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“Spogliati ora, amore mio...” disse con tono basso e profondo Elv, staccandosi appena dalle labbra di Gwen e senza smettere di accarezzare il fulvo e madido fiore racchiuso fra le sue gambe.
Gambe che istintivamente si strinsero attorno alla mano audace e famelica di lui. |
Sentivo le mi gambe serrarsi attorno alla sua mano e i miei movimenti andare incontro ai suoi, facendo esplodere ancor di più quel piacere e i miei gemiti.
Non me lo feci ripetere due volte e un attimo dopo il vestito scivolava via, facendomi sentire la corteccia dura e ruvida sulla pelle. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Fu un attimo e Gwen restò nuda davanti ad Elv, lambita solo dal pallore lunare e dallo sguardo famelici di Elv.
La guardò tutta, ovunque e lei sentiva lo sguardo ambiguo di lui scivolare su tutto il suo corpo nudo. “Eri nuda sotto quell'abito...” disse con un sorriso sensuale Elv, per poi sfiorarla appena con le dita. Carezze leggere dolci, ma terribilmente provocanti. Allora si chinò sul suo seno ed intrappolò fra le labbra il capezzolo rosato e turgido. Nel farlo alzò gli occhi in cerca di quelli della ragazza. In quel preciso momento però si udì l'ululato di un lupo lontano ed una leggera nebbia cominciò a salire dalla boscaglia. |
E ora solo la Luna e i suoi sguardi famelici e vogliosi mi vestivano.
Un desiderio che nemmeno prima avevo visto nei suoi occhi. Nuovo, totalmente, più forte, insaziabile, incontenibile. Impossibile da ignorare. Sorrisi con malizia alle sue parole e affondai di nuovo le mani nei suoi capelli quando iniziò ad assaporare il mio seno con la sua bocca calda. Ma poi, un ululato e della nebbia che saliva. Lo fermai. "Aspetta..." dissi piano, in ascolto "Non mi piace questa cosa..." mentre a malincuore mi rivestivo e poi mo guardavo intorno. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
A malincuore Elv si staccò da Gwen, permettendole di rivestirsi.
Si guardò intorno, notando la leggera nebbia intorno a loro. La Luna si velò in modo sinistro e un altro ululato lontano squarciò il silenzio cupo della notte. Ad un tratto i due vampiri sentirono un calpestio fra i cespugli. |
Anche la Luna si era velata e un altro ululato era riecheggiato nel bosco.
Poi, un calpestio. Feci segno ad Elv di seguirmi, mentre con agilità tornavo sul ramo su cui ero salita prima, per vedere chi stesse arrivando. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Gwen salì su quel ramo e cercò di scorgere qualcosa, di capire da dove venissero quei rumori.
Ad un tratto, dai cespugli, apparve qualcuno. Era una bambina, nel bel mezzo del bosco a quell'ora tarda. Era pallida, con gli occhi fissi su lei e su Elv, immobile ed in silenzio. https://i.pinimg.com/736x/47/9a/a1/4...llow-witch.jpg |
Quel respiro.. Così calmo e flebile ora, regolare.. Mi portarono ad un senso di tranquillità mai provato fin dalla nascita. Osservavo i suoi lineamenti delicati ma virili, il corpo ben modellato.. Non me ne vergognavo, in quel momento lo avrei desiderato ma lui sarebbe stato così audace da lottare contro la maledizione della Rosa Nera o forse era proprio lui che poteva spezzarla... Ma ero consapevole del fatto poi se ne sarebbe andato via.. Come tutti!
Ad un tratto quella richiesta e i suoi occhi stupendi che si aprivano, la pelle ancora calda per la febbre e la mano scivolo' su tutto il petto per prendere ogni godimento di quel contatto.. forse l' ultimo. "Ti sei svegliato dormiglione.. Mi hai fatto spaventare sai? Devi fare ammenda ora" ridendo mentre poggiavo un bicchiere di acqua fresca sulle sue labbra e lo guardai, come avrei voluto essere il bicchiere con cui si dissetava. Con un gesto leggero asciugai poi le labbra con un dito dal rivolo che scendeva guardandolo negli occhi seria ma dolce.. forse con passione. |
Mi sembrava un piano rischioso e riuscivo a intravedere troppo cose che potevano andare storte.
Ma non per me. Io in ogni caso sarei riuscita a tornare a palazzo, al sicuro. Ancora non avevo invece deciso se aiutare fino in fondo il cavaliere. Avevo si un debito di riconoscenza nei suoi confronti, per avermi aiutata... tuttavia... “ E sia. Domani mattina verrete con me a palazzo, dirò che mi avete aiutata, in fondo non è che la verità. Ma dopo sarete solo signore. Non vi aiuterò a trovare il barone o altro, non vi aiuterò nemmeno se verrete scoperto nel vostro travestimento.” Con tono grave ma risoluto, non avendo alcuna intenzione di restare coinvolta in una vendetta non mia. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Apparve una bambina.
Da sola, nel bel mezzo della notte. Edera pallida. Molto. La cosa non mi piaceva, soprattutto perchè non sembrava minimamente turbata dal trovarsi nel bosco di notte con due sconosciuti. Scesi dal ramo con un balzo agile, atterrando con un tonfo sordo e scoccai ad Elv un'occhiata seria ed eloquente. "Ciao..." le dissi "Cosa ci fai nel bosco da sola a quest'ora? Ti sei persa?" con tono affabile. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Ogni volta dovevo inventarmi qualcosa di diverso per camuffare il mio arrivo.
Ma quella di vedere Clio in lacrime che scappava via era davvero divertente. Tanto non sapeva far altro che piangere quella! Sorrisi, sorniona, a quella parole di Aegos. "Beh dovresti esserne contento, le brave ragazze sono così noiose, non trovi?" facendogli l'occhiolino e guardandolo tutto, ricordando i meravigliosi momenti passati insieme poco prima. Poi risi a quella domanda. "Chissà, magari non siamo proprio sorelle e una di noi è figlia di una relazione clandestina di Lady Marbrè!" ridendo. Poi mi guardai attorno, cercando di capire dove fossimo. "Allora, cosa ci facevi in giro con la piagnucolona?" guardandolo divertita "Una cavalcata romantica?" irriverente. "Oh, le nostre cavalcate sono decisamente migliori..." con voce bassa e sensuale. Ma ero davvero curiosa di sapere che ci facessero lì. Che Clio ci stesse provando con lui? La cosa non mi piaceva, non mi piaceva per niente, io non condividevo i miei amanti con nessuno. |
Altea fece bere Icarius e lui trasse sollievo da quel sorso d'acqua.
“Dove sono...” disse ancora confuso “... ricordo il bosco... il mio piede nella tagliola... poi più nulla... dove sono ora?” Fissandola. “E voi... voi avete un viso familiare...” Reddas accennò un sorriso, tra il compiaciuto ed il beffardo. “Non temete...” disse a Dacey, accarezzando appena le corde della sua cetra “... in vita mia non ho mai fatto affidamento su nessuno... non mi fido dei miei simili e neanche me ne occupo... mi basterà che voi mi facciate entrare al palazzo... poi sarete libera di ignorarmi... ovviamente non dovrete tradirmi o sarà la fine della mia vendetta... intesi?” “Si...” disse la bambina “... mi sono persa... ho smarrito la strada verso casa...” fissando Gwen ed Elv “... ho dovuto lasciare il sentiero per entrare nel bosco e nascondermi...” “Da cosa?” Chiese Elv. “Da un grosso lupo...” la bambina “... il più grosso che abbia mai visto...” senza tradire particolari emozioni. “Il giardiniere” disse Aegos a Lys “era uscito per restituire ai cacciatori un pugnale che avevano lasciato al palazzo... ma vostra sorella è troppo buona...” ridendo al suono equivoco con cui aveva pronunciato quella parola “... allora ha voluto che andassimo incontro al ragazzo... forse aveva paura del lupo cattivo.” Con tono irriverente. |
Lo guardai con un sorrisetto divertito.
"Il giardiniere?" ridendo appena. Hai capito la sorellina, non le bastava lo stalliere, ora vuole anche il giardiniere? Scossi il capo. "Beh, quei cacciatori non erano decisamente gente per bene, hai visto come mi guardavano?" candidamente, come se non li avessi provocati io quegli sguardi. Però ormai era notte, e Icarius non era ancora tornato. Possibile che gli fosse davvero successo qualcosa? Dovevo ancora cavalcarlo come si doveva quel ragazzo con gli occhioni.. e qualcos'altro di ugualmente interessante. Probabilmente era a casa bello tranquillo ad aspettare che tornassimo a quei meravigliosi giochi a tre, ma non mi costava niente indagare. Così chiusi gli occhi e con la magia cercai di percepire la sua presenza, la sua immagine. Dove sei, piccolo? Su su, vieni dalla zia... |
Ascoltai le sue parole e rimasi perplessa.. Possibile avesse perso la memoria.. "Io sono Altea.. Ti ricordi di me? Ti ho salvato dalla foresta e ora sei salvo.. In che senso non ricordi più niente?" tenendogli la mano leggermente allarmata.
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Lys fece ricorso alla magia.
Tuttavia attorno a lei sentiva la nebbia. Una nebbia ancestrale e sinistra, forse occulta, che le impediva di vedere oltre. C'era qualcosa in quei bioschi, in quella notte misteriosa. Sentì solo l'ululato dei lupi e null'altro. “Dunque...” disse Aegos destandola “... madama ha deciso? Cosa facciamo? Cerchiamo il giardiniere? Magari lui è già tornata al palazzo... no?” Icarius guardò Altea per un lungo istante. “Si...” disse “... ora rammento... siete la dama che aveva rubato la rosa al palazzo delle mie padrone... quella col marito violento...” annuendo. |
Alle sue parole risi.."E non ricordi altro? Ci eravamo visti proprio poche ore prima del tuo incidente. Si sono io la dama che ama le rose tanto da rubarle...io sono fuggita da mio marito, anzi un gentil frate mi ha fatto fuggire" pensando al nobile fantasma "Io ora abito in un Palazzo ereditato da mia zia, in incognito ovvio...e voglio essere libera, nessuno mi comanderà più" con voce decisa.
"E tu...tu però sei fidanzato mi sembra, hai una donna ho visto no? Peccato, questo tuo bel visino mi piaceva assai" accarezzandogli il volto e potevo sentire il respiro suo vicino a me...era un leggero tormento, temevo pure per lui..tutti gli uomini si avvicinavano a me o facevano una brutta fine oppure non erano interessati a me...è il fantasma di lui...disse la Dama Nera."Siamo soli in una locanda ora, stamattina verrà il dottore a vederti e poi.." abbassanndo la testa e poi guardando i suoi meravigliosi occhi.."Te ne andrai?" sempre sfiorandogli la guancia. |
La nebbia, tanta nebbia intorno a noi, nebbia nel bosco e ululare di lupi in lontananza.
La cosa non mi piaceva, non mi piaceva per niente. Se c'erano forze oscure lì intorno il mio padrone doveva esserne informato. Ero preoccupata. Perché non riuscivo a vedere il ragazzo? La cosa era sospetta, e non mi piaceva per niente. Guardai Aegos sorridendo. "Mah, più che cercare il giardiniere io direi di farci una bella cavalcata nei boschi..." sorridendo. In realtà volevo cercare di capire che cosa stesse succedendo. Mi guardavo intorno, circospetta e sempre più preoccupata. |
La risposta aveva una sua logica, ma la bambina non mostrava alcuna emozione.
Non avrei abbandonato la teoria secondo cui la bambina poteva essere tutto, fuorché una bambina. Infatti guardai Elv un po' perplessa. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“ La fine della vostra vendetta... sia mai..”
Dissi semplicemente, tenendo un tono neutro e senza guardarlo in faccia. Avrei deciso il da farsi, perché non ero affatto convinta ne di lasciarlo uccidere il barone ma neanche il contrario. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Elv rispose allo sguardo di Gwen.
“Dicci, piccola...” disse lui alla bambina “... dove abiti? Magari, se vuoi, ti ci possiamo accompagnare visto è notte e di sicuro i tuoi genitori saranno in pensiero...” “Ma dobbiamo stare attenti al lupo cattivo...” la piccola “... voi sapete come fare per evitarlo?” “Non sono fidanzato...” disse Icarius arrossendo “... no... non ho nessuna fidanzata...” guardando Altea imbarazzato “... si, ora mi rammento di voi, madama...” annuendo “... mi avete soccorso voi dunque? Grazie, vi sono debitore...” sorridendo appena. Ovviamente non poteva essere lui il fantasma delle visioni di Altea, visto che lo spettro era di un nobile Afragolignone, mentre Icarius, come detto in precedenza, era di Sygma. Reddas guardò Dacey e sorrise per quelle sue parole quasi sarcastiche. “Allora è deciso...” disse “... domattina vi riporterò a Monsperone e cominceremo a recitare il nostro piano... ora vi conviene riposare un po', o domattina sarete troppo stanca... magari, chissà, potrebbe essere già ritornato il barone e voi dovrete essere un fiore per lui.” Ridendo piano. |
Elv chiese alla bambina dove abitasse, così che potessimo accompagnarla.
"Tranquilla, riusciremo a riportarti a casa sana e salva..." la rassicurai, con un vago sorriso. Intanto, stavo ancora in guardia. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
A quelle parole sorrisi di gioia, non era fidanzato ma poi un velo nero coprì il mio viso...lui non era afragolignonese, non vi erano in giro...ve ne era solo uno ma il fantasma aveva detto era morto nel bosco in una tagliola.
Guardai Icarius...che destino triste...ma forse era meglio passare gli ultimi giorni della mia vita felice, con un ragazzo che mi interessava piuttosto un uomo non mi interessava..Rosa Nera, vuoi farmi fare la fine di tutte le altre, il mio destino sarà come il tuo e le altre...è Lui che lo vuole. "E dimmi, come mi sarai debitore?" e con uno slancio mi gettai a braccia conserte sopra il suo petto e rimanendo faccia a faccia, sorridendogli in modo malizioso..adoravo quando arrossiva timoroso. |
“Madama dunque” disse ridendo Aegos a Lys “ama i boschi notturni? Beh, che dire... ai vostri ordini, signora.” Divertito.
Così i due cominciarono a camminare per la boscaglia immersa nelle tenebre. Vi era silenzio intorno a loro, fatta eccezione per l'ululato di un lupo lontano. La nebbia era velata, umida, malinconica e cupa. Elv annuì alla bambina e guardò Gwen. “Vieni, cercheremo la strada per riportarti a casa...” disse. Così i tre imboccarono uno stretto sentiero e si incamminarono tra siepe, rovi e un buio profondo. La nebbia era bassa, silenziosa e cupa. Ad un tratto la bambina cominciò ad intonare una nenia infantile, giocando con i suoi boccoli. “Magari una volta a casa della piccola” Elv ad un orecchio di Gwen “si potrebbe fare un bel pasto in due, no?” Ridendo piano, tra l'ironico ed il serio. Quel gesto espansivo di Altea, il suo gettarsi su Icarius, stando vicinissimo a lui, lo fece arrossire violentemente. “Ecco...” disse imbarazzato “... io...” quasi balbettando “... non so... non so come ci si sdebita con una gran dama...” intimidito. |
Quei fantasmi che attanagliavano i miei pensieri e la mia mente fin da bambina svanirono improvvisamente..."Altea..io sono Altea...dammi del tu. Non saprei nemmeno io, tu sei già al servizio di due dame quindi non posso chiederti di venire a lavorare da me o aiutarmi col giardino. Anche perché i soldati del Maresciallo non vogliono io abbia dei servitori e dovresti lavorare in incognito" gettandomi nel letto vicino a lui e posando la testa sul suo petto.."Sai, fin dal primo momento ti ho visto ho sentito tu eri diverso rispetto agli altri" titubante...quella paura di non essere amata o della maledizione "Tu mi lascerai? Pure tu...vorrei stare con te" rimanendo così sul suo petto.."Ma tu sei così freddo..perché?".
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Imboccammo il sentiero del bosco buio e avvolto da una cupa nebbia.
Poi, la bambina iniziò a cantare quella nenia tanto simile a quella di Roze e Tatiana e iniziai ad avere i nervi. Guardai Elv e poi la bambina. "A me la situazione non piace..." gli dissi piano. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“ Si è deciso.”
Sentenziai infine, provando a stendermi nonostante la scomodità del suolo duro. Buonanotte Ser, e ancora grazie per il vostro aiuto.” Non mi sarebbe dispiaciuto incontrare il barone l’indomani, se non altro per poterlo giudicare di persona. Magari mi avrebbe aiutata nel decidere la mia prossima mossa, tacere o svelare il piano di Reddas contro di lui. Con quei pensieri in testa, cercando il calore del fuoco, provai a dormire, chiudendo gli occhi ma con la mente ancora attiva. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Elv guardò perplesso Gwen.
“Ehi...” disse “... cosa c'è? Cosa ti rende sospettosa o inquieta?” Intanto la bambina camminava davanti a loro, senza smettere di intonare quella filastrocca in rima. Icarius era come imbambolato, mentre Altea si stese accanto a lui, con la testa sul suo petto. “Io...” disse col viso arrossato lui “... freddo? Ma no...” abbozzando un sorriso imbarazzato “... io... non capisco cosa dite, madama...” guardandola paonazzo. Icarius era poco un giovane dall'animo semplice e sincero, introverso e poco esperto in fatto di donne. Ultimamente aveva incontrato dame bellissime, come Lys, Clio ed ora Altea. Come tutti i giovani era poco incline al romanticismo, ai discorsi riguardanti amori tormentati ed animi solitari, ma invece molto influenzabile dall'avvenenza femminile fine a se stessa. Dacey si stese e provò a dormire. Era però inquieta ed il sonno tardò ad arrivare. Reddas si accucciò su una pietra bassa e chiuse gli occhi per riposare. Dacey percepiva qualcosa intorno a quell'uomo. Come se strane forze agissero nelle azioni e nelle intenzioni di quel cavaliere. La sua spada, al chiarore del fuoco che scoppiettava, pareva assumere strani e misteriosi bagliori. Ad un tratto la ragazza iniziò a sentire qualcosa. Forse era il vento che sibilava nelle murature, o magari solo la legna che si consumava nel fuoco. Ma poi le parve di ascoltare delle voci, dei lamenti. Come se qualcuno aleggiasse in quel luogo dimenticato, fra quelle murature consumate e diroccate. Voci vaghe, lontane, indistinte, confuse. O forse era solo la voce della notte che parlava alle ombre ed agli incanti di quelle tenebre infinite. |
La guardai camminare davanti a noi, come se nulla fosse.
"È strana, continua a canticchiare quella nenia stime a quella che cantavano Roze e Tatiana, si trova da solo in un bosco di notte e sembra non preoccuparsene. Ed è pallida. Troppo" risposi. Poi mi venne in mente una cosa. Volevo fare una prova. Sfilai da una tasca di Elv il suo coltellino e mi ferii appena il polso, cercando di capire se l'odore del mio sangue suscitasse una qualche reazione nella bambina. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Risi di gusto.."Oh, non capisci..mi sembra stanotte capivi bene ciò che una donna voleva da te...anche per un' ora....sarei io a chiederti il favore di essere tua" alzando il volto sopra il suo e iniziando a baciarlo sulle guance fino ad arrivare sulle labbra.
Mai avevo provato una sensazione simile, destinata solo ad amare quell' uomo ignobile ora potevo finalmente dar libero sfogo alle mie emozioni, a costo di rovinarmi con le mie stesse mani, quelle mani che si posero sul suo petto mentre mi perdevo in quel bacio. |
Neanche ebbi l’opportunità di tentare di trovare qualche ora di riposo, la stanza si fece rumorosa.
Suoni lontani, antichi e sospettosi sembravano nascere intorno all’aura del cavaliere, ben presto si aggiunsero voci lamentose, molte intense e ben udibili al mio particolare orecchio. Tutto contribuiva a rendere il cavaliere e la sua missione ancora più misteriosa e aumentava il mio dubbio sull’aiutarlo l’indomani. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Gwen si tagliò col coltellino e subito del sangue tinse la sua pelle.
La bambina si voltò verso di lei, guardandola negli occhi, per poi tornare a fissare il sentiero davanti a loro, continuando a canticchiare la sua nenia. Ad un tratto arrivarono in una radura. C'erano pietre e lapidi ovunque. “E' un Cimitero...” disse Elv, fissando le lapidi al chiarore sinistro della Luna. “E' sconsacrato.” Mormorò la bambina. http://clairemedium.com/wp-content/u...0611327_XS.jpg Quel bacio ed Icarius si irrigidì tutto. Trattenne il fiato mentre Altea raggiunse la sua bocca, arrossendo ancor più. I capelli di lei scesero piano sul suo viso e sul suo collo, come sensuali carezze. Si sentiva fortunato, visto l'incontro prima con Lys, poi con Clio ed infine con Altea. Non era mai stato un gran seduttore, ma ora aveva incontrato tre gran belle signore una dopo l'altra. Alla fine Dacey, finalmente, vittima della stanchezza, cadde addormentata. Fece sogni inquieti, ma senza ricordarne nessuno al suo risveglio. Poco dopo l'avvento dell'aurora, col cielo appena screziato da rosato nascente, la ragazza fu svegliata da alcuni rumori. Il cavaliere non c'era più. |
Anche se non aveva detto nulla, si era voltata e mi aveva rivolto quello sguardo.
Lo sapevo. Sapevo che c'era qualcosa di strano. Mi guarii il braccio e guardai Elv. "Non mi piace. E credo adesso ancor di più che sia una bambina..." Ad un certo punto arrivammo in un cimitero, a suo dire sconsacrato. "Chi sei?" le chiesi, con tono secco e diretto. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Come spesso accadeva, una volta sveglia, della notte appena trascorsa ricordavo poco o nulla.
Le sensazioni, i suoni e le voci, tutto scomparso con la luce del sole. Mi raddrizzai, intorpidita avvertendo dolore in tutte le ossa. Mi stiracchiai, allargando bene le braccia e accompagnando tutto con uno sbadiglio e solo allora aprii gli occhi. Mi sarei aspettata di vedere il cavaliere armeggiare con il fuoco, visti alcuni rumori che avvertivo ma nulla . Mi alzai, sistemando le mia vesti scacciando via la terra e con il mantello di Reddas piegato sul braccio sinistro, uscii convinta di trovare l’uomo all’esterno. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Il mio viso era stretto al suo mentre i miei lunghi capelli biondi coprivano il suo volto.
Lo guardai per un attimo con sguardo di desiderio.."Oh so come ti senti ora..un grande seduttore, quante donne ti desiderano..ti ho visto nudo stanotte e certo non eri a fare il bagno in piscina...allora fammi vedere cosa sei capace di fare" accarezzandogli le labbra e sostenendo il suo sguardo impacciato, ma a mio parere il ragazzo sapeva ciò che voleva.."Magari non ci vedremmo mai più, almeno potremmo dire di esserci amati" e la bocca andò a sfiorare e lambire il suo collo. |
La bambina si fermò e guardò Gwen ed Elv.
Ad un tratto alle loro spalle i due vampiri avvertirono qualcosa, dei rumori. C'era qualcosa dietro di loro. Il Sole non era ancora sorto, ma il chiarore del nuovo giorno si annunciava da Oriente. Dacey uscì da quel luogo e nel cortile interno del palazzo diroccato trovò Reddas che si preparava. Aveva abiti non troppo nobili, anzi per niente, molto logori e sporchi. “Buongiorno...” disse guardandola. Ora la ragazza poteva vederlo meglio, senza più la penombra a celarne in parte le fattezze. Pur non essendo una bellezza classica, aveva un certo fascino. “Pronta a tornare a casa, madama?” Con un sorriso enigmatico. Altea continuava a provocarlo e lui ad arrossire sempre di più. “Mi...” disse “... mi avete visto nudo?” Imbarazzato da morire, ma anche eccitato da quella situazione. “Cosa...” fissandola “... cosa volete che faccia, madama?” Impacciato. |
Invece della sua risposta, sentii dei rumori alle nostre spalle e mi voltai immediatamente.
Giusto in tempo per vedere che era quasi l'alba. "Dannazione, dobbiamo rientrare" nervosa ad Elv, prendendolo per mano. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
Risi di gusto "Ma non ti ricordi eri quasi vittima di un' orgia? Ora però hai solo me, non devi spartirmi con nessuno...mi vuoi...ora...qui".
E mi tolsi la veste e rimasi nuda davanti a lui, mi feci avanti e salii sopra il suo corpo nudo sotto quelle lenzuola e lo guardai desiderosa e voluttuosa. "E chiamami Altea...è un ordine.." e il mio corpo aderì al suo sentendo la sua virilità..mai avevo provato quelle sensazioni, ed era tutto normale con lui. https://static.lexpress.fr/medias_88...-3_4549404.jpg |
Elv e Gwen si voltarono di scatto, vedendo una civetta che volava via da un albero.
Tornando a guardare la bambina, con loro sorpresa, non la videro più. Come se fosse stata inghiottita dalla nebbia. Ad un tratto furono attratti da una fossa, dentro la quale c'era una tomba vuota. “Che diavolo...” disse Elv “... che sta succedendo qui?” Altea si spogliò tutta davanti ad Icarius. Lui la guardò incredulo ed eccitato. Non era nudo sotto le lenzuola, ma subito cominciò a spogliarsi anche lui, restando in breve nudo davanti a lei. “Si...” disse annuendo “... si, vi chiamerò come desiderate...” senza togliere gli occhi dei seni scoperti di lei, dal suo sesso “... che bella siete...” deglutendo. Ad un tratto però si udirono dei rumori giungere da fuori. Voci di uomini e calpestio di cavalli davanti all'entrata della taverna. E fra quelle voci di sotto Altea riconobbe anche quella di Fulminaccio. |
Quando mi voltai di nuovo verso la bambina, avendo ricondotto il rumore ad una civetta, non la vidi più.
"Ma dov'è andata?" esclamai incredula. Ad un certo punto notai una fossa con una tomba vuota. "Non lo so e mi piacerebbe saperlo... Comunque dobbiamo rientrare, o rischiamo di diventare cenere." Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
In breve si spogliò pure lui, il mio corpo era desideroso di lui.
Poi quella parola, quella frase...ero bella per lui..mi riempì di brividi intensi. Ma ad un tratto udii un calpestio, il mio udito fine potè sentire la voce odiosa di mio marito. Fermai Icarius a bassa voce.."Fermo...ho sentito la voce di quel mostro di mio marito, presto vestiti Icarius, riesci a camminare? Appena entra dobbiamo scappare col mio cavallo...o se non riesci..devo nascondermi sotto il letto" abbracciandomi a lui mentre i miei seni sodi e nudi reclamavano le sue mani e la sua bocca. |
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