Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 15-04-2020 00.09.27

A dire il vero sembrava cordiale, aveva lo sguardo e il modo di fare di chi ha tutto e subito, soprattutto tante donne ai suoi piedi.
Mi osservava insistentemente, la cosa mi lusingava...cosa? Non mi era mai capitata, cercai di essere meno severa visto De Ratt era già invidioso "Bene, allora ben arrivato tra noi, quello è Orlan e sarà il secondo attore...non pensavo proprio arrivasse un giocatore di calcio. Ma sa vero quanto impegno dovrà metterci perchè non vorrei un fallimento" osservandolo negli occhi "Però devo fare un complimento, i suoi occhi..o tuoi occhi si confondono col mare e il cielo". Lo avevo detto? Ormai era troppo tardi!

Guisgard 15-04-2020 00.17.03

"Aspetta, fammi vedere la gamba..." disse Elv a Gwen.
La ragazza aveva gli occhi che bruciavano e lacrimavano, sentiva dei capogiri ed un senso di calore intenso.
Un attimo dopo perse conoscenza.

Guisgard 15-04-2020 00.17.12

Lui sorrise.
"Grazie per i complimenti..." disse stringendo ancora la mano di Altea "... ma sai, si vede che i miei occhi godono il riflesso della tua bellezza." Guardandola di nuovo tutta. "Ho visto i tuoi film e già eri uno schianto in video... ma dal vivo, da vicino, fai ancora più effetto." Facendole l'occhiolino.

Altea 15-04-2020 00.21.59

Sgranai gli occhi alle sue parole mentre sentivo la sua mano stringere più forte la mia "Mi auguro tu non mi stia adulando per avere la mia simpatia e tutto ti vada liscio, so essere un giudice severo. D' altronde non hai fatto la gavetta dell' attore, sei famoso solo per...per...aver inseguito un pallone" mi morsi il labbro ma lo pensavo davvero "E potrei essere cattiva, ma ti ringrazio per i complimenti, d' altronde dobbiamo ruolare gli interpreti e dobbiamo avere un rapporto cordiale" avvicinandomi a lui e osservandolo negli occhi con fare di intensa "Ma mi sei simpatico".

Lady Gwen 15-04-2020 00.22.04

Il tempo che Elv mi disse di mostrargli la gamba, che svenni fra le sue braccia, il bruciore ed il calore fattisi improvvisamente insopportabili ed insostenibili.
Fu troppo facile per me abbandonarmi e chiudere i occhi.

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Guisgard 15-04-2020 00.34.55

Lui sorrise.
"Che onore..." disse facendo un vistoso e sarcastico inchino "... mi sentirò come a scuola allora, quando ero innamorato perso della mia professoressa d'Inglese!" Divertito. "Anche se non era bella come te!" Facendo l'occhiolino ad Altea. "Vorrà dire mi guadagnerò i meriti sul set!" Ridendo di gusto.
"Va bene va bene..." De Ratt seccato "... 5 minuti di pausa, il tempo di sistemare il set per la prima scena, chiaro?" A tutti.

Guisgard 15-04-2020 00.36.26

Il Sole alto.
L'aria calda e densa, l'odore di salsedine, il rumore del mare.
La sabbia ardente sotto i piedi di Gwen mentre camminava sulla spiaggia deserta.
Vide allora una nave lontana, verso l'orizzonte.
Di nuovo il vento, il Sole e le onde.
La nave ora vicino alla riva e aspettava solo lei per salpare.
"Signorina..." disse il capitano vestito di bianco a Gwen "... stiamo per salpare, aspettiamo solo lei... ma è andata a Messa stamattina? Sa, è un ordine della capitaneria... solo i praticanti possono salire a bordo... lei è stata in chiesa stamattina, signorina?"

Altea 15-04-2020 00.38.33

"Ma è quasi notte" a de Ratt "Dobbiamo già girare?Non abbiamo nemmeno mangiato, direi di girare domani mattina" seccata.
Poi mi voltai verso il nuovo arrivato e collega "Tu mi conosci, scusa ma non seguo molto il calcio, il tuo nome?"

Lady Gwen 15-04-2020 00.40.52

Camminavo sulla sabbia arsa dal Sole e il mormorio delle onde accompagnava i miei passi.
A riva, una piccola nave.
Provai a salire a bordo, ma mi fu detto che dovevo essere andata a messa per poter salire a bordo.
"Ma non ci sono chiese qui, sull'isola" dissi sorpresa, guardando il capitano.

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Destresya 15-04-2020 01.00.03

C'era un'atmosfera calda, come se il desiderio, la passione fossero tangibili e intensi, tanto da poter dar loro un nome in quella stanza che fluttuava sul mare come in un racconto di avventura destinato a tingersi di un rosso acceso e infuocato.
Il capitano non era un uomo comune, quegli occhi chiari e limpidi, come il mare che tanto attraversava e solcava, lo rendevano così affasciante, nascondeva qualcosa come il mare che custodisce segreti oscuri, tenebrosi capaci di far perdere il senno ai marinai.
Così mi sentivo in quel momento, in balia di venti e maree, destinata a infrangermi sugli scogli.
Era così vicino da poter sentire il profumo della sua pelle e l'intensità di quello sguardo mi penetrava da parte a parte, facendomi vacillare.
Non era semplice, una tale impresa, erano sempre più diffusi gli uomini bellocci senza profondità, involucri vuoti e insulsi, incapaci di risvegliare un sentimento profondo e primordiale, capace di attraversare il tempo e lo spazio fino a scavare un solco direttamente nell'anima.
Così mi avvicinai ancora di un passo e alzai lo sguardo a cercare il suo, così intenso e appassionato, così chiaro eppure così profondo.
"Stupiscimi allora..." con un tono caldo, sensuale, la bocca appena schiusa e lo sguardo incollato al suo.

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