Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 17-06-2018 02.23.58

Tornai a letto, ma nulla, non c'era nulla da fare perché riuscissi a dormire, finché venne Elv, per controllare se fossi sveglia.

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Dacey Starklan 17-06-2018 19.10.02

La stoffa e i lacci lasciavano liberi miei seni, offrendoli completamente allo sguardo e al desiderio di Cales, che sembrava implacabile, insaziabile.
E la sua fama sapeva coinvolgermi, sapeva spezzarmi il fiato e bloccare i miei pensieri, la mia voce.
I nostri baci diventavano sempre più roventi, sensuali e così si muoveva ma mia mano, accompagnata a quella di Cales, che mi guidava per soddisfare il suo piacere.
Riuscivo a sentire i suoi gemiti, persino i tremiti che gli provocavo, ed era estremamente eccitante vederlo così.
Tanto che non mi bastava , non mi potevo accontentare e sempre tenendo la mano di Cales stretta alla mia, risalii fino alla cintura dei suoi pantaloni, sfilandola e, i nostri sguardi uniti, lasciai scivolare la mia mano nei suoi calzoni.
La sua virilità era mia, sotto il mio gioco, un gioco accattivante, provocatorio deciso a fare impazzire il ragazzo.
Volevo vedere la sua eccitazione dipingersi nel suo viso.

Guisgard 17-06-2018 22.20.50

Elv entrò nella stanza e si avvicinò al letto, dove Gwen era ancora sveglia.
"Ehi, piccola..." disse lui sedendosi accanto a lei "... io e Piecourt andiamo verso le colline, dove lui dice di aver visto il presunto Angelo... credo saremo di ritorno fra un paio d'ore..." la baciò piano.

Lady Gwen 17-06-2018 22.24.21

Entrò e si sedette accanto a me sul letto.
Certo, era già stato via tutta la notte, per quei poveri bambini e ora andava di nuovo via per le fantasticherie di quello scellerato.
Al suo bacio, lo trattenni senza lasciare le sue labbra, godendomi un po' quel piccolo momento, dopo l'intera notte andata in fumo.
Non era molto, ma era qualcosa.

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Guisgard 17-06-2018 22.28.52

La mano di Dacey, con quelle di Cales che la teneva, salì fino alla cintura, per poi sfilarla, slacciare i pantaloni e scivolare dentro.
Afferrò allora con desiderio la virilità del ragazzo, provocandola, tormentandola e portandola all'estremo.
“Ohhhh... Dacey...” disse lui chiudendo gli occhi “... guarda cos'hai fatto...” con tono eccitato e folle, schiudendo appena gli occhi per cercare quelli di lei.
Con sguardo incandescente per il desiderio.

Guisgard 17-06-2018 22.32.25

"Tornerò presto e allora ce ne andremo da qui..." disse Elv lasciando per un attimo le labbra di Gwen "... io, tu e Therese... e saremo felici... questa sarà l'ultima notte che abbiamo trascorso divisi..." baciandola ancora.
Allora si alzò ed uscì, dopo aver accarezzato la testa di Therese che dormiva.

Lady Gwen 17-06-2018 22.38.06

Mi lasciai cullare dalle sue labbra, dal suo calore, dalle sue parole, il suo amore.
Anche se ormai ci credevo poco, visto tutto quello che ci era successo, ma volevo avere fiducia e speranza, sì, ancora per un po'.
Fino all'ultimo non lasciai lui, la sua mano, le sue dita, mentre si allontanava, dava una carezza a Therese e andava via.
Era un peso insopportabile da portare e non sapevo quanto ancora avrei retto.
Rimisi la testa sul cuscino e cercai di dormire, almeno per far passare più velocemente quelle ore in cui non ci sarebbe stato.

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Guisgard 17-06-2018 22.45.13

Gwen si stese e cercò di dormire per ingannare così il tempo in cui sarebbe stata senza Elv.
Alla fine riuscì a dormicchiare, senza sognare, ma svegliandosi diverse volte, rigirandosi nel letto, mentre il mattino trascorreva lento.
Verso metà mattinata, finalmente, Gwen sentì il cigolio del carretto di Piecourt che faceva ritorno alla fattoria.

Lady Gwen 17-06-2018 22.48.34

Fu un sogno agitato, durante il quale dormii male, svegliandomi spesso e rigirandomi, a differenza di Therese che riusciva, beata lei, a dormire pacificamente.
Doveva essere la tarda mattinata quando mi svegliai per il cigolio del carretto, segno che erano tornati.
Allora mi alzai e mi rivestii, poi andai a svegliare Therese.
"Piccola, sveglia, su" con un bacio leggero sul visino immacolato.

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Guisgard 17-06-2018 22.59.16

Con un pò di fatica Gwen riuscì a svegliare Therese.
Elv e Piecourt erano tornati.
Portarono il carretto nella stalla e qui sistemarono il cavallo.
Poi l'ometto preparò la colazione per tutti, mentre Elv accese il fuoco per cuocere il pane.
"Solo tempo perso..." disse lui.
"Affatto!" Piecourt. "Io sentivo la presenza dell'Angelo!"
"Si, certo, come no..." sbuffò Elv.

Lady Gwen 17-06-2018 23.01.16

Fra le tante qualità di Therese, di sicuro c'era quella di avere il sonno pesante... Pensai ridacchiando.
Scendemmo giù e vidi Elv contrariato.
"Che succede?" gli chiesi piano.

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Guisgard 17-06-2018 23.10.18

Gwen arrivò da Elv nel cortile, mentre lui preparava il formo per il pane.
“La nostra escursione com'era immaginabile si è conclusa con un nulla di fatto.” Disse.
“Naturalmente.” Piecourt. “Credete che gli Angeli si lascino vedere così facilmente?”
“Voi però dite di averlo visto un Angelo.” Fissandolo Elv.
“Io si.” Annuì Piecourt. “Si vede che ho l'animo buono.”
“O magari siete un racconta frottole o un visionario.” Elv.
“Ritirate subito queste parole!” Infervorato Piecourt.

Destresya 17-06-2018 23.10.29

Guisgard sosteneva l’ipotesi dell’animale esotico, e io non potei far altro che annuire e sospirare.

Lady Gwen 17-06-2018 23.13.23

Seguii il dibattito e scossi la testa.
"Beh, signori, non è il caso di litigare. Facciamo colazione, visto che poi noi dovremo andar via" con tono calmo, ma guardando Elv con sguardo incisivo.
Basta bestie, angeli, basta tutto, volevo stare da sola con loro, lontana da tutti, a vivere la nostra vita.

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Guisgard 17-06-2018 23.15.55

Guisgard salutò Destresya e gli altri e si ritirò nella sua stanza per studiare tutto ciò che riguardava la bestia.
Giunse l'alba e poco dopo gli uomini di Ruspon tornarono con la notizia che l'uomo delle linci aveva prima denunciato la fuga di uno dei suoi due animali e poi era fuggito, facendo perdere le sue tracce.
Ruspon allora si recò dal presbitero e rivelò l'accaduto al chierico.
C'erano anche Guisgard e Justine.
"Ho già fatto mettere una taglia sul fuggitivo." Disse Ruspon. "Ora che abbiamo scoperto l'identità della bestia organizzerò una nuova gigantesca battuta di caccia per ucciderla."
"L'identità della bestia?" Perplesso Guisgard.
"Certo, ora sappiamo che è una lince!" Ridendo Ruspon.

Destresya 17-06-2018 23.22.05

Il nome della perla
 
Guisgard pensava non si dovesse scartare l’ipotesi dell’animale esotico sconosciuto e io non potei far altro che sospirare e annuire.
Dopotutto, un animale esotico era molto più plausibile di un mostro.
Chiese poi il permesso di congedarsi perché voleva prepararsi per una caccia il giorno successivo.
Allora mi avvicinai, mentre mi augurava una buona notte e gli sorrisi debolmente.
“Se permettete, cavaliere..” guardandolo negli occhi “Vorrei potervi aiutare in questa caccia, dopotutto la mia presenza potrebbe essere utile, considerando che ho visto la bestia e potrei mostrarvela, o anche fare da esca, dopotutto si è già presa la mia mano, per me ora diventa qualcosa di personale...” sospirai, fissandolo timidamente.
“Prometto che non vi sarò di impiccio... se posso esservi d’aiuto mi trovate al vecchio palazzo del marchese, in fondo al palazzo, messer Ruspon lo conosce bene!” Con un sorrisetto malizioso.
Così, tornai a palazzo, andai a letto dopo quella lunga giornata.
Tutto era diverso ora, tutto era incredibilmente più difficile.
Quando giunse l’alba chiesi al mio fido servitore notizie della caccia alla bestia, e se ci fossero missive per me, sperando che Guisgard avesse deciso di portarmi.


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Guisgard 17-06-2018 23.42.24

Destresya si svegliò e Tignot le servì la colazione in camera.
“Si, ci sono novità, madama...” disse “... pare sia in preparazione una nuova battuta di caccia. Messer Ruspon ne sta organizzando una gigantesca. Vuole arruolare non solo cacciatori, ma anche donne.”



Elv annuì a Gwen e smise di rispondere a Piecourt.
Prepararono la colazione e cominciarono a mangiare.
Ad un tratto arrivò il grasso fattore.
“Alla buon'ora.” Disse Piecourt. “Sei in ritardo. Ti pagherò la metà.”
“Oggi non si lavora.” Il fattore. “Pare che per il bosco stiano girando dei soldati per arruolare uomini e donne per una grossa battuta di caccia. La più grande di cui si abbia memoria.”

Dacey Starklan 17-06-2018 23.44.08

Il mio sguardo seguì la mia mano nel suo percorso, per poi soffermarsi malizioso nello scoprire quella virilità prorompente.

“ Ssshh...”

Lo zittii con un compiaciuto sorriso seguito da un caldo bacio che preannunciava nuovi sospiri e gemiti per entrambi.
Ero implacabile nel dargli piacere a quel modo, nel dargli tormento, nel provocarlo proprio per poter sentire non le sue parole ma solo i suoi gemiti.
Quei gemiti erano per me la musica più soave.
Ma non mi bastava, non ero soddisfatta del solo giocare e stuzzicare.
Volevo di più e volevo essere anche io sommersa dal piacere più totale.
Lasciai la presa, quasi in modo crudele, senza esaudire i desideri di Cales, lasciandolo sorpreso e pieno di voglia.
Addirittura usai la stessa mano, che poco prima giocava con la sua mascolinità, per allontanarlo da me, con una leggera spinta sul suo petto, quindi mi alzai, abbandonando il tavolo.
Sembrava quasi che avessi cambiato idea, pronta ad andare via.
Invece rimasi ritta davanti a lui, per un lungo istante in silenzio e poi mi tolsi il vestito, del tutto, scoprendo il mio coro centimetro dopo centimetro, offrendolo tutto agli occhi dominati dalla lussuria che aveva lui.
E rimasi così, alla sua mercé, muovendo un poco i fianchi per assumere una posa provocante.
Attendendo lui, di essere sua.


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Lady Gwen 17-06-2018 23.45.02

Iniziammo a mangiare, ma quando arrivò il fattore, sentii una rabbia montarmi dentro come non mai.
Guardai Elv seria, perché stavolta non avrei chiuso un occhio.
Non avrei acconsentito a che lui andasse di nuovo ad una maledetta battuta di caccia sacrificando noi, non lo avrei accettato.

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Guisgard 17-06-2018 23.53.54

Cales fu spinto via da Dacey, restando a guardarla.
Inizialmente perplesso, poi lei iniziò a spogliarsi e lui rimase immobile a guardarla.
Tutta, mentre si liberava di quel vestito.
Guardava ogni piega, ogni forma di quel suo corpo.
Allora si sfilò i pantaloni e si avvicinò a lei, stringendola, baciandola, con i loro corpi nudi ed eccitati che aderivano perfettamente.
La baciò con passione, desiderio, lussuria, afferrandola poi per i fianchi e facendola sedere di nuovo sul tavolo.
Le divaricò piano le gambe e fissandola negli occhi la penetrò e la fece sua.
Chinato su di lei iniziò a possederla, a muoversi sempre più forte e veloce dentro di lei, tenendo le sue mani strette sui seni di lei, facendola sussultare potentemente, con il tavolo che cominciava a scricchiolare per l'impeto di quell'amplesso.
Allora i gemiti di lui riempirono la stanza, come il suo desiderio ormai riempiva tutto il corpo d Dacey.

Guisgard 18-06-2018 00.06.02

"Aspettate..." disse perplesso Elv "... anche le donne? In una battuta di caccia?"
"Si." Annuì il fattore. "Ordine delle autorità.
"Ma è assurdo!" Esclamò Elv, guardando poi Gwen.
"In effetti non riesco a capire che utilità possa avere il portarsi dietro le donne..." mormorò Piecourt.

Lady Gwen 18-06-2018 00.07.51

Uomini, o donne, non cambiava nulla.
Ce ne saremmo andati e tanto bastava.
"Ciò è ininfluente, dal momento che andremo via, siamo qui solo di passaggio" dissi, per poi guardare Elv con sguardo inequivocabile.

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Dacey Starklan 18-06-2018 00.08.36

Sapevo che il mio gesto lo avrebbe spiazzato, lasciandomi in attesa di una reazione ma la mia attesa fu totalmente ripagata di lì a poco.
Mi baciò, facendomi capire esattamente le sue intenzioni, mi prese in braccio, accarezzando la mia pelle nuda, portandomi nuovamente seduta sul tavolo.
Rimasi incatenata al suo sguardo, i miei occhi che brillarono per il piacere quando finalmente ci unimmo in una cosa sola.
I nostri corpi nudi e caldi ora si muovevano insieme, seguendo i ritmi della lussuria.
Esplorai le forme del suo petto, i fianchi e risalii la schiena, il collo, la nuca precipitando poi ai glutei e di nuovo sui fianchi, serrando le dita su di essi, per sorreggermi e seguire le sue spinte impetuose.
Era una furia, una delizia.
Era la mia delizia.
Mi strappava gemiti ad ogni spinta, la mia voce che si perdeva nell’aria incatenata alla sua.
Mormorai più volte il suo nome, a fatica, sospirando, implorandolo di non smettere, implorandolo di smettere, incitandolo, supplicandolo, con voce roca, piena di malizia e rovente lussuria.

Guisgard 18-06-2018 00.19.05

Erano nudi, eccitati, sudati, uniti.
Dacey su quel tavolo, sussultando per l'ardore e la mascolinità di Cales che affondava dentro di lei in modo vigoroso, tenendola per i seni e poi cercando le sue mani.
Senza smettere quella danza, quell'impeto, le loto dita si intrecciarono, tra i gemiti e le urla di piacere.
Avevano dimenticato tutto e tutti, godendo l'uno dell'altra, senza curarsi di poter essere scoperti.
Il garbato naturalista del duca era così diverso.
Era una furia, muovendosi contro Dacey, spingendola contro quella tavola che scricchiolava sotto il loro ardore.
Si chinò su di lei, cercando prima i sue seni, poi le sue labbra.
La guardò negli occhi.
Lei poteva vedere il fondo di quello sguardo, ogni suo segreto e desiderio.
Poteva vedere se stessa negli occhi di lui.
E così, insieme, raggiunsero il piacere più folle ed intenso, venendo da esso travolti.

Guisgard 18-06-2018 00.20.21

“Non credo sia possibile sottrarvi.” Dossi il fattore a Gwen. “Tutti hanno l'obbligo di partecipare. Chiunque si sottrarrà, pare, verrà incarcerato.”

Destresya 18-06-2018 00.21.10

Ascoltai Tignot sempre più perplessa.
Una battuta di caccia in cui però volevano portare anche le donne.
Da una parte ero contenta Perché io ero la prima a volerci andare, dall’altra mi chiedevo cosa avesse in mente Ruspon, forse far fare alle donne le esche, ma un conto ero io che era il mio mestiere, avevo una missione, ma ma le altre?
“Sarà il caso di approfittarne!” dissi, alzandomi.
Così, con molta fatica mi preparai e uscii, diretta al palazzo del presbitero, il braccio ancora legato al collo.

Lady Gwen 18-06-2018 00.23.03

"Per quanto mi riguarda, nessuno può costringere qualcuno a partecipare ed oltretutto abbiamo anche una bambina. Non è possibile" insistetti, irremovibile.

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Guisgard 18-06-2018 00.29.18

"Beh, io vi ho detto quanto so..." disse il fattore a Gwen "... altro non posso dirvi."
"Per me non hai capito un cavolo di ciò che succede." Piecourt. "Sei il solito imbecille."
"Chiudi la bocca, mulo!" Urlò il fattore.
"Mulo a me?" Saltando su Piecourt.
"Calmi calmi..." fece Elv "... non è il momento di litigare "... voglio capire cosa succede... andiamo dal capovillaggio?" A Piecourt.
Quello annuì.

Lady Gwen 18-06-2018 00.32.10

Che gentaglia.
Non era possibile né sapere una cosa per bene, né vivere tranquillamente la propria vita.
Come poteva essere?
"Vieni Therese, andiamo fuori a giocare" le dissi, prendendola per mano e uscendo fuori dove c'erano gli animali.

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Guisgard 18-06-2018 00.49.53

Therese fu tutta entusiasta e con Gwen uscirono fuori a giocare, tra gli animali della fattoria.
Elv vide Gwen contrariata e delusa, ma non poteva fare altro.
Con Piecourt andarono dal capovillaggio, cercando di capire cosa stesse succedendo.
Intanto Therese era felicissima, rincorrendo le galline, le oche e guardando le mucche nei recinti.
C'erano poi i maiali con i maialini, le capre e due cavalli nella stalla.
A tutti la bambina aveva dato un nome sin dal suo arrivo alla fattoria.

Lady Gwen 18-06-2018 01.00.26

Seguivo sempre Therese nel cortile, ma camminavo persa nei miei pensieri, fissando il vuoto.
Li avevo sentiti andare via, dal capovillaggio, ma sapevo che la mia era una battaglia persa in partenza.
Erano solo parole le sue che dicevano che la cosa più importante eravamo noi, non era così, c'era sempre qualcosa a superarci.
A lui forse andava bene così, ma a me no.

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Guisgard 18-06-2018 01.15.32

Therese giocò spensierata nello spiazzo della fattoria, sotto lo sguardo di una Gwen tediata da pensieri e preoccupazioni.
Dopo circa una mezz'oretta Elv e Piecourt tornarono.
Il ragazzo si avvicinò alla giovane, restando a fissarla.

Lady Gwen 18-06-2018 01.17.19

Mancarono forse mezz'ora, poi tornarono.
Therese continuava a giocare, mentre lui mi si era avvicinato.
Sospirai silenziosamente e feci finta di nulla.

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Guisgard 18-06-2018 01.33.11

“So che sei seccata...” disse Elv a Gwen giocando con i suoi capelli rossi “... ma dovevo capire cosa sta accadendo... ebbene, le cose stanno così... vogliono effettuare un'altra battuta di caccia... ancora più imponente delle precedenti... vogliono che tutti gli uomini adulti in grado di imbracciare un fucile vi partecipino ed anche tutte le donne, soprattutto giovani... ora abbiamo due possibilità... fuggire ora e sperando che non ci trovino e finiremo in prigione... oppure partecipare alla spedizione...”

Lady Gwen 18-06-2018 01.39.11

Scostai la sua mano dai miei capelli.
Non mi interessava, non mi interessava proprio nulla.
"Si dice questo da giorni, giorni, giorni e giorni, non si dice altro. Ma lo so che rimarremo qui per sempre, perché nessuno riuscirà a trovare quella maledetta bestia, nemmeno bruciando l'intera regione e me lo dici come facciamo con la bambina? Vuoi dirmelo? La verità è soltanto che sono delusa" parlai a raffica, con tono alto, pieno di angoscia, rabbia, rancore, mancata speranza, mentre mi allontanavo e andavo ad accarezzare un cavallo nelle stalle.

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Guisgard 18-06-2018 01.52.06

Elv si avvicinò ancora a Gwen, facendola voltare e costringendola a guardarlo.
"Sto facendo tutto questo per noi..." disse "... non lo capisci? Per noi." Con tono deciso. "Dimmi tu cosa vuoi fare... andarcene? E sia. Sono pronto a correre ogni rischio."

Lady Gwen 18-06-2018 01.57.27

Mi fece voltare costringendomi a guardarlo.
"Per noi? E in che misura? Combattendo per una guerra che non dovrebbe più appartenerci?" chiesi "Andarcene. E rischiare la prigione? Così se andando a caccia c'è una possibilità che possiamo tornare tutti integri e vivi, con la prigione anche quella possibilità sparisce. Tuttavia il problema di Therese resta comunque. Perché dove la lasceremmo? E con chi? Dimmelo tu, che fai tanto per noi. Avanti. Su. Ti ascolto." guardandolo con le braccia incrociate al petto.

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Guisgard 18-06-2018 02.15.59

“C'è un Convento qui vicino...” disse Elv a Gwen “... le suore si occuperanno di Therese fino al nostro ritorno... lì sarà al sicuro... dimmi tu cosa vuoi che faccia, Gwen...” cercando le sue mani.

Lady Gwen 18-06-2018 02.22.10

Sospirai e i miei occhi vagarono per la stalla.
Lui prese le mie mani e sentivo il muso del cavallo spingere contro il mio braccio, in cerca di altre coccole.
"Io voglio solo che tutto questo sparisca, come per magia. Non voglio nient'altro."

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Guisgard 18-06-2018 16.16.36

"Non può sparire nel nulla." Disse Elv a Gwen. "Bisogna fare qualcosa. Per questo vado con loro a caccia della bestia."


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 16.10.04.

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