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Clio parlò, ma nessuno rispose.
Un colpo d'aria aprì appena la porta, che restò socchiusa. Dallo studio non proveniva nessun rumore. |
"Hiss..lo stesso Bafon parlò di quel manufatto o statuina come un Idolo, sia reale o meno nessuno lo sa..vi sono tante religioni venerate, ma a mio avviso i fatti che stanno accadendo qui sono legati pure a questo Idolo o credenza".
Poi notai il suo sguardo sul mio corpo, dava effettivamente poco spazio alla immaginazione questo pareo.."Indigeni..ah ma loro sono abituati a questa veste, è pure leggera e trasparente, piuttosto dovrò stare attenta io ai tuoi sguardi..sono pericolosi?" fissandolo ferma negli occhi. |
Hiss guardò Altea negli occhi per un lungo istante.
"Fa la brava..." disse "... sono mesi che non ho una donna... quindi meglio cambiare discorso..." con tono basso. |
Ad un certo punto sentii un cigolio, mi voltai e vidi un piccolo robot.
Aggrottai appena la fronte mentre lo ascoltavo. "Ti ringrazio, chiunque tu sia, ma non mi va molto di parlare..." il che nn era del tutto vero, ma non mi andava di raccontare ad un robot i miei fatti personali. E poi, cosa avrebbe potuto dirmi? E io cosa avrei potuto dire se non che forse quel bacio aveva contato qualcosa solo per me, ma evidentemente non per lui, visto che era bastato il tempo di una notte per cancellare tutto con un colpo di spugna. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
A quelle parole sorrisi e poggiai entrambe le mani sopra la sua spalla e dissi a bassa voce, quasi sussurrando..."Non sono una bambina..perché dovrei fare la brava? Hai paura di me"...Hiss, come era misterioso, scrutai la perfezione dei suoi lineamenti, i suoi capelli bruni e mi soffermai su quegli occhi così azzurri, limpidi come l' acqua e che lasciavano trapelare i propri misteri a poche persone.."E l' ultima donna chi fu?"
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Nessuno aveva risposto, che strano.
Nessun rumore... eppure il capo doveva essere lì. Allora spinsi piano la porta con la schiena, tenendo il vassoio in mano. “Capo?” entrando “Capo, le ho portato il pranzo... permesso?” titubante, guardandomi intorno. Che cosa strana, davvero strana. |
"Temo si sbagli, signorina." Disse il robot a Gwen. "Spesso il parlare, ossia la tendenza a descrivere i propri stati d'animo e le proprie sensazioni, comporta un rilascio di sostanze attraverso gli stati nervosi ed emotivi volte a riequilibrare la gradualità umorale di un individuo." Spiegò con la sua voce impersonale. "Si fidi, è un fenomeno chimico la cui validità è riconosciuta oggi dai maggiori esperti del mondo accademico e mededico."
Hiss guardò Altea negli occhi. "No, non sei una bambina..." disse, per poi far scivolare il suo sguardo chiaro su tutta la figura di lei, con quel leggero pareo pronto a svolazzare ad ogni suo movimento e ad ogni alito di brezza "... lo vedo..." sussurrò. Clio spinse la porta ed entrò nella stanza. Era uno studio con molti libri e strani monili. Alcuni erano esotici, altri di forma sconosciuta. Sembrava più la camera di un viaggiatore, di un intellettuale e di un collezionista,piuttosto che quella di un cacciatore. Infatti non vi erano armi, nè teste o pelli di animali. Sulla parete opposta all'entrata la ragaza vide una porticina chiusa. |
Sì, sì, medicina, chimica.
Non mi interessava nulla di tutto ciò, non volevo parlare con un qualcosa spuntato da chissà dove e mandato da chissà chi. "Ti ringrazio ancora, ma preferisco di no e poi sto lavorando, rischio di far tardi, se mi metto a chiacchierare." Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Il robot guardò Gwen cigolando, con le sue lucine intermittenti.
“Come desidera, signorina.” Disse. “Come robot di compagnia so stare al mio posto e non essere mai invadente.” Cigolò. “Per qualsiasi cosa non abbia timore di chiamarmi.” Con la sua voce impersonale ed improbabile. |
Sorrisi leggermente e annuii, continuando a spazzare in cortile.
Poi, rientrai in casa, pensando che dovevo iniziare a predisporre qualcosa per cena. E pensavo se mi sarebbe convenuto o meno tornare in paese, stasera. Elv aveva detto che oggi sarebbe andato dall'altra parte dell'isola e probabilmente non sarebbe tornato, o forse sì. E io non sapevo ancora se sarei stata dell'umore adatto per incontrarlo, o forse dovevo, per confermare o smentire le sensazioni avvertite ieri sera. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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