Camelot, la patria della cavalleria

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Lady Gwen 10-09-2018 23.53.18

Annuii anche io, mentre mi baciava la mano.
Poi, accarezzò i miei capelli ed io lo ascoltai, incuriosita ed affascinata
Sorrisi con civettuola malizia a quella sua variazione sul tema.
Già.
Anche io amavo i suoi capelli.
Sembravano intessuti coi fili della stessa seta oscura con cui avevamo filato la nostra anima, con la pazienza dei secoli e il fuso di tenebra della passione e della nostra natura perversa, terribile e raffinata.
"E invece... Invece della nostra, di vita? Cosa si dice?" dissi pianissimo, con sottile divertimento, n l mezzo di quel bacio appassionato.

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Guisgard 10-09-2018 23.56.41

La carrozza arrivò al castello ed il portone d'ingresso si aprì, facendola entrare all'interno del castello.
Altea, suo nonno e Clemen si ritrovarono nel grande cortile interno.
Apparve allora una donna molto anziana, dai lunghi capelli bianchi e gli occhi di un grigio vago, piatto.
“Il barone De Goth ci attende.” Disse il vecchio De Bastian.
La donna annuì e pregò loro di seguirla.
Entrarono così nella parte che un tempo avremmo definito nobile del castello, tutta avvolta da una sinistra penombra che a stento il candeliere tenuto dalla vecchia riusciva a lacerare del tutto.
Arrivarono in un salone un tempo di certo sfarzoso, ma ora cadente ed impolverato.
“Attendete, prego.” La vecchia, per poi andare via.
Qui, i tre notarono un vecchio ritratto alla parete, raffigurante una donna bellissima.
http://www.stars-portraits.com/img/p...#91;41755].jpg

Guisgard 11-09-2018 00.01.29

“Che è simile alle sottili ombre delle notti senza Luna...” disse Elv sfiorando con le labbra quelle di Gwen “... dove non vi è la compassione delle stelle, né la consolazione della prossima alba... ma solo il rincorrersi di ore senza tempo... immortali e perdute...” baciandola ancora, con stavolta più desiderio.

Lady Gwen 11-09-2018 00.08.13

Tennis gli occhi chiusi sentendo le sue labbra dolci e vellutate danzare sulle mie mentre sussurrava la sua risposta al mio quesito.
Sorrisi poi, incantata da quelle parole così vere, prima che mi baciasse di nuovo.
Quella scintilla divampò fra noi, da un momento all'altro e nessuno di noi due sembrava intenzionato a volervi porre un freno.
Ma perché farlo, dopotutto?
Nulla ci era imposto, in questa lunga e notturna esistenza, allo stesso modo in cui nulla ci era vietato, soprattutto amarci e soddisfare il reciproco desiderio.
"Che poeta, ho scelto, con cui trascorrere l'eternità..." sussurrai, con un vago sorriso divertito.

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Guisgard 11-09-2018 00.13.38

“Chissà...” disse Elv sulle labbra di Gwen “... forse sono solo un ladro che ruba versi per usarli poi come chiave ed aprire il tenebroso cuore della mia meravigliosa compagna...” baciandola con impeto, affondando le labbra su quelle di lei fino a farle schiudere, aprendosi così la strada in cui far scivolare la sua umida lingua ancora pulsante del sangue delle loro vittime e trovando ad accoglierla quella di lei.
Un bacio lungo quanto il crepuscolo infinito su quei boschi, fino a dissolvere il resto del giorno e chiamando a loro la cupa sera, buia e sinistra, perduta e sensuale.
Giunse così il tempo in cui andare.

Lady Gwen 11-09-2018 00.21.04

Sorrisi scuotendo appena la testa, prima di venire talvolta dall'impeto del suo ennesimo bacio.
Un bacio forte, profondo, caldo, che ancora una volta ci unì in quel vincolo inscindibile e umido di sangue.
Un bacio che portò via con sè gli ultimi sprazzi di giorno, chiamando a sè la sera, scura e illuminata appena da un piccolo spicchio di luna.
"È ora, dobbiamo andare. Il nostro ospite a breve si desterà dal suo ultimo sonno e dovremo anche parlare urgentemente con il Consiglio..." dissi piano.
Lo baciai un'altra volta, poi mi allontanai da lui e aprii le tende di velluto, così che la magia della notte pervadesse il grande salone della Magione.

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Guisgard 11-09-2018 00.32.59

Il buio della notte invase la stanza ed Elv salì sopra, dagli altri.
Scese dopo un po', seguito dai nuovi adepti e futuri confratelli.
Non c'era tempo per spiegare loro quella nuova non vita.
Elv porse la mano a Gwen e tutti insieme, attraverso il cunicolo segreto, raggiunsero l'ultimo rifugio della congrega.
Si ritrovarono così in un vestibolo sotterraneo, illuminato da alcune candele ed ospitante diverse figure incappucciate.
Caius e Giulius erano in piedi, in mezzo ad altri confratelli e dai loro volti Elv percepì che già erano al corrente di tutto.

Lady Gwen 11-09-2018 00.42.10

Le nuove reclute scesero giù, favorevoli o meno che fossero alla loro nuova vita.
Lo avevamo deciso al posto loro e tanto doveva bastare.
Avevano l'eternità per comprendere.
Attraversammo lo stretto cunicolo, ormai spinti dalla forza dell'abitudine per quante volte avevamo percorso quel passaggio e ci ritrovammo nell'ampia sala illuminata solo da larghe e tozze candele dalla fiamma incerta e traballante.
La pianta centrale della stanza era circondata dai nostri confratelli e consorelle disposti a semicerchio e incappucciati.
Al centro, in mezzo a loro, Caius e Julius mostravano un'espressione seriosa e che dava ad intendere che fossero al corrente di tutto.
Mi fermai facendo un lieve cenno del capo e mi avvicinai a loro, il fruscio del mio vestito che accarezzava il pavimento in marmo e il ticchettio dei miei lenti passi che riecheggiava rimbalzando da una parete all'altra.
"Immagino saprete già ciò che sta per accadere" mostrandogli la missiva datami da Elv "Dobbiamo immediatamente pensare ad una soluzione, non è situazione che possa essere presa sotto gamba. C'è in gioco il futuro della nostra razza e non possiamo permettere che un misero mortale lo metta in discussione" continuai, con tono profondo e greve, fissando i loro occhi cremisi.

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Guisgard 11-09-2018 00.53.53

Caius ascoltò Gwen e lesse la lettera.
Poi la mostrò a Giulius.
“Vieni avanti, Atano...” disse Caius ed uno dei confratelli fece un passo verso di lui “... hai detto di conoscere questo Inquisitore, vero?”
“L'ho visto...” l'altro “... ero a Licinia... e poi l'ho rivisto a Suession...”
“Che uomo è?”
“Colto, furbo...” Atano a lui “... è un Domenicano e ha praticato diversi esorcismi... Don Tommaso lo chiamano... l'ho visto condannare diversi uomini accusati di eresia... il duca gli ha concesso carta bianca... può firmare sentenze e condanne senza che nessuno possa mettere in discussione il suo operato.”

Lady Gwen 11-09-2018 00.58.22

I due membri del Consiglio lessero la lettera e chiamarono Atano.
Affermava di conoscerlo e la sua testimonianza sembrava affidabile.
Oltre che terribilmente nefasta.
"Farlo sparire sarebbe un azzardo, sarebbe come indicare loro la strada per la nostra casa e chiedergli di ucciderci" constatai "Ma allora cosa fare? Come scongiurare il pericolo?" pensierosa, mentre cercavo una soluzione pensando a velocità frenetica.

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