Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
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-   -   Tylesia e il perduto Fiore dell'Intelletto (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=1919)

elisabeth 21-03-2012 20.37.04

Rimasi a guardare il chierico .....avevo le guance rosse i capelli sciolti ed il fiatone...sembravo una ragazzina che aveva rincorso il suo cane nei prati....." Sono Lady Elisabeth...felice di conoscervi.....si la musica e' balsamo per ogni cosa......la musica e' la parola dell' universo.....Tylesia brucia..e' attaccata e io infondo non so cosa fare..tutto mi sembra impossibile....tornate a sedervi e io vi siedero' accanto...e raccontatemi di Amore......aspettero' con voi che il mono finisca di bruciare.....".......

Lilith 21-03-2012 21.02.41

Ero completamente ipnotizzata da quell'animale. Tornò la sensazione di nausea. Attesi qualche istante prima di rispondergli. "Lilith. Mi chiamo Lilith." presi un lungo respiro e continuai "sono in cerca della Pietra Teosofica, mi serve per salvare il mio villaggio... stanno morendo tutti... una malattia misteriosa ci ha invaso. Io... voglio salvarli..." Mi sentivo strana... stavo parlando con un lupo... "Dove mi trovo?" gli chiesi, speranzosa di avere qualche informazione sulla pietra teosofica...

Guisgard 22-03-2012 00.57.54

I tre fanciulli fissarono meravigliati Daniel.
“Sei un...” mormorò il più piccolo “... un cavaliere? Cos'è un cavaliere?”
“Somiglia agli Angeli che ci sono in chiesa...” fece il secondo “... sei forse un Angelo?”
“Sciocco, gli Angeli non si possono vedere!” Lo riprese il più grande.

Guisgard 22-03-2012 01.12.43

Fin Roma, a quelle parole di Elisabeth, sorrise.
“Il mondo non finirà, milady.” Disse continuando ad accarezzare le corde della sua cetra. “Almeno non oggi. Tylesia è molto bella... uno splendore, una rara meraviglia... eppure non è il mondo intero... cos'è oggi Tylesia? Chi può dirlo... forse una città assediata, forse un'isola in balia di venti sconosciuti... l'unica cosa certa è che la sua sorte sarà influenzata delle sue azioni... forse ora Tylesia avrà un'altra possibilità di salvezza... ma sarà l'ultima, temo...”
Ad un tratto suonarono a festa tutte le campane della città.
Un attimo dopo giunse Reas.
“Milady...” fissando Elisabeth “... l'incendio è stato spento... Tylesia è salva, grazie al Cielo...”

Talia 22-03-2012 11.02.30

Il nostro ospite scoppiò a ridere ed io ebbi un impercettibile, involontario moto di vittoria... avevo visto giusto, dopotutto.
Sorrisi, dunque, del suo entusiasmo... ed il mio sorriso si allargò quando pensai alla confusione e alla perplessità che doveva agitarsi dentro Guisgard in quel momento...
“Povero caro...” mormorai quindi, sollevando una mano a carezzargli appena la guancia ma non riuscendo del tutto a celare quell’aria vistosamente divertita “Quante emozioni oggi, vero?”

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 44703)
I due allora brindarono ed il vecchio esortò Guisgard a continuare il gioco dell’assaggio.
“Avanti, vostra moglie non avrà mica dimenticato i vostri gusti, milord!”
“Mhhh…” fece Guisgard, assaggiando un po’ di quella focaccia che Talia gli porgeva “… delicata… fragrante… resa ancor più dolce dal delicato tocco di mia moglie…” e sorrise.

Sorrisi e porsi a Guisgard gli altri due spicchi di focaccia... uno alla volta... poi ne assaggiai a mia volta un piccolo pezzo...
“Vediamo...” dissi poi, realizzando improvvisamente che -se posta nel giusto modo- quella sentenza che con forza mi veniva chiesta avrebbe potuto comunque non risultare sbagliata “Che cosa ne pensi? Io credo di preferire, senza alcuna ombra di dubbio, quella ai cereali... ma tu... credo che tu, per questa sera, sia invece combattuto tra quella alle albicocche e quella al miele... sbaglio, caro? Dicci, dunque... qual è quella meglio riuscita, per questa volta?”

cavaliere25 22-03-2012 11.27.17

presi il tridendente e guardai il demo ne lo infilzai nel petto del demone e dissi ora la missione è finita ora cosa facciamo domandai girandomi verso il falco

Daniel 22-03-2012 14.52.52

Sorrisi e dissi
<<Sì sono una specie di Angelo ustode di tutte le persone di Tylesia..>> Mi avvicinai e chinai verso di loro dicendogli:
<<Ma voi chi siete? Vivete qui?>>

Guisgard 22-03-2012 15.52.56

Allora la madre decise di realizzare quel desiderio di suo figlio, perchè vedeva Andros, da qualche giorno, malinconico e chiuso in se stesso.
Lo credeva di malumore o ammalato e nulla, pensava la donna, poteva distrarlo come un lungo viaggio.
Chissà che la vista di terre e gente nuova, l'arte e la poesia di contrade lontane e perchè no, lo sguardo languido di qualche bella giovane dama, avrebbero addolcito l'umore cupo di suo figlio.
Il padre acconsentì a quel proposito di sua moglie e il futuro Arciduca fu lasciato partire insieme ad un fedele servitore del ducato.
I genitori di Andros, però, ignoravano che all'origine della malinconia di loro figlio c'era quel sogno ricorrente che il ragazzo faceva di notte.

Il vecchio servitore fissò divertito Guisgard e Talia.
“Avanti, mia signora...” rivolgendosi alla ragazza “... vediamo cosa risponde il nostro Arciduca!”
“Mmm...” assaggiando il secondo spicco di focaccia Guisgard “... sofisticato... non forte... e gradevole al palato...” poi il terzo spicco “... mmm... però... sapore deciso... un tantino agrodolce...”
Il vecchio rise.
“Allora, questo responso?” Domandò.
“Eh, ma i sapori ora sono falsati!” Esclamò Guisgard. “Tutti sono alterati dal dolce sapore delle bianche mani di mia moglie!”
“E dunque?” Fissandolo il vecchio.
“Allora non mi resta” sorridendo Guisgard “che giudicare alla maniera degli orientali... pare infatti che nelle Indie i cibi vengano apprezzati anche per l'aspetto, oltre che per i loro sapori...”
“Allora, milord?” Sempre più curioso il vecchio.
“Allora mi lascerò guidare dai miei occhi” rispose Guisgard “oltre che dal mio palato...” prese la mano con cui Talia gli aveva fatto assaggiare le focacce e ne sentì il profumo “... come immaginavo... odore di boccioli freschi, sapore di campo, essenza di Primavera...” e sfiorò con le labbra le dita di lei “... ora comprendo perchè erano così gustose quelle focacce... ah, senza offesa, amico mio!”
Il vecchio rise ed annuì.
“Ma devo scegliere...” continuò il cavaliere “... tolto il profumo, poi il gusto, come detto, restano la forma e i colori... e siccome l'albicocca è la prima a fiorire in Primavera e i bellissimi capelli di mia moglie mi ricordano quel luminoso frutto, non posso fare altro, stasera, che scegliere la focaccia con quella confettura...”

Guisgard 22-03-2012 16.04.35

“Si, viviamo qui.” Rispose il più grande di quei fanciulli a Daniel. “Nostro padre ci ha portato qui, per salvarci.”
“Si...” intervenne il secondo “... lui dice che loro distruggeranno Tylesia, per questo siamo fuggiti via...”
“Si, nostro padre dice” fece il più piccolo “che loro non verranno in questa selva... qui siamo al sicuro...”
“A te, cavaliere, loro non fanno paura?” Domandò il secondo fanciullo a Daniel.

Guisgard 22-03-2012 16.12.05

Cavaliere25 infilzò il demone con il suo Tridente e quello emanò un urlo terrificante che scosse tutta la selva.
Poi prese fuoco e si dissolse in mille scintille, tra bestemmie e grugniti.
“Ottimo lavoro, ragazzo!” Disse il falco. “Hai ricacciato quel demone all'Inferno!” Rise. “Ora però devi decidere cosa fare del tuo potere... il Cavaliere Blu è uno dei quattro difensori di Tylesia... e quella città è in grave pericolo in questo momento...”

cavaliere25 22-03-2012 18.30.30

visto che sono un cavaliere ora decido di difendere quella città con tutte le mie forze dove si trova quella città dissi? mi ci accompagnereste? dissi guardando il falco

elisabeth 22-03-2012 19.12.55

la campane presero a suonare......vidi Fin sorridere...." Avete ragione ogni essere vivente vive delle proprie azioni.....le nostre scelte modificheranno le scelte di altre persone, modificheranno il decorso della vita stessa......voi dite che Tylesia e' salva ?.......forse e' stato solo spento un incendio e niente piu'......forse abbasseranno le difese per questo..e la battaglia tornera' piu' dura.......forse Tylesia e gia' morta e nessuno se ne' accorto........intanto io saro' qui seduta accanto a voi....ho provato a parlare con chi aveva la possibilita' di cambiare le cose...e nessuno mi ha ascooltata.......Adesso mio caro Fin.....e' tempo che io veda il tramonto seguito dalle tenebre o l'alba seguita da un nuovo giorno.........Elisabeth, in tutto questo.....puo' essere un attenta spettatrice.."......mi accomodai meglio sul gradino accanto a Fin e raccolsi le mie gonne......ed aspettai che Fin.....intonasse nuova musica...questa volta non avrei ballato....

Guisgard 22-03-2012 20.48.31

Il Lupo fissò Lilith e avanzò di qualche passo verso di lei, per poi accovacciarsi a terra.
“Sei nella grande selva di Tylesia…” disse il lupo “… o forse in un sogno… magari un incubo…”
Ad un tratto si avvertirono dei passi.
Un attimo dopo, dalla fitta vegetazione, emersero delle figure: due cavalieri, un monaco ed un nano.
“Attenta, ragazza!” Gridò il cavaliere a Lilith. “Non muoverti o quel lupo di aggredirà!” Ed estrasse rapido la spada.
Ma il lupo, vedendosi minacciato, fuggì via.
I quattro allora raggiunsero Lilith.
“Come stai?” Domandò alla ragazza quel cavaliere. “Ti ha ferita quel lupo?”
“No, sembra tutta intera…” fissandola il nano.
“Cosa ci fai qui tutta sola in questa selva?” Le chiese il cavaliere. “Io sono Redentos e questi sono i miei compagni di viaggio… frate Jovinus, il mio apprendista Parsifal e il nano Avid.” Presentandosi insieme ai suoi compagni. “E tu come ti chiami?”

Lilith 22-03-2012 21.39.18

"Sto bene" dissi io, rialzandomi. Mi guardai i piedi. Erano pieni di ferite; sarebbero servite ortiche e bacche di sambuco per medicarli e per cicatrizzare le piaghe. Non guardai gli uomini in volto, mi limitai a fare un lieve inchino ed a dire: "Il mio nome è Lilith. Sono in cerca della Pietra Teosofica... ne ho bisogno perchè nel mio villaggio si è diffuso un morbo mortale e senza di essa non riuscirò a salvare gli abitanti." Mi fermai per qualche istante per potermi rendere conto di chi avevo di fronte. Guardai gli uomini uno ad uno, cercando di trarre più informazioni possibili dal loro aspetto. Mi travolse nuovamente quella fastidiosa sensazione di nausea, ma questa volta la visione si presentò senza alcun problema. Riguardava Parsifal, il cavaliere apprendista. Lo stavo fissando senza rendermene conto, perchè solitamente le mie visioni erano molto più chiare quando guardavo negli occhi la persona interessata...

Guisgard 23-03-2012 00.47.23

Elisabeth si sedette sul gradino, ma Fin Roma, inspiegabilmente, non c’era più.
“Cosa dicevate, milady?” Avvicinandosi a lei Reas. “Pensavate ad alta voce?” Rise.
E quel suo sorriso illuminò la sera di Tylesia.
Il firmamento, pian piano, cominciò ad accendersi fino a quando una velata foschia rese tutto sbiadito ed incerto.
In lontananza i fumi dell’incendio appena sedato vagavano, sospinti dal vento, verso l’orizzonte, fino a perdersi tra le colline e i monti lontani.
“Venite, comincia a far fresco…” continuò Reas, porgendo una mano ad Elisabeth “…abbiamo tutti bisogno di riposare dopo questa brutta situazione…” il suo volto ora era disteso “… sapete che ci sarà un banchetto a corte? Si, per festeggiare l’incendio appena spento. Posso avere l’onore di avervi come dama per quel ricevimento?”
“Temo che lady Elisabeth sia già impegnata, capitano…” avvicinandosi due cavalieri del Tulipano “… ella è infatti appena entrata nel nostro ordine cavalleresco. Come consigliera di lord Guxyo.”
“Cosa dite?” Fissandoli Reas. “Mentite!”
“Lo credete davvero, capitano?” Ridendo uno dei due cavalieri. “Allora sarà proprio lady Elisabeth a confermare questa lieta notizia… non è vero, milady? Avanti, ditelo anche voi al nostro capitano.”

Guisgard 23-03-2012 01.14.20

Redentos fissò Lilith.
Le parole della ragazza avevano in qualche modo colpito il cavaliere.
“La Pietra Teosofica...” mormrò “... ne hai mai sentito parlare, Avid?” Domandò al nano.
“Si, da qualche bardo del mio villaggio...” rispose questi “... ma sempre infarcendone le caratteristiche con miti e leggende...”
“Di cosa si tratta esattamente?”
“Si narra” fece il nano “che sia stata una delle pietre che ornavano la corona di Lucifero quando era il Primo fra gli Angeli di Dio... quando l'angelo del male precipitò sulla Terra, trafitto dall'Arcangelo Michele, perse la corona e tutte le pietre preziose che l'abbellivano andarono disperse...”
“E quali poteri vengono attribuiti a quella pietra?” Chiese ancora Rendentos.
“Si tratta “ spiegò il nano “di una pietra dai misteriosi poteri... secondo Eranimo il Reticente, un mistico bretone, la pietra era capace di trarre acqua dalle rocce... Eziano detto il Goto, un monaco amanuense, attribuiva a quella pietra il potere di spegnere le fiamme... altri invece, come I Figli dell'Egeo, un ordine cavalleresco attivo durante la Crociata, la pietra permetteva di comunicare con l'Oltretomba...”
“Una svariata quantità di poteri.” Sorridendo Redentos. “Non c'è che dire.” Fissò allora Lilith. “E cerchi la tua pietra vagando da sola in questa selva? Non credi sia troppo pericoloso per una ragazzina? Al tuo villaggio forse hanno preteso un po' troppo da te.”
La sera era ormai giunta.
“Sarà meglio accamparci qui...” fece Redentos “... non mi va di proseguire per questa selva avvolti fra le tenebre. Riprenderemo il cammino col favore della luce.”
Avid allora raccolse della legna e accesa un fuoco.
“Puoi restare con noi” disse Redentos a Lilith “se vuoi. E domattina, a Dio piacendo, potrai riprendere la tua ricerca.”

Guisgard 23-03-2012 01.43.35

Il falco fissò Cavaliere25.
“La città in pericolo è Tylesia!” Disse il fatato rapace. “Non manca nulla per un bel romanzo, ragazzo mio... due schieramenti rivali, un tesoro inestimabile e conteso, aggiungendo al tutto una bella guerra tanto per rendere più avvincente la cosa!” Gracchiò. “Sei davvero sicuro che vuoi andarci? Fossi in te galopperei nella direzione opposta! E di gran carriera!”
Un leggero vento alitò sulla selva.
“Ma se proprio ci tieni ad andarci” continuò il falco “allora devo rivelarti un paio di cosucce... in primis, sappi che a Tylesia tu e gli tre cavalieri degli Elementi non siete ben visti... vi ritengono roba da favole, frutto di leggende... quindi proporrei di celare la tua identità... non andare in giro a sbandierare ai quattro venti di essere l'invincibile Cavaliere Blu, Custode dell'Elemento Acqua e difensore di Tylesia... meglio non dare nell'occhio... utilizzerai la tua corazza solo nel momento del bisogno... ovvio che l'avrai sempre con te... hai uno stemma sull'elmo... toccandolo la corazza si miniaturizzerà come per magia...” volò allora verso Cavaliere25 e toccò lo stemma sull'elmo col suo becco.
Un attimo dopo la corazza si rimpicciolì, racchiudendosi, incredibilmente, in un ciondolo dalla stessa forma dello stemma.
“Ecco...” continuò il falco “... metti il ciondolo al collo e nel momento del bisogno, toccandolo, ricomparirà la tua corazza e tu sarai nuovamente il Cavaliere Blu. Ora, se vuoi, possiamo dirigerci a Tylesia.”
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cavaliere25 23-03-2012 09.00.09

Certo dissi andiamo io sono pronto sistemai il ciondolo al collo e mi iniziai ad incamminare dentro di me pensai chissà se faccio bene a immergermi in questa avventura e mentre camminavo mi guardavo intorno per scoprire i posti nascosti di quella selva buia

Talia 23-03-2012 15.46.29

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 44727)
“Ma devo scegliere...” continuò il cavaliere “... tolto il profumo, poi il gusto, come detto, restano la forma e i colori... e siccome l'albicocca è la prima a fiorire in Primavera e i bellissimi capelli di mia moglie mi ricordano quel luminoso frutto, non posso fare altro, stasera, che scegliere la focaccia con quella confettura...”

Sorrisi leggermente...
poi tesi una mano verso Guisgard e, trovata la sua, mi alzai per avvicinarmi un poco al fuoco.
C’era silenzio e pace... tanto che avrei quasi potuto credere l’intero maniero del Belvedere si trovasse fuori dal mondo: nessun rumore lontano era percepibile, né il fruscio del vento né il picchiettare della pioggia, ma solo un denso ed assoluto silenzio... rotto appena dal crepitare basso e sordo del camino...
Per qualche momento rimasi immobile, assaporando quella vaga sensazione di benessere e il gradevole tepore del fuoco sulla pelle...
Poi, d’improvviso, un capogiro...

“Mi hai mentito!” gridai... ero arrabbiata, tanto arrabbiata che non riuscivo a smettere di tremare...
L’uomo di fronte a me non rispose subito... abbassò gli occhi, quegli occhi azzurri talmente belli da lasciarmi sempre senza parole...
“Mi hai mentito sapendo di mentire... e non puoi negarlo!” ripresi dopo qualche istante, la voce ruvida e carica di dolore, prima che lui avesse il tempo di parlare... perché non volevo ascoltarlo, non volevo ascoltarlo più... mi sentivo tradita, raggirata, ingannata...
“Ma come hai potuto? Tutto ciò che ci siamo detti... tutto quello che mi hai sussurrato al chiaro di luna... erano tutte bugie!”
La voce mi si incrinò... ma io non avevo intenzione di tacere, non potevo permettermelo, così come non potevo permettermi di incrociare ancora il suo sguardo di fronte al quale finivo sempre per capitolare...
I suoi occhi erano larghi e vagamente lucidi ed io distolsi i miei per un istante...
“Mi hai detto tante cose... mi hai promesso il mondo intero... ma non hai mai, neanche per un istante, pensato di dirmi che... che...” inspirai profondamente “Che tu... tu, il mio Cristiano, in realtà sei... sei lord Andros dei Taddei!”
Pronunciai quelle ultime parole con l’aria di chi sta pronunciando il peggiore insulto conosciuto al genere umano... avevo gli occhi lucidi e le lacrime mi rigavano le guance...
“...che tu sei colui che vuole conquistare Sygma e ridurre mio padre ad un suddito, sei colui che vuole assoggettare il mio popolo, sei colui che vuole annullare le nostre tradizione ed impiantare qui quelle di Capomazda... Ed io...” mi bloccai un istante, poi mi costrinsi a proseguire “Ed io ti odio! Ti odio, perché hai lasciato che mi innamorassi di te senza sapere chi tu fossi davvero!”

Fu un attimo... un capogiro... quelle immagini che invadevano la mia mente... quel dolore lancinante in mezzo al cuore... la rabbia di Chymela, la sua paura... fu troppo per me...
Barcollai violentemente. E, per un istante, temetti di cadere a terra.

Guisgard 23-03-2012 16.20.02

XIII Quadro: Il Fiore perduto e la Gioia smarrita

“<<E... lo vedete davvero?>> domandò, escludendo cioè ogni dubbio che quella fosse senz'altro un'allucinazione ingannevole e morbosa: <<vedete proprio una figura?>>
<<E' strano che insistiate su questo, quando vi ho già detto che la vedo,>> fece Stavrogin, tornando ad irritarsi ad ogni parola, <<s'intende, la vedo, la vedo, come vedo voi... e a volte, la vedo e non sono sicuro di vederla pur vedendola... e a volte non so che cosa sia verità: se io o lui... tutte assurdità. E voi non potete assolutamente supporre che sia proprio il demonio?>> aggiunse, mettendosi a ridere e passando in modo troppo brusco al tono canzonatorio; <<eppure sarebbe più in armonia con la vostra professione.
<<E' più probabile che sia una malattia, sebbene...>>
<<Sebbene cosa?>>
<<I demoni indubbiamente esistono, ma il modo di concepirli può essere molto diverso>>”

(Fedor Dostoevskij, I Demoni)



Talia avvertì quel capogiro.
Poi barcollò violentemente e fu sul punto di cadere a terra.
“Talia!” Avvicinandosi Guisgard e prendendola fra le braccia prima che la ragazza cadesse. “Cosa c’è? Ti senti male?”
Il vecchio guardiano restò per un attimo a fissare Guisgard, poi si alzò e prese dalla credenza una bottiglina di vetro.
Riempì con il contenuto di quella un piccolo calice di cristallo.
“Prendete, mia signora…” porgendo il calice a Talia.
“Grazie…” prendendo il calice Guisgard “… sorseggia piano, piccola…” facendole bere un po’ del contenuto.
“E’ un elisir molto forte…” spiegò il vecchio “… le passerà subito, milord… non preoccupatevi, sarà solo la stanchezza per il lungo viaggio…”
Guisgard annuì e poi fissò Talia, accarezzandole il volto e accomodandole una ciocca che era scesa sul suo bianco viso.

Guisgard 23-03-2012 16.35.55

Così, Cavaliere25 e il Falco si avviarono verso la città di Tylesia.
Attraverso uno stretto ed angusto sentiero che tagliava in due la selva, giunsero presso un piccolo fiumiciattolo dall’acqua verdastra.
E sulla sponda del fiume videro un energumeno che bloccava il passaggio.
“Chi è là?” Chiese nel vedere Cavaliere25 avvicinarsi.

Talia 23-03-2012 16.44.54

Fu un attimo... poi ripresi a respirare regolarmente.
Guisgard mi sosteneva, ma era nervoso... potevo sentirlo dalla sua mano e dai movimenti regolari e cadenzati con cui la muoveva.
“Sto bene...” provai a mormorare, con quel po’ di voce che mi era rimasto.
Tentai di rimettermi in piedi, ma ero ancora scosse e i tentativi furono piuttosto vani... così, sempre appoggiandomi pesantemente a lui, sollevai il volto...
“Sono stanca... molto, molto stanca! E vorrei ritirarmi! Ti prego...” stringendo forte la mano di Guisgard “Ti prego, accompagnami di sopra!”

cavaliere25 23-03-2012 17.14.05

il mio nome è cavaliere25 e sono un boscaiolo voi chi siete signore dissi guardandolo negli occhi

Guisgard 23-03-2012 17.15.41

Il vecchio servitore sorrise, per poi sorseggiare l’ultimo goccio di vino rimasto nella sua coppa.
“Eh, credo che sia giunto anche per me il momento di andare a letto…” alzandosi dalla sua sedia “… queste mie vecchie membra reclamano già da un pezzo un po’ di riposo… ecco… ora, miei signori, vi chiedo il permesso di ritirarmi…” sorrise a Guisgard e a Talia “… la vostra stanza, miei signori, è pronta… ho acceso anche il camino, in modo che possiate trovarla già riscaldata…” e si avviò verso la porta dalla sala “… sono felice che siate ritornati, miei signori…” voltandosi “… sono sicuro che tutto finalmente si sistemerà… mio signore, il vostro cuore” fissando Guisgard “può vincere e conquistare finalmente la Gioia per la nostra terra…” guardò poi Talia e sorrise “… e solo voi, milady, potete conquistare il cuore di lord Andros…” mostrò un lieve inchino “… milord, lady Chymela, vi auguro una buona notte…” e si ritirò.
Guisgard lo fissò fino a quando non andò via.
“Mi chiedo chi sia davvero il suo signore” disse “a cui porta tanta devozione e fedeltà…” fissò Talia “… parla in modo così enigmatico… quei nomi, poi la terra di cui favoleggia, tutto sembra appartenere ad un mondo incantato e lontanissimo da questo reale… forse è tutto celato nella sua folle mente…” sorrise “… su, non lasciamoci immalinconire dai favoreggiamenti di quel povero vecchio! Ora tu devi riposare, vieni, ti porto sopra. Riesci a tenere in mano una candela?” E toltane una da un candelabro, dopo averla accesa sul fuoco del camino, lasciò che Talia la prendesse per illuminare le scale e il piano superiore del palazzo.
“Su, si va a letto.” Fece Guisgard, prendendo poi in braccio Talia.
Salirono le scale e raggiunsero la stanza al piano di sopra.
L’ambiente era accogliente e caldo, grazie al focolare acceso.
“Come ti senti?” Domandò Guisgard alla ragazza, mettendola poi delicatamente a letto. “Va meglio?” Si guardò intorno. “Siamo ospiti in un meraviglioso palazzo. E questo è reale. Sai, vorrei che tu potessi vederlo… vedere ogni cosa di questo bellissimo luogo…” si alzò “… il vecchio accennava al cuore del suo signore, hai sentito? Beh, al mio non interessa conquistare e liberare nessun regno… il mio cuore vorrebbe unirsi al tuo e farti vivere in pieno la magia di questo posto… vuoi vedere questo posto, Talia?” Prendendola di nuovo in braccio. “Vieni, lo scopriremo insieme…” soffiò sui candelabri che illuminavano l’ambiente e una lieve penombra, solo lambita dai bagliori del camino, scese nella stanza “… ora siamo al buio entrambi, Talia…” si avvicinò al camino “… avanti, tocca ciò che ti circonda… lo scopriremo insieme…” Guisgard portò Talia davanti al focolare “… senti questa pietra con cui è costruito il camino? Credo provenga dai monti vicini… ha lo stesso colore, un grigio tenue ed aspro… senti come è porosa al tatto?” Condusse poi le mani di lei sulle sfavillanti maioliche adagiate sulla spessa mensola in noce “… questo tipo di ceramica è solitamente smaltata con disegni in blu… neanche io però posso vederli bene questi disegni ora… posso immaginare i loro motivi vegetali e floreali… tu quali fiori vorresti ci fossero?” Poi Guisgard si chinò e un piede di Talia urtò qualcosa.
Era una cesta di vimini ai piedi del camino, nella quale, adagiata su morbidi cuscini di lana, dormiva una cagnetta dal pelo bianco e lunghissimo.
Guisgard guidò le mani di Talia verso la cesta e lasciò poi che la ragazza accarezzasse il morbido pelo della cagnetta.
Ai piedi del camino vi era un caldo avvolgente e rassicurante, fatto del profumo della legna verde ancora inumidita, perciò lenta a consumarsi e della torba.
La pietra calda rifletteva magnificamente quel caldo alone che arrivava ad accarezzare i loro volti, disegnando variegati riflessi e giochi di chiaroscuro tutto intorno.
“Vuoi dare un nome a questa cagnetta?” Sussurrò lui all’orecchio di lei. “Io credo di si… questo palazzo sembrava addormentato prima del nostro arrivo… prova a darle un nome e vediamo se si sveglia…”

Guisgard 23-03-2012 17.33.22

L’energumeno fissò Cavaliere25.
“Sono Fieste” gridò “e questa zona è mia! Non passa nessuno, a meno che non mi abbia dimostrato di essere più forte di me!”
“Ma sta zitto, grosso idiota!” Esclamò il falco.
“Cosa?” Tuonò l’energumeno e guardando Cavaliere25. “Come osi, pulce, rivolgerti a me in quel modo? Ora ti farò pentire di essere nato!” Ed afferrò il boscaiolo stringendolo forte. “Perché mi hai chiamato idiota? Ora ti torcerò il collo!”
Cavaliere25 era bloccato nella morsa dell’energumeno e non poteva neanche sfiorare il suo magico ciondolo.

cavaliere25 23-03-2012 17.35.45

lasciami immediatamente e ti faccio vedere io chi è piu forte tra noi due e lo fissai dritto negli occhi

Guisgard 23-03-2012 17.53.47

“Perché mi hai chiamato idiota?” Con rabbia l’energumeno, mentre fra le braccia stringeva Cavaliere25. “Cosa ti ho fatto di male? Ora ti farò sentire molto dolore!"

cavaliere25 23-03-2012 17.55.43

non lo fatto apposta ti chiedo scusa mi puoi lasciare per favore dissi iniziavo a innervosirmi

elisabeth 23-03-2012 18.10.37

Le cose cambiano e le persone sembrano dissolversi per prendere altre sembianze....Fin..si dissolse nel nulla...e als uo posto c'era Reas.....il cuore incomincio' a battermi in petto lasciandomi senza fiato....scoltai ogni suo invito stavo prendendo la mia mano nella sua....quando le guardie del tulipano nero...mi vennero a prendere......incredulita' nello sguardo di Reas..." Lascaietmi il tempo di parlare col comandante e poi vi seguiro'..."...Mi alzai da sola dai gradini e mentre le due guardie si spostavano, mi misi difronte a Reas.....i suoi occhi nei miei.."....Volete la verita' Reas ?......io vi ho gia' detto la mia verita'...eppure avete pensato che i miei sentimenti servissero solo per fermare uno stupido duello......mi avete lasciata in chiesa.....con la marte nel cuore, vi amo.....comunque voi la pensiate......e' vero....ho deciso di passare dalla parte dell' oscurita'....ma che voi ci crediate o no, lo faccio solo per Tylesia....il nemico si combatte tra le mura della sua stessa casa...........siate prudente Reas......e fate che la Regina sia protetta....se Dio vorra' ci rincontreremo, spero solo che non calpestiate il mio cuore una seconda volta..........."......lo guardai......solo una carezza al volto e nulla piu'......

Guisgard 23-03-2012 20.08.48

Reas restò alcuni lunghi istanti a fissare Elisabeth.
L'aria della sera era avvolta da un malinconico silenzio e le luci della città cominciavano a salire verso il cielo ormai scuro.
Dall'altra parte delle mura del palazzo si udivano le voci e i suoi della città, che finalmente cominciava a riprendersi dall'incendio.
“Non mi dovete alcuna spiegazione, milady...” mormorò impassibile il capitano “... quanto alla mia regina e a Tylesia, so bene come proteggerle dai loro nemici...” lanciò uno sguardo ai due cavalieri del Tulipano e andò via.
I cavalieri si scambiarono una rapida occhiata d'intesa e poi un ghigno attraversò il volto di ciascuno di loro.
“Andiamo, milady...” fece uno dei due “... lord Guxyo vi attende...” e condussero la maga dal loro signore.
Giunti nella Torre degli Eretici, il quartier generale del Tulipano, Elisabeth vide Guxyo a tavola con i suoi cavalieri.
Vi erano anche Kojo e Shoyo.
“Prego, milady...” disse Guxyo ad Elisabeth “... prendete pure posto a tavola con noi... sedete accanto a sir Kojo... vi farà da cavaliere...”

Guisgard 23-03-2012 20.13.13

L'energumeno continuava a stringere Cavaliere25, impedendogli qualsiasi movimento e persino di respirare regolarmente.
“Dici di non averlo fatto apposta?” Alterato l'omone. “Mi chiami idiota e dici di non averlo fatto apposta? Come può scapparti una parola se non vuoi pronunciarla?”
“Mi scappa perchè sei un grosso idiota!” Disse il falco, che se ne stava appollaiato su un ramo vicino. “Un grosso e goffo imbecille! E sei anche brutto, oltre che stupido!”
“Cosa?” Tuonò l'energumeno. “Mi offendi di nuovo, pulce?” Fissando con cattiveria Cavaliere25. “Ora ti spacco tutte le ossa!”

cavaliere25 23-03-2012 20.17.31

non sono stato io se guardi su quel albero e dritto a te vedrai un falco che parla cercai di liberarmi stavo davvero perdendo il controllo ma non volevo usare la corazza solo per quel uomo senza cervello

elisabeth 23-03-2012 20.25.10

Freddo e scostante, Reas ando' via....e pregai in cuor mio che lui riuscisse a proteggere tutte le persone in cui credeva, e soprattutto potesse proteggere la sua stessa vita.....al ghigno dei due soldati, mi ricomposi, drizzai le spalle e li seguii......arrivai alla Torre e li' c'era tutta la compagnia..........Guxyo mi invito' a tavola, u suoi modi erano strani....non riuscivo neanche io a decifrarli e feci si che mi sedessi accanto a Kojo.......l'aria sembrasse non passare tra le mie corde vocali, emettere suoni mi faceva cosi' male che avrei potuto piangere per il dolore......ringraziai con un cenno del capo Guxyo...e mi sedetti accanto al mio cavaliere....." Sembra che il destino ci voglia uniti.....e sembra anche mio caro Kojo che Shoyo ...non ne sia felice, vedo che in un momento di grande carestia....le tavole sono ben imbandite......gia' che stupida i soldati devono sempre tenersi in forma......"........presi dalla tavola una coppa di vino e mi alzai in piedi......" Al Comandante Guxyo......che mi ha dato la possibilita' di mangiare al suo stesso tavolo......e di potermi ritenere degna alla sua presenza"........dopo aver alzato il calice lo bevvi tutto d'un fiato..........il vino mi avrebbe dato piu' coraggio...

Lilith 23-03-2012 20.52.37

"Forse avete ragione, cavaliere... sono troppo giovane per avventurarmi alla ricerca della Pietra. Ma nel mio villaggio non c'è nessun'altro in grado di poterla trovare... Sapete, io ho fin dalla nascita dei poteri che mi permettono di vedere il futuro e tutti al villaggio sono convinti che grazie a questo io possa trovarla. Fino ad ora non ho scoperto niente... fino a che non vi ho incontrato, almeno. Adesso ho finalmente le idee più chiare, quando sono partita non avevo neanche idea di cosa stessi cercando!"
Mi chiesi se sarei sembrata scortese se avessi accettato la proposta di ospitalità, ma ripensai a quel lupo che e decisi che avrei accettato. "Se per voi non è un problema... gradirei restare, ma solo per questa notte... domattina riprenderò la mia ricerca" Dissi io, ma ancora stavo cercando di decifrare la visione di pochi minuti prima...

Guisgard 24-03-2012 12.26.32

L'energumeno continuava a stringere Cavaliere25 e il boscaiolo era impossibilitato a muoversi.
“Continui a prenderti gioco di me!” Tuonò. “Vuoi farmi credere che quel falco può parlare? Mi prendi davvero per un idiota?”
“Infatti lo sei!” Esclamò il Falco.
“Maledetto!” Sempre più inviperito l'energumeno, che ovviamente non credeva alla storia del falco parlante. “Ora ti spezzo in due!” E strinse con ancora più rabbia il povero boscaiolo.
“Liberami e ti dimostrerò che sono più forte di te!” Disse il falco.
“Vuoi imbrogliarmi?” Chiese l'omone a Cavaliere25.
“Mettimi alla prova!” Rispose il falco.
L'omone allora lasciò finalmente Cavaliere25.
“Avanti...” continuò il falco “... cominciamo... lanciamo un sasso in aria e vediamo chi lo manda più in alto!”
L'energumeno allora prese un sasso e lo sferrò in aria, facendolo ricadere dopo un minuto.
“Ora tocca a te, pulce...” fissando Cavaliere25 “... e bada che se vincerò io la gara, tu farai la fine dello spezzatino di carne che ho mangiato a mezzogiorno!”
Il falco fissò Cavaliere25, facendogli segno di prendere un sasso e lanciarlo in aria.

cavaliere25 24-03-2012 12.41.43

presi un sasso da terra e lo lanciai in aria con tutto la forza e aspettai che cadde a terra ora chi a vinto dissi guardando quella specie di armadio umano

Guisgard 24-03-2012 12.58.45

Shoyo fissò Elisabeth ed accennò un sorriso.
“Vi sembrerà strano, milady...” sorseggiando del vino “... ma una donna può avere anche altri interessi nella vita...”
“Direi di concentrarci sugli ultimi avvenimenti...” con tono gravoso Guxyo “... l'ultimo attacco portato a Tylesia dai nostri nemici è stato devastante...”
“Come è potuto succedere, milord?” Chiese Shoyo. “Come sono riusciti ad incendiare la città, senza oltrepassare le mura?”
“Forse sono vere le cose che si dicono su di loro...” mormorò uno dei cavalieri.
“Il popolo ama inventare strane storie...” intervenendo Kojo … e sinceramente a me non interessa... se i nostri nemici possono assediare e appiccare incendi, allora vuol dire che possono anche essere feriti e uccisi come tutti...”
“Bisogna essere cauti, signori...” fissando tutti loro Guxyo “... ci troviamo davanti ad un nemico sconosciuto... solo conoscendolo meglio possiamo capire come vincere questa guerra!”

Guisgard 24-03-2012 13.10.31

Redentos annuì a quelle parole di Lilith.
Si sedettero, così, tutt'intorno al fuoco.
“Comprendo il dramma che vivete voi tutti nel vostro villaggio...” disse Redentos a Lilith “... vi auguro di trovare ciò che cercate e di salvare la vostra gente... ora riposatevi... noi faremo i vari turni di guardia...”

La campana scandiva il passo regolare e solenne dei monaci, mentre diverse donne seguivano la processione recitando alcune invocazioni alla Vergine e ai Santi.
Poi la processione si fermò davanti al cortile della chiesa.
Il sacerdote allora consacrò l'Ostia e il Vino, affinché diventassero il Corpo ed il Sangue di Nostro Signore.
E quando spezzò l'Ostia, ne uscì Sangue Vivo.

Lilith si svegliò di colpo per quel sogno.
Albeggiava appena.
Tutti dormivano, tranne Redentos che, poco distante, in ginocchio recitava il Santo Rosario.
Finito di pregare, il cavaliere si segnò e voltandosi vide Lilith già sveglia.
“Buongiorno!” Sorridendo il cavaliere. “Già sveglia?”

Guisgard 24-03-2012 13.18.02

Il sasso lanciato da Cavaliere25 raggiunse un'altezza media e poi cominciò a ricadere verso il basso.
Allora il Falco spiccò il volo velocissimo e senza farsi vedere prese nel becco il sasso e lo portò via.
Passò diverso tempo, senza che quel sasso ricadesse in terra.
Alla fine l'energumeno restò stupito.
“Hai davvero una forza incredibile!” Fissando Cavaliere25. “Hai lanciato talmente in alto quel sasso, che ora non ricade più in terra! Non ho mai visto nessuno forte come te!”
Allora si fece da parte e lasciò il boscaiolo di libero di oltrepassare quel punto.

cavaliere25 24-03-2012 13.20.32

grazie mille signore alla fine non siete cosi cattivo dissi sono diretto verso una città voi cosa fate qui da solo? domandai gentilmente


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