che migravano verso l'orizzonte. |
Chiusi gli occhi, un alone di passione e romanticismo si riempì e immaginai la sconfinata brughiera, le stelle e la Luna che splendevano solo per noi narrandoci i misteri e gli amori e noi eravamo uno di quegli amori.
Ma ad un tratto udii il rumore di due auto, sembravano di grossa cilindrata, il mio sguardo ebbro di piacere osservò Hunt.."Chi è" sottovoce "Spegni la luce e vai a guardare dietro la finestra, strano qualcuno arrivi a questa ora...oh sul più bello". Mi liberai, ovviamente, facilmente i polsi legati e andai a prendere il libro mettendolo sul comodino, non doveva sfuggirci e rimasi nuda sul letto mentre Hunt guardava chi fosse. |
Rimanemmo ancora uniti da quel vincolo d'amore, immersi nell'acqua calda e profumata, fino ad addormentarci.
Ed io sognai. Sognai di essere già in quella meravigliosa isola corallina, il sole caldo sulla pelle, la sabbia bianca e morbida, l'acqua trasparente e turchese. Era un'immagine paradisiaca e l'idea di essere lì insieme ad Elv, solo io e lui, rendeva tutto ancor più perfetto. |
Con un modo di rabbia soffocata e sbuffando, Hunt scese dal letto e nudo si avvicinò alla finestra e guardò fuori attraverso i vetri.
"Sono due autodi grossa cilindrata..." disse ad Altea, anche lei completamente nuda sul letto "... stanno scendendo alcuni uomini... tutti ben vestiti... sembrano intenzionati ad entrare nell'albergo..." Gwen si svegliò nel letto, asciutta e sotto le coperte. Era però sola, Elv infatti non era più in camera. Fuori albeggiava appena. |
"Di grossa cilindrata...a questa ora...mannaggia, mentre la cavalcata era al culmine sono arrivati loro" ma ero pensierosa "Vestiamoci presto, non vorrei fosse qualcosa di strano..e andiamo..dobbiamo sapere chi sono, magari possiamo scendere chiedendo dello champagne..se lo hanno" e mi vestii di fretta allacciando bene il giubbino visto la camicetta era leggermente logora e misi il libro nella borsa ma caricai pure la pistola.."Carica la pistola Hunt, ricordati abbiamo un libro particolare" e mi avvicinai baciandolo abbassando la mano nei suoi pantaloni "Oh, è ancora caldo...mantienilo così...andiamo" a bassa voce.
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Mi svegliai da quel sonno stupendo, la conclusione ideale dopo una notte meravigliosa come quella da poco trascorsa.
Doveva essere da poco l'alba, ero nel letto ed Elv non era con me, constatazione che mi fece fare una smorfia, mentre toccavo il lato vuoto del letto. A quel punto mi vestii e scesi giù per capire dove fosse e se potessi fare colazione.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...be62cd0007.jpg Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Oh si...” disse Hunt bloccando per un attimo Altea contro il suo petto “... vedrai, sarà ancora più caldo...” baciandola con impeto, tanto era eccitato.
I due allora lasciarono la camera e scesero di sotto, dove il portiere stava parlottando con i nuovi arrivati. Gwen si vestì e scese di sotto, dove il cameriere di colore stava mettendo in tavola la colazione. "Buongorno, signorina." Dissa salutandola. |
Scesi giù, trovando il maggiordomo già impegnato a servire la colazione.
"Buongiorno" risposi con un sorriso "Dov'è Elv?" chiesi con curiosità, mentre mi sedevo a tavola. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Il signore è dovuto uscire stamani molto presto, signorina." Disse il cameriere nero a Gwen. "Ha lasciato detto di non attenderlo per la colazione." Mettendo in tavola orzo, tè, latte, caffè e biscotti di vari gusti.
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Sorrisi e ancora accaldata, prendendolo per mano, scendemmo e il portiere parlava con i nuovi arrivati. Non parlammo, ci postammo dietro con indifferenza meglio la baciavo sulle labbra, tattica per non essere scoperti, ma ascoltavo cosa dicevano.
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"Oh..." dissi solo.
A quel punto iniziai a mangiare, visto ciò che aveva detto. Era inutile aspettarlo, anche se speravo che tornasse presto. Inoltre, qualcosa mi diceva che si trattasse del problema per cui quell'uomo era venuto qui ieri notte, circa quella donna mascherata, o forse riguardava quell'ultimo cliente. In ogni caso, avrei cercato di scoprirlo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Altea e Hunt si baciarono per non destare sospetti, mentre quegli uomini parlottavano col portiere.
Lo facevano però a bassa voce e quindi non era chiaro cosa si dicessero. Con quegli uomini vi era un tipo dall'aspetto colto, come fosse un intellettuale. "Ci dia le chiavi della nostra camera." Disse al portiere. "Subito, professore." Questi, dandogli la chiave. Quelli così andarono nella camera. Gwen cominciò a fare colazione da sola e quando terminò di mangiare Elv ancora non era tornato. In realtà non tornò per il resto della mattinata. |
Iniziai a mangiare, finii e decisi di fare un giro per la villa.
Fu una mattinata lenta, monotona, in realtà. Elv ancora non si faceva vivo, lasciandomi sola tutta l'intera mattinata in quella villa enorme e dispersiva. Non sapevo nemmeno se avrei avuto il coraggio di chiedergli dov'era stato, una volta tornato. Facevo ancora fatica ad accettare che cosa lui facesse davvero, e forse dopotutto preferivo non sapere. Cercavo di colmare con questa convinzione la curiosità che mi divorava sempre più. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"La loro camera...e per fare cosa?" sospettosa ad Hunt.
Mi avvicinai al portiere "Avete dello champagne, io e mio marito vogliamo brindare...oddio non mi ricordo più il numero della nostra stanza...e se finiamo da quegli uomini..che figure" preoccupata guardando il portiere.."Oh diteci il loro e il nostro così non facciamo figure, sa....soffro di ansia purtroppo, mi sto sentendo male" ovviamente recitando. |
Era una villa grande, dispersiva.
Gwen restò tutta la mattinata sola. Ad un tratto dalla finestra vide che c'era qualcuno nel giardino. Era Padre Sever. "Non tema, signora." Disse il portiere ad Altea. "Quei signori hanno una camera prenotata che si trova dall'altra parte dell'albergo, quindi non c'è pericolo di confusione." Ricordandole poi il numero della camera sua e di Hunt. Inoltre diede loro una bottiglia non di Champagne, ma di un più economico spumante. Intanto la Pantera, allontanatisi quegli uomini, poteva scendere dall'auto parcheggiata con l'altra davanti all'albergo. |
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