Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   La taverna di Camelot (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=2)
-   -   Accadde quel giorno (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2522)

Guisgard 21-11-2017 00.21.06

"Bene." Disse Elv a Gwen. "Che genere di libri preferisci leggere?" Chiese sempre con la sua espressione seria, mentre in tv scorrevano le varie immagini e notizie del telegiornale.

Lady Gwen 21-11-2017 00.28.44

"Non saprei... Non ho preferenze..." risposi, con una leggera alzata di spalle.
'Chiusura delle borse di Tokyo e New York', 'Serie B per la squadra di Capomazda City'
Nessuna cameriera scomparsa, nessuna.
"Davvero, va bene tutto..."
'Intercettazioni riguardo traffici illegali della nota azienda...', 'Aumentati i costi del 15%...'
Niente. Ancora niente.
Se mai era stato possibile sparire dalla faccia della terra, io lo avevo fatto, ci ero riuscita.

Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk

Guisgard 21-11-2017 00.38.58

"Ok." Disse annuendo Elv, per poi uscire.
Gwen restò così sola davanti alla tv che lui aveva riacceso prima di andare.
"Passiamo ora allo sport..." la conduttrice del tg "... dalle ultime indiscrezioni pare possa saltare l'atteso incontro di stasera di Tecno Pancrazio tra la squadra Pulstar e quella Quasar a causa di un malfunzionamento dei loro due robot. Non sono state ancora chiarite le cause di questi guasti e si sta cercando di ristabilire l'efficenza dei due lottatori metallici per l'inizio dell'incontro. Passiamo ora al calcio, con lo Squadrone ancora danneggiato da dubbie decisioni arbitrali..."

Lady Gwen 21-11-2017 00.44.03

Ricambiai quel movimento del capo, prima di vederlo ancora una volta andare via.
Sentivo distrattamente le notizie sportive in sottofondo, anche se era piacevole sentire altro che non fosse silenzio, e intanto pensavo a quali libri mi avrebbe portato, al fatto che non mi avesse mai detto il motivo per cui mi aveva segregata qui dentro, cosa pensasse, ma pensavo anche che probabilmente non avrei avuto tutte le risposte.

Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk

Guisgard 21-11-2017 00.50.07

Il pomeriggio trascorreva lento e malinconico, con la tv che rimandava ancora ed ancora le notizie del telegiornale.
Dopo circa un'ora Gwen sentì ancora dei passi.
Elv entrò e le mostrò dei libri.
"Sono romanzi..." disse "... d'Amore, con tutti lieto fine..." posandoli sul letto "... se ti occorre altro dimmelo... sono in cortile a spazzare le foglie..." indicando la finestra da cui l'avrebbe visto "... ho promesso a mio nonno di farlo prima di sera..."

Lady Gwen 21-11-2017 00.55.36

Di sicuro era passata un'ora, ma a me sembrava fossero dieci.
Il pomeriggio passò lento, come tutti gli altri, finchè lui non tornò con dei romanzi d'amore.
Buffo, io forse nemmeno lo avrei mai avuto un lieto fine...
Ecco, per fortuna il sarcasmo non lo avevo perso.
Non seppi perchè, ma nel momento in cui lo vidi andar via, per spazzare le foglie, feci come per dirgli qualcosa, non sapevo nemmeno io cosa, dunque mi rannicchiai sul letto prendendo un libro a caso e facendo finta di nulla.

Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk

Clio 21-11-2017 02.44.14

Vi fu un tempo, in cui gli uomini erano pronti a sacrificare se stessi, il proprio sangue, la propria carne per quello in cui credevano.
Un mondo di guerrieri, di combattenti, di eroi, di cavalieri.
Un mondo fatto di ideali, di ardore, passioni.
Un mondo che ormai, ahimè, vive unicamente in romanzi e racconti, in vecchi e ammuffiti trattati, nascosti in qualche scaffale polveroso nelle biblioteche cittadine.
Oggi tutto era diverso, il mondo e persino gli uomini.
Uomini che non erano nemmeno in grado di combattere, o di badare a se stessi senza l'aiuto della macchine.
Quelle macchine che da una parte erano il trionfo dell'intelletto umano, e dall'altra lo svilivano fino a fargli perdere coscienza di sé.
Non è questo che siamo... siamo molto di più.
Siamo fatti di carne e sangue, passione e cuore, idee e valori.
Siamo cavalieri, gladiatori, guerrieri e soldati.
Siamo uomini, siamo.. andri.
Oh sì, è vero, io sono una donna.
Eppure credete davvero che una donna non possa possedere l'andreia?
Poveri sciocchi...
Restai per un momento ad osservare quei segni sulla mia coscia, quei lividi, tagli, che mi fanno sentire così viva, che mi rendono me stessa oltre ogni giudizio.
La coprii con la calza scura, che alzai lentamente, con movimenti delicati e leggeri, per non romperla.
La fissai ai gancini mentre controllavo che tutto fosse a posto.
No, un occhio disattento non avrebbe visto nulla del mio segreto.
Non avrebbe visto la mia vera essenza sotto quella leggerissima stoffa.
Nessuno sapeva chi fossi davvero, nessuno che appartenesse a questa città, a questo tempo, a questo mondo, almeno.
Guardavo la città dall'alta vetrata e tutto mi sembrava tutto così lontano e indistinto, e insieme così chiaro, mentre finivo di vestirmi indossando gli alti stivali neri e l'abito del medesimo colore.
Sì, sembravo una di loro, ma uno sguardo attento non si lascerà ingannare dalle apparenze: sentivo ancora le parole proibite riecheggiare nella mente, come un mantra da portare con me, anche quel giorno.

«Avevo sognato un secolo di cavalieri forti e nobili, dominatori di sé prima che dominatori di altri. L'essere umano si è barricato dietro il proprio egoismo e il proprio piacere. La virtù ha abbandonato il suo canto naturale, l'aria è carica di tutti i rinnegamenti morali e spirituali. Noi usciremo da questo decadimento solo attraverso un'immensa rettificazione, reinsegnando agli uomini ad amare, a sacrificarsi, a vivere, a lottare e a morire per un ideale superiore. Contano soltanto la fede, la fiducia ardente, l'assenza completa di egoismo e di individualismo. Contano soltanto le qualità dell'anima, le sue vibrazioni, il dono totale, la volontà di tenere alto al di sopra di tutto un ideale nel disinteresse più assoluto. Giunge l'ora in cui per salvare il mondo vi sarà bisogno del pugno di eroi e di santi che faranno la riconquista. Respirare, riprendere a credere alla virtù, alla bellezza, alla bontà, a un amore, sentir danzare attorno a sé sulle onde mille altre vele gonfie di vento portate da uno stesso soffio verso la stessa chiamata. Quando il mare dorato vedrà affluire questo biancore la rivoluzione sarà in marcia levata sulle vette di questa flottiglia di anime!»

Sorrisi, un sorriso determinato e caldo guardava la città, ignara di tutto ciò che l'aspettava.
Ignara del destino che avevamo preparato per lei, per loro, per questo mondo corrotto.
Questo mondo in cui gli uomini non sapevano più nemmeno vivere senza le macchine, questo mondo senz'anima, né passione.
Oh, vedrete...
Ormai ero pronta, afferrai la borsa, mi sistemai il cappello sulla testa e mi diressi verso il mio appuntamento.
Era molto tempo ormai che collaboravo con quelli del Tecno Pancrazio, mi avevano chiamato tempo fa per una consulenza, e ora sembravano non poterne fare a meno.
Lodevole da parte loro questo cercare di emulare la gloria del passato, ma quello che ignorano e che ignoreranno sempre è che il Tecno Pancrazio non potrà mai essere alla pari del Pancrazio o della Gladiatura, un combattimento finto, in cui non si rischia niente non potrà mai competere con il supremo dono di se stessi.
Ma loro questo non lo capiranno mai.
Loro si sentono virtuosi, illuminati, moderni.
Come se "moderni" fosse un complimento...
Ma io glielo lascio credere, ascolto i loro dubbi, li consiglio, sviluppo strategie, idee, li informo sui colpi, sugli stili, sui tipi di combattimento.
Dopotutto mi pagano per farlo, no?
Sono una storica, infondo, spetta a me custodire il sapere del passato in quest'epoca così proiettata verso il futuro.
E scoprirete che prendo il mio lavoro, la mia missione molto, molto seriamente.
Ed eccola lì, l'Arena Fap, il centro pulsante di questo nuovo sport.
Scesi dall'auto e mi diressi verso gli uffici, dove mi stavano aspettando.
Guardai l'orologio, ero in perfetto orario.

https://i.pinimg.com/564x/6f/d2/03/6...a979c7e24a.jpg

Altea 21-11-2017 14.00.05

La conversione si chiuse e rimurginavo tra me...e poi questo "bella..bella..che confidenza..".
Mi liberai i piedi dai vertiginosi tacchi alti e mi sdraiai sul divano di seta damascato allungando le gambe..un po' di pace..e mi misi a guardare il telegiornale mentre, sorridendo, vidi Black uscire dal divano.

Guisgard 21-11-2017 16.46.13

Elv andò via e Gwen si rannicchiò in un angolo della stanza, mentre fuori il cielo assumeva un malinconico alone color cobalto sbiadito, reso quasi rarefatto dall'aria fredda del tardo meriggio.
Mentre sfogliava il libro, la ragazza sentì fischiettare.
Era lui nel cortile impegnato a spazzare via le foglie.
Ora sembrava meno cupo, più rilassato e forse persino spensierato.

Guisgard 21-11-2017 16.46.29

Altea si mise comoda sul divano e vide il suo gatto rispuntare fuori.
“C'è molta attesa per l'incontro di Tecno Pancrazio di stasera...” disse la conduttrice del tg alla tv “... tuttavia non è ancora chiaro se l'agone ci sarà, visti gli inaspettati problemi sorti ai robot delle due squadre in gara.”


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 11.02.46.

Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License