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Hiss e Gaynor sbarcarono sulla spiaggia e lui nascose poi la barca tra alcune palme.
“Per prima cosa dobbiamo capire se quest'isola è deserta o meno... su, avanziamo con prudenza verso la vegetazione...” impugnando la pistola. Dopo un po' notarono qualcosa. Un'orma gigantesca. “Guarda...” chinandosi su di essa lui “... è enorme... ciò vuol dire che anche su quest'isola vivono mostri giganti, come quello che ci ha aggrediti sull'altra isola...” http://www.lacittadelluomo.it/img/orme_01.jpg Intanto, in mare, Nyoko ed i suoi compagni avevano notato la barca di Hiss e di Gaynor. “Hanno costeggiato l'altro lato dell'isola...” disse Erien “... se vogliamo seguirli allora ritorneremo sull'isola... questo ci farà deviare e tardare prima di tornare a Retania...” |
“Non è colpa tua, Dacey...” disse mestamente Taddeus “... questa dannata ha ingannato tutti, non solo te...” fissando poi Eisa che li guardava sorridente.
“Portateli a bordo.” Ordinò poi la donna ai soldati. Così il principe e la ragazza furono portati fuori, dove i militari imposero loro di salire su un mezzo volante. Pochi istanti dopo decollarono. |
Il mio cuore s'era diviso in due: se quelle persone fossero stata brava gente, in quel isola non erano certo al sicuro. Ma dovevamo tornare a Retania... Rimasi ferma a fissarli per un attimo intenso, dopo di che presi la mia decisione:
"Torniamo indietro e portiamoli con noi. Se dovesse trattarsi di nemici, li combatterò." dissi aspettando le parole di Erien e di Oltram. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Camminando guardinghi verso il centro dell'isola, ad un tratto vedemmo un'impronta enorme di animale.
"Oh Hiss! Di nuovo quei mostri... Ho paura, andiamo via..." dissi angosciata al ricordo di quel mostro gigante che per poco non mi aveva uccisa. "Eppure quest'isola non mi sembra come l'altra... ha un aspetto diverso..." Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Gillen guardò Gwen e sorrise appena.
Uno sguardo complice, d'intesa. “Dimmi un solo motivo perchè dovrei lasciarli andare...” disse il militare a Gillen “... anzi, per lasciarvi andare...” “Perchè altrimenti morirai.” Sentenziò lui. “Uccidetelo!” Ordinò il capo dei soldati. Quelli allora aprirono il fuoco su di lui, trivellandolo di colpi. Un attimo dopo cadde pesantemente a terra, ferito a morte. |
Almeno non volevano ucciderci subito, pensai tentando di trovare almeno un lato positivo in tutta quella situazione. Anche se era ben difficile restare positivi.
Non sapevamo dove ci stessero portando una volta sul veicolo volante e peggio ancora non sapevamo che sarebbe accaduto dopo. " Dobbiamo assolutamente trovare un modo per liberarci e tornare a palazzo, sperando che lì la gente ti sia rimasta fedele" sussurrai pianissimo all'orecchio del principe. |
“Portiamoli via.” Disse il militare ai suoi uomini.
Portarono così via Icarius e Clio. “Cos'hai, piccola?” Il militare alla ragazza. “Dal tuo sguardo noto sei rimasta delusa dal tuo amico...” indicando il pilota “... cosa vuoi farci? Gli uomini, da sempre, si dividono in lupi ed in agnelli, eroi e vigliacchi.” Ridendo. “Posso conoscere il nome del bastardo che ho di fronte?” Fissandolo Icarius. Ma per tutta risposta uno dei soldati lo colpì col calcio del fucile nello stomaco. “Il mio nome?” Il capo dei militari. “Ma certo, ragazzo mio... sono il comandante Kims. Benvenuto a Retania.” Divertito. |
La mia occhiata ad Icarius sfuggì a lui, probabilmente, ma non ai soldati.
Evitai di rispondere, perché compresi che ormai era meglio che pensassero fossi indifesa. Ma al momento giusto, la forza del Cuore li avrebbe ridotti in poltiglia tutti. Icarius forse mi aveva sottovalutato, ma io conoscevo bene il suo potere. Era la prima e ultima volta che non facevo di testa mia, questo era sicuro. Ad ogni modo, i soldati non scherzavano, come era facilissimo da immaginare. Chissà ora dove ci avrebbero portato. |
Il suo sorriso...
C'era qualcosa dietro, per forza, c'era una strana complicità. Mi sentii morire quando lo vidi crollare a terra dopo quei colpi, ma poi capii. "Selia, la corazza..." le sussurrai piano "È questo che voleva farmi capire adesso, l'ha indossata..." stri Gendo forte la mano della fata e aggrappandomi saldamente a quel piccolo appiglio di speranza, mentre gli occhi si facevano lucidi. |
Quella visione di Altea...
Il bel capitano condusse Altea sulla cima di quella torre persa nel crepuscolo. “Da qui si può vedere la cometa...” disse lui indicando il cielo ancora senza stelle “... da qui, in certe sere chiare e sognanti, si può vedere... sai qual'è il mio desiderio?” Prendendo i suoi lunghi capelli ramati e stringendoli in una treccia. “Fare l'amore qui con te... mentre la cometa attraversa il cielo e la notte...” |
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