Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   Piazzale (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=21)
-   -   Il Fiore Azzurro (Il viaggio della Santa Caterina) (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2251)

Guisgard 21-08-2014 19.38.14

Altea restò nella cabina ed udì tutto ciò che stava succedendo sul ponte.
Velv ebbe i suoi volontari, li affidò a Tommaso e poi comandò loro di scendere a terra.
La lancia con i militari raggiunse così il porto di Bivar e subito Tommaso diede le disposizioni ai suoi uomini.
“Pilars...” disse alla sua guida scesa con loro sull'isola “... guidaci nei luoghi in cui avviene la tratta degli schiavi.”
“Oh, padrone...” Pilars a Tommaso “... non è semplice e bisogna essere cauti... e non possiamo certo presentarci là con le uniformi e le armi così in bella vista...”
“Cosa proponi dunque?” Chiese Tommaso.
“Ho un piccolo ma ingegnoso piano, signore...” con un ghigno Pilars.

Clio 21-08-2014 19.39.31

"Siamo qui per questo.." annuii all'uomo.
Alzai gli occhi al cielo nel vedere la donna svenire.
"Oh, diamine... tiratela su.." sbuffai.
Poi l'allarme.
"Ah, che il diavolo se li porti.. si credono superiore alla legge, pensano di poter fare ciò che vogliono..." scossi la testa "Cos'hanno intenzione di fare, attaccare l'isola? Ah, quanta arroganza... Ho idea che troveranno pane per i loro denti.." Sfiorando leggermente l'elsa della mia spada.
Guardai il negriero "Vi aiuteremo a difendere l'isola, naturalmente... Ma diteci... Dove possiamo mettere in salvo la nostra merce? Non ho nessuna intenzione di regalarla.. Alla marina poi...".

elisabeth 21-08-2014 20.30.36

Da lontano quello che sembrava un palazzo.......era in realtà...uno spuntone di roccia........mi sporsi dal finestrino e guardai il magnifico costone.....lì immerso nella vegetazione........sembrava una donna preghiera.......non ebbi il tempo di guardare bene perchè la carrozza prosegui' lungo il sentiero.........e finì a sua corsa......sulla costa vicino ad un faro.......ero affascinata...un faro in pietra.....sembrava lì da sempre...............l' odore del mare misto alla vegetazione per un attimo percepii la vicinanza di casa....scesi prima dei due uomini dalla carrozza.......il vento soffiava forte......il cielo sembrava immergersi nell'acqua........." Dio ....e' così fantastico.....gli Dei si uniscono agi uomini.....".........ma c'era qualcosa che non andava enormi nuvoloni si avvicinavano ......." Nettuno.....sembra Tempesta.......".

Altea 21-08-2014 23.53.00

Udii le voci provenire dal ponte...eravamo a Burmid e infatti la ammiraglia si fermò.
Mi alzai, dentro era buio nella stanza visto avevo chiuso tende e pure la porta onde evitare qualcuno entrasse...Velv ovvio.
Presi la lampada ad olio e guardai tra i vari libri e ne presi uno e mi risedetti nel letto e mi immersi nella lettura.
Ovvio, non sarei mica stata sconsiderata da sbarcare su quella isola? E nemmeno farmi vedere sul ponte e sorrisi...la cara Yolanda...ovvio era un tipo particolare ma con tutto rispetto..se avessero saputo chi fossi mi avrebbero valutata a peso d'oro...oltre essere una duchessa, ero con mia sorella Costanza la unica a cui solitamente il Duca Dominus dava la sua fiducia e accesso alle sue stanze..cosa avrebbe pensato se avesse saputo ero li...e magari in pericolo pure.
Non capivo il senso di tutto questo viaggio...cosa avevo a che fare con tutto questo..ovvio Velv disse pensava il tutto si fosse risolto nella Isola del Fungo e non immaginava tutto questo..ma era sempre un baratto tra i pirati...e non ero più al sicuro a Baias? E mia sorella Costanza sparita misteriosamente? Per non parlare della mia folle visione e Velv pure vi aveva creduto facendo una magra figura...come io del resto...lottando come Don Chiscotte contro i mulini a vento.
Si finisse presto...e poi sarei tornata dal Duca Dominus e avrei narrato tutto, sperando di trovare pure Costanza...mi sentivo un tantino presa in giro, pure da Tommaso.
E i miei pensieri svanirono di nuovo e continuai a leggere.

Guisgard 22-08-2014 01.13.00

Altea, in balia dei suoi pensieri finì per prendere uno dei libri presenti nella piccola ma ben fornita libreria di Velv.
Si trattava del romanzo di Ardea de' Taddei, molto diffuso ed apprezzato non solo nel ducato, ma in tutta Afravalone.
Intanto sul ponte di comando Velv continuava a fissare l'Isola di Bivar, in attesa come di un qualcosa.
Forse un segno, forse un colpo di fortuna.
E nello stesso momento, a Bivar, Tommaso ed i suoi soldati, guidati dall'esperto Pilars, raggiunsero una lieve altura che dominava sul porto, fino ad arrivare presso una piccola torre di avvistamento, a guardia della quale vi era un uomo di colore.
“Un solo guardiano, bene...” disse piano Pilars.
“Cos'hai in mente?” Chiese Tommaso. “Perchè ci ha portato quassù?”
“Ora vedrete, signore...” con un ghigno Pilars “... vi chiedo solo di far mettere fuori gioco quell'uomo...”
Tommaso annuì e comandò a due dei suoi di occuparsi del guardiano nero.
I soldati allora lo raggiunsero e lo pestarono ben bene, fino a farlo svenire.
Pilars così li condusse in cima alla piccola torre, dove trovarono un vecchio mortaio puntato verso il mare.
“Direi di fare un bel botto, signore...” ridendo la guida.
“Non capisco...” mormorò Tommaso.
“Il capitano Velv non può attaccare l'isola senza un pretesto” spiegò Pilars “e noi allora gliene forniremo gentilmente uno...”
Tommaso comprese e rise.
Ordinò allora ai suoi di puntare il mortaio non troppo distante dalla Regina d'Afravalone e di sparare.
E il colpo arrivò in mare, non molto lontano dalla nave ammiraglia.
“Ottimo lavoro...” compiaciuto Velv “... fuoco verso il porto!” Ordinò poi ai suoi uomini.
Pochi istanti dopo il porto di Bivar finì sotto le cannonate della Regina d'Afravalone.
http://i42.tinypic.com/5dkwf5.jpg

Guisgard 22-08-2014 01.24.09

Il negriero annuì a quelle parole di Clio e condusse Yolanda e la sua dama di compagnia in un magazzino adiacente, dove i vari mercanti avevano rinchiuso le loro preziose merci a causa dell'allarme.
Si radunarono poi tutti nel grande spiazzo di quel mercato e con loro vi erano anche l'Angelo della Tempesta, Barbaleone ed i loro uomini.
In breve arrivarono alcune casse di armi, come pistole, moschetti, spade, coltelli e persino lance ed arpioni.
“Voglio assediare l'isola” disse uno dei negrieri “ma non oseranno attaccarla. Un decreto ducale lo vieta e solo per un ordine diretto del duca quella disposizione può essere annullata.”
“Siamo in una botte di ferro!” Esclamò un altro di quegli schiavisti.
Ma proprio in quell'istante si udì una cannonata partire dal porto verso il mare.
Era quella sparata da Tommaso e dai suoi uomini.
E poco dopo si scatenò la reazione della nave ammiraglia, che cominciò a bombardare il porto di Bivar.
“Fulmini e saette!” Sbottò Barbaleone. “Siamo nel mezzo di un bel concerto!”
“Già...” annuì preoccupato Taborn “... e questo genere di musica non mi piace per niente quando viene suonata a così breve distanza da me!”

Altea 22-08-2014 01.28.28

Ardea dè Taddei...ottima lettura...anzi avevo letto sempre con interesse quel racconto..era avventuroso, mi stupivo Velv leggesse cosi tanto.
Ad un tratto però udii un forte boato tale da far oscillare la nave...era una cannonata..fui costretta ad aprire la tenda e udii delle grida sopra il ponte.
Eravamo in pericolo? Salii...tanto rimanere li o sul ponte..un attacco mi avrebbe subito fatto morire.
L' isola era vicina, ma ero stufa di tutta quella situazione..ma vidi Velv esultare..ci stavano attaccando e lui esultava?
Ma lo sgomento fu quando la Regina di Afravalone iniziò a lanciare cannonate sul porto e urlai a Velv..."Ma sei impazzito..stai mirando al porto..uccidendo magari persone innocenti..ma che diamine" dissi lanciando a terra il libro che tenevo ancora in mano.
Ora avrebbe ribattutto...dovevo pregare solo per la mia Anima..Velv era davvero impazzito e speravo Tommaso non vi fosse coinvolto in questa storia.

Guisgard 22-08-2014 01.31.35

“L'aria è afosa...” disse Nettuno fissando il cielo e poi il mare “... ed il cielo non è per niente limpido... non c'è un filo di vento e in queste condizioni nessuna nave raggiungerà a breve questi lidi...” aggiunse con una particolare padronanza nell'osservare quello scenario.
Come se avesse sempre vissuto scrutando il cielo e studiando il mare.
Guardò poi Elisabeth e un attimo dopo il faro.
“Perchè ci hai condotti quassù?” Chiese al cocchiere.
“Perchè i cavalli sono stanchi e devono riposare, signore.” Rispose il cocchiere. “E poi qui abita un vecchio amico della mia padrona Symoin.” Fissando poi Elisabeth.

Guisgard 22-08-2014 01.38.37

Dalla fiancata della Regina d'Afravalone i cannoni sparavano senza sosta verso il porto, facendo saltare in aria magazzini, ponticelli e persino le case più vicine all'acqua.
“Non dovresti star qui...” disse Velv ad Altea, senza però voltarsi verso di lei “... è pericoloso e sono io responsabile della tua incolumità...”
Le cannonate di susseguivano senza sosta, cominciando a colpire anche diverse barche ormeggiate nel porto.
“Siamo stati attaccati...” aggiunse Velv “... hanno aperto loro per primi il fuoco contro una nave di Sua Signoria il duca... è un atto di tradimento e va punito severamente...” guardando finalmente Altea negli occhi.

elisabeth 22-08-2014 15.52.54

Mi voltai verso Nettuno....mentre con fare sapiente dava una spiegazione alle condizioni climatiche....non c'era vento......non sarebbero arrivate navi...su quell'isola........egoisticamente speravo che sulla mia isola non arrivassero navi.............Symoin mi sussurrava alle orecchie di stare tranquilla e di non pensare a nulla.....per una volta almeno dovevo adagiare le mie preoccupazioni...."......Non mi avete detto sulla carrozza quale fosse il vostro mestiere....e allora ora posso tirare ad indovinare.......siete un uomo di mare.....ma non comandate la barchetta con cui e' arrivata qui Elisabeth....forse...comandate una nave con tanti uomini......ecco perchè siete così freddo e determinato.........Elisabeth potrebbe dormire su mille cuscini...con voi al suo fianco.......anche se Pileo...le dà una forza ..come dire....quasi tangibile......due uomini così diversi...al suo seguito....strano per una che a che fare con solo donne......"....ascoltai dunque il cocchiere e sorridendo compiaciuta mi feci largo tra Pileo e Nettuno.....ed entrai nel Faro...il sotto era a pianta larga e poi delle scale che portavano in alto.......Tolsi il mantello...e rimasi...con quel pezzo di tessuto che Symoin chiamava vestito........" Bertrand.....allora.....non venite a darmi il benvenuto ?......."....chi fosse Bertrand non lo sapevo......ma Symoin.....era una forza della natura......

Altea 22-08-2014 16.20.53

Quando si voltò verso di me guardai nei suoi occhi..cercavo di leggere cosa vi fosse dentro alla sua anima ma non ci riuscivo.."Stai facendo un massacro..Velv..non ti rendi conto? E hai paura per la mia incolumità? Ma quale...ti senti cosi importante e forte sopra questa nave ammiraglia" andandogli vicino e urlandogli il mio più profondo sdegno "..ma quando torneremo dirò tutto al Duca...ricorda..che il fine non giustifica i mezzi. Siamo stati attaccati? Bene, hai risposto...ma strano che nessuno si stia difendendo lanciandoci cannonate".

Guisgard 22-08-2014 16.49.17

“Già...” disse Nettuno alla falsa Symoin “... Elisabeth ha a che fare con sole donne... tu immagino invece con soli uomini...” con un tono sarcastico.
Elisabeth allora si diresse verso il faro, per poi entrarvi.
Si tolse il mantello e restò solo con quel suo abito leggerissimo e non troppo coprente.
E così, bellissima e sensuale, apparve come una matrona che torna nella sua dimora e chiama a sé i servitori.
E infatti dalle scalinate del faro apparve un uomo.
“Bentornata, signora...” inchinandosi Betrand ai suoi piedi “... mancavate da tanto... il vostro umile servitore è lieto di rivedervi.”
Era un uomo con una muscolatura pronunciata, di chi era abituato a lavorare sodo.
Indossava stretti pantaloni di pelle e alti stivali, mentre il suo torace era nudo.
http://media-cache-ec0.pinimg.com/73...a4fa339e9d.jpg

Guisgard 22-08-2014 17.08.14

“Ci hanno sparato addosso poco fa” disse Velv ad Altea “e per un niente non ci hanno colpiti! Un massacro dici? Su quest'isola si vendono ogni giorno decine di schiavi e di tutte le età. Dunque se credi possa aver compassione per quei Caini, beh, ti sbagli di grosso!” Con rabbia.
Restò allora a fissare Altea negli occhi per un lungo istante.
“E ricordalo...” mormorò poi “... tu, come tutto ciò che si trova su questa nave, mi devi obbedienza...” e con un gesto improvviso la prese fra le braccia e di nuovo la baciò.
Un bacio intenso tra i boati dei mortai della Regina d'Afravalone che continuavano ad abbattersi su Bivar.

Altea 22-08-2014 17.18.46

Mi prese con forza baciandomi...era tale la sua foga, ma stavolta non avrei ceduto e gli piazzai un bello schiaffone..."Non osare farlo più..io non sono tua..ricordalo e disdegno il tuo modo di fare...guarda che scendo sull' isola se continui..non saprei se è più galantuomo un pirata di te".

elisabeth 22-08-2014 17.47.44

Accidenti come era suscettibile......non avrei mai immaginato...." E già caro Nettuno......Lei e' una donna perfetta......solo le donne che tutelano la propria verginità hanno il rispetto di voi uomini ?..ed e' per questo che Avete rispetto per lei ?.......Forse....io ho avuto una fortuna in piu'...Amo gli uomini........ed amo la mia bellezza...e non per questo sono meno degna di lei per pretendere il vostro rispetto........comunque....tranquillo non vi spaventerò...offrendovi un posto tra le mie lenzuola......".......mi venne incontro Bertrand....fedele amico....sentii Symoin provare gioia alla vista dell'uomo......" Mi spiace se non sono venuta spesso ultimamente ...questo posto mi fa sentire in pace con la mia anima......sapete che non mi piace quando vi definite il mio servo..........magari sarebbe carino se provasse ad essere il mio servo qualcun' altro....".....guardando Nettuno......"......servite il pranzo Bertrand...così riposeremo e partiremo per la montagna......forse sono una donna di facili costumi....ma la mia parola vale oro....."..........Mi sedetti a capo tavola e comincia a spiluccare dell'uva......" Sedetevi....e voi Pileo...non preoccupatevi....state sereno Elisabeth.,..sta bene........vi rivedrete presto...".......

Guisgard 22-08-2014 18.09.02

Velv si portò una mano sulla guancia colpita da Altea e restò a fissarla per un istante.
“Sciocca...” disse con rabbia “... sarei quasi tentato di farti scendere davvero da questa nave e magari vederti venduta come schiava su quell'isola... forse con la frusta si riuscirà a domarti... visto che le mie maniere da gentiluomo con te sono inutili...”
Intanto proseguiva il fuoco della Regina d'Afravalone verso Bivar.
Ormai il porto era avvolto fa fiamme e diversi edifici e magazzini erano crollati sotto i colpi di quelle cannonate.

Altea 22-08-2014 18.18.04

"Pure con la frusta.." sorrisi.."avanti...almeno ti distrai dalle tue farneticazioni bellicose, come sparare a un mucchio di nuvole...fammi scendere e vendimi...quanto chiederesti..sono curiosa.." ero sempre più infervorita.
"Ormai il porto sta crollando e nessuno può attraccarvi...ma vi saranno delle baie ed insenature dietro a quella isola e tu...devi pensare ora a salvare lady Yolanda".

Guisgard 22-08-2014 18.19.30

Elisabeth si sedette in tavola e con lei fecero lo stesso prima Pileo, poi, sebbene più titubante, Nettuno.
C'era dell'uva, ma poi Betrand servì alla sua padrona ed ai suoi due compagni del formaggio, accompagnato da pane e miele.
“Non sarò mai tuo servo...” disse Nettuno alla falsa Symoin “... e poi non credo a te occorrano altri servi... ne hai già abbastanza, immagino...”

elisabeth 22-08-2014 18.38.03

" .......Grazie Bertrand.......conosci i miei gusti....sempre pronto a soddisfare il piacere del palato.......".......Presi del formaggio e lo bagnai nel miele...lo feci senza usare le posate........."Mangiare con le mani.....e' una cosa che usano in Oriente...eccellente assaporare il cibo...sentendone con il tatto la consistenza..........."......il miele aveva il sapore di millefiori.......denso.......si univa all'aspro del formaggio fresco........e ai chicchi di uva..asprigna......" Nettuno...Nettuno.......state facendo un grande errore...io non ho schiere di servi.......io non amo la violenza..amo la libertà...libertà di pensiero....e di costume......Voi invece state peccando di presunzione........mai dire mai...Uomo del Mare...."......

Guisgard 22-08-2014 19.44.03

“Quest'isola” disse Velv ad Altea “è come un labirinto. Se la si conosce bene può rappresentare un nascondiglio sicuro. Certo non potranno lasciarla senza essere visti, ma andarli a stanare lì è quasi impossibile..” poi sorrise appena “... vuoi essere venduta come schiava? Oh, non sono così sciocco da venderti... ti terrei invece per me... così saresti obbligata ad obbedirmi...” e le sfiorò il viso con una mano.

Guisgard 22-08-2014 19.51.18

Elisabeth mangiava come una regina nella sua corte.
Ed infatti quel luogo era un po' parte del suo regno.
Bertrand, il suo servitore, era completamente ammaliato da lei e non alzava mai gli occhi bramosi dal corpo della padrona.
Ogni gesto della donna era carico di sensualità e di trasporto.
“Immagino quale genere di libertà tu ami...” disse Nettuno “... sembri una Messalina o una Poppea fra i suoi pretoriani...”

Altea 22-08-2014 19.52.43

La sua mano che mi sfiorava il viso delicatamente..un leggero fremito..no..era il ricordo di Velv di tempo fa...presi la sua mano e gliela tolsi in modo brusco.
"Devi toccarmi ancora?" dissi senza nessun tentennamento..."piuttosto un labirinto hai detto...interessante...allora conosci questa isola e i punti più sicuri...dai scendiamo.." gli dissi guardandolo con aria suadente e convincente.

elisabeth 22-08-2014 20.04.14

Non distoglievo gli occhi da Nettuno......infondo ero io la padrona di casa......" Bertrand....acqua di rose....ho bisogno di lavarmi le mani..ottimo il miele ma e' appiccicaticcio........".....attesi....e mi lavai le mani con cura.....mi alzai da tavola......e accarezzai il volto di Bertrand....." Vedi amico mio.........pensa che tu non sia in grado di usare il cervello........e invece..siete un abile stratega........"...mi avvinai a Nettuno....e mi sedetti accanto a lui......" Vedi Nettuno......potrei anche vivere gioendo di cio' che mi dona la mia bellezza......potrei vivere per cio' che vedo negli sguardi degli uomini quando mi incontrano.......ma a differenza di molte altre donne....io evito di nascondermi...e voi..la pensate cosi' perchè a voi e' tutto concesso...e già siete Uomo.....invece per me non e' così sono una donna......sbagliato..libertà significa avere gli stesse opportunità senza pregiudizio e voi mi avete già condannata e messa al rogo....dovreste essere piu' giusto...come lo sareste con gli uomini della vostra nave.....Elisabeth non sa...ella vive tra donne...e credetemi molto spesso sono le peggiori nemiche........ma anche lei e' guardata per la sua bellezza.......non lo sa......ma e' così.....vero Pileo ?......"......

Guisgard 22-08-2014 20.10.01

“Si, ma quell'isola protegge tutte loro...” disse Pileo alla falsa Symoin.
Questa però si era seduta accanto a Nettuno e ad averla così vicino, il naufrago non poté evitare di guardarla tutta, in un modo non troppo diverso da quello che aveva caratterizzato gli sguardi di Betrand.

Guisgard 22-08-2014 20.12.10

“Devo forse intenderla” disse Velv ad Altea “come una proposta romantica?”
Ma proprio in quel momento Altea si accorse di qualcosa.
Sull'orizzonte erano apparse di nuovo quelle misteriose nuvole.
http://img.arteposter.com/prints/lg/6/8/68015.jpg

elisabeth 22-08-2014 20.23.32

E Bravo Nettuno.....così fermo deciso...ligio al dovere..preoccupato per la sua donzella.....Symoin stava esagerando...incominciavo a non comprendere...non poteva mettere in discussione quello che erano i miei principi...la mia isola......ma ora era lei che dettava legge.........." Si Pileo......nessuno protegge nessuno....sono tutte lì rinchiuse tra i loro riti......e le loro bucoliche giornate.....ma pensi veramente ...che proteggere un paio di donne significa proteggere tutte le donne del mondo ?....e' facile proteggere le su un isola che nessuno conosce......ma perchè Pileo tu ed Elisabeth non andate a proteggerle....... in una bettola o per strada la notte.....forse sarebbe piu' utile ...Pileo...voi siete uomo di mondo.....lo sapete........ma ognuno fa le sue scelte....."........" State sbavando Nettuno....chiudete la bocca o rischiate.....di fare la figura del demente........"......Già....come ci si dimentica...di tutto..quando i sensi chiamano..Vedi Elisabeth....non ho mai avuto intenzione di esagerare...ma devi imparare......." Bene...credo...che prima di riprendere il viaggio....dovremmo riposare......Bertrand...accompagna i miei ospiti nelle loro camere......fa si che non gli manchi nulla........buona notte Pileo..."....avvicinandomi a Nettuno....." la vita e' come una mela....si prende e si morde...oppure e' meglio lasciar perdere........".....salii così in camera mia...dove mi buttai su una poltrona..in preda alla stanchezza e ad un gran mal di testa

Altea 22-08-2014 20.27.25

Sorrisi ironica...."Diciamo solo lo spirito di avventura che da sempre mi caratterizza...ti ricordi quando a insaputa di tutti, fuggivo dal palazzo e tu mi aspettavi quando dovevi tornare con l' ammiraglio e poi mi portavi negli isolotti più sperduti..pure in barca a remi" e risi ma poi un senso amaro.."già erano bei tempi quelli".
Mi rivolsi al cielo quasi volendo pregare il Signore il Tempo potesse tornare indietro..ma non era possibile ma ad un tratto vidi di nuovo qualcosa di strano...le nuvole..le stesse nuvole di prima..o non era possibile.
Iniziai a sudare freddo...ma erano solo visioni mie..o qualcosa di strano..guardai Velv in viso, poi Burmid dove si trova Tommaso e gli altri..che fare..avessi detto si sarebbe scatenata una lotta di nuovo..non avessi detto e fosse stato vero..eravamo tutti in pericolo.
Solo dissi..."Il Cielo..le nuvole, forse per colpa del tramonto, stanno assumendo strana forma o cosa? Vorrei vederle" e presi il binocolo..stavolta dovevo vedere bene ma non mi sarei esposta, Velv avrebbe valutato da sè.

http://i62.tinypic.com/2i1dus.jpg

Clio 23-08-2014 00.56.36

Attorno a noi era l'inferno.
Urla, fuoco, fiamme.
Ma niente a cui non fossimo abiutuati.
I negrieri erano decisi a difendere la loro isola, e noi li aiutammo come potevamo.
Non potevano continuare per sempre.
Un modo per stanarli l'avremmo trovato, l'unione fa la forza, dopotutto.

Guisgard 25-08-2014 00.09.00

Le cannonate della Regina d'Afravalone arrivavano da tutte le parti.
Ovunque intorno a loro si udivano esplosioni, crolli, grida ed urla disperate.
Alcuni di quei negrieri, insieme a diversi abitanti dell'isola, si erano spinti fra le macerie, adoperate come barricate, per rispondere al fuoco della nave ammiraglia.
Fucili ed un paio di cannoni erano a loro disposizione, ma tuttavia sembravano poca cosa per respingere quell'attacco.
Ma ogni proposito di resistenza terminò quando alcune cannone arrivarono dal basso promontorio che sovrastava il porto di Bivar.
“Sparano dalla vecchia torre” disse qualcuno “adoperando il cannone! Qui siamo facile bersaglio!”
E tutti cominciarono a scappare, abbandonando così il porto, ormai ridotto in cumulo di macerie fumanti.
Erano stati Tommaso ed i suoi soldati, impossessatisi della torre e del cannone, a sparare su di loro.
“Ormai è tutto inutile” Barbaleone a Clio ed ai suoi filibustieri “e se restiamo finiremo per rimetterci la pellaccia. Io dico che abbiamo solo due possibilità... o ci addentriamo all'interno di questa dannata isola, cercando un rifugio sicuro, oppure ritorniamo all'Hydra e tanti saluti.”
“Intendete dire che dobbiamo lasciare Bivar?” Chiese Yanos.
“O quello” rispose Barbaleone “o scappare verso l'interno e cercare un posto sicuro tra i boschi e le grotte di quest'isola.”

Guisgard 25-08-2014 00.25.22

Elisabeth lasciò quella stanza e salì fino alla sua camera.
Non era mai stata in quel luogo e ovviamente non conosceva quel faro, eppure sapeva muoversi al suo interno come se avesse vissuto là da sempre.
Raggiunse così il suo giaciglio, dove poté riposare.
In breve il sonno la raggiunse e sognò.

La scogliera era brulla ed il vento che soffiava dal mare pareva volerla rendere ancora più arida e desolante.
Elisabeth era sulla cima, fissando le inquiete onde che andavano ad infrangersi spumose contro i bassi scogli.
Ad un tratto dei passi alle sue spalle.
Si voltò e vide Symoin.
Indossava una lunga veste, ornata all'altezza del collo da una meravigliosa pelliccia di ermellino che incorniciava una generosa scollatura..
“Impara...” disse la donna alla sacerdotessa “... ciò che ti circonda ti appare sempre e solo come uno specchio...” sorrise “... uno specchio che riflette il tuo stato d'animo, le tue sensazioni, le tue emozioni e talvolta i tuoi desideri...” guardò il mare inquieto “... il mare ti appare agitato solo perchè dentro di te sei agitata... la donna sta lottando con la sacerdotessa... con i suoi istinti, i suoi sussulti, decisi ad abbattere la folle austerità che ti imprigiona...” rise appena.
Elisabeth allora tornò a guardare il mare, ma qualche istante dopo cominciò ad udire qualcosa.
All'inizio pensava fosse il vento, ma quel sibilo pian piano iniziò a mutare, divenendo gemiti, sospiri, grida, risate.
Seguì allora tutto ciò ed arrivò ad una piccola grotta.
Vi entrò e vide, al chiarore di una torcia, sdraiati sulla roccia fredda due corpi nudi, uniti dalla medesima danza fatta di piacere e passione.
E riconobbe quei due corpi: erano Symoin e Nettuno.

Un lieve alito di vento alla finestra ed Elisabeth si svegliò di colpo.
Era notte fonda e le immagini di quel sogno, così reale ed intenso, erano ancora fisse nella sua mente.

Guisgard 25-08-2014 00.34.49

Altea puntò il cannocchiale contro quelle strane nuvole all'orizzonte.
Il loro movimento, gli irreali riflessi che generavano, poi lo stormo di gabbiani tutt'intorno e il silenzio tornato di nuovo ossessivo sul mare.
Anche Velv si voltò a fissare quel misterioso spettacolo, mentre i mortai della sua nave continuavano a bersagliare di colpi il porto di Bivar.
E all'improvviso Altea vide qualcosa emergere da quelle basse nuvole.
Un grande vascello che, apparso come dal nulla, navigava silenzioso tra le calme onde di quel mare divenuto di colpo enigmatico.
http://www.kathleenmcgregor.com/images/LaNaveNera.jpg

Clio 25-08-2014 13.49.24

Annuii a Barbaleone.
"Si, ormai è inutile restare... Intanto incamminiamoci... Come facciamo a lasciare Bivar senza che se ne accorgono? Perché, certo, se loro restano qui a prendere a cannonate l'isola e noi invece ce la siamo filata, è la cosa migliore... Andate a prendere la ragazza... Ah, se non valesse così tanti soldi, spererei proprio che fosse rimasta uccisa dalle loro cannonate, se lo meriterebbe proprio suo padre... E sarebbe la fine della carriera di Velv.." Sorrisi appena.
"Un momento... E se glielo facessimo credere?" Esclamai.
"Vestiamo un cadavere che le somigli grosso modo, reso irriconoscibile dalle cannonate, e a lei diamo un altro vestito.. L'avranno uccisa loro, torneranno a casa con la coda tra le gambe, e noi potremo venderla in santa pace, tanto sull'Hydra ho abiti adatti a lei.. Che ne dite?".

Altea 25-08-2014 14.45.49

Puntai il canocchiale verso quelle strane nuvole, mentre la Regina di Afravalone continuava la sua lotta, ma sentivo lo sguardo di Velv verso quello strano fenomeno.
Lentamente le nuvole iniziarono a diradarsi creando nel mare uno scenario surreale...e quel silenzio..come se mi estraniassi dal colpo dei cannoni.
Ad un tratto da quelle nuvole apparve, come nato da esse, un veliero...non era possibile..il veliero non volava, anzi navigava lento generando calme onde.
Tolsi lo sguardo dal canocchiale...si era proprio un veliero,mi voltai verso Velv..guardava da quella parte ma se ne era accorto?
Ebbi un tremore..guardai nuovamente col cannocchiale, quel moto ondoso lento non mostrava di essere in assetto di combattimento..almeno..non sapevo che fare..ero sicura fosse il veliero di cui si parlava tanto? Velv avrebbe potuto dargli fuoco con una cannonata e magari era solo un comune veliero..ma se era nostro nemico saremmo finiti noi sotto il suo fuoco.
Mi sporsi di più, e puntai verso il ponte...qualcuno doveva pur esserci su quella nave..o era una nave fantasma oppure pilotata da dentro cosa alquanto assurda.

Guisgard 25-08-2014 16.07.42

“Ma è un'ottima idea.” Disse Barbaleone a Clio. “Diavolo di un ragazza!” Esclamò divertito. “Lo dico sempre che il tuo cervello unito al mio carisma ci porterebbero in dono tutto il Flegeerico!” Rise. “Taborn, va a prendere la ragazza e la sua dama.” Ordinò al suo uomo.
“Vengo anche io.” Fece Yanos.
“Siamo soci e ancora non vi fidate, eh!” Fissandolo il corsaro.
“Al nostro posto voi vi fidereste?” Replicò Yanos.
Come tutta risposta Barbaleone rise di nuovo.
Così Taborn e Yanos tornarono nel magazzino in cui erano stati messi gli schiavi, per ritornare poco dopo con i due preziosi ostaggi.
Yolanda e la sua dama apparivano visibilmente scosse da tutta quella storia.
“Mettiamo in atto il piano” mormorò Barbaleone “e torniamo poi subito alla nave. Non vedo l'ora di lasciare questa dannata isola.”
“Sperando” disse Yanos “che non abbiano assediato le sue coste...”

Clio 25-08-2014 16.24.57

"Sì, è anche la mia paura che abbiano assediato le coste, erano tre navi sole, però, tornando all'Hydra passeremo da un punto rialzato, e da lì potremo osservare la costa, per capire la direzione da prendere. Male che vada, penseremo qualcos'altro.. se stanno bombardando l'isola, avremo un leggero vantaggio, e dovremo filarcela il prima possibile.." pensierosa.
Arrivarono le due prigioniere. Erano obiettivamente scosse.
"Non abbiate paura, ce ne andiamo adesso.." mi tolsi il lungo cappotto "Mi serve il tuo vestito, milady... ma ti prometto che ne avrai uno altrettanto bello.. non possiamo più portarlo con noi.. e anche il ventaglio..." con gli occhi nei suoi.
Alzai lo sguardo sugli uomini con noi, facendo segno di girarsi.
"Sono affari da donne, se vedo un occhio spuntare, ci conficco un coltello senza pensarci due volte.." secca, per poi fissare di nuovo la ragazza.
"Non fare storie, non abbiamo tempo, puoi togliertelo da sola, mentre io veglio che loro non si girino, e poi mettere il mio cappotto, oppure fare storie e io darò ordine a loro di spogliarti.. decidi tu..".

Guisgard 25-08-2014 16.37.26

Yolanda non disse nulla a quelle parole di Clio.
Prese poi il cappotto dalle mani della corsara e guardò la sua dama di compagnia.
Queste le sorrise timidamente, alzandosi e mettendosi davanti a lei, in modo da coprirla da eventuali sguardi indiscreti.
Yolanda allora si tolse l'abito ed indossò il cappotto di Clio.
“Insomma...” sbottò Barbaleone “... quanto tempo ancora ci vuole? Possiamo voltarci, stramaledizione?”
“Comunque” mormorò Yanos “l'idea del capitano Clio è buona... infatti osservando dall'alto la costa si potrà capire se assediano o meno l'isola ed anche eventuali via di fuga.”

Clio 25-08-2014 16.53.55

Sorrisi a Yolanda.
"Brava ragazza.. avrai un bellissimo abito, promesso.." dolcemente.
"Piantatela che non è roba per voi.." urlai rude agli altri pirati.
Avevo già individuato il cadavere che ci serviva.
"Bene, andate voi, ci metto un attimo.." col vestito in mano.
Raggiunsi il corpo martoriato di una ragazza dalla pelle bianca come la sua, col viso sfigurato perché era sotto le macerie.
Le tolsi il semplice abito che indossava, per poi metterle, un po' a fatica, quello di Yolanda. Non doveva neanche essere una poveraccia, perché indossava comunque un bel corpetto bianco e una sottoveste leggera sotto l'abito azzurro. Non sarebbe stato credibile che Yolanda non indossasse biancheria.
Dopo poco tutto fu pronto e lasciai la ragazza sotto le macerie.
Buttai il vestito dopo essermi allontanata molto dal cadavere, e raggiunsi i miei sul punto più alto.
"Tutto a posto.. avete scoperto qualcosa?".

Guisgard 25-08-2014 17.06.30

Clio lasciò il luogo in cui si trovava il cadavere che aveva scelto per inscenare la morte di Yolanda, per poi raggiunse i suoi uomini e Babarleone che nel frattempo erano giunti su una riparata altura, dalla quale era possibile non solo dominare con uno solo sguardo tutto il porto di Bivar, ma anche buona parte della costa occidentale dell'isola.
Ma appena la corsara raggiunse i suoi, davanti a tutti loro si mostrò uno strano spettacolo.
Alcune basse nubi parevano navigare isolate lungo l'orizzonte, generando strani giochi di luce nel cielo e curiosi bagliori sulle acque del mare.
Poi, all'improvviso, da quelle nuvole emerse qualcosa.
Prima lontana e confusa, poi pian pian più vicina e visibile.
Era un gigantesco vascello che navigava lento tra le onde.
E nel vederlo apparire la Regina d'Afravalone cessò di colpo i suoi attacchi al porto di Bivar.

elisabeth 25-08-2014 17.11.04

Mi coricai......e mi addormentai stanca ...stanca di dover decifrare ogni parte del mio stato d'animo......e il sognò arrivò....come la realtà arriva alle porte del nuovo giorno.....guardavo il mare......ero arrabbiata ...stanca....triste.....quando alle mie spalle arrivò....Symoin, bella e sensuale come sempre....lei forse aveva capito tutto dalla vita lei era la parte di me che non conoscevo....o che non volevo conoscere, le mie doto avevano spinto altri a farmi scegliere la strada della Divina accondiscendenza..........il vento portava alle mie narici il suo profumo.......dolce....mischiato alla salsedine.........udivo...udivo le sue parole e la mia tempesta interiore.......e mi chiedevo se Symoin non fosse il mio Ego reincarnato...........lei parlava e io guardavo il mare ..la scogliera....e poi, non udii piu' la sua voce......Silenzio.....udii dei rumori e come spinta da mano invisibile..seguii quei rumori trasformati in gemiti.....c'era un grande albero e in quella piccola radura sotto quell'albero...Symoin si univano in una danza armoniosa.....quella scena....mi sembrava di averla vista cento volte......mi avvolse la rabbia...i miei occhi si riempirono di lacrime......divenni così furiosa......che il sonno mi abbandono'.....una lieve alito di vento mi accarezzo' il volto ancora rigato di lacrime aprii gli occhi e guardai il soffitto.....avevo il cuore chiuso in una morsa di ferro...mi alzai dal letto......ed aprii l'armadio che c'era in quella stanza...trovando il vestito che Symoin aveva nel sogno...la pelliccia di ermellino era morbida e bianca come la neve.....mi tolsi la camicia da notte e mi vestii......e attraverso i riflessi della luna che si specchiava all' interno del faro......usci' fuori.......corsi verso....la scogliera e vidi il mare in tempesta..........." Dimmi o Dea ...... e' questo che riservi a chi ti dedica la vita ?.......ci insegno ad amare......vuoi amore....e poi e' l'amore stesso che tormenta chi ti ascolta ?......".....Urlai talmente forte....che la gola mi bruciava....quando sentii un rumore alle mie spalle

Clio 25-08-2014 17.20.26

Raggiunsi i miei, e seguii i loro sguardi.
Restai immobile a guardare il mare.
Un gigantesco veliero si materializzò dal nulla, e la Regina di Afravalone si bloccò.
"Amica o nemica?" mormorai "Se è lì per dare manforte, siamo fritti, se invece li attaccano, gli faccio un monumento, e andiamo a dargli man forte.. vediamo un po'.." pensierosa.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 09.05.04.

Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License