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Seguii il suo ragionamento ed aveva ragione, era l'unica parte che non capivo.
Però le sue parole avevano senso. Sì, poteva essere. "Dunque, queste persone erano arrivate qui per spargere questo morbo? È questo che ipotizzi?" chiesi, per essere certa di aver compreso. Guardai Elv. "E se fosse uno stratagemma di Uaarania, per dimezzare la popolazione di un territorio notoriamente cattolico? Non so, invece di una guerra, un morbo dilagante che decima le persone" alzando le spalle. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La mia mano...era, comunque, pure lei titubante..era un rischio lasciarsi andare, andava vissuto quel rischio o meno.
Pure il Barone sembrava combattuto, ad un tratto udii la voce della servitrice ma io non lasciai la mia mano da quella del barone. Mi voltai e vidi un uomo e una donna, ovviamente lasciai parlare il barone visto era il padrone del Castello. Già si era dimenticato il barone voleva vendere il castello, ma io ora avevo un mio compito e pure stavo ristrutturando il salone per ora. Il fatto era non volevo il Barone se ne andasse, ma certo..io non ero la padrona di casa. |
Seguimmo la servitrice all'interno del castello, che ci condusse dal barone in persona, in compagnia di una donna che le teneva la mano.
Fummo presentati, e da parte mia rivolsi al barone un gran sorriso. "Signore..." gentilmente, sempre con l'aria da oca giuliva troppo stupida per fare quel lavoro da uomini che chissà come ci è finita lì. "Vi chiediamo il permesso di fare i rilevamenti del caso nell'immobile, al fine di stipulare un giusto contratto per voi e i vostri acquirenti!" sorridendo. Avevo parlato forbito, ma quasi come se ripetessi a memoria, come se non avessi idea di cosa stessi dicendo, in modo da sembrare sempre più oca. |
Ascoltai la proposta della donna e guardai il barone e dissi solo un attimo.."Milord, questo tempo assieme ci ha fatto dimenticare che avevate messo in vendita il castello. E ora, come la mettiamo sul fatto che dovevo rimodernare il vostro salone e il castello? Tutto questo mi duole, ma sarete voi a decidere".
Sinceramente piombare a casa di un nobile senza una lettera di preavviso del proprio arrivo era un gesto da maleducati, ma la gente pur di far fortuna aveva dimenticato le buone maniere. |
"A questo punto tutto può essere..." disse Elv a Gwen "... ma mi chiedo... se anche fosse, come diavolo hanno fatto ad infettare quelle persone?"
"Ci vorrebbe un medico per analizzare i cadaveri..." Arcibald "... ma dubito qualcuno se ne sia preoccupato, visto danno tutti la caccia ai lupi..." Destresya parlò ed il barone ascoltò il tutto con attenzione. "Prego, potete effettuare ogni tipo di verifica in questo sopralluogo." Disse a lei ed al conte, ordinando poi alla servitrice di accompagnarli. "Prego, vogliate seguirmi." La vecchia ai due falsi periti. "Temo che non ci siano acquirenti interessati..." il barone ad Altea una volta rimasti soli. |
"In tutta onestà, non ho idea di come funzioni questo genere di cose e non possiamo nemmeno chiedere, dal momento che non dovremmo sapere di questi dettagli..." commentai, sospirando.
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"Stanotte usciremo di nuovo per cercare di capire..." disse Elv a Gwen e ad Arcibald "... voglio andare a fondo a questa storia... stavolta però andremo nel bosco, dove ci sono stati i morti..."
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Mi alzai dal tavolo e dissi al barone di andare in salone, approffittando del fatto si stava guardando il castello.."E se vi dicessi che il mio sogno era portare alla luce questo castello? Lo stavo facendo per voi...ecco perché ho pure acconsentito a rimanere qui in castello, mi ero affezionata a questo castello" toccando spontaneamente una ciocca dei suoi capelli "Avete già deciso quale sarà la mia stanza?".
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Sorrisi al barone.
"Oh lei è molto gentile signor conte.. oh barone scusate, signor barone..." arrossendo per la figura maldestra. Fece segno alla servitrice di farci strada, e noi la seguimmo all'interno del castello. "Su, Swan, prendi tutti gli strumenti per i rilevamenti!" ordinai a Fessen con un tono e una vocina stridula e insopportabile. |
Fu un gesto spontaneo quello di Altea ed il barone, nel sentire la mano di lui sui suoi capelli appena brizzolati, non arretrò il capo.
"Il motivo per cui vorrei vendere il castello" disse "è perché non ho più motivo per viverci. Se avessi anche un solo motivo resterei qui per sempre..." fissandola "... si, la vostra stanza è già decisa... prende il nome da una cortigiana che duecento anni fu la favorita del duca durante il suo soggiorno qui al castello..." |
Annuii.
"Speriamo di avere più fortuna di ieri" pensando all'episodio della chiesa. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Magari...io potrei essere quel motivo, se voi vi liberaste dei fantasmi e ricordi dell' animo" ammisi finalmente, poi quella rivelazione.."Oh..i duchi longobardi giusto? E narratemi di quella cortigiana" giocando con quella ciocca e sorridendo.
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"Andremo nel bosco stanotte, dove la gente è morta in quel modo feroce..." disse Elv a Gwen "... sono certo troveremo qualcosa..." fissando le tende dietro cui il pomeriggio andava verso il crepuscolo.
"Beh, io credo che andrò ora..." Arcibald rimettendosi mantello e cappuccio. "No, non parlavo dei duchi Longobardi che governarono queste terre quasi mille anni fa..." disse il barone ad Altea "... ma mi riferivo all'Arciduca di Capomazda..." |
"Già, aspetteremo e cercheremo anche di saperne di più sulle ultime morti avvenute ieri" aggiunsi.
Accompagnai Arcibald alla porta. "Grazie per le tue visite, sono moto importanti per me" abbracciandolo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Oh" con un accento sorpreso "I Duchi di Capomazda? Ora questa storia mi incuriosisce..quindi secoli fa, 200 anni fa venivano spesso qui a Sant' Agata. A quale Duca si riferisce e chi era mai la sua favorita? Era tanto importante da poi dare il nome a quella stanza che avrò l' onore di avere mia" sorridendo e anche orgogliosa. La mia famiglia aveva pure antenati che soggiornarono al Palazzo del Duca secoli fa.
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Arcibald sorrise ed abbracciò teneramente Gwen, per poi andare via.
Elv era nell'altra stanza, pensieroso a fissare il vuoto. Quella storia lo stava inquietando non troppo. Il crepuscolo non era lontano. |
“Nel tardo Medioevo” disse il barone ad Altea “Sant'Agata di Gothya fu conquista dalle truppe Capomazdesi e divenne parte del ducato dei Taddei. Dunque capitava sovente che i duchi giungessero qui, avendo in città una delle tanti corti itineranti nei loro domini.”
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Archie andò via ed io tornai da Elv.
"Allora, torni a..." mi interruppi quando lo vidi pensieroso mentre guardava fuori. Mi avvicinai a lui e lo strinsi forte, affondando il viso nella sua schiena. "Che succede?" dissi piano. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La servitrice condusse i falsi periti a visitare il castello.
“Subito, dottoressa.” Disse Fessen con voce fintamente sottomessa, come se fosse in soggezione verso Destresya, che ben interpretava il suo ruolo da oca giuliva e totalmente incapace. “Cominceremo dai sotterranei del castello.” La servitrice. Scesero così nei sotterranei, dove vi erano molti ritratti di personaggi vissuti al castello durante i secoli. |
“Pensavo a questa storia” disse Elv a Gwen “e se possa essere pericola anche per noi vampiri...”
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Sospirai.
"Magari dobbiamo solo aspettare stanotte, attenderemo per cercare prove, tracce, indizi, attenderemo anche il responso di Missan e ci faremo un'idea su questa storia... Se rappresenterà un pericolo, allora lo combatteremo. Come abbiamo sempre fatto." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Si...” disse Elv annuendo a Gwen.
Ma prima che potesse dire altro da fuori si sentì un tonfo, un urlo e poi un silenzio innaturale. |
Sorrisi e lo strinsi ancora di più.
Ma poi, un tonfo, un urlo e il silenzio. "Che succede?" esclamai agitata, scostando le tende e guardando fuori con fare allarmato. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Oh quel tono del conte come riusciva a scuotermi nel profondo.
Mi faceva impazzire, gemere, sospirare. Lì potei solo concedermi uno sguardo di intesa, di sottecchi, perché stavamo recitando e non potevamo permetterci fallimenti. Scendemmo nei sotterrai seguendo la servitrice, e ci mettemmo ad osservare i ritratti che c’erano alle pareti. “Ooohhhh...” con fare stupito da oca ignorante “Ma allora è molto antico questo palazzo!” Guardando i vari dipinti. “Chi sono queste persone?” Candidamente alla servitrice. |
Gwen cercò di sbirciare dalle tende, riuscendo però a vedere molto poco.
Riuscì solo ad intravedere un capannello formatosi in strada, proprio davanti al loro portone. Arrivarono anche alcuni poliziotti. |
“Si, molto antico.” Disse la servitrice a Destresya. “Secoli fa qui sorgeva solo una torre, poi vennero erette altre strutture che, nel corso del tempo, diedero così forma al castello attuale. Quei ritratti raffigurano i vari saggi e studiosi vissuti qui nel maniero.”
“Non vi sono nobili o cavalieri?” Chiese Fessen. “No, soltanto uomini di lettere e di scienze che io sappia.” Mormorò la servitrice. |
Potei aprire solo di poco le tende a causa del crepuscolo non del tutto avanzato e riuscii a scorgere solo un capannello di persone formatosi attorno a qualcosa e vidi anche arrivare dei poliziotti.
Richiusi le finestre con rabbia. "Dannazione! Maledetto sole, non riesco a vedere nulla!" esclamai. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Osservai quei ritratti come chi non capisce bene cosa vogliano dire ma si dà un tono per cercare di nasconderlo.
Strabuzzai poi gli occhi a quelle parole della servitrice. “Nessun nobile? Ma che strano, il barone non è nobile?” Con aria spaesata. Mi voltai verso Fessen. “Allora stai facendo tutti i rilevamenti,tu?” Spiccia e capricciosa. Ovviamente i nostri macchinari servivano a ben altro, che non a fare la valutazione della casa. Tuttavia quella faccenda dei saggi era interessante, molto, poteva aver a che fare con il nostro tesoro. Il mio padrone preferiva di certo gli uomini di scienza ai nobili e cavalieri. |
“Chissà cosa diavolo è successo...” disse Elv a Gwen.
Trascorsero lunghi istanti, poi qualcuno bussò alla loro porta. |
“Si, il barone è nobile” disse la servitrice a Destresya “ma qui sono stati ritratti solo gli uomini dotti che hanno vissuto o visitato il castello durante i secoli.”
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"Non sono riuscita a capirlo! Ho visto solo tanta gente e la polizia" sospirando.
Poi bussarono e sperai di poter avere qualche notizia, infatti andai ad aprire. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen aprì e sulla soglia trovò Blasius.
Aveva il volto tirato, frustrato. “Perdonate se vi disturbo...” disse “... conoscevate un certo Arcibald?” Chiese. |
Era Blasius.
Aveva un volto strano... Il mio cervello registrò la domanda, ma si rifiutò di comprenderne il significato. Tentai, tentai, ma non ci fu verso. Mi irrigidii. "Perché lo domandate?" chiesi, in una domanda che sottintendeva una risposta affermativa alla sua richiesta. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La vergine di Sant'Agata di Ghotya
Quella storia mi sembrava sempre più strana.
Perché mai ritrarre solo uomini di lettere? La cosa mi sembrava alquanto strana. “Sapete il motivo di questi ritratti?” Chiesi alla servitrice “Forse queste stanze avevano qualche scopo particolare?” Incuriosita. “Magari dei laboratori o altro? Sapete, è importante conoscere la storia di un palazzo per definirne il valore..” dandomi delle arie per quella frase erudita. |
“Perchè...” disse Blasius a Gwen “... perchè è stato trovato morto... anche lui sbranato, proprio davanti al portone del palazzo... mi spiace...”
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Lanciai un urlo straziato, coprendo poi la bocca con le mani, gli occhi vitrei.
No. Non poteva essere. Lui era con noi fino ad un attimo fa, come poteva essere? No, doveva sicuramente essere un altro, e poi di certo Blasius non lo conosceva, magari... Magari si era confuso! Aveva sbagliato persona! Doveva aver sbagliato persona! Perché quella maledetta bestia? Perché?! Perché lui, perché noi?! Non gli avevamo fatto nulla, nulla, perché doveva attaccarci? Chi era il bastardo dietro queste macchinazioni? Chi poteva volere tutto questo? Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
“Nulla di significativo che io sappia.” Disse la servitrice a Destresya.
“Forse avranno dato un qualche contributo alla storia di questo castello...” fece Fessen. “Forse.” Mormorò la servitrice. |
Elv sentì l'urlo di Gwen ed arrivò alla porta, dove Blasius gli rivelò la triste notizia.
“Come...” disse visibilmente scosso Elv “... come fate a sapere si tratti proprio di lui?” “Perchè ero davanti al palazzo quando Arcibald ha cominciato a gridare...” spiegò Blasius “... e proprio il vostro maggiordomo, quel Missan, l'ha chiamato per nome...” |
Elv arrivò, ma non sentivo nulla, non capivo nulla, ero come da un'altra parte.
Quella minaccia per noi si era rivelata reale, come temuto da Elv e ci aveva attaccati nel profondo. Mi aveva attaccata nel profondo. Nella maniera peggiore possibile. Immaginai i suoi ultimi istanti, quello che doveva aver provato mentre quella bestia immonda lo uccideva. E mi sentii pervadere unicamente dalla rabbia e dalla sete di vendetta. Perché io avrei fatto giustizia per Arcibald, questo era certo. La bestia non l'avrebbe passata liscia. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Continuavo ad osservare quei volti, quasi volessi carpirne i segreti.
La servitrice non sembrava molto collaborativa, oppure era poco informata. Per noi, tuttavia, quelle informazioni erano importanti. “Beh, sono tutte informazioni che dobbiamo raccogliere, se sono state fatte migliorie da questi uomini inciderà sul valore dell’immobile, il nostro studio ci tiene che tutti gli elementi siano presi in considerazione!” Con la voce e il tono di una scolaretta a lezione che ripete la paginetta a memoria. “Non è vero, Swan?” Incalzo fissando il conte con aria da comandina insopportabile. |
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