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Restai ammutolita alla vista di quella stanza.
Tutti quei libri, erano bellissimi, eppure era strano, non sembrava affatto la stanza di un cacciatore. Posso il vassoio sul tavolo e mi avvicinai alla porticina. Allora bussai “Capo!” Chiamai di nuovo “le ho portato il pranzo!”. Chissà dove poteva essere. |
La mattinata trascorse lenta, fino a Mezzogiorno.
Il pomeriggio arrivò pigro, con Gwen sempre impegnata tra le mansioni domestiche e l'idea di cominciare a pensare alla cena. Arrivò allora Mattien, dandole disposizioni per la sera, ossia preparare la cena e poi avere il resto del tempo libero, fino al mattino. Infatti il capo sembrava deciso ad uscire. |
Clio bussò alla porticina, ma nessuno rispose.
Sembrava non esserci nessuno. |
Accadde quel giorno
Nessuno.
Anche lì non c’era nessuno. Possibile? Possibile che Mattien mi avesse preso in giro? Ma no, perché avrebbe dovuto? Allora piano, titubante, provai ad aprire quella porta, sempre più curiosa: c’era qualcosa sotto, cominciavo a chiedermi cosa fosse. |
Mattien mi disse che dopo aver preparato la cena sarei stata libera, e mi sembrava che avesse una certa fretta, forse perchè anche il capo ne aveva.
Infatti, a tal proposito, non indugiai oltre ed iniziai. Preparai dell'anatra arrosto con vari aromi e cucinare in parte riuscì a rilassarmi e a non farmi pensare a nulla se non a ciò che stavo facendo. Quando la cena fu pronta, la servii, avvisai Mattien e dopo essermi cambiata, uscii per tornare in paese. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Clio si accorse che la porticina era chiusa a chiave.
Gwen preparò la cena, che poi Mattien avrebbe servito al capo, visto, come l'uomo aveva detto alla cameriera, lui era sul punto di uscire. Fatto ciò la ragazza sarebbe stata libera. |
Arrivai in paese e dato che era ora di cena, cercai un locale in cui fermarmi a mangiare qualcosa.
Le stradine erano vive, illuminate e piene di quell'atmosfera calda e magica che caratterizzava questo momento della giornata, così come l'interno delle case o dei bar. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Quella storia comincia a innervosirmi.
Non mi piaceva essere giocata in quel modo, e volevo vederci chiaro. Così, presi una pinzetta dai miei capelli, vecchio trucco del mestiere e forzai la serratura. Volevo proprio vedere dove mi avrebbe portato. |
Vedendola uscire Mattien propose a Gwen di prendere di nuovo la Jeep, altrimenti sarebbe arrivata in tarda serata al paese.
Con l'auto invece vi arrivò abbastanza presto, trovando il centro abitato ancora sveglio, con gente in strada, anche se l'atmosfera era dimessa per via degli ultimi accadimenti. Si vedevano militari per le viuzze, proprio per rendere quel posto più tranquillo. Clio forzò la serratura con le sua abilità da killer ed aprì la porta. Si ritrovò così davanti a qualcosa di inatteso. Era in una specia di sotterraneo della villa, una sorta di laboratorio ultratecnologico, con macchinari, strumenti e computer sofisticatissimi. http://cdn.atomix.vg/wp-content/uploads/2015/03/22.jpg |
Avendo parcheggiato la Jeep di nuovo accanto alla pensione, feci un po' di strada per raggiungere il locale dove eravamo state con Elv due giorni fa e ciò mi diede modo di vedere l'alta concentrazione di soldati per le vie, ma era comprensibile, visto che sicuramente la gente era spaventata.
Entrai nel bar, mi sedetti ed ordinai da mangiare, facendomi consigliare su qualcosa di tipico del posto. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...6863b34d51.jpg |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 03.09.33. |
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