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Elv accompagnò Gwen fin davanti casa sua, accostando al marciapiede per farla scendere.
"Eccoci qui..." disse lui guardandola. |
Arrivammo davanti casa mia e ci fermammo.
Lo guardai sorridendo. "Grazie per la serata, il cinema..." dissi "Beh, se hai bisogno di me sai dove trovarmi..." sorridendo con un occhiolino. Gli lasciai un bacio sulla guancia e scesi dalla macchina. Imboccai poi le scale interne e raggiunsi il nostro ben più modesto appartamento, di sicuro più modesto della villetta dove mi aveva portata Elv. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Eccolo, era arrivato.
Subito tutti si girarono verso di lui, che però venne da me. Veniva sempre da me di prima mattina, e la cosa mi faceva sentire importante. Dopotutto lo ero, lui non faceva che ricordarmelo. Oggi era il grande giorno, e lui si vedeva benissimo che non stava più nella pelle. Lo seguii nel suo ufficio e presi la tazza che mi porgeva, arrossendo lievemente mentre lo ascoltavo rapita, decantare quella rosa che ora faceva bella mostra di sè sul tavolo. "Fortunata la donna a cui ne donerai una, allora!" con aria divertita. Poi sorseggiai il tè, che lui prendeva sempre col dolcificante, che io nascondevo nel cassetto in caso finisse. "Allora, capo, come siamo organizzati per l'intervista di oggi?" gli chiesi, ancora con la tazza fumante in mano. |
L'auto di Elv sfrecciò via e Gwen entrò nel suo modesto appartamento.
Qui la sua amica, con cui condivideva l'affitto, era ancora a letto a dormire. |
Fessen sorrise a Destresya, un sorriso sornione e si sedette alla sua scrivania.
Accese il pc ed aprì una cartella con password segreta. “Eccola la nostra intervista...” disse “... la nostra gallina dalle uova d'oro!” Compiaciuto, facendo l'occhiolino alla bella segretaria. “Pubblicala sul nostro sito e che sia on line per l'edizione del pomeriggio.” |
Lizzie dormiva ancora, segno che magari era rientrata già da un bel po'.
A quel punto, mi spogliai, indossai la camicia da notte e anche io andai a dormire, sentendomi stranamente rilassata, appagata e soddisfatta. Quasi felice. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen si addormentò poco dopo, per poi essere svegliata da un odore di cibo.
Lizzie si era svegliata ed ora preparava il pranzo. |
Mi addormentai subito dopo essermi coricata e mi svegliai all'ora di pranzo, visto il profumo che sentivo.
Allora mia alzai e raggiunsi Lizzie nella piccola cucina. "Mi chiedo perché tu sia ancora in questo buco piuttosto che in qualche ristorante..." dissi, con un sorriso assonnato, mentre mi sedevo a tavola. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Molto semplice..." disse divertita Lizzie a Gwen "... perchè scaldare cibi precotti non è esattamente ciò che nei ristoranti la gente si aspetta di vedere." Ridendo e servendo in tavola. "Allora, com'è andata stanotte? Io non ho battuto chiodo..." sedendosi e mangiando.
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"Tu ti sottovaluti, amica mia" le feci notare, iniziando a mangiare.
Poi mi chiese come fosse andata stanotte. "Molto strano." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lizzie guardò Gwen incuriosita.
"Aspetta..." disse "... che significa... strano? Ti hanno chiesto qualcosa di bizzarro? Magari uno di quei giochetti in costume?" Ridendo. "Una volta beccai un tipo... mi offrì il doppio a patto che avessi indossato un costume da Catwoman, mentre lui faceva Batman." Scuotendo il capo divertita. |
Accennai una risatina silenziosa scuotendo il capo.
Allora le raccontai cos'era successo, dall'incontro col padre di Elv a... Beh... La notte con Elv, fin quando lui mi aveva riportata a casa Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lizzie guardò Gwen e sorseggiò un bicchiere d'acqua fissandola in modo strano.
"Ti ho detto mille volte di evitare simili situazioni con i clienti..." disse a mò di richiamo. |
Conoscevo quello sguardo...
E infatti, la paternale arrivò. "Oh ma andiamo, cosa avrei dovuto fare? Dirgli di no?" dissi, roteando gli occhi "Avrei voluto vedere te..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Già, in effetti 400 Taddei sono una bella cifra..." disse Lizzie sparecchiando "... io manco in una settimana li guadagno tra poco..." fissando Gwen.
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Osservai ogni movimento di Fessen, mentre si sedeva alla scrivania e sistemava quella cartella segreta in cui sapevo che nascondeva le sue informazioni migliori.
Annuii a quelle parole. "Sì, capo, ci penso io!" con un sorriso "Sarà caricato sul sito in tempo per l'edizione del pomeriggio!". Non vedevo l'ora di sentire anche io quell'intervista. "Posso fare altro per te, capo?" fissandolo negli occhi azzurri così intenti a fissare il computer. |
Assunsi un sorriso divertito.
"Non pensavo avrebbe accettato..." commentai guardando fuori dalla finestra. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Si...” disse Fessen a Destresya “... voglio tutta la pubblicità della fascia pomeridiana prima e dopo l'intervista, così da sfruttare al meglio il tutto. Inoltre ci starebbe bene una citazione letteraria... credo da Il Conte di Montecristo... qualcosa sulla giustizia... apparirà prima dell'intestazione... è tutto... puoi andare, cara.” Facendole l'occhiolino.
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"I ricchi sono così..." disse Lizzie a Gwen "... sono strani, eccentrici... e possono permettersi di esserlo." Scuotendo il capo. "Beh, alla fin fine hai fatto bene a spennare il pollo."
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Sospirai appena.
Già. Era così. "Progetti per la giornata?" chiedi, alzandomi per mettere via il mio piatto e le mie posate e cambiando discorso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Beh, si potrebbe andare in giro per fare compere." Disse divertita Lizzie. "Abbiamo guadagnato in una notte quanto ci facciamo di solito in un'intera settimana." A Gwen.
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"Certo capo!" gli sorrisi, annuendo "Sarà un grande successo, ne sono sicura! Se hai bisogno di me, sai dove trovarmi".
Restai nella stanza ancora un momento, poi tornai alla mia scrivania, a preparare tutto per il lancio dell'intervista. Preparai il format per il sito, la pubblicità, avvisai poi Fessen che tutto era pronto. |
Ridacchiai annuendo.
"Sì, d'accordo, andata..." acconsentii. In effetti non aveva torto e qualche sfizio potevamo pure concedercelo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Destresya si occupò di tutto e poco dopo l'intervista era on line sul sito del giornale.
In brevissimo tempo arrivò nei telegiornali e su tutte le reti nazionali. Gwen e Lizzie, passeggiando tra i negozi del centro, videro davanti ad una vetrina di oggetti elettronici l'intervista andare in onda. Sul monitor si vedeva solo un noto giornalista, Fessen, che parlava al telefono con qualcuno. Si trattava del famigerato Fantamas, che aveva accettato di farsi intervistare. “Eccoci qui...” disse Fessen al telefono “... è in linea?” “Si.” Una voce roca, visibilmente camuffata, con un vago accento straniero. “Come preferisce essere chiamato?” “Lei conosce il mio nome.” “Certo.” “Tutto il mondo lo conosce.” “Si, immagino sia così.” Fessen. “Allora mi chiami con quello.” “Perfetto, signor Fantamas... mi dica, restando sul suo nome... da dove deriva? Che origine ha?” “Perchè sono inafferrabile, proprio come un fantasma... e allo stesso modo di uno spettro sono ritenuto da molti inesistente... ciò mi da un vantaggio enorme sui miei nemici.” “Chi sono i suoi nemici?” “Il mondo intero.” “Eh, è il caso di dirlo... molti nemici, molto onore.” Sarcastico Fessen. “Sono un genio e come tale il mondo mi odia, ma mi teme anche.” “Beh, senza offesa... lei è un ladro... ovvio non nutra della stima dei suoi simili...” “Il mondo detesta ciò che non può comprendere.” Il lestofante. “Come sono stati osteggiati i Profeti e gli artisti.” “Non può dirsi un Profeta, no?” “Io porto la verità.” “Ossia?” “Ciò che è vero, ciò che è giusto.” Spiegò il ladro. “E di conseguenza la giustizia.” “Quindi mi faccia capire... lei è il buono e la polizia è cattiva?” “Bene e male sono concetti assolutamente superati per me.” “Come mai si è lasciato intervistare?” Domandò Fessen. “Perchè lei vive ad Afragolopolis.” “Che onore...” “Afragolopolis è la sola città che ancora non ha conosciuto una delle mie imprese.” “Magari qui non vogliamo tale onore...” divertito Fessen. “Un teatro non è tale se non ospita un degno attore.” “Quindi mi sta dicendo che ruberà qualcosa in città?” “Esattamente.” “E cosa di preciso?” “Io sottraggo ciò che con l'inganno è stato trafugato.” “Cioè?” “I beni della Chiesa.” Sentenziò il criminale. “Sono patrimonio dell'umanità e come tale verranno restituiti al popolo.” “Sono opere che ecclesiastici mecenati hanno commissionato nei secoli a grandi artisti... quindi, per amore della verità, sono proprietà della Chiesa.” “La Chiesa non esiste.” Fantamas con tono acuto. “Come tale non ha alcun diritto.” “Può dirmi cosa ruberà di preciso?” “Lo saprete a tempo debito...” “Ci lascia così?” La telefonata si interruppe. “Beh, il nostro fantomatico Fantamas, per non smentirsi, è svanito nel nulla anche stavolta.” Sorridendo Fessen. “Grazie per l'ascolto, amici ed amiche da casa. Per ora è tutto. A presto.” L'intervista terminò. https://steeledevoted.files.wordpres...ooth.jpg?w=500 |
Sistemai ogni cosa per il lancio dell'intervista, e questa, dopo poco, fu in onda.
Poi restai, con tutta la redazione, e probabilmente l'intera città, ad ascoltare l'intervista. Avevo quasi i brividi nel percepire l'importanza di quel nastro per il mio capo e la sua carriera. Era davvero un asso! Chissà come aveva fatto ad ottenere quell'intervista! Dopo l'ascolto tornai nell'ufficio del mio capo. "È stato un successone capo!" sorridendo. |
Destresya raggiunse l'ufficio di Fessen, dove erano già giunti gli altri della redazione, compreso il direttore, tutti a complimentarsi con lui.
Gli indici di ascolto dell'intervista erano altissimi ed era stata il video più cliccato in Internet. |
Risi a quelle parole di Montes.. "Certo ne sono sicura, altrimenti non mi sarei proposta" con la stessa aria fredda.
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C'era già un sacco di gente.
Chi diavolo si permetteva di entrare nell'ufficio del capo prima di me? Arrossi rendendomi conto di quel pensiero, e di quanto fosse poco consono. Cercai con lo sguardo Fessen e gli sorrisi. Avevamo fatto davvero centro quella volta, il nostro giornale sarebbe stato sulla bocca di tutti! https://cdn.pornpics.com/pics/2017-0...5174_03big.jpg |
"Bene..." disse Montes ad Altea "... naturalmente non operarai da sola, ma ti sarà affiancato un altro nostro agente."
In quel momento arrivò una delle assistenti di Montes. "Signore, questa deve vederla..." lei, per poi azionare uno dei monitor, mostrando l'intervista di Fantamas che tutte le reti nazionali stavano mandando in onda. |
"Ora, amici ed amiche mie..." disse Fessen a Destresya ed agli altri entrati nel suo ufficio "... non ci resta che contare fino a 10... 1... 2... 3... 4... 5... 6... 7... 8... 9... 10!"
Puntualmente il telefono squillò e lui fece cenno a Destresya di rispondere. |
Scossi la testa sorridendo a quelle parole di Fessen.
Oh se ci sapeva fare in quelle faccende! Lo fissai per un momento, e poi il telefono squillò. Annuii al mio capo, e risposi. "Buongiorno, quotidiano Munn, ufficio di Fessen!" con tono professionale. |
"Quel grandissimo bastardo..." disse ridendo un uomo al telefono "... ma come diavolo ci è riuscito? Non voglio saperlo! No, per nulla! Gli dica sono il signor Copplan e sono disposto ad acquistare un'intera pagina del vostro giornale per la mia pubblicità dell'intimo! Gli dica che ho alcune ragazze niente male da far sfilare sulle pagine del vostro giornale, con tanto di tanga o perizoma! Eh, che impunito quel Fessen!" Rivolto a Destresya.
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Ascoltai quello strano uomo con un sorrisetto divertito, appuntandomi tutto quello che diceva.
Non solo Fessen, ma anche il direttore sarebbe andato in visibilio all'idea di vendere tutta quella pubblicità. Ecco magari il mio capo, invece, si sarebbe interessato di più alle donne in tanga che altro, ma che ci potevo fare? Lui era lui... "Sono davvero lieta che abbia apprezzato il lavoro del signor Fessen.." fissandolo sorridendo, come a dire che aveva fatto colpo "E che voglia investire in pubblicità nel nostro giornale, se mi lascia i suoi contatti, signor Coppian, la farò contattare direttamente dall'amministrazione!". |
Uscimmo a fare un giro nei dintorni ne non molto lontano da casa, in un negozio di elettronica, vedemmo un'intervista ad un certo Fantamas.
"Ma non è un criminale?" dissi a Lizzie, ascoltando. Avevano entrambi ragione, per come la pensavo. Non era giusto che certe cose fossero appannaggio di pochi, ma era sbagliato anche rubare. "Bah, certa gente è davvero curiosa..." commentai, riguardo quel Fantamas. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Destresya si accordò con quell'uomo e poi la telefonata terminò.
Intanto Fessen aveva stappato una bottiglia di champagne per festeggiare con tutti loro. Altre telefonate giunsero in tutti gli uffici della redazione, poiché l'intervista aveva fatto centro. |
"E' un criminale e secondo meè pure pazzo." Disse Lizzie a Gwen. "Ed aggiungerei anche megalomane, visto che annuncia a tutti dove effettuerà il prossimo colpo." Scuotendo il capo. "Dai, finiamo il nostro giro... oltretutto dobbiamo anche fare un pò di spesa per stasera..."
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"Beh, pazzo sicuro... Nessuno avrebbe il coraggio di fare tutto quello che ha fatto lui..." asserii.
"Sì, infatti. Andiamo" annuii, mentre ci dirigevamo verso il piccolo centro commerciale lì vicino. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Era una di quelle giornate in cui non ci si fermava un secondo.
Una di quelle così frenetiche da non darti nemmeno il tempo di respirare. Almeno per me, dato che Fessen era tutto impegnato a festeggiare meritatamente il suo successo, ora toccava a me gestire il tutto. Le telefonate si susseguirono una dopo l'altra, l'intervista era stata davvero un successo. In un momento di calma mi avvicinai a lui sorridendo. "E io non mi merito un bicchierino di champagne?" fissandolo negli occhi con un sorrisetto. |
"Non so..." disse Lizzie a Gwen mentre raggiungevano il piccolo centro commerciale "... ma ho idea che quel farabutto a te in qualche modo piaccia..." fissandola.
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“Ma certo, mia cara...” disse Fessen con un sorriso a Destresya “... il bicchiere più colmo di tutti per te...” riempiendo un bicchiere anche per lei “.. e ci vuole un brindisi... al coraggio... all'intuizione... al successo... salute!” Facendole l'occhiolino.
Il telefono squillò di nuovo. |
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