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Per fortuna avevo gia` messo nella tasca del vestito il foglietto con le informazioni su Elv, perche` dopo qualche secondo la porta si apri` ed entro` Azabler.
"Fin'ora sta andando tutto liscio" dissi, tranquilla "Oh, quindi partiamo stasera?" |
E così dopo una camminata tra il porto e le parole dei marinai ci inoltrammo nelle stradine di Nuova Camelot, vi era vivacità in giro e mi aggiravo tra le bancarelle guardando i libri, alzai lo sguardo e vidi una figura..era Talcos.
Mi voltai verso Peggy che stava prendendo un profumo e le dissi sorpresa.."Ma guarda...laggiù vi è l' uomo a cui dobbiamo dire grazie per queste compere..l' uomo dei misteri..Talcos..vediamo come si comporta e magari scopriremo qualcosa di più di lui". Ci avvicinammo e dissi solo.."Salve..Talcos..a quanto pare Nuova Camelot vi è piaciuta se siete rimasto..ancora questione di affari?". |
“Certo.” Disse Junior a Clio, per poi mostrarle un documento.
E in quell'atto si leggeva chiaramente come tutta la questione fosse stata approvata e garantita dalla firma del Ministro della Propaganda Oxion. “Questa iniziativa” spiegò Fria “ci hanno detto è stata decisa in seguito alla volontà da parte del governo di voler ampliare i rapporti diplomatici con le città vicine.” “In pratica è una trovata pubblicitaria.” Sorridendo Orden. |
“Si.” Disse Azabler a Gwen. “E visto non hai nulla da chiedermi, direi di recarci subito al porto, così vedrai la nostra nave.”
Lasciarono così la palazzina e raggiunsero il porto. Qui Gwen vide una bella e moderna nave ormeggiata, con diversi uomini intenti a preparare ogni cosa in vista della partenza. “Ti presento” Azabler a lei “la Regina d'Oriente, la nostra magnifica nave.” |
Guardai attentamente il documento.
"Pubblicità?" sorpresa "Ma se per uno spettacolo del genere vi hanno tolto la licenza!". Non aveva alcun senso, se non testimoniare l'incoerenza di Maruania. "La vita è vostra, fate ciò che vi pare, a me sembra una pessima idea.." scuotendo la testa "Quando dovreste fare questo spettacolo?". |
Peggy sorrise incuriosita e seguì Altea.
“Oh, la nostra cameriera...” disse Talcos riconoscendo la gitana “... si, Nuova Camelot devo dire mi piace... soprattutto per le sue meraviglie...” sorridendo ad Altea “... ma in verità sono qui perchè questa città è il centro dei miei affari... e voi cosa fate di bello?” Chiese alle due ragazze. “Fate perdere la testa ai passanti?” “In verità” divertita e maliziosa Peggy “molti uomini si limitano a guardare e basta... e noi li troviamo noiosi, vero, Altea?” Facendo l'occhiolino alla gitana. |
Lasciammo l'ufficio e ci dirigemmo al porto. Era primo pomeriggio ormai e tutto sembrava calmo e pacifico, come la Regina d'Oriente, che se ne stava placidamente ormeggiata.
Era una nave moderna e all'avanguardia, sebbene lo stile di base fosse comunque classico ed elegante. "E` bellissima" dissi, affascinata "Siete davvero ben attrezzati, vedo" |
Lo guardai più incuriosita ma sorridendo...ora partivamo coi doppi sensi.
"Davvero questa città è il centro dei vostri affari, ma cosa commerciate? Ah..noi stavamo facendo un pò di compere..un pò di svago prima del lavoro". Poi udii le parole di Peggy e la spintonai non facendomi notare..."Lei è Peggy, pure lei lavora con me al Barracuda..ve la ricordate..si, a volte gli uomini che guardano sono noiosi e basta ma il bello è scoprire quello che pensano..dunque starete qui per molto" dissi sorridendo leggermente. |
“Abbiamo tre giorni per realizzarlo.” Disse Orden a Clio. “Non è molto complicato e neanche troppo lungo. Le comparse ce le forniranno loro.”
“Perchè dici che si tratta di una pessima idea?” Chiese Fria alla ribelle. |
“La Regina d'Oriente” disse Azabler a Gwen “è una nave di ultima generazione, dotata di moderni congegni in grado di affrontare ogni situazione. Su di essa partiremo fra poco a caccia dei peggiori pirati dei mari e dei cieli.”
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“Si, ricordo di averla vista...” disse Talcos “... ma di certo i miei occhi erano tutti per te alla locanda...” sorridendo ad Altea “... ah, senza offesa.” A Peggy.
“Figuratevi.” Risentita questa. “Quanto ai miei affari” fece Talcos “diciamo che sono in rapporti con vari governi stranieri, tutti ben felici di pagare i miei servigi.” “Sembra un lavoro interessante.” Disse Peggy. “A mio parere” ridendo Talcos “i lavori sono tutti uguali, perlopiù noiosi. A me interessa solo il guadagno che danno. Del resto poco mi importa.” Guardò una taverna poco distante. “Posso avervi mie ospiti a tavola?” Chiese alle due. “Ho sentito che quella taverna fa un ottimo piatto a base di formaggi e frutta.” |
"Perché non mi fido del governo di Maruania, ecco perchè..." scossi la testa "Ma capisco che questa è la mia battaglia, non la vostra, e voi rivolete solo indietro la vostra vita.." alzai le spalle "Fate come volete, ma certo non potrete contare su di me.. mi dispiace, ma io non collaborerei mai col governo..".
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"Grazie..siete veramente troppo gentile" e lo seguimmo alla taverna ma parlai sottovoce a Peggy.."Fa il misterioso..non ha detto cosa commercia, magari qualcosa di illegale, spero non sia pure un diplomatico in accordo con Maruania..ci mancherebbe solo questo".
Entrammo nella taverna e ci sedemmo al tavolo, era un bell' ambiente..e mi voltai di scatto sempre più curiosa.."Quindi immagino vi spostate tra Nuova Camelot e questi Paesi stranieri..o governi..pure per Maruania? E Nuova Camelot però è la base dei vostri affari..non capisco se permettete...anzi permetti, scusami..perchè qui è il centro degli affari? Comunque è un peccato non vi piaccia il vostro lavoro...ma lo facciate solo per soldi..beh, pure io non amo il mio lavoro ma il vostro sembra interessante". |
"Certo, ovvio" sorridendo un po' amaramente. Avrei dovuto fare di tutto affinche` non trovasse Elv. Sarei dovuta arrivare prima.
Ogni cosa a suo tempo........ "Siamo diretti verso quell'isola di cui parlava quell'uomo? L'isola di Naghian?" |
“Dai, Clio, non fare così...” disse Orden.
“Non insistere, Orden.” Intervenne Fria. “E' giusto rispettare le sue idee. Ti chiedo solo di conservare il segreto di ciò che ti abbiamo rivelato, Clio. Le autorità lo hanno imposto come condizione e so che non ci tradirai.” Proprio in quel momento tornò la suora. “Salve.” Salutando gli attori. “Vedo siete tornati. Spero sia andato tutto bene.” “Benissimo.” Annuendo Orden. “Allora” disse la religiosa “per festeggiare preparerò ben due crostate.” Sorridendo. |
“Si, ho girato per molte città” disse Talcos ad Altea “e sono stato anche a Maruania, sebbene solo di passaggio. Ma devo dire è una città che mi attira poco. Io vado molto a sensazioni, a percezioni” riempiendo tre bicchieri di vino, per poi offrirne uno alla gitana e un altro a Peggy “e solitamente se qualcosa non mi attira subito, non mi prende all'istante, poi difficilmente dopo riesce a farlo.”
“Anche con le donne è così?” Chiese maliziosa Peggy. “Soprattutto con le donne...” sorridendo Talcos, per poi fissare Altea “... brindiamo a Nuova Camelot ed alle sue splendide donne... |
“Certo...” disse Azabler a Gwen “... quell'isola è la nostra prima meta... andremo a caccia di pirati e puoi giurarci che ne cattureremo qualcuno.”
Poi si udì il fischio della nave. “E' ora...” fece Azabler “... saliamo a bordo, si parte.” |
Annuii a Fria.
"Soltanto per rispetto nei vostri confronti.." dissi, guardando gli attori "Ma badate che vale anche per voi.. io non sono sulla lista della polizia, e il governo non sa di questo posto.. siete brave persone e spero che non metterete in pericolo tutti noi, che volevamo soltanto aiutarvi..". Ecco, adesso ero proprio in una bella situazione. Una situazione che non mi piaceva proprio per niente a dire il vero. E poi perché Maruania avrebbe dovuto chiedere il silenzio degli attori. No, c'era qualcosa dietro. E io non potevo fare niente per scoprirlo senza tradire gli attori. Odiavo trovarmi in situazioni del genre. Poi tornò la suora. "Che splendida idea, grazie.." le sorrisi. |
Alzai il bicchiere.."Brindiamo...anche se io non sono originaria di Nuova Camelot..ma ormai sono qui..infatti quando mi imbarcai vi erano due possibilità..o andare a Maruania oppure qui..scelsi questa città ma ancora devo scoprire cosa mi riserverà...e ai tuoi affari...immagino tra poco dovrai ripartire per i tuoi affari..ma risiedi qui a Nuova Camelot, vi sono altri soci? Scusa l' intromissione, ma sai sono pure stata addescata da un marchese e poi si rivelò pure lui poco onesto..aveva comprato un castello maledetto di una stirpe e ci ho abitato per un pò" e sorrisi.."Mi piacerebbe mostrarvelo se volete, da fuori logicamente...è un pò strano quel maniero e per me riserva un mistero..qualcosa di simile...magari è la maledizione, e poi è tutto fatiscente ma il padrone non vuole lasciarlo e questo mi sembra strano..". Effettivamente era uno dei tanti misteri irrisolti avevo in testa..perchè Lui rimanesse in quel posto..."A dire il vero avevo lasciato una spada trovata pure là..ma non ho coraggio di entrare, magare puoi riprenderla tu Peggy visto me la sono meritata".
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Sospirai a quelle parole di Azabler, stando attenta a non farmi vedere da lui. Poi, udimmo i fischio della nave.
"Come avete deciso di intraprendere il mestiere di cacciatore di taglie?" gli chiesi, mentre salivamo a bordo. |
“E' un'ottima idea, sorella.” Disse Fria alla suora.
“La mangeremo appena terminate le prime prove per il nuovo spettacolo.” Fece Orden. “Tranquilla, Clio.” Loi alla ribelle. “Non tradiremo nessuno di voi.” E gli attori andarono a provare per ciò che il governo aveva chiesto loro, lasciando Clio sola con la suora. |
“Lasciami indovinare...” disse Talcos ad Altea “... quel castello appartiene al tipo che hai mollato, vero?” Sorseggiando il vino. “Dovresti dimenticarlo, sai? Non credo valga la pena starci a pensare.”
“E' quel che dico anche io.” Intervenne Peggy. |
“Perchè è un ottimo modo per fare soldi.” Disse Azabler a Gwen. “Inoltre permette di liberare il mondo dalla feccia che lo abita.”
Salirono a bordo e poco dopo, finalmente, la Regina d'Oriente si alzò in volo. |
Cercai di ignorare la risposta del mio capo; poi, la Regina d'Oriente si alzo` finalmente in volo. Era uno spettacolo magnifico vist o dall'alto, col crepuscolo che screziava il cielo di rosso, rosa e arancione e il riflesso del sole morente che si specchiava sul mare. Mi avvicinai al bordo della nave, appoggiando i gomiti e rimasi a contemplare quella meraviglia, godendomi la tiepida brezza.
"E` uno spettacolo magnifico, non trovate?" chiesi ad Azabler, che distava qualche passo da me. |
"Chissà. .forse si o no..non so proprio cosa sia quel maniero..ma lui non vi è e non entrerei dentro ovvio..perché non vorrei incontrarlo e neppure il suo socio..ma una cosa mi pento..ho lasciato sul luogo del delitto appunto" ridendo " dei vestiti pagati cari coi soldi di mia madre e ho agito per rabbia..magari Peggy potresti fingerti una innamorata di lui visto non ti rifiutera' e me li riporti..visto così vi mostro io non verrò intaccata più da quel posto e uomo.." e continuai a mangiare tranquilla ma poi ebbi un dubbio e guardai Talcos.."Ma io non ti ho detto dove era il castello di quell'uomo e nemmeno il nome..ci sono tanti castelli qui, poteva essere un altro..come fai a esserne certo sia quello?" effettivamente io non avevo fatto riferimenti particolari a quel castello..e comunque ero pure stufa tutti mi impedissero cosa fare e dovevo sottostare ai loro ordini..stava pure nella foresta e allora non potevo nemmeno cavalcare laggiù con Cruz..rimasi in silenzio.
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Sperai vivamente che fosse vero quello che dicava Orden.
Così se ne andarono, lasciandomi sola con la suora. Mi sembrava scortese lasciarla sola, ma avrei davvero voluto fare due passi per la campagna, ripensare a quelle giornata, schiarirmi le idee. "Posso aiutarvi in qualche modo, sorella?" chiesi gentilmente alla suora. Era stata così gentile e disponibile con me, dopotutto. |
La Regina d'Oriente si era alzata in volo e poco dopo il porto di Nuova Camelot, con i moli, le botteghe e le varie imbarcazioni ormeggiate, divenne piccolissimo.
Le ultime luci del giorno morente rendevano quello scenario come incantato, mentre il canto degli uomini sul ponte pareva intingere il tutto in un'atmosfera romanzata, come quelle che si leggono nei vecchi romanzi d'avventura. Azabler sorrise ed annuì a Gwen. “Presto ci farai l'abitudine.” Disse. “I nostri viaggi sono sempre affascinanti.” Poi l'uomo diede disposizioni ai suoi circa la rotta da seguire. La destinazione era naturalmente la temibile Isola di Naghian, rifugio di terribili corsari. E nell'udire ciò, Gwen non poté evitare di rivedere quell'episodio accaduto giorni prima, in cui vide Capitan Elv. |
“Poi finisce” disse Peggy ad Altea “che il tuo misterioso castellano sceglierà me come concubina.” Ridendo. “Magari per certe cose sono più portata di te.”
“Se volete altri abiti posso darvi io il denaro per acquistarli.” Talcos ad Altea. “Altrimenti, essendo i vostri, posso accompagnarvi a quel maniero per riprenderli.” |
“Oh, non temete...” disse la suora a Clio “... i vostri amici sono andati via per le prove e penso dobbiate raggiungerli. Andate pure, dunque. Io non impiegherò molto per preparare le due crostate e nel farlo ne approfitterò per recitare il Santo Rosario.” Sorridendo.
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"Si sono i miei" dissi a Talcos "li presi coi soldi di mia madre, fu assassinata ad Amoros..sapete..io..ecco sono nobile di origine" e raccontai la storia di mia mamma.
"Bene...allora Talcos verrà con me...ho il cavallo poco lontano..dobbiamo agire in fretta" dissi stringendo la mia sacca. Il nostro pranzo finì, salutai Peggy, tanto la avrei vista al lavoro tra poco, mi cambiai di abito nel bagno e lo misi nella sacca ed uscii anche se Talcos mi guardava stupito.."Non voglio correre rischi..si posso essere pericolosa..." sorrisi mentre presi Cruz.."Comunque posso stare attenta pure sola, sono armata di tutto punto..ma tu hai un tuo cavallo o devo darti un passaggio?" sorrisi. |
“Andiamo...” disse Talcos ad Altea “... ho una veloce e moderna carrozza. E comunque non credo occorrano armi. I vestiti sono i tuoi, no? Basterà allora chiederli in dietro ed il gioco è fatto.”
Partirono e raggiunsero il castello diroccato poco dopo. |
Le sorrisi.
"Buona giornata allora, e grazie per la crostata..". Così uscii dal casolare e iniziai a camminare per la campagna, in balia dei miei pensieri, finché non trovai un albero che faceva ombra e mi sedetti ad osservare il panorama. |
Lo scenario era sempre piu` bello e incantato e ormai il molo, la cittadina e tutto il resto erano totalmente spariti sotto di noi.
Azabler diede ordine ai suoi di orientare la rotta verso l'Isola di Naghian, il rifugio dei corsari. A quelle parole non potei fare a meno che pensare a lui. Lui, che negli ultimi giorni aveva invaso prepotentemente la mia mente e i miei sogni ed era proprio ad un sogno che quell'atmosfera mi faceva pensare, alla prima volta che l'avevo sognato e ripensavo a tutte le sensazioni che mi aveva provocato, soprattutto quando mi aveva dato quel bacio, quel giorno sul battello, quel bacio cosi` irruento, diretto..... E non mi accorsi che durante quel pensiero le mie dita avevano sfiorato le mie labbra. |
La foresta era calma e resa come assopita dal caldo che oggi aveva avvolto la regione.
Clio si sedette all'ombra di quell'albero e restò a vagare con la mente, in balia dei suoi pensieri. Il casolare non era lontano, ma la fitta vegetazione lo copriva al punto da non essere visibile. E ad un tratto la ribelle lo udì ancora. Il suono dell'ocarina che proveniva dalla vegetazione. |
"Scherzi...se entro lì..e mi vedono..mi cacciano..o magari vedo lui..io non voglio farmi notare, devo essere come un fantasma..allora io entrerò dentro e tu guardi fuori se arriva qualcuno..e farai un fischio..tanto vi è silenzio laggiù, ti sentirò" scossi il capo.
Quando arrivammo gli mostrai quella porta sul giardino, quella che dava sulla botola, entrai nel maniero...vi era quiete, ovviamente seguii il consiglio di Talcos..ma se lo avessi trovato non mi avrebbe disarmata togliendomi la giarettiera stavolta. E iniziai ad aggirarmi per il castello come un ombra verso la sua stanza. http://i59.tinypic.com/2cwpqwx.jpg |
Il Falco dei Mari e la ricerca del perduto Re dei Fiori
Osservavo la campagna intorno a me, assaporandone i profumi e i colori.
Ma poi la sentii: l'ocarina. Sorrisi. Chissà se sarebbe scappato ancora, o se mi avrebbe permesso di avvicinarmi. Quasi senza accorgermene, così, come fosse la cosa più naturale del mondo, mi alzai e seguii quel suono. |
Le dita di Gwen avevano sfiorato le sue labbra, mentre il vento soffiava tra i neri capelli della giovane.
Come se tutta quella storia, le sue sensazioni ed emozioni, l'avessero fatta scoprire di colpo donna. Si, si sentiva donna. Una donna in balia di desideri e sogni. Il continente sotto di loro stava cedendo, poco a poco, spazio alla distesa immensa di un mare azzurro e piatto, con il suo orizzonte velato da lieve foschia e qualche sporadica stella che iniziava ad accendersi sopra di loro. Azabler chiamò allora tutti sul ponte. “Ascoltate...” disse ai suoi uomini “... tra un'ora circa avvisteremo l'isola dei pirati... ho fatto delle ricerche e posso dirvi che è fortificata su tre lati, mentre la parte occidentale è racchiusa da alte ed ivalicabili montagne. Avvicinarci con la nave è dunque impossibile senza essere visti. Per questo raggiungeremo l'isola con una scialuppa, dopo naturalmente aver ideato un buon piano. Ci camufferemo. Voglio dei volontari per seguirmi sull'isola.” |
Abbigliata per l'occorrenza, Altea, lasciando uno stupito Talcos che non immaginava di vederla così, si intrufolò tra le crepe delle murature nel castello.
Ormai era sera inoltrata e la gitana, novella avventuriera, come un'ombra si spostava in quei luoghi antichi e decadenti. E si ritrovò davanti ad una porta chiusa. |
Quando Azabler chiamo` a raccolta i suoi uomini, mi ridesto` dai miei pensieri.
Spiego` la situazione dell'isola e che serviva un buon piano per raggiungerla. Poi, chiese dei volontari che lo seguissero sull'isola. Subito, ebbi l'istinto di propormi, ma mi bloccai e decisi osservare la situazione. |
Come Angelica che percorreva la foresta incantata, così Clio, guidata dal richiamo di quel suono vivace, attraversava la fitta vegetazione, che però, a differenza dell'eroina dell'Ariosto, non si chiudeva dietro di sè ad avvolgerla, ma si apriva come se fosse l'immaginario cancello di un mondo di sogni.
E poco dopo lo vide. Qualcuno che steso sotto un albero suonava l'ocarina. Qualcuno che ben conosceva. Era Icarius. |
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