Camelot, la patria della cavalleria

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Clio 07-04-2018 00.01.00

Il sole filtrava dalla finestra, e un vago tepore si diffondeva in tutto il salone, piacevole, dovevo ammetterlo.
La mia passeggiata mi aveva stancato parecchio, anche se contemporaneamente mi aveva decisamente appagato.
Arrivò il vecchio servitore chiedendomi cosa volessi.
“Qualcosa da bere, di forte!” Specificai, sistemandomi meglio sul divano “E preparatemi il bagno!” Ordinai.
Stavo quasi per dimenticarmi e il domestico se ne stava andando.
Lo richiamai schioccando le dita.
“Ah Stuardo!” Lo richiami “Ci sono notizie?”.

Guisgard 07-04-2018 00.06.29

“Poco o nulla, madama.” Disse Stuarto a Lys. “Un militare si è informato circa il nuovo proprietario di questo palazzo. Credo sia un soldato del Maresciallo di Monsperone. Pare sia forse l'uomo più potente di questa regione.”

Clio 07-04-2018 00.11.15

Ascoltavo il mio vecchio domestico Incuriosita.
“Intessante!” Mettendomi subito a sedere con fare Attento “e tu che gli hai detto di questo nuovo proprietario?” Incuriosita.
Beh se il maresciallo era l’uomo più importante della regione, come minimo bisognava fare bella figura con lui!
Dovevo trovare il modo di ingraziarmelo il prima possibile!

Guisgard 07-04-2018 00.23.57

Altea si alzò, si svegliò ed uscì in giardino a guardare il sorgere del Sole.
Pian piano il nuovo giorno sciolse, o forse allontanò soltanto, le ombre della notte, le sue inquietudini ed i suoi fantasmi, tingendo il palazzo di nuovi colori, più caldi e non più cupi e malinconici.
Salamano aveva ormai preparato la colazione per i suoi padroni ed il profumo del pane caldo si sentiva per tutto il cortile e le cucine.
Un'ora dopo si svegliò anche Fulminaccio e la colazione fu servita.
“Il pane bianco...” disse imburrandone una fetta “... che spreco... quello nero, o meglio ancora quello di farina mista va più che bene...” mangiando “... costa la metà.”
“Si, signore.” Annuì Salamano.
“Ah, oggi andrò a Monsperone.” Fulminaccio a sua moglie. “Devo regolare alcune faccende.” Con tono seccato.
“Ah, padrone...” Salamano.
“Cosa c'è?” Bruscamente Fulminaccio.
“C'è una questione di cui vorrei parlarvi...”
“Si, ma fai in fretta.” Tagliando del pane Fulminaccio.

“Ho parlato al soldato di voi, madama.” Disse Stuarto guardando Lys. “Di come avete avuto la concessione di questo palazzo, signora. Lui alquanto incuriosito è poi rimontato in sella e si è allontanato. Di certo madama suscita interesse nella società del posto.”

Lady Gwen 07-04-2018 00.34.12

Un secondo uomo scese dalla carrozza.
Ed era decisamente diverso.
Qui si che si parlava di carne fresca.
Eccome.
Tatiana si sarebbe dovuta rimangiare quello che aveva detto poco fa.
Aprii la porta per vederlo meglio e afferrai Lucius, il mio elegante gatto nero, prima che scappasse fuori.
E potei osservare quel giovane mortale in tutta la sua interezza.
Il suo profumo mi arrivava forte, in effluvi irresistibili e sentivo quella sete insaziabile e primordiale che non avevo più sentito in mille anni.
Mai avrei immaginato tale perfezione in un corpo caldo e pulsante di vita.
Sorrisi, le mie labbra tumide che si arricciavano in un vago ghigno.
"Pagamento, dite?" chiesi, con voce vellutata.
Mi avvicinai all'uomo e strappai via il suo crocefisso, scagliandolo lontano e reprimendo a fatica un ringhio di disapprovazione.
"Eccolo, il mio pagamento" con tono cortese, ma deciso, poi con cordialità li feci segno di accomodarsi "Prego, entrate."
Chissà come si sarebbero comportati in una cada piena di dubbi sconosciuti molto pallidi e con gli occhi rossi?
Beh, era ora di scoprirlo.

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Clio 07-04-2018 00.37.00

“Avete fatto bene...” annuii “Dopottutto se il maresciallo è il più importante uomo di queste zone dobbiamo assolutamente pensare a fargli omaggio, mandargli un dono, magari...” pensierosa “Un dono che possa essere segno della nostra devozione...” già immaginando che cosa potrei preparare per un uomo del genere.
Mi alzai e mi diressi al bagno, facendo cenno a Stuardo di seguirmi.
“Mi serve qualcuno del posto, abbiamo tra la servitù qualcuno che abbia lavorato magari per il maresciallo e che sappia quindi parlarmi di lui, che tipo è, come ama essere omaggiato...” arrivando al bagno dove la vasca era ormai piena e calda.
Mi spogliai e mi introdussi in quella lussuriosa acqua calda.
“Ebbene? Avete queste informazioni su di lui, Stuardo? Desidero mandare un dono per mostrare la mia devozione e chiedere la sua benevolenza... se non le avete, trovatele!” Ordinai.
Altrimenti le avrei chieste al mio signore, lui di certo avrebbe saputo cosa fare, ma non mi andava di disturbarlo per queste cose, dovevo riuscire a sbrigarmela da sola!

Guisgard 07-04-2018 00.48.46

Lys si spogliò davanti al vecchio Stuarto senza farsi alcun problema, con lui che restò a guardarla tutta.
La fissò a lungo mentre lei entrava nella vasca, immergendosi peccaminosa in quell'acqua calda e profumata.
Sebbene il corpo del vecchio servitore non reagisse più al richiamo della carne, il desidero era comunque vivo in lui e quell'impotenza sembrava, ogni volta fosse al cospetto della bella padrona, poterlo portare all'esasperazione.
“Certo, madama.” Disse annuendo. “Farò il possibile per procurarvi ciò che chiedete.”

A quel gesto improvviso di Gwen il suo gatto lanciò un miagolio acuto.
I due uomini ne restarono sorpresi e subito quello a cui lei aveva tolto il Crocefisso corse nell'erba a cercarlo.
Fortunatamente un filo di luce lunare lo fece brillare nel buio e lui lo raccolse,per poi ripulirlo, baciarlo e metterlo in tasca.
Guardò allora l'altro, che era più giovane e bello.
Questi annuì, come in un gesto di sopportazione.
Dopotutto non avevano molta scelta.
“Grazie, madama.” Disse il giovane a Gwen. “Vi siamo debitore e vedrete che non recheremo disturbo. Potete indicarci dove far riposare i nostri cavalli?” Con tono gentile.

Lady Gwen 07-04-2018 01.04.08

"Oh tranquillo, Lucius, sono solo ospiti..." dissi con tono vezzeggiante al mio gatto, al suo miagolio acuto.
Già, solo ospiti.
Giusto?
Vidi l'uomo andare a cercare il crocefisso nell'erba di gran carriera e dovetti fare appello a tutte le mie forze per trattenermi.
Nonostante sapessi che quasi sicuramente lui non ci sarebbe arrivato, all'alba.
Soprattutto perché avevo ben altri progetti per il suo compagno di viaggio.
"Non temete, siete ospiti e ciò non comprende l'onere del lavoro. Marko!" chiamai "Conduci i cavalli dei signori nelle scuderie e falli rifocillare."
Poi guardai i due.
"Seguitemi, vi mostro le vostre camere" dissi loro.
Mi voltai in un movimento sinuoso ed iniziai a fargli strada nel corridoio.
Giunsi al piano superiore, dove quattro camere, oltre le nostre, aspettavano di essere riempite.
E chi eravamo noi per rifiutargli tale onore?
Raggiunsi due porte attigue e li guardai.
"Quella è la vostra" al primo uomo "Questa invece è vostra..." al più giovane.
Aprii la porta e rivelai una stanza sontuosa, quasi pregna di quell'affascinante tenebra che avvolgeva tutto qui.
"Sperando sia di vostro gradimento..." con tono serico, sondando i suoi occhi neri coi miei, dalle sfumature cremisi e scarlatte.https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...9d09dc02c8.jpg

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Guisgard 07-04-2018 01.18.40

Il gatto miagolò ancora, poi i due uomini si avvicinarono al portone.
Qui poterono guardare meglio Gwen, in quel suo abito lungo e sinuoso, di un gotico barocco.
Per un attimo gli occhi neri del giovane moro incrociarono quelli enigmatici e dai riflessi vermigli di lei.
La guardò allora in tutta la sua figura, provando una strana sensazione, indecifrabile.
“Grazie, siete molto gentile, madama.” Disse lui con un lieve inchino del capo.
I due allora la seguirono.
Tra le ombre e gli anfratti dei corridoi stavano a spiarli gli occhi famelici di Tatiana, di Roze e di Ivan.
La misteriosa ragazza li accompagnò a due stanze a loro destinati.
“E' più di quanto chiedessimo, madama.” Sinceramente sorpreso il giovane. “Non vogliamo certo procurarvi tanto fastidio. Siamo in questo paese per affari e di certo non ci aspettavamo simili agi.” Fissandola, provando ancora quell'indecifrabile sensazione.
L'altro restava invece in silenzio.
“Ma immagino sia scortese rifiutare tanta generosità.” Continuò il giovane. “Grazie per la vostra bontà, madama.” Sorridendo appena lui.

Lady Gwen 07-04-2018 01.33.06

Alle occhiate dei miei compagni, nascosti fra le ombre, avevo risposto con sguardi silenziosi di attesa.
Dopotutto, non c'era alcuna fretta.
Avevamo l'eternità per fare tutto ciò che più ci piaceva.
Percepivo sentimenti contrastanti nell'animo del giovane e avrei pagato tutto l'oro del mondo per conoscerli.
Sorrisi appena al giovane, che si dimostrava così tenero, educato, cortese, riconoscente.
Pensavo che mai più la tenerezza mi sarebbe appartenuta.
Per lei non c'era posto, nella nostra esistenza fatta di notti e di sangue.
Sorrisi appena.
"Sciocchezze!" esclamai "Non riceviamo quasi mai ospiti, ma quando succede, sappiamo bene come prendercene cura!" in tono fattosi improvvisamente conviviale.
"Potrete rinfrescarvi nel frattempo. Quando scenderete in sala tra poco, troverete qualcosa da mettere sotto i denti. Non vorremo certo che moriate di fame" con tono vagamente divertito.
Scoccai un'ultima occhiata al giovane e poi andai via.
Una volta girato l'angolo, misi Lucius a terra e aprii la porta della camera di Nikolaj, totalmente incurante del fatto che con ogni probabilità gli avrei rovinato i giochi con la povera Isabel.
"Datti una sistemata e scendi di sotto. Abbiamo ospiti" al vampiro bruno, con tono secco, ma stuzzicato da questa improvvisa situazione.

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