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Arrivammo al commissariato, e chiedemmo del criminologo che aveva contattato il mio capo.
Lui ci ricevette poco dopo, era un uomo cordiale e distinto. Mi sedetti accanto a Fessen e restai in silenzio, dato che io ero lì solo per accompagnarlo. |
"Organizzazione di eventi" risposi, con tono sicuro, mentendo di nuovo.
Ma le bugie a fin di bene erano legittime, giusto? Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Quindi...” disse Fessen apparendo comunque a suo agio “... a cosa devo questo invito?”
“Diciamo perchè lei è una persona al corrente dei fatti.” Il criminologo. “Ossia?” “Lei è riuscito ad intervistare l'uomo più misterioso al mondo.” Fissandolo Masper. “Per questo è stato convocato. Ci piacerebbe sapere come ci è riuscito.” Goaz era presente e non smetteva di guardare Destresya in maniera poco appropriata. Sorridendole. “L'ho già detto all'ispettore...” Fessen “... è stato Fantamas a contattare me.” “Perchè proprio lei?” “Bella domanda...” ridendo Fessen “... quando lo risentirò, allora glielo chiederò.” Sarcastico. |
"Sia più precisa..." disse la direttrice a Gwen "... organizzava cerimonie? Ricevimenti? Matrimoni?"
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Oh, accidenti!
Ma una risposta sola non bastava? "Sì, esattamente" annuendo, sempre sicura e convincente. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Bene." Disse la direttrice annotando tutto. "Bene... quando vuole cominciare il suo periodo di prova? Dopo poi vedremo come si sarà trovata con noi."
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Oh, finalmente.
"Se vuole anche subito, sono disponibile" sorridendo "Ma se è troppo presto, ci sarei già da domani." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"No, oggi va benissimo." Disse la direttrice a Gwen. "Siamo a corto di personale. Torni di là e le commesse le daranno un'uniforme, per poi spiegarle l'abc del suo lavoro qui per ora."
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"Ottimo! Farò del mio meglio, signora, la ringrazio" alzandomi con un sorriso.
Poi tornai in negozio ad avvisare le commesse. Era una sensazione meravigliosa, questa. Sapere che avevo la possibilità di ricominciare, di farmi una nuova vita, una vita di cui non dovermi vergognare, una vita per la quale non avrei dovuto mentire. Mi sentivo bene, infinitamente leggera. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Le commesse diedero a Gwen un'uniforme e cominciarono a spiegare come muovere i primi passi nel negozio ed in quel mestiere.
Le clienti non mancavano, quasi tutte diun certo ceto sociale e la merce in vendità era di altissima qualità. Buona parte della giornata, così, trascorse serena, lavorando, ma trasmettendo a Gwen un senso di soddisfazione e benessere. |
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