Camelot, la patria della cavalleria

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Dacey Starklan 16-06-2018 01.13.23

La pioggia ci aveva sorpresi, portandoci finalmente a non ignorare più l’attrazione reciproca, a darle sfogo e ora faticavamo a fermarci, dentro la biblioteca.

“ Così mi tenti...”

Quasi a fatica, continuando a cercare le sue labbra facendole mie ancora e ancora.

“ Questa notte... stai davvero tentando di convincere una ragazza di sani principi a uscire di nascosto dalla sua camera per venire nella tua? Non ti faceva tanto ardito...”

Accentuando una innocenza che non mi apparteneva ma era un gioco, un modo per stuzzicare Cales, tentarlo a mia volta e vedere se sarebbe caduto ancora nei suoi modi imbarazzati che tanto mi avevano fatto sorridere.


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Guisgard 16-06-2018 01.18.11

“Ehh, Dacey Dacey...” disse Cales sospirando, sempre tenendo la ragazza stretta a lui “... vuoi provocare questo povero ragazzo cresciuto fra i libri, vero?” Fissandola divertito, ma un po' impacciato. “Ebbene si...” annuì vicinissimo alle labbra di lei “... voglio proprio vedere quanto sa essere ribelle una ragazza così ligia ai suoi sani principi come te...” sorridendo “... io... io sono davvero pazzo di te, Dacey...” facendosi serio e guardando la bella bocca rossa di lei, come fosse un frutto proibito di desideri e passioni che ora non riusciva e non voleva più reprimere.

Lady Gwen 16-06-2018 01.20.11

Quel sussurro mi fece salire un brivido su per la schiena, e non era il massimo con la bambina in braccio.
Mi limitai a sorridere complice.
"Avanti, andiamo a dormire. Dai la buonanotte a tutti e si va a letto" a Therese, avvicinandomi ad Elv affinché lei lo salutasse.
Poi anche io reclamai il mio "bacio della buonanotte", piccolo, ma complice, come il sorriso che seguì.
A quel punto andai nella stanza per mettere la bimba a letto.

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Dacey Starklan 16-06-2018 01.26.17

Il nome della perla
 
“ Temo proprio di sì... “

Tornando a baciarlo lungo la linea della mascella, disegnandola con la punta della lingua, scendendo sul collo e soffermandomi su di esso, stringendo un lembo della pelle coi denti.

“ Potresti restare molto sorpreso signor Povero Ragazzo cresciuto tra i libri... molto sorpreso...”

Lambendo con la lingua il suo orecchio, sussurrando poi.

“ Sei pazzo... ma quanto sai essere davvero pazzo Cales?”

Guisgard 16-06-2018 01.35.01

Dopo quel bacio leggero, ma complice, Gwen portò Therese a dormire.
Il ragazzo e Piecourt invece restarono svegli ancora un pò, con l'ometto che mostrò una mappa della zona, indicando il punto in cui il presunto Angelo era sceso nel bosco.
Dopo qualche minuto Gwen sentì dei passi e poi la porta della stanza di Elv che si chiudeva, ma non a chiave.
Poco dopo la fattoria si addormentò.



"Pazzo, completamente pazzo..." disse Cales beandosi dei baci di Dacey sul suo collo "... mettimi alla prova su quanto mi hai reso folle..." con la mano che risalì dal fianco di lei, quasi accarezzando la stoffa del suo abito, fino a raggiungere il petto ed a stringere in un impeto di passione il vestito all'altezza del seno quando la ragazza gli mordicchiò il collo.

Lady Gwen 16-06-2018 01.39.36

Misi Therese a letto, che subito crollò addormentata, tanto era stanca e poi anche io mi cambiai per la notte.
Sentii i due continuare a parlare per un po' prima che Elv andasse in camera.
Come promesso, non chiuse a chiave e quasi risi non sentendo lo scatto della serratura.
Diedi un dolce bacio sulla fronte a Therese, poi in silenzio uscii dalla nostra stanza.
Ed altrettanto in silenzio entrai nella sua.

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Dacey Starklan 16-06-2018 01.48.06

Era pazzo.
Lo eravamo entrambi in verità, dimenticando i nostri obblighi e doveri per perderci in quello scambio di baci roventi.
La mano di Cales prese a muoversi, disegnando i miei fianchi e risalendo lungo il busto per fermarsi con una presa salda sul mio seno, provocando un sussulto in me.
Non mi aspettavo tale audacia nel ragazzo e ne fui piacevolmente sorpresa.
Indietreggiai appena, per trovare l’appoggio del tavolo e sedermici.
Una gamba allora passò intorno ad una di Cales, tirandolo verso di me, ancora più stretti uno all’altro.

“ Aspettavo da tempo una tua mossa, un tuo bacio, un tuo tocco... alla locanda credevo che avresti colto l’occasione ma sei stato un vero gentiluomo... Ora non devi esserlo... Sii pazzo.”

Guisgard 16-06-2018 01.57.41

Silenziosa e bellissima Gwen scivolò nella penombra del corridoio fino a raggiungere la porta di Elv lasciata aperta.
Entrò e si immerse nel chiaroscuro della stanza, trovando il giovane sotto le coperte, appoggiato contro lo schienale del letto a torso nudo.
“Finalmente...” disse con tono basso, guardandola.

Guisgard 16-06-2018 02.00.38

Cales guardò Dacey sedersi sul tavolo, guardandolo quasi con sfida, rivelandogli che già alla locanda attendeva un gesto, una mossa da lui.
Il ragazzo la fissava, con gli occhi in quelli di lei.
Allora le si avvicinò e piano cominciò a sbottonarle l'abito davanti, svelando così il suo petto, i suoi seni nudi.
Cominciò ad accarezzarli piano, guardandoli e guardando lei negli occhi.
Carezze lente, delicate, quasi come se quei seni fossero la cosa più preziosa al mondo.
Allora si chinò e cominciò a baciarli, a giocarci con la lingua.
Un gioco caldo, audace, insistente prima su un seno, poi sull'altro, cercando ed indugiando suoi capezzoli, continuando a giocarci con le labbra e la lingua, fino a renderli sodi e sporgenti.

Lady Gwen 16-06-2018 02.08.00

Tutto era buio e silenzio, nella fattoria.
Anche nella stanza di Elv, eccezion fatta per i raggi pallidi della luna.
Sorrisi mentre mi richiudevo la porta alle spalle.
Poi entrai sotto le coperte e mi strinsi al suo petto nudo e ben fatto, sentendomi accolta, protetta, al sicuro e poggiai il capo ed il volto nell'incavo del suo collo.
Era una sensazione bellissima, rassicurante, e nel frattempo facevo scorrere incessantemente la mano sulla sua pelle.

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Guisgard 16-06-2018 02.20.19

Elv accolse Gwen sotto le coperte con lui, stringendola a sè, contro il suo petto nudo e rbusto.
Poi le diede un bacio fra i capelli, tenendola stretta a sè e beandosi le carezze di lei sulla sua pelle.
"Sto molto meglio..." disse accarezzandole il braccio che stringeva "... fra un paio di giorni potremo andarcene... partiremo e ci rifaremo una vita... noi tre insieme... lontano da tutto questo..."

Lady Gwen 16-06-2018 02.23.54

Mi tenne stretta stretta e di nuovo eravamo solo noi, come quel pomeriggio a casa sua, quando tutto era iniziato e mi piacque tantissimo il suo bacio fra i capelli.
"Già..." dissi piano, con tono sognante "Anche perché inizio ad averne abbastanza di fare la cameriera. Quell'uomo non ha uh briciolo di rispetto e pensa sempre e solo ai suoi angeli..." con tono infastidito.

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Destresya 16-06-2018 02.26.34

Ascoltammo la testimonianza del ragazzo e fui grata che lasciassero entrare anche me, anche solo per sapere se aveva detto le stesse cose.
Mi scappò un sorriso nel vedere che l'inviato del vescovo ci sapeva fare con i bambini.
Io no, ero sempre stata negata con i bambini.
Ma più quello parlava, più mi rendevo conto che stava descrivendo la stessa cosa che avevo visto io.
Un brivido mi percorse la schiena quando parlò del diavolo.
Era quello?
Il Diavolo si era scomodato per Sant'Agata.
Anche se fosse, lo avremmo scoperto.
Poi qualcuno venne a chiamarci e uscimmo, dirigendoci all'androne.
Nel farlo mi avvicinai a Guisgard, e dissi sottovoce.
"Ha descritto esattamente quello che ho visto io, messere..." sospirai, mentre un brivido mi corse lungo la schiena nuovamente, come poco prima.
Nell'androne c'erano dei contadini, che denunciarono un loro vicino.
Animali esotici, e nessuno ci aveva detto niente?
Assistetti divertia al siparietto tra Ruspon e Justine, dopodiché mi sporsi verso Guisgard accanto a me.
"Eppure quello che ho visto tutto sembrava meno che una lince.." pensierosa "Cosa ne pensate voi, messere?" chiesi, andando a cercare i suoi intensi occhi azzurri.

Guisgard 16-06-2018 02.35.13

Elv scoppiò a ridere.
“Non so perchè” disse divertito a Gwen “ma l'avevo sospettato!” Ridendo. “Però deve ammettere che sei una cuoca davvero eccellente!” Facendole l'occhiolino.



Ruspon inviò i suoi uomini, ma il presbitero appariva perplesso.
Anche Justine cercava di capirci di più da quella storia della lince.
“Un animale esotico potrebbe essere una buona pista...” disse Guisgard a Destrsya “... la gente di queste terre ben conosce i lupi e di certo anche un ibrido tra cane e lupo non dovrebbe essere riconosciuto con difficoltà dalla gente del posto... mentre un animale esotico, tipo un grosso felino, per molti qui potrebbe essere un animale sconosciuto... non possiamo scartare nessuna ipotesi per ora...” guardandola.

Lady Gwen 16-06-2018 02.36.41

Alzai gli occhi al cielo.
"Che ridere..." mormorai.
Poi sorrisi quando mi disse che ero una cuoca eccellente.
"Grazie..."dissi allora, con tono più morbido, quasi civettuolo e lo baciai.
Perché non riuscivo più a farne a meno, mai, sentivo per forza il bisogno di stabilire quel contatto quando ero accanto a lui.

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Destresya 16-06-2018 02.46.46

Annuii a quelle parole di Guisgard.
"Sì, avete ragione, ora come ora nessuna pista va scartata, e vi dirò che l'idea di un animale esotico aveva attirato anche me.." sospirai "Prima di vederlo...".
Quella non era una lince, non lo era proprio per niente.
Già, ma cosa poteva essere?
Qualcosa che non era di questo mondo era insieme la spiegazione più logica e più improbabile.
"Eppure non passa istante che non abbia quella bestia davanti agli occhi, e non era affatto né una lince, né qualunque altro quadrupede, era ritto come un uomo, un uomo gigantesco però... magari è davvero il Diavolo, o uno di quei mostri mitologici di cui abbiamo studiato da ragazzi..." sospirai.

Dacey Starklan 16-06-2018 08.20.39

Continuavo a stuzzicarlo con le parole, per vedere fino a dove sapeva spingersi e il mio sguardo era insistente ed invitante.
Rimasi ad osservare le sue mani che slacciavano il mio bustino, liberando così i miei seni.
E iniziò per me una delizia quando Cales si avvicinò, giocando con le labbra e la lingua proprio coi miei seni nudi, che ora erano anche suoi, erano offerti a lui, per soddisfare il suo desiderio oltre che al mio.
Inarcai la schiena leggermente, una mano poggiata al tavolo mentre l’altra che si perdeva tra i capelli del ragazzo, stringendoli, scendeva lungo il collo per poi risalire sulla nuca fino a portarsi in avanti, sotto il suo mento obbligandolo ad alzare il viso e tornare a guardarmi.
Era uno scambio di sguardi roventi, affamati.
E così fu il bacio che gli regalai, intenso e passionale, mentre la mia mano dal mento scendeva sul petto, seguendo la linea degli addominali, scendeva e scendeva, inesorabile raggiungendo la cintura .

“ Qualcuno potrebbe entrare... da un momento all’altro...”

Sussurrai ma non vi era paura o timore, quella frase aumentava l’eccitazione del momento, rendendolo quasi pericoloso e proibito.
Staccai la mano dal tavolo, tornando dritta, usandola per obbligare Cales a tornare sui miei seni, tenendogli la testa e con un sorriso beffardo continuai la mia discesa con l’altra mano, oltre la cintura, alla patta dei pantaloni, serrando la presa poi trasformandola in un caldo massaggio provocatorio.

Guisgard 16-06-2018 23.30.24

Elv rispose subito con ardore al bacio di Gwen, stringendola contro il suo petto nudo.
Un bacio lungo, intenso, profondo, caldo.
Le mani di lui tenevano ferma la ragazza, i suoi modi virili, quasi rudi, senza smettere di assaporare le sue labbra.
Ad un tratto però qualcosa interruppe il loro idillio.
Delle grida che giungevano da fuori.



“Magari non un mostro mitologico” disse Guisgard a Destresya “ma forse un animale sconosciuto si. Potrebbe esserlo. Dopotutto in natura esistono ancora molti segreti.”
Era ormai sera inoltrata.
“Col vostro permesso, eminenza, mi ritirerei.” Lui al presbitero. “Voglio preparare un paio di fucili e studiare le mappe della zona che mi sono procurato. Domattina, a Dio piacendo, voglio uscire per una battuta di caccia.”
“Non volete attendere di conoscere cosa diranno gli uomini di messer Ruspon?” Chiese il chierico. “Magari è davvero una lince, cavaliere.”
“Non credo affatto, eminenza.” Rispose Guisgard. “La bestia non solo non divora le vittima, ma ignora persino le carcasse avvelenate. Escludo dunque questa possibilità. Buonanotte, eminenza.” Salutò. “Sogni d'oro, madama.” A Destresya. “Felice notte, madamigella.” Rivolto poi a Justine.
Ed andò nella sua camera.



Le parole di Dacey per un attimo fecero riflettere Cales, che guardò verso la porta, ma poi lo sguardo di lei, provocante e malizioso, lo indussero ad ignorare tutto ciò che non fosse la sua bellezza.
Con la mano la ragazza spinse ancora la testa del naturalista verso di lei, sui suoi seni scoperti, sodi ed invitanti, con lui che subito riprese a baciare e a succhiare.
La ragazza sentiva le labbra e la lingua di lui che tormentavano in languide ed eccitanti carezze i suoi capezzoli ormai turgidi e sporgenti.
Quel gioco li aveva resi così sensibili che quasi le facevano male.
E ciò rendeva tutto ancora più eccitante.
Poi la mano di Dacey scese di nuovo fino ai pantaloni di Cales, stringendoli e cominciando un inebriante massaggio dove lui era più forte e virile.
“Ohhhhh... Dacey...” disse il giovane sui seni di lei, sospirando e gemendo di sollievo.

Lady Gwen 16-06-2018 23.33.58

Rispose immediatamente al mio bacio, con ardore e mi teneva ferma, stretta, quasi temesse che sarei scappata.
Ma non sarei mai scappata.
No.
Improvvisamente, sentimmo delle urla da fuori.
"Cos'è stato?" ora allarmata e spaventata.
Se fosse stata la bestia, ad aver colpito di nuovo?

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Guisgard 16-06-2018 23.50.52

"Aspetta qui..." disse Elv a Gwen, per poi scendere dal letto e rivestirsi.
Uscì allora fuori, dove le grida avevano attirato anche Piecourt che con un fucile era nello spiazzo della sua fattoria.
"Che succede?" Chiese Elv.
"Non ne ho idea..." l'ometto.
Arrivò allora di corsa il fattore.
"Che succede?" Domandò Piecourt.
"Pare siano spariti due bambini nel bosco..." il fattore.

Lady Gwen 16-06-2018 23.54.49

Elv uscì e andò di sotto a vedere.
In poco tempo tutti si erano riuniti per capire e si scoprì che due bambini erano spariti.
Ciò sentii dalla finestra e mi coprii la mano con la bocca per lo sconcerto.
Che situazione terribile, quando sarebbe finita?
Anzi, sarebbe mai finita?

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Guisgard 17-06-2018 00.08.22

"Accidenti..." disse Piecourt al fattore "... ma come sono finiti nel bosco?"
"Pare fossero di ritorno da una fiera con i genitori quando si sono allontanati..." il fattore "... poi si sono perse le loro tracce... ora nel villggio si stanno preparando per andare a cercarli."
"Ora? Col buio?" Preoccupato Piecourt.
"Di certo non si può attendere l'alba." Fece Elv.
Gwen sentiva tutto dalla finestra.

Lady Gwen 17-06-2018 00.13.08

Com'era possibile che si fossero allontanati senza che i genitori non se ne accorgessero?
Di notte, oltretutto.
Era terribile, disastroso.
Sentii poi che si erano organizzati stanotte stessa per andare a cercarli.
Certo, ovviamente non si poteva aspettare l'alba, se c'era una piccola possibilità che i bambini fossero vivi e che stessero bene si doveva approfittare subito.

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Guisgard 17-06-2018 00.32.18

"Voglio unirmi a loro." Disse il fattore. "Non me la sento di farmi da parte."
"Vengo anche io." Elv.
"Si, andiamo." Annuì Piecourt.
Allora Elv corse da Gwen per avvertirla e prepararsi per andare con loro nel bosco.

Lady Gwen 17-06-2018 00.35.55

Ma perché doveva andare con lui?
"Devi per forza? È pericoloso di giorno, figuriamoci di notte. Elv ti prego, pensaci su..." sospirando, quando salì in camera.
Avevo tremendamente paura che gli succedesse qualcosa, oltre a tutte quelle che ci erano capitate fino ad ora, doveva per forza alimentare tutto questo?

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Guisgard 17-06-2018 00.43.52

"Gwen..." disse Elv avvicinandosi a lei "... per un attimo ho pensato... e se fosse Therese da sola in quel bosco ora? Cosa avrei fatto? arei corso lì subito, naturalmente. E quei bambini? No, non posso restare qui... ti amo..." la baciò e la strinse a sè.

Lady Gwen 17-06-2018 00.49.51

Lo guardai e lo ascoltai mentre mi si avvicinava.
Mi colpì nel profondo.
Già.
Mi sentii egoista, perché non volevo che andasse per salvare quei bambini, ma se fosse stata la nostra piccola, di sicuro anche io sarei corsa insieme a lui senza pensarci un attimo.
Annuii prima che mi baciasse e lo strinsi forte.
"Stai attento, ti prego..." dissi piano "Anche io ti amo..."

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Guisgard 17-06-2018 00.52.51

Un bacio e poi si separarono.
Elv uscì e con Piecourt ed il grasso fattore lasciarono la fattoria per unirsi agli altri.
Andarono così tutti nel bosco, muniti di armi e torce, in cerca dei due bambini scomparsi.
Gwen restò sola alla fattoria con Therese, in quella notte cupa e misteriosa.

Lady Gwen 17-06-2018 00.59.17

Feci fatica a lasciarlo andare, ma non replicai.
Pregai davvero che non gli accadesse nulla e che tornasse sano e salvo.
In poco tempo, tutti sparirono ed io tornai nella mia stanza, per vedere se Therese dormisse e per cercare di riposare un po' anche io, anche se dubitavo che avrei chiuso occhio.

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Dacey Starklan 17-06-2018 01.06.06

Eravamo preda uno dell’altro, folli a lasciarci trasportare tanto, incauti per via della passione che da tempo aleggiava nell’aria ma che mai prima avevamo avuto il coraggio di riconoscere.
La biblioteca si stava trasformando in un luogo di piacere e perdizione, dove perdere la nozione del tempo, del pericolo e di noi stessi.
Non eravamo altro che voglia, senza freni o inibizioni.
Poco importava se la porta era aperta, se stavamo tra i libri e gli annali, sorretti da un tavolo, poco importava ciò che stava intorno.
Sentivo il calore espandersi dal mio petto e irradiarsi in tutto il mio corpo, generato dai baci, dalla lingua di Cales che implacabile si dedicava ai miei seni, deliziandomi, stregandomi, piacere misto a un timido dolore che aumentava esponenzialmente ogni sensazione.
Aumentava la mia voglia per lui, una voglia selvaggia, fuori dalle regole.
Una voglia che andava oltre la prudenza e il buon senso.
Eppure io avevo sempre creduto alla razionalità, avevo condannato mia madre che giovane si era fatta prendere dal desiderio carnale dimenticando se stessa e i suoi doveri, lasciandosi sedurre da mio padre e rovinandosi così la vita.
L’avevo condannata e avevo promesso, a me stessa e persino a lei quando mi aveva mandata a vivere dallo zio, che non sarei caduta anche io in quella tentazione.
Invece eccomi, in balia di un uomo, affamata di lui, la mia mano era affamata, lo cercava, lo provocava, nel pieno della sua virilità e non riuscivo a smettere.
Non dopo aver sentito la voce di lui, così sommessa e carica di eccitazione proprio grazie alla mia mano, ansimare il mio nome.

“ Dimmi che non stiamo facendo una follia...”

Fermando il mio sguardo sul suo, quasi supplicandolo di fermarsi e fermarmi e al contempo di continuare.

Guisgard 17-06-2018 01.07.45

Trascorse un'ora, poi due, tre.
I minuti erano lenti, come se si trascinassero pesantemente tra il silenzio e la paura di quella notte.
Di tanto in tanto si udiva il canto di una civetta, il sibilo del vento fra le foglie e qualche ululato lontano di un lupo scampato al massacro degli ultimi tempi.
Therese dormiva tranquilla e Gwen contava ognuno di quegli istanti di cui la notte era fatta.
Finlmente cominciò ad albeggiare.
Dopo un pò si udirono delle voci.
Erano tornati.

Lady Gwen 17-06-2018 01.10.59

Non riuscivo a dormire, ero troppo nervosa.
Tuttavia, guardare Therese che dormiva tranquilla, così innocente ed ignara, mi donava un'immensa serenità e mi aiutò a sopportare il peso di quelle ore interminabili che scorrevano lente senza notizie.
Giunse l'alba e con essa anche Elv e gli altri, facendomi sospirare di sollievo.
Speravo solo che quei due poveri bambini stessero bene e fossero ora con la loro famiglia.

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Guisgard 17-06-2018 01.15.48

“Non mi interessa di nulla...” disse in un caldo sussurro Cales a Dacey, assaporando ancora i suoi seni con la lingua, per poi salire e cercare la bocca di lei.
La baciò, con trasporto.
Un bacio carico di passione, di slancio e di desiderio.
Un bacio che voleva rubarle il respiro, mentre le sue mani la spogliavano, aprendole del tutto l'abito davanti, liberando i suoi bei seni.
La mano di lei però non cessava di provocarlo, di eccitarlo, quasi a testarne la mascolinità.
Allora la mano di Cales raggiunse quella di Dacey suoi suoi pantaloni che continuava a massaggiarne la virilità, stringendola e cominciando a guidarla, a muoverla in quel gioco, in quel massaggio così provocante e sensuale.
Nel farlo la guardava negli occhi, con leggeri gemiti di piacere.

Guisgard 17-06-2018 01.24.16

Elv e Piecourt tornarono alla fattoria.
Gwen li sentì entrare ed andare verso la cucina, dove restarono lì a bere, nonostante l'ora insolita.

Lady Gwen 17-06-2018 01.27.00

Probabilmente restarono in cucina, perché non li sentii salire.
Allora scesi giù e li trovai a bere, nonostante fosse l'alba.
Qualcosa mi suggeriva che il risultato non fosse quello sperato, ma pregai di sbagliarmi.

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Guisgard 17-06-2018 01.30.50

Gwen andò in cucina, trovando Elv e Piecourt con i visi lunghi e stanchi a bere del liquore.
"Li abbiamo trovati..." disse Elv a Gwen fissando il vuoto della stanza "... quasi entrambi... li abbiamo raccolti lungo un sentiero che finiva in un fiumiciattolo... li ha tagliati praticamenti a pezzi, disseminandoli come fossero il filo di Arianna... questo bosco con i suoi misteri ed i suoi cadaveri è un labirinto... e temo non esista nessun Teseo in grado di uccidere quel mostro..." bevendo meccanicamente.

Lady Gwen 17-06-2018 01.34.59

Quasi mi sentii mancare per lo sgomento e mi sedetti sulle sue gambe, stringendolo a me e accarezzando i suoi capelli.
Era un disastro, un vero e proprio disastro.
Non osavo immaginare come dovessero sentirsi i poveri genitori, privati dei loro bambini in modo così spietato, crudele e tragico.
"È terribile..." mormorai piano, non sapendo che altro dire.
Io avrei protetto Therese anche a costo della vita, senza se e senza ma, non avrei permesso a niente e nessuno di portarcela via.

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Guisgard 17-06-2018 01.49.17

“Va a riposare, Gwen...” disse Elv finendo il suo liquore “... è da poco sorto il Sole... va a dormire un po'... star qui a tormentarsi è inutile...”
“Quel dannato mostrò finirà per mangiarsi l'intero reame.” Scuotendo il capo Piecourt.
“Non ha osato aggredirci...” mormorò Elv che non si dava pace “... eravamo in tanti ed armati... quel dannato attacca solo prede facile sembra... donne e bambini... scaltro come solo i vigliacchi sanno essere e feroce come solo un animale può essere...”

Lady Gwen 17-06-2018 01.54.05

Come potevo dormire con questi pensieri? Come?
Le sue parole, pure.
Avvaloravano sempre più la mia tesi che fosse quasi mezzo uomo e mezzo animale, anche se non capivo in quale misura.
Alla fine gli diedi un bacio sul capo, affondando il viso nei suoi capelli morbidi e corvini e tornai a letto, per cercare di dormire.

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Guisgard 17-06-2018 02.04.01

Gwen tornò a letto, cercando di riposare.
Dopo un'oretta nella stanza arrivò Elv, avvicinandosi al letto per vedere se lei fosse sveglia.


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