Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 25-10-2015 23.56.14

La lussuosa auto militare, di un verde oliva lucido e metallizzato, sebbene già impolverato per la strada dissestata, risaliva lungo la bassa altura e da poco messosi alle spalle il borgo si avviava verso il forte di comando.
Il paesaggio era brullo, roccioso e contornato da chilometri e chilometri di nulla.
“Non manca molto, madama...” disse il militare alla guida a Gaynor “... la base si trova in cima all'altura e ci arriveremo fra pochi minuti. Sicuramente il comandante sarà già stato avvertito del vostro arrivo.”

Guisgard 25-10-2015 23.57.47

La piccola Iris stava in piedi, davanti ad un cespuglio che fuoriusciva da un dosso roccioso, stringendo la sua bambolina di pezza.
Accanto a lei, steso sul groviglio frondoso, con le braccia incrociate dietro la nuca e col cappello abbassato sul viso, se ne stava qualcuno con indosso una divisa militare, ma non di quelle portate dai legionari.
“Perchè” disse Iris “ti piace volare?”
“Sai che non ci ho mai pensato?” Quello sul cespuglio. “Dici che dovrei?”
“Io vorrei volare per vedere il Sole da vicino.” Iris giocherellando con la sua bambolina. “A te non piace il Sole?”
“Io preferisco di gran lunga la Luna invece.” Mormorò lui.
“Perchè la Luna?” Fissandolo Iris.
“Beh, perchè...” sorrise lui “... lascia perdere, sei ancora troppo piccola per capire questo genere di cose...”
Poi, ad un tratto, si udì la voce di Marwel.
“Mamma!” Esclamò Iris voltandosi verso di lei.

Lady Gwen 26-10-2015 00.07.13

Ero intenta ad osservare il paesaggio sterile e arido, quando intravidi qualcosa.
Un centro abitato.
Il primo e apparentemente l'unico dopo chilometri.
"Di che luogo si tratta?" chiesi all'uomo accanto a me.

Clio 26-10-2015 00.07.50

Annuii ai due legionari, per poi volarmi e fare cenno al fotografo di seguirmi.
Lo ascoltai quasi indifferenza, poteva sembrargli pittoresco tutto quello, ma mi chiesi se avesse mai compreso la vostra vita li.
Poi le solite manfrine su come mai mi trovassi li.
Alzai gli occhi al cielo.
"No, voglio vedere Canabias tornare nel nulla da cui è venuta.." Con determinazione e disprezzo.
Dopo qualche passo mi fermrmai.
"Eccoci.." Indicando la stanza "Lo studio del capitano".

Dacey Starklan 26-10-2015 00.13.02

Spalancai gli occhi a quelle nuove parole, che avevano generato una spiegazione del tutto diversa da quella a cui inizialmente avevo creduto. Certo quei tre uomini mi stavano cercando, certo c'erano dei soldi in ballo ma mi cercavano non per avidità ma per permettermi di ricongiungermi con la piccolissima parte di famiglia che mi era restata. Facevo quasi fatica a credere alla mia fortuna. Quegli uomini proprio sul mio stesso treno!

Esitai comunque dal farmi riconoscere da quei tre avvocati, non mi sentivo comunque al sicuro, forse solo perché, visto il mio recente passato, faticavo a fidarmi di qualcuno. E rivelando la mia vera identità a loro mi sarei dovuta fidare.

Decisi di tenerli d'occhio, sul treno e anche dopo, per studiare i loro comportamenti e infine svelare la mia identità quando fosse stato il momento più giusto.

Marwel 26-10-2015 10.53.01

Vide Iris voltarsi verso di lei e aprire le labbra in un grande sorriso, ma l'attenzione di Marwel non fu catturata dalla bambina, ma bensì da un uomo con il volto parzialmente celato da un cappello.
D'istinto prese il braccio di Iris e la tirò a se per allontanarla; se avesse voluto farle del male l'avrebbe già fatto, no? Se avesse voluto rapirla non l'avrebbe di certo ritrovata con tanta facilità? Molte domande si affollarono nella mente della ragazza.
Un raggio di sole spezzò le nuvole grigie e il volto della fanciulla venne illuminato e riscaldato da quel debole calore. I suoi occhi non si staccarono nemmeno un secondo dal militare, perchè si, era di questo che si trattava, ma ella non riconobbe la divisa dei legionari e la sua ansia si moltiplicò, tanto che spinse la bambina dietro di se e si portò la mano destra dentro il mantello all'altezza della schiena. Era li che teneva il suo pugnale e mai se ne separava, poichè quelli erano tempi duri e bisognava saper difendersi.
"Certo che potrebbe disarmarti in pochi secondi..." pensò. Effettivamente quell'uomo era un militare ed era sicuramente addestrato alla lotta, ma Marwel sapeva che si sarebbe fatta uccidere pur di salvare ognuno dei suoi bambini.
"Mamma!" sentì la voce di Thomas e si girò immediatamente: davanti a se si ritrovò i bambini a cui aveva detto di rimanere fermi e, ovviamente, loro non avevano obbedito e adesso Marwel si ritrovava, forse, a doverne difendere quattro e non una sola.
"Cosa ci fate qui? Vi avevo detto di rimanere dov'eravate!" li rimproverò.
Si voltò di nuovo verso l'uomo e gli chiese "Chi siete, soldato?"

Altea 26-10-2015 15.47.07

Arrivai alla chiesetta della Beata Vergine, vi era pace e quiete e la natura sembrava essersi risvegliata in quel piovoso tardi pomeriggio di Ottobre. Udii il suono della campanella, stavo per entrare ma vidi dei fedeli uscire, probabilmente dopo le preghiere e vidi il signor Cadfel, padre della mia migliore amica Sara nonchè uomo molto colto e si diceva pure abile politico. Lo rincorsi urlando.."Signor Cadfel, si fermi gentilmente". Egli riconobbe la mia voce e voltandosi, il suo paffuto viso si illuminò in un radioso sorriso. Lo raggiunsi prendendo fiato "Finalmente vi incontro, è molto vorrei parlare con voi. Vi è qualcosa che mi tormenta e volevo il vostro parere e so mio nonno vi ha molto in considerazione."Gli narrai quello che era appena accaduto al laghetto a braccia conserte e pensierosa."E' strano quel Rodian non mi conoscesse, voi ne avete sentito parlare? Ma se fosse di Chevral..questo significa i nostri ragazzi e uomini se ne stanno andando per andare ad Evangelia in cerca di gloria e fama..e soldi. Ovviamente a causa della nostra neutralità" sbuffai. "Mio nonnno non cede, io sono fermamente convinta dobbiamo far parte della Alleanza, la neutralità non ci giova. Avete visto in giro un rappresentante o un soldato di Afralignone o Capomazda a perlustrare il nostro Ducato come pattuito? No, e sapete perchè?".L' uomo mi fissava interessato, lo stimavo per questo poichè considerava molto il mio pensiero o come fossi ora la vera regnante di Chevral."Perchè non siamo di nessun aiuto signor Cadfel e loro hanno Evangelia a proteggerli, cosa importa a loro di noi? E se venissero in nostro aiuto non lo farebbero gratuitamente, se fossimo loro alleati sarebbe diverso. E chi ci assicura Canabias non ci attacchi, hanno ucciso mio padre e potrebbero farlo con tutti noi della Casata".Mi contorcevo le mani nervosamente cercando di parlare piano per non far ascoltare il discorso alla gente che arrivava alla chiesetta."Ad esempio, mettiamo Capomazda venga in nostro aiuto, pensate non vorrebbero le nostre terre? Conoscete quei Taddei, certo famiglia rispettabile e di valorosi antenati. Purtroppo ho un ricordo legato alla mia infanzia e prima adolescenza in quel posto, quando passavamo le vacanze estive nella nostra dimora laggiù, a poca distanza del Palazzo taddeide e i miei genitori e mio nonno avevano un ottima amicizia con loro..e veniva quel ragazzino irriverente, sicuro di sè come non mai..non lo sopportavo" e strinsi il pugno "doveva mostrarsi superiore. E io dovrei rischiare di dare in mano le mie Terre a loro..o a lui?". Scossi il capo mentre il viso dell' uomo si ampliava in un sorriso formando piccole fossette nel suo viso paffuto."Sarò orgogliosa ma non ci sto, se fossimo alleati di Afralignone potrei tornare laggiù ma senza dare conto a nessuno e mia madre e mie sorelle potrebbero essere al sicuro. Volete farlo capire a mio nonno non stiamo fuggendo come codardi, è che lui ha prospettive per me...ma lo faccia per mie sorelle e mia madre, io rimarrei qui. Io penso lui non creda nemmeno in questa neutralità, lo fa solo perchè si rende conto...non possiamo detenere un forte esercito e fondo economici al loro pari..devo dire in orgoglio siamo uguali" e scoppiamo in una risata ma vi era preoccupazione.

Lady Gaynor 26-10-2015 21.36.21

"Bene" risposi al militare "non sarà mai troppo presto per arrivare..."
Ecco che veniva fuori il lato insofferente del mio carattere. Ero partita con le migliori intenzioni, eppure erano bastati un deserto roccioso e un viaggio scomodo a smorzare il mio entusiasmo. Signore, ti prego, fa che vada tutto bene...

Guisgard 26-10-2015 23.24.57

“Quella laggiù” disse l'uomo accanto a Gwen “è Evangelia. L'ultimo baluardo della cultura Afralignonese in queste lande desertiche. Oltre essa vi è solo il nulla.”
Si trattava di un borgo fortificato ed arroccato sulle pendici di una bassa altura, sulla sommità della quale sorgeva la parte più alta e nobile, se così possiamo dire, dell'abitato urbano.
Era un forte militare che sembrava inespugnabile.

Guisgard 26-10-2015 23.29.22

“Interessante.” Disse il fotografo, mentre con Clio si avviava verso lo studio del comandante. “Si, decisamente un punto di vista interessante. Dopotutto l'odio è un po' come l'Amore, dunque rappresenta una spinta emotiva non indifferente. E perchè mai una ragazza odia così tanto Canabias?”
Un attimo dopo raggiunsero la porta che dava allo studio del comandande.

Guisgard 26-10-2015 23.39.22

La voce di Marwel e poi quelle dei bambini fecero destare, per un attimo, quel misterioso militare.
Indossava un giubbotto da aviatore, pantaloni militari e stivali di cuoio neri.
Sul cappello che gli copriva per buona parte il viso compariva una stella sbiadita, di quelle che si possono vedere spesso in quegli ambienti frequentati dai militari regolari.
E alla domanda della ragazza, per un istante, il militare sollevò il cappello quel tanto per guardarla bene.
Fu uno sguardo rapido, ma attento, di chi è abituato a squadrare e giudicare in un attimo il mondo intorno a sè.
“Mica male...” disse, per poi sorridere e tornare a coprirsi buona parte del viso sotto il suo cappello “... già, niente male avere tanti figli in così giovane età...” cominciò a fischiettare “... chi sono? Sono il vento impetuoso che soffia e grida nelle notti desolate.” Divertito.
“Hai detto che volavi.” Fece Iris.
“Infatti...” mormorò il misterioso militare “... infatti il vento vola. Niente vola più in alto e più veloce del vento.”
“E' vero.” Sorridendo la piccola.

Marwel 26-10-2015 23.47.03

Ancora il volto del militare rimaneva celato sotto il cappello e Marwel cominciava ad irritarsi e istintivamente la sua mano strinse più forte il manico del pugnale ed indietreggiò insieme ai bambini.
Pensava forse di prenderla in giro con quella risposta per nulla soddisfacente? Eppure non poteva scaldarsi e rispondergli male, poichè aveva dei bambini da proteggere e anche se stessa.
Iris sembrava divertita da quell'individuo e non riusciva a rimanere a lungo dietro la figura della madre che cercava di nasconderla.
"Si, sono figli miei, ma non li ho partoriti io. Se non vi dispiace vorrei vedervi in volto, soldato" disse la ragazza senza togliergli gli occhi di dosso.

Lady Gwen 26-10-2015 23.48.48

Ascoltai le parole dell'uomo e m voltai di nuovo verso il paesaggio.
C'era qualcosa di fiero in quella ostinata persistenza, un posto cosí temuto eppure ancora in piedi, un luogo che riusciva a restistere anche di fronte all'ariditá e alla sterilitá, come il tarassaco che sboccia anche nei terreni piú avversi.
Mi resi conto che quel luogo mi piaceva sempre di piú.

Guisgard 27-10-2015 00.11.12

Capitolo II: Il magnifico avventuriero



<< “Ah! La sua persona è tutt'altra cosa. Ho visto tante stranezze in lui, e se volete vi dica ciò che ne penso, vi risponderei che lo considero come uno degli eroi di Byron, che la sventura ha marcato col suo sigillo fatale; un Manfred, un Lara, un Werner, uno insomma di quegli avanzi di antica famiglia che, diseredati della fortuna paterna, se ne sono procurata un'altra con la forza del loro genio di avventurieri che li ha posti al di sopra delle leggi della società.” >>

(Alexandre Dumas, Il conte di Montecristo)



Quella richiesta di Marwel fu perentoria e nell'udirla il misterioso militare sorrise.
“Se continuate a stringere così forte quell'arma che nascondete” disse senza togliersi il cappello del viso “finirete per farvi male. Ho sempre pensato che il connubio donne ed armi fosse sbagliato.” Finalmente si alzò da quel cespuglio che aveva scelto come giaciglio e si accomodò il cappello, liberando i lunghi capelli scuri e mossi e mostrando così il suo volto.
E restò a fissarla divertito con i suoi enigmatici occhi azzurri.
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Clio 27-10-2015 00.15.00

Odio, era quello a legarmi a Canabias.
No, non solo almeno, era molto di più, era molto più complesso, ma era anche impossibile spiegarlo a quel fotografo.
E sinceramente la cosa non mi importava nemmeno.
"Perché va contro tutto ciò che è Sacro, Bello e Giusto..." Risposi, quasi con indifferenza ma velata determinazione per poi sorridere "Ma di qui non passerà, Evangelia non cadrà finché noi avremo vita e vi assicuro che non è poi così facile uccidere un legionario.." con un sorriso che mal celava l'orgoglio e il senso di appartenenza che sentivo.
Salutai cortesemente gli agenti di guardia alla porta del capitano.
"Dobbiamo parlare col capitano.." Dissi loro "È giunto il fotografo.." Indicandolo con un cenno "Lui lo attende!".

Guisgard 27-10-2015 00.18.53

Gwen prese a perdersi in quello scenario.
C'era qualcosa di indomito e selvaggio tra quelle rocce consumate dal vento ed arse dal Sole.
Qualcosa di primordiale, che batteva forte e fiero oltre il Tempo e lo spazio.
Poi il fischio del treno salutò quasi quel mondo, con le sue atmosfere epiche e romantiche.
“Tra breve raggiungeremo la stazione di Evangelia, signori.” Disse il controllore camminando nel vagone. “Ci fermeremo pochissimi minuti. I signori passeggeri intenzionati a scendere a questa fermata sono dunque pregati di prepararsi. Ripeto, il treno sosterrà pochi minuti, poi ripartirà per Città di Capomazda.”

Lady Gwen 27-10-2015 00.21.30

La voce del controllore mi destó da quelle riflessioni.
Stavamo per arrivare.
Presi allora la mia borsa e la valigia e mi preparai all'arrivo, in preda all'ansia e all'entusiasmo.

Marwel 27-10-2015 00.22.37

Ah si, lo immaginava. Sapeva che il soldato aveva scoperto che stringeva un pugnale in mano, ma tuttavia non sciolse le dita e continuò ad impugnarlo come se l'uomo non le avesse detto nulla.
Finalmente l'individuo si alzò e mostrò il suo volto a Marwel che, stupita, si bloccò ed abbassò lo sguardo. Era certa di aver guardato quegli occhi abbastanza a lungo da ricordarli azzurri, eppure aveva scorto una sfumatura grigia nelle iridi. Non ne era sicura, per nulla, ma più di tutto non era sicura di ciò a cui stava pensando. Ai suoi occhi? Perchè? Per quale motivo? Aveva decisamente altro a cui pensare!
"So dove mettere le mani, non preoccupatevi" rispose cercando di apparire aspra, ma il suo tono di voce era incerto e la tradì.
"Perchè parlavate con Iris?" gli chiese ritentando di imprigionargli gli occhi nei suoi.

Guisgard 27-10-2015 00.31.35

A quelle parole di Clio i due militari che sorvegliavano lo studio fecero loro segno di entrare.
Così la ragazza ed il fotografo furono al cospetto del capitano Goz.
“E così” disse questi fissando il nuovo arrivato “tu saresti... com'è il nome?”
“Zac Heon, signore.” Sorridendo il fotografo.
“Ah, si...” annuì con indifferenza Goz “... purtroppo ho poca dimestichezza con i nomi...” accendendosi il sigaro.
“Voglio dirvi, signore, che sono molto felice e grato di essere qui.” Entusiasta Zac. “Vedere questo mondo che per molti è romanzato...”
“Alt, figliolo.” Lo fermò il comandante. “So che stai facendo il tuo lavoro e che i capoccia del Comando Superiore ti hanno imposto qui. Cerchiamo allora si mettere in chiaro le regole, così andremo subito tutti d'accordo.”
“Certo, signore.” Annuì Zac.
“Vedi di non rompere gli zebedei e di non intralciare il nostro lavoro, chiaro?” Senza mezzi termini Goz. “Non voglio cavolate del tipo mettetevi in posa, né sciocchezze varie come foto di gruppo e così via. Fa il tuo lavoro, ma cerca di essere invisibile, chiaro?”
“Siete stato molto chiaro, signore.” Accomodante Zac. “Vedrete, non vi darò noie.”
“Lo spero, ragazzo.” Fumando Goz. “Lo spero... per te.”

Clio 27-10-2015 00.36.01

Fummo portati al cospetto del capitano, e io restai in silenzio mentre i due parlavano.
Cercai di nascondere un sorrisetto divertito a quelle parole del capitano, ma ero davvero lieta che avesse pensato lui a mettere in chiaro le cose.
Senza contare che apprezzavo molto il fatto che non le mandasse a dire, nè usasse mezzi termini: fraintendimenti con lui erano praticamente impossibili.
Per un momento immaginai i piloti in posa, docilmente, ed era davvero un'immagine divertente quanto surreale.
Eppure ero sicura che avrebbe trovato scene ottime per le foto anche spontanee.

Guisgard 27-10-2015 00.38.28

“Perchè” disse il misterioso militare a Marwel “parlavo con la piccola?” Per poi guardare la bambina. “Beh, perchè è simpatica.” E subito Iris gli sorrise. “E poi perchè il suo tono era decisamente meno aspro e sospettoso del vostro.” Tornando a guardare Marwel. “Ma dopotutto si sa... i bambini sono molto più sensibili di noi adulti.” Facendo l'occhiolino alla bambina, che subito rispose con un altro sorriso. “Facciamo un patto, miss... com'era il vostro nome?” Rivolto a Marwel. “Ah, già, che sciocco... non me l'avete detto... allora ne troverò uno io, che mi sembri adatto a voi... vediamo un po'... miss dai boccoli biondi? O preferite miss dagli occhi verdi?” Rise piano. “Comunque voglio proporvi un accordo... voi mollate la misteriosa arma che nascondete lì dietro, così da non rischiare di farvi male, mentre io mi impegno ad andarmene. Mi sembra un patto equo, no?”

Marwel 27-10-2015 00.49.06

Iris sembrava affascinata dal misterioso militare e non smetteva di sorridergli, più di quanto non lo facesse con lei, ma poteva capirla, poichè l'uomo pareva molto carismatico e per nulla banale.
"Miss Marwel" quasi ringhiò. Il militare la irritava sempre di più, ma nel contempo c'era qualcosa in lui che le impediva di pensare lucidamente e questo era anche peggio della rabbia.
Le chiedeva di lasciare il suo pugnale, come se bastassero parole gentili e richieste fatte con i suoi occhi penetranti a scacciare via il terrore che aveva di lui. Già, perchè ne era terrorizzata. Il controllo che aveva sul suo respiro che si faceva sempre più affannato, le metteva una gran paura.
Ma cosa poteva fare? Puntargli l'arma contro e rischiare di essere disarmata e poi... poi chissà cos'altro. O forse nulla.
Mollò la presa sul manico del pugnale e mostrò le mani bianche e delicate per fargli vedere che non teneva nulla tra le mani.
"Ecco soldato" disse, come se stesse concedendo i suoi polsi alle manette.

Guisgard 27-10-2015 01.03.02

Il treno fischiò ancora.
Evangelia era ormai prossima.
Gwen prese la sua valigia e si preparò a scendere.
Dal finestrino era possibile vedere ancora meglio il borgo ed il suo fortino, ora che il Meridian Exspress si accingeva a raggiungere la stazione.
E sull'estremità dell'altura si vedeva dominare la base della Legione Straniera.
http://images2.wikia.nocookie.net/__...s_Palace_1.png

Lady Gwen 27-10-2015 01.05.46

Ci avvicinavamo sempre di piú alla cittadina.
Dalla nostra posizione era possibile vedere soprattutto la base della legione straniera, forte, stabile e massiccia, praticamente irremovibile.

Guisgard 27-10-2015 01.12.19

“Perchè allora” disse uno dei tre uomini “giungere in questo posto dimenticato?”
“Perchè qui ad Evangelia” rispose l'uomo con la valigia aperta “ci attende l'uomo di cui vi ho parlato.”
“Quell'ex capitano militare?” L'altro dei tre.
“Si.” Annuì l'uomo con la valigia aperta. “L'unico che sembra disposto ad accettare questo lavoro. Per cominciare le ricerche ci occorre un uomo simile, volgarmente detto d'azione, abituato ossia alle situazioni precarie e critiche, poco rispettoso dell'ortodossia comune e disposto a rischiare. Insomma un uomo che per denaro sia disposto a tutto. Anche a rischiare di essere scoperto dalla polizia segreta di Canabias.”
“Come possiamo fidarci di un uomo simile?” Il primo che aveva parlato.
“Semplicemente pagandolo.” Mormorò l'uomo con la valigia aperta. “Fin quando lo pagheremo egli ci sarà fedele. Semplice quanto inquietante. Ma è così che oggigiorno va il mondo.”
Tutto ciò udito da Dacey.
Poi il fischio del treno ed il controllore che annunciava l'arrivo imminente ad Evangelia.

Guisgard 27-10-2015 01.16.23

“Apprezzo molto la vostra franchezza, signore.” Disse Zac. Ripeto, da me non avrete noie.”
“Oh, ne sono certo.” Annuì Goz. “Tenente, accompagnate il nostro fotografo negli alloggi non ufficiali e trovategli una stanza in cui sistemarlo.” Rivolto a Clio.

Dacey Starklan 27-10-2015 01.17.30

Le informazioni continuavano a scorrere come un fiume in piena dalla bocca di quei tre. Era incredibile e la cosa mi fece quasi sorridere.

Avrei tanto voluto sapere come avrebbero reagito nel sapere che ero a pochi sedili di distanza.

Dunque quei tre uomini erano solo gli emissari ma chi mi avrebbe cercata davvero era un po' quarto uomo. Uno in più che avrei dovuto tenere sotto controllo.

Evangelia. Eccola lì , pensai mentre osservavo il panorama che cambiava ancora.

Sperai che quella sosta non durasse troppo.

Guisgard 27-10-2015 01.19.13

Il misterioso militare guardò le bianche mani di Marwel e sorrise.
“Avete ancora il segno di ciò che fino ad un attimo fa stringevate con forza nella mano.” Disse lui. “Ad occhio e Croce direi un pugnale, non troppo grande, forse uno stiletto o qualcosa poco più grande di un temperino. Ma fate bene, non bisogna mai fidarsi di nessuno, miss Marwel.” Accomodandosi il cappello in segno di saluto. “Soprattutto se si è belle come voi e se si hanno dei bambini a cui badare.” Annuì. “Beh, ogni promessa è debito, no? Dunque vi porgo il mio saluto...” con irriverente inchino “... e credo sia ora che mi congeda da voi.”
“Andrai a volare?” Chiese Iris.
“Primo o poi, principessa.” Facendole l'occhiolino lui. “I miei omaggi, miss Marwel dagli occhi verdi.” Rivolto di nuovo alla ragazza.
E andò via tra le rocce ed i cespugli di bacche selvatiche.

Clio 27-10-2015 01.22.26

Annuii al capitano.
"Venite.." Dissi spiccia al fotografo, per poi salutare militarmente il capitano e lasciare la stanza.
"Intanto vi mostro la base, avrete poi modo di visitarla come riterrete più opportuno...".
Mentre camminavamo, così, spiegavo al fotografo le funzioni dei vari ambienti, qualche nome di legionari o altro.
Dopo un po' raggiungemmo gli alloggi non ufficiali e cercai una stanza libera finché non la trovai.
"Ecco qua il vostro alloggio.." Aprendo la porta della stanza "Non sarà una reggia, ma immagino che foste preparato a una sistemazione di questo tipo" con un leggero sorriso.
"Avete domande?" Chiesi al fotografo "Ora dovrò tornare dai miei uomini, se avrete bisogno, non esitate a chiedere..".

Guisgard 27-10-2015 01.25.43

Il Meridian Express entrò finalmente nella stazione di Evangelia.
Si trattava di una piccola stazione, desolata ed a stento funzionale.
Infatti quasi nessun treno passava più di là a causa della guerra.
Di nuovo il treno fischiò e poi pian piano si fermò.
Le porte si aprirono e i pochi intenzionati a scendere abbandonarono i vagoni.
Tra essi vi erano Gwen e i tre borghesi di cui Dacey a lungo aveva udito i loro discorsi.
“Spero che ci porti frutto questa sosta ad Evangelia...” disse uno dei tre.
“Vedrai, sarà fruttuosa.” Annuì un altro di loro.

Dacey Starklan 27-10-2015 01.28.26

I tre uomini scesero dal treno durante la sosta e lo stesso feci anche io. Non ne ero entusiasta ma non potevo perderli di vista e poi due passi non mi avrebbero fatto di certo male.

I tre borghesi però non erano scesi per caso ma sembravano aspettare qualcosa, o qualcuno. Forse l'ex militare di cui li avevo sentiti parlare. In qualsiasi caso dovevo seguirli con molta attenzione, senza farmi scoprire, mantenendo una distanza prudente.

Lady Gwen 27-10-2015 01.28.26

Finalmente il treno si fermó ed io scesi alla stazione.
Era un ambiente spartano e a stento funzionante, sicuramente a causa della guerra, ma non ero certo lí per la stazione.
Cosí, con l'annuncio ben conservato nella borsa, m guardai intorno per capire dove andare.

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Guisgard 27-10-2015 01.30.00

Zac posò i suoi bagagli sul lettino, una brandina non del tutto comoda, per poi guardarsi intorno.
“Sembra davvero di essere in un romanzo d'avventura del secolo scorso.” Disse entusiasta. “In verità” fissando Clio “avrei non una risposta, ma una richiesta. Posso inaugurare la mia attività di fotografo qui facendovi alcuni scatti?”

Clio 27-10-2015 01.35.18

Lo guardai di traverso, non sapevo se essere divertita o infastidita da quella sua convinzione che fosse un romanzo.
Ma forse la vita di molti era diversa dalla nostra, più piatta e inutile.
Poteva avere senso la sua illusione.
Poi a quelle parole scoppiai a ridere, dimenticando la disciplina.
"No!" Scuotendo la testa "Se vi aspettate che mi metta in posa o mi faccia fare una foto a comando avete sbagliato a capire.." Divertita "Se riuscirete a farmi una foto mentre non me ne accorgo buon per voi, ma così a comando proprio no..".
Cercai di riprendermi da quella risata e mantenere il contegno che si addiceva al mio ruolo davanti ad un civile.
"Se non c'è altro, Zac, vi lascio alle vostre faccende..".

Guisgard 27-10-2015 01.41.31

Dacey scese dal treno anche lei, seguendo i tre borghesi a distanza di sicurezza per non farsi notare.
“Ed ora” disse uno dei tre agli altri due “dove andiamo? Come faremo a raggiungere questo nostro uomo?”
“Ha forse un recapito, un indirizzo a cui trovarlo?” Un altro dei tre.
“Mi ha detto” rispose il terzo dei tre “che lo avremmo trovato in una bisca poco distante dalla stazione. Una sorta di cantina in cui si gioca d'azzardo.”
“Andiamo bene...” fece sarcastico il primo che aveva parlato.
E e i tre si avviarono verso il borgo, in cerca della cantina in cui cercare il loro uomo.
Intanto Gwen, scesa anche lei dal treno, intenta a capire dove andare, avendo con sé l'annuncio di lavoro, notò il capostazione poco lontano.
Lui di certo poteva aiutarla.

Lady Gwen 27-10-2015 01.45.25

Mi guardavo intorno, anche se non capivo a chi potessi rivolgermi.
Vidi poi il capostazione e decisi di chiedere a lui.
"Perdonate" gentilmente, sorridendo "Ho trovato questo annuncio e sarei interessata, ma sono appena arrivata e non so dove andare" mostrandogli l'annuncio "Potreste di grazia aiutarmi?"

Dacey Starklan 27-10-2015 01.48.26

Una bisca, non certo un posto raccomandabile ma non avevo molta scelta. Anzi una l'avevo, restare nella stazione e rischiare di perderli di vista oppure seguirli. E la seconda opzione fu la mia scelta.

In quanto principessa di una monarchia avevo ricevuto un'educazione che spaziava dall'etichetta, alle lingue antiche moderne, storia e letteratura, arte e musica, equitazione, tiro con l'arco, scherma e tiro al piattello. Queste ultime tre specialità non erano del tutto consone alla tradizione ma mio padre, in assenza di figli maschi, aveva deciso di insegnarle a me e alla mie sorelle. Insomma quegli insegnamenti mi erano tornati in mente mentre seguivo i tre borghesi per le vie di un borgo a me sconosciuto, e mi davano un senso di sicurezza, pensavo che almeno in caso di necessità mi sarei potuta difendere. Era una cosa che mi ripetevo spesso da dopo la morte della mia famiglia.

Seguii gli uometti con i loro abiti formali e le loro valigette mentre raggiungevano una via poco invitante e capii che la bettola dove stava l'uomo che cercavano non doveva essere distante.

Guisgard 27-10-2015 01.51.42

“Bene.” Disse Zac sorridendo a Clio. “Vi ringrazio per la disponibilità, tenente.”
La ragazza uscì e lui prese a sistemare le sue cose.
Poi, finito ciò, si sedette sul letto, tirò fuori un taccuino e cominciò ad annotare la sue prime impressioni su quel luogo.
Intanto, appena lasciati gli alloggi ufficiali, Clio sentì suonare all'improvviso l'allarme.
Tutti i legionari allora si radunarono nel cortile del forte.
Poco dopo, incuriosito e munito della sua macchina fotografica, arrivò anche Zac.

Clio 27-10-2015 01.57.25

Salutai il fotografo e lasciai gli alloggi non ufficiali.
Neanche il tempo di fare ordine nei miei pensieri che udii l'allarme suonare.
Corsi immediatamente sul ponte per raggiungere gli altri.

Guisgard 27-10-2015 02.03.16

Il capostazione annuì a Gwen e poi prese il suo annuncio per leggerlo.
“Infermiera al fortino della Legione Straniera...” disse lui “... siete proprio certa di vole accettare questo incarico? Comunque dovete raggiungere la base dei legionari, lassù in cima.” Indicando il forte sull'altura. “Se volete vi è una camionetta che ogni giorno va lassù. Altrimenti dovrete arrivarci a piedi.”


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