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“Allora andiamo.” Disse Pavel avvicinandosi alla sedia di Nyoko, per poi porgerle la mano. “Ti accompagno io...” sorridendo.
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Altea giunse infine alla locanda, dove entrò e suonò un campanellino consumato e arrugginito.
Allora dalla cucina arrivò un uomo alto ed allampanato, dal grembiule unto e l'espressione seccata. “Eccomi...” disse “... cosa vi occorre?” |
Portai la testa verso di lui e alla sua proposta sorrisi. "Vedi ecco... Non posso camminare..." dissi spostando lievemente la gonna mostrandogli le rotelle della sedia.
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Dopo un pò arrivò un uomo dai modi rudi..ovviamente non era una locanda signorile.
"I miei omaggi..mi chiamo Altea e mi manda qui un frate..si un frate eremita con un molosso che vive in una grotta. Sono fuggita con suor Matilde e gli orfani dall' orfanotrofio..il frate mi ha detto di andarmene da queste terre ma non condivido..potete darmi ospitalità, ho i soldi...poi se volete posso lavorare qui..o potreste trovarmi voi una degna sistemazione, anche perchè devo ricostruire la mia vita" e sorrisi. |
Elv restò a guardare Gwen.
“Abbastanza da scoprire quanto sei brava con la musica.” Disse. “Perchè hai smesso? Colpa mia? Per questo non riprendi a suonare?” |
Sorrisi, un po' in imbarazzo, ma gaiamente per quel complimento.
"Vi ringrazio" mormorai. Poi mi chiese perché avessi smesso. Se voleva che riprendessi, lo avrei fatto immediatamente. Così ricominciai, intonando una melodia un po' più leggera e frizzante della precedente. "Vi sentite meglio?" Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Pavel guardò le rotelle della sedia su cui era seduta Nyoko.
Senza dire nulla e senza mostrare stupore o altro, il ragazzo con un gesto improvviso ma delicato prese in braccio la giovane. I due ragazzi lasciarono la stanza e scesero nel giardino, senza che lui mostrasse fatica nel portarla in braccio. |
Non vedevo ne sentivo nulla, pensavo di averlo sconvolto. "Siete ancora lì..." dissi aspettando una risposta. Invece due braccia forti mi afferrarono prendendomi in braccio. Istintivamente strinsi le braccia intorno al suo collo per potermi reggere ma lui sembrava non provare fatica. https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...58f281ddf7.jpg presto l'aria fresca investì il mio viso e sul mio voltò sorse un sorriso sincero.
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Brindarono tutti insieme, in quella sala decadente.
Poi terminarono il loro pasto. “Nel castello” disse il padrone del maniero ai commedianti “ciò che non manca è lo spazio. Petrone vi accompagnerà al piano di sopra, dove abbiamo molte stanze ormai da anni in disuso. Vi sistemerete come meglio vi garberà.” “Prego, seguitemi.” Petrone a Clio ed agli altri attori. |
“Ah, vi manda Frate Nicola.” Disse il locandiere sorridendo ad Altea. “Beh, allora potrete alloggiare qui senza problemi. Quanto al lavoro, ahimè, non posso offrirvi nulla, visto che le spese sono tante ed il guadagno appena sufficiente. Se però vi occorre denaro allora si potrebbe domandare in giro. Magari alle prigioni, dove le sguattere sono sempre molto richieste. Anche se lavorare lì non è il massimo, lo so.”
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