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Ringraziai il locandiere e mi sedetti ad un tavolo in attesa del thè. Era una di quelle abitudini, forse l'unica, che non avevo cambiato nonostante gli sconvolgimenti della mia vita. Sempre una tazza di thè la sera.
<< Signore... Guisgard... Posso sapere perché avete bisogno del mio aiuto? Sono solo una cameriera.... Ce ne saranno a centinaia qui, perché proprio io?>> |
La bella diva e il capitano si sedettero al nostro tavolo.
Sorrisi a Gaynor, effettivamente la sua presenza avrebbe allietato gli animi, e questo era un bene, inoltre mi sembrava che si trovasse a suo agio tra noi rozzi soldati, che dovevano essere diversi dalla gente che era solita frequentare. Almeno, lo sperai. Poi, tutto a un tratto, la sirena. Maledizione.. Finii la mia birra in un sorso, piegando la testa all'indietro, per poi posare pesantemente il boccale vuoto sul tavolo e alzarmi. "Andiamo, non c'è tempo da perdere..." Dissi, perentoria. Non che ce ne fosse bisogno, tutti sapevano di dover tornare ai propri posti per contrattaccare e difendere. |
Annuii..effettivamente a Chevral non vi erano aviatori e nemmeno aeroporti.
Una figura uscì dalla capanna...era proprio lui..Rodian. Ero perplessa per vari motivi..mio nonno lo conosceva? Eppure Rodian affermò che Canabias ci avrebbe presto attaccato ma negò di conoscermi...anzi asseri' pure potevo essere non figlia del Duca. "Non rispondete alle sue provocazioni, questo tipo lo ho conosciuto ieri pomeriggio ed è stato insolente" avvertii mie sorelle mentre lo guardavo torvo "Messer Rodian...che onore...saremmo scontate o salvate da un futuro eroe" dissi ironicamente "Ma non dovevate andare ad Evangelia?". |
La mia prima serata alla base stava procedendo nel migliore dei modi. Si chiacchierava in modo informale, tra un drink e una risata, e l'atmosfera era rilassata al punto in cui mi sembrava di essere fra vecchi amici. Stavo facendo queste riflessioni, quando suonò la sirena e fu dato l'allarme di attacco. Il sangue mi si gelò nelle vene e ricordai d'un tratto che non ero ad un cocktail tra amici, bensì in un forte con una guerra in corso. Guardai spaventata il capitano Goz, non sapendo cosa fare o dove andare. Gli posai una mano sul braccio e dissi con un filo di voce: "E adesso, capitano? Che succede?"
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La sirena.
Prese a suonare forte, echeggiando nella notte, tra il silenzio irreale che di colpo era piombato sul borgo addormentato. “E' l'allarme antiaereo...” disse Fermer, mentre il piccolo, terrorizzato non smetteva di gridare “... “Gwen, prendete il bambino e cercate di farlo calmare... una siringa di Bactrain, 10 cc...” |
“E' vero...” disse Guisgard sedendosi accanto a Dacey “... ma non tutte sono belle come voi...” il taverniere portò loro il tè “... vi va di diventare una principessa? E nel frattempo essere pagata? Molto pagata?”
Ma lui non terminò neanche di parlare che si udì la sirena. “L'allarme antiaereo!” Gridò il taverniere. “Stanno attaccando il borgo!” La sirena svegliò i tre borghesi al piano di sopra che subito si precipitarono giù. “Cosa accade?” Impaurito Leones. “Occupatevi di lei...” Guisgard ai tre, indicando Dacey “... non uscite in strada per nessun motivo...” “Voi dove andate?” Fissandolo Poeh. “A vedere cosa sta succedendo!” Precipitandosi all'uscita il militare. “Badate a Dacey!” Ed uscì. |
L'allarme antiaereo. Qualcuno ci stava attaccando.
Annuii un po' sconsolata al medico, non volevo che si arrivasse a questo, ma non avevamo scelta. Presi cosí il bambino, lo portai nella stanza e preparai tutto per l'iniezione, mentre il bambino continuava ad avere un'espressione sconvolta e terrorizzata. Fatta l'iniezione mi sedetti accanto a lui, lo presi fra le braccia e iniziai ad accarezzargli i capelli, cercando di calmarlo, anche se sapevo che il Bactrain avrebbe fatto comunque effetto. |
Ecco finalmente l'offerta e ovviamente ero pronta ad accettare quando udimmo una sirena.
<< Che cos'è?>> chiesi preoccupata guardandomi intorno. Subito tutti si allarmarono e Guisgard scattò subito pronto ad agire. Feci come disse, non mi mossi di lì. |
Gwen somministrò il calmante al bambino e questi, dopo qualche istante, cadde finalmente addormentato.
L'allarme continuava a suonare per tutta la base. “Voi restate qui...” disse Fermer all'infermiera “... la base è inattaccabile... io vado in caserma a capire cosa sta succedendo. A dopo, Gwen.” Ed uscì. |
“Quell'uomo è pazzo...” disse Leones dopo aver visto Guisgard correre fuori.
“Noi resteremo qui...” mormorò Poeh. “Non abbiate paura, qui saremo al sicuro...” Fines a Dacey. Ma un attimo dopo un sibilo fortissimo si avvertì sul borgo. Come se qualcosa di velocissimo stesse sfrecciando a pochissima distanza dalle loro teste. Pochi secondi e una pioggia di fuoco cominciò a cadere sul centro abitato. “Buttatevi a terra!” Gridò il taverniere ai quattro. E dal soffitto cominciarono a cadere detriti e polvere. “Bontà Divina!” Esclamò terrorizzato Poeh. |
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