Camelot, la patria della cavalleria

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Parsifal25 06-08-2012 12.48.20

Anche i miei nuovi compagni credevano che io ero uno dei predestinati, ma come potevo capirlo se non ho avuto modo di testarlo.

Alla mente mi tornarono i ricordi ove il mio caro padre e maestro mi diceva:
" Parsifal......lo sei un predestinato......questo lo so ma non correre dietro le chimere in quanto la vera lotta è in terra, no nei sogni......." .

Come potevo credere a ciò se il mio compito era quello di servire i deboli, onorare gli antichi precetti e ritrovare l'ordine perduto dei Longiniu......

"Caro Gaston.....non sono sicuro che ciò che la leggenda dice sia vero.....il mio compito e precetti sono altri. Devo ritrovare la verità sul mio Ordine e sicuramente, devo salvare Tylesia dalla rovina......ma adesso.....ho un debito da ripagare con voi e non voglio che tu ed i tuoi confratelli paghino la rabbia del Consiglio...." mi voltaì e divenni cupo.......anche se.....

Non vorreì perdere la possibilità di inseguire una leggenda, ma come posso fare....

Guisgard 06-08-2012 18.23.00

XXXIII Quadro: L'Oracolo del Bastione


“Ma Parzival doveva poi lamentare che gli fosse stata tolta l'armatura: in un momento in cui non era disposto a intendere scherzi, un buffone ciarliero, con parole arroganti, quasi fosse adirato con lui, invitò l'intrepido ospite a venire al signore del castello.”

(Wolfram Von Eschenbach, Parzival)



Gaston osservò Parzival per qualche istante, per poi fare cenno al cavaliere di seguirlo.
Lo stesso fece anche con i suoi amici nani.
Raggiunsero così una cava.
Penetrarono al suo interno, fino ad ad arrivare presso un profondo antro.
Qui, apparvero loro infiniti ed inafferrabili riflessi.
Ciascuno di un colore diverso.
Accarezzavano ed irradiavano le rocce, diffondendo nell'ambiente un alone figlio di tutti quei riflessi, che unendosi fra loro generavano una sconosciuta tonalità di rosso.
Così, simili a tanti fiori, scintillii e bagliori sbocciavano tra stalattiti, pareti rocciose e venature che si aprivano nelle pietre di quel luogo.
Ma poi, avvicinandosi, essi apparvero per ciò che erano agli occhi di Parsifal.
Pietre di una consistenza ignota agli uomini e di quello stesso rosso vivo che impreziosiva quell'ambiente.
“Questo è il Carbone Rosso...” disse Gaston a Parsifal “... lo stesso materiale con cui è stata fabbricata la Corazza Rossa... secoli fa, i regnanti di Tylesia concessero queste terre ai nostri antenati. Essi si sarebbero sdebitati costruendo una portentosa corazza da donare poi alla Corona di quella città. Ogni dieci anni a Tylesia si teneva un torneo per assegnare quella corazza... amico mio...” fissando Parsifal “... quella corazza vi spetta. Siete stato voi ad essere scelto per indossarla ed è vostro compito dunque ritrovarla. Lasciate questo luogo ed insieme alla vostra amata partite per ritrovarla.”
Gli altri nani annuirono a quelle parole.
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Guisgard 06-08-2012 18.28.02

Quel sogno era così reale che Altea ne fu subito presa.
Ma ad un tratto qualcosa la destò.
Si svegliò di colpo, da sola, in quel luogo sconosciuto e forse pericoloso.
Attorno a lei dominava ovunque un profondo silenzio.
Ad un tratto, però, cominciò ad udire dei passi.
Prima lontani e incerti, poi sempre più vicini e chiari.
Qualcuno o qualcosa si stava avvicinando.
All'improvviso vide una sagoma in lontananza.
Quella si fermò, per un momento, a fissarla per poi riprendere a camminare verso di lei.

Daniel 06-08-2012 21.29.16

Ci pensai su.. Era pericoloso, potevo anche essere catturato, ma tanto cosa avevo da perdere? Però c'era anche Mirna in gioco.. Sì, ma se non trovavo l'altro cavalire sarebbe stato ucciso dalla Lacrima di Cristo.. Esasperato dissi ai cavalieri:
<<Va Bene vi seguiremo..>>
E poi mi rivolsi a Giada:
"Ho fatto bene secondo te?"

Altea 06-08-2012 22.17.00

Mi destai da quello strano sonno o catalessi tanto che mi parve di aver visto davvero quel cavaliere misterioso che spesso apparriva.
Attorno a me solo una strana e inquietante quiete quando sentii dei passi e una sagoma verso me, impugnai la spada a due mani alzandola pronta ad attaccare.."chi siete?"..Mi guardavo attorno sentivo solo il battito del mio cuore e sentivo degli occhi puntati addosso a me.

Guisgard 07-08-2012 02.00.48

Quella figura avanzò ancora di qualche passo verso Altea, per poi fermarsi a fissarla.
I fumi caldi del Calars, misti all'afa che infestava quel luogo, rendevano incerta e incostante quella misteriosa visione.
Poi, pian piano, raggiunta dal pallore lunare, quella figura cominciò a delinearsi in maniera sempre più netta.
Bagliori vermigli iniziarono a scintillare, fino a quando il luminoso metallo rosso che la rivestiva divenne lucente come una torcia.
“Non perdete mai occasione” disse Fyellon “di seguire questi vostri colpi di testa... che bisogno c'era di incamminarvi da sola fin qui? Volete forse affrontare i misteriosi abitanti di queste terre da sola? Talvolta vi comportate come una bambina, sapete? Eppure non dovreste, visto che siete una donna. Una bella donna e dunque è ancora più assurdo ciò che avete fatto. Ignorate forse che le tribù barbare violentano e poi uccidono le donne che catturano? O forse eravate decisa a difendere la vostra virtù e la vostra vita impugnando quella spada? Non c' è che dire... una donna contro chissà quanti barbari... si, davvero coraggiosa... o forse solo incosciente...” scosse il capo “... devo ammetterlo... proteggervi è una delle cose più complicate che mi siano capitate...” sorrise “... su, andiamo a cercare quell'erba...”
In quel momento cominciò ad albeggiare.
“Siamo fortunati...” fece Fyellon “... è giunto il nuovo giorno... meravigliosa, vero?” Indicando l'alba. “Si, davvero meravigliosa...”
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Guisgard 07-08-2012 02.15.42

A quelle parole di Daniel, i due uomini annuirono e fecero loro cenno di seguirli.
Per tutto il tragitto i due non rivolsero alcuna parola a Daniel e a Mirna.
Anche Giada, nonostante la domanda di Daniel, restò in silenzio.
Mirna, invece, appariva inquieto.
“Cavaliere...” disse a Daniel “... siete certo di aver fatto la scelta giusta? Possiamo davvero fidarci di questi due uomini?”
Ma proprio in quel momento giunsero presso un grande palazzo che sorgeva verso la periferia di Tylesia.
Il portone d'ingresso si aprì e i due uomini, seguiti da Daniel e Mirna, entrarono.
Giunsero così in una grande sala dove seduto ad una tavola imbandita stava un uomo che mangiava.
“Milord...” fece uno dei due uomini “... abbiamo trovato due volontari da arruolare per la vostra battuta di caccia.”
“Fateli avvicinare.” Ordinò il nobile.
E quando si trovò davanti i due volontari, gettò loro uno sguardo indagatore.
“Ditemi...” mormorò “... siete esperti di caccia? Caccia grossa intendo...”

Altea 07-08-2012 15.34.56

Quella figura prese un volto e identita'..Fyellon. Strano..ogniqualvolta ero in pericolo grave e mi apparriva quella figura del maestoso cavaliere appena desta ecco che arrivava Fyellon.
"Si e' un'alba incantevole.. quel sole ad Oriente appena nato da al cielo delle belle sfumature vermiglio azzurre e speriamo sia di buon auspicio. Andiamo a cercare quella pianta e vorrei chiarire che vi sbagliate sul mio conto..non sono una bambina forse solo testarda..".

Guisgard 07-08-2012 19.27.36

Fyellon, a quelle parole di Altea, si abbandonò ad una sonora risata.
“E sia.” Disse. “Avete ragione, sarà meglio avviarci subito. Prima troveremo quell'erba, prima finirà questa poco tranquilla avventura.”
I due così si incamminarono.
Ad un tratto, nel bel mezzo della selva, apparve una piccola casa.
“Che diavolo ci fa una casa qui?” Sorpreso Fyellon. “Chi mai potrebbe costruire in un luogo simile?” Fissò Altea. “Comunque, lo scopriremo presto...” fece cenno alla sua compagna di viaggio di seguirlo e cominciò ad avvicinarsi a quella casa.
Bussò, senza però ricevere risposta.
Bussò una seconda volta e poi una terza.
Alla fine, finalmente, si udì un rumore provenire dall'interno.
“Chi è?” Domandò una voce di bambino.
“Siamo dei viaggiatori” rispose Fyellon “e cerchiamo un posto per riposare.”
“Nostra madre ci ha detto di non aprire a nessuno.”
“Ma noi siamo brava gente.”
“Nostra madre ci ha detto di non aprire a nessuno.” Ripetè il bambino.

Altea 07-08-2012 20.01.22

Effettivamente era strano ci fosse una casa in quel posto quasi timorato da Dio..Fyellon busso' alla porta ma il bambino non ci voleva aprire.
"Effettivamente fai bene a non fidarti degli estranei ma ci puoi dire in che posto ci troviamo almeno?"


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