Camelot, la patria della cavalleria

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llamrei 27-03-2008 18.10.57

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llamrei 27-03-2008 18.15.36

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Hastatus77 28-03-2008 13.55.30

BASE MITOLOGICA

Miti di tipo arturiano si ritrovano già nella antica Grecia. Arcade, re dell'Arcadia e figlio di Callisto, trasformata in orsa, fu trasformato nella stella Arcturus, cioè "guardiano dell'orsa", intesa come l'Orsa Maggiore, che non era altro che la sua stessa madre Callisto trasformata in costellazione. L'etimologia del nome latino "Artorius" potrebbe essere collegata ad "Arcturus", forse tramite il popolo italico dei Messapi, che si consideravano discendenti di Arcade e per i quali "Artas" era un nome di re. Graham Anderson ha trovato ulteriori analogie: Arcade governava su di una città nota come "la Tavola" e possedeva una arma magica denominata "Calabrops" (che richiama la "Caliburn" di Artù). Anderson, partendo dalla "connessione sarmata", trova anche numerosi altri paralleli con miti del Vicino Oriente che potrebbero aver influito sulla costruzione del mito arturiano. Molti gli elementi leggendari e le semi-dimenticate divinità celtiche confluite nei personaggi del mito arturiano.
La parola arth nell'odierna lingua gallese corrisponde a "orso", e tra i celti continentali (anche se non in Britannia) esistevano molte dinività-orso chiamate Artio o Artos. Inolte, artur (gallese) e arturus (latino) significano "uomo-orso". E Artù è chiamato l’Orso di Britannia da alcuni scrittori.
L’orso uno dei simboli con cui è identificato Artù, anche perché artur (in lingua gallese) e arturus (in latino) significano "uomo-orso". E sempre in gallese la parola arth corrisponde a "orso".È stato anche suggerito che Artù fosse in origine una semi-divinità celtica o preistorica, le cui leggende furono gradualmente trasformate in eventi storici per tramandare e conservare le tradizioni e le leggende celtiche dopo l'avvento del cristianesimo. Un esempio simile sarebbe quello del dio del mare Llyr, che divenne il leggendario re Lear.
C'è anche chi sostiene che la figura di Artù sia completamente inventata, un eroe dei bardi celtici di cui loro cantavano le gesta, simile ai racconti germaniche su Beowulf (che in alcune storie compare come Bodvar Biarki), la cui saga fu composta dai coloni sassoni in Britannia proprio attorno al periodo in cui cominciarono a emergere le prime leggende arturiane. E si può notare come Artù e Beowulf abbiano molti elementi in comune: sono coraggiosi capi militari che poi diventano re, hanno spade magiche, vengono traditi dai loro stessi uomini e muoiono senza un erede. I draghi sono inoltre figure importanti in entrambe le saghe. Infine, come quello di Artù anche il nome di Beowulf significa orso (mentre Bodvar Biarki significa "orso da combattimento").
Si può pensare che Beowulf abbia almeno in parte influenzato le emergenti leggende arturiane, e viceversa. Oppure si possono ipotizzare influenze reciproche. La vicenda di Beowulf è ambientata nel VI secolo, periodo delle prime leggende arturiane. E se anche le prime tradizioni orali anglosassoni su Beowulf non abbiano influenzato le più antiche tradizioni arturiane, la versione scritta, realizzata per la prima volta dai monaci (che cristianizzarono il mito di Beowulf, così come fecero con le tradizioni celtiche) nell'Inghilterra del X secolo, potrebbe aver influenzato autori tardi come Goffredo di Monmouth (che scrisse in Galles nel XII secolo).
Artù potrebbe anche essere stato influenzato dalla figura di Sigmund della Saga di Volsung. Entrambi avevano discendenze regali, per provare le quali dovettero però estrarre una spada (Artù da una roccia, Sigmund dalle radici di un albero). Inoltre, entrambi commisero incesto senza saperlo, generando figli bastardi.

llamrei 28-03-2008 16.38.00

state facendo un'ottima ricerca messer Hastatus, complimenti!
Aspetti nuovi che non conoscevo

Hastatus77 31-03-2008 13.43.50

NESSUNA BASE STORICA

Una scuola di pensiero, che è andata crescendo a partire dalle critiche mosse da David Dumville, sostiene che non ci sia alcuna base storica per la figura di Artù, che sarebbe dunque del tutto inventata. Del resto, come sostiene questa corrente di pensiero, non esiste nessuna fonte a lui contemporanea (e nessuna credibile).

Hastatus77 31-03-2008 13.46.29

Quest'ultima cosa non avrei voluta inserirla... però per correttezza l'ho citata, anche se io credo che Artù sia veramente esistito.

llamrei 31-03-2008 15.06.01

Vi quoto Sir Hastatus: anche per il mio modesto pensiero, e per quello che può valere, credo che Artù sia realmente esistito

Morris 31-03-2008 15.44.30

Il Regno è salvo!!! Sire.. grazie di esistere!

Hastatus77 01-04-2008 13.33.26

LE DODICI BATTAGLIE

Elenco di seguito le battaglie associate alla figura di Artù, indicate nel Manoscritto di Harley 3859 del British Museum:
  1. "ostium fluminis Glein"
  2. "aliud flumen Dubglas in regione Linnuis"
  3. "aliud flumen Dubglas in regione Linnuis"
  4. "aliud flumen Dubglas in regione Linnuis"
  5. "aliud flumen Dubglas in regione Linnuis"
  6. "flumen Bassas"
  7. "in silva Celidonis, Cat Coit Celidon"
  8. "in castello Guinnion"
  9. "in urbe Legionis"
  10. "in litore fluminis Tribruti"
  11. "in monte Agned"
  12. "in monte Badonis"

Hastatus77 01-04-2008 13.41.55

Le Triadi Gallesi sembrano avere in mente il Monte Badon quando definiscono rossa la furia di battaglia di Artù:




Tre Rossi Devastatori dell'isola di Britannia:
Rhun figlio di Beli,
e Lle(u) Mano Esperta,
e Morgan(t) il Ricco.
Ma c'era uno che era un Rosso devastatore più grande di tutti e tre: Artù era il suo nome. Per un anno né erba né piante spuntarono dove uno dei tre aveva messo piede; ma dove passò Artù, non crebbe niente per sette anni.


Triade 20 (Trad. Rachel Bromwich)


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