Camelot, la patria della cavalleria

Camelot, la patria della cavalleria (http://www.camelot-irc.org/forum/index.php)
-   Terre lontane (http://www.camelot-irc.org/forum/forumdisplay.php?f=26)
-   -   Tylesia e il perduto Fiore dell'Intelletto (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=1919)

Talia 15-03-2012 15.43.57

La voce di Guisgard... ora allegra e vivace, ora bassa e morbida... sorrisi leggermente alle sue parole...
Ed intanto i nostri cavalli procedevano al moderato trotto, salendo la china di una dolce collina, finché non giungemmo sulla cima... avvertii, dal passo di Luthien, che la strada stava spianando: il sole riscaldava la mia pelle con maggiore intensità, ora, e sentivo il vento spazzare delicatamente la campagna...
Fermai, dunque, il cavallo e, chiudendo gli occhi, rimasi in ascolto...
L’aria era limpida, tersa... il profumo dei fiori del giardino giungeva fino a me e mi avvolgeva, sentivo le foglie degli alberi frusciare...
“Deve essere davvero bello, qui...” mormorai sovrappensiero... poi voltai appena la testa verso Guisgard: “Descrivimi ciò che vedi...” lo pregai “Descrivi ciò che più ti colpisce... così sarà come se anche io potessi vedere!”

Guisgard 15-03-2012 16.22.10

XII Quadro: il Fiore, la Profezia, Andros e Chymela


("Nessuno di noi ha mai visto un uomo simile, e non so per quale motivo soltanto io sono stato così colpito dai suoi discorsi. Gli altri hanno ascoltato le stesse cose, ma a nessuno è capitato qualcosa di simile.")

(Novalis, Enrico di Ofterdingen)



I loro cavalli avanzarono dolcemente verso l’arco, per poi attraversarlo.
“C’è un palazzo molto bello…” disse Guisgard “… quasi fuori dal tempo, con un’architettura ora sfarzosa, ora essenziale… il Sole dona dei riflessi fiabeschi a questo luogo… ci sono alberi fioriti ovunque, come se la Primavera fosse giunta per prima in questo posto… gli alberi di albicocche sono i primi a fiorire… rammento ciò che udivo sempre da piccolo sui fiori di albicocca… i primi a fiorire e i primi ad appassire…” scese dal cavallo e prese le redini del suo destriero e di quello di Talia “… sembra davvero di vivere in una favola quassù… e poi la vista è da togliere il fiato… c’è una lapide che recita qualcosa…”
Lesse allora ad alta voce:

“L'Amore è un privilegio, come un fiore sbocciato inatteso,
fiorito e donato senza merito, che chiede solo, come pegno,
di essere colto, sfogliato e vissuto fino in fondo, petalo dopo petalo.”


Ma appena finito di leggere, Sheylon cominciò a ringhiare.
Tre feroci cani circondarono Guisgard, Talia e la loro tigre.
I cavalli tradivano nervosismo e agitazione e Sheylon attendeva solo un cenno dal suo padrone per attaccare.

Guisgard 15-03-2012 16.49.30

Cavaliere25 ritornò in superficie.
Aveva in mano la chiave recuperata sul fondo dello stagno.
Ma la misteriosa figura era svanita.
Ad un tratto il boscaiolo udì una possente cavalcata.
Di nuovo il mostruoso demone era apparso nella selva.
Brandiva la sua mazza ferrata ed avanzava inveendo contro il Cielo e contro la Terra.
Ad un tratto la chiave in mano a Cavaliere25 cominciò a brillare intensamente.
Un attimo dopo, un maestoso falco scese sulla cappellina scavata nella roccia.
Cavaliere25 lo riconobbe subito: era lo stesso falco che aveva con sé la misteriosa figura.
“Fossi in te” disse incredibilmente il falco “mi darei una mossa… quel demone ha tutta l’intenzione di voler far scempio del tuo corpo e accaparrarsi la tua anima…”
http://www.sdamy.com/images/falco-pellegrino.jpg

Talia 15-03-2012 16.54.32

Chiusi gli occhi mentre Guisgard parlava e nella mia mente prese forma quel palazzo, il giardino, i fiori, gli albicocchi...
Sorrisi.
“L'Amore è un privilegio...” ripetei piano “Come un fiore sbocciato inatteso... fiorito e donato senza merito, che chiede solo, come pegno, di essere colto, sfogliato e vissuto fino in fondo, petalo dopo petalo.”
Di nuovo sorrisi...
“Sono dei versi davvero belli!” mormorai.

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 44505)
Tre feroci cani circondarono Guisgard, Talia e la loro tigre.
I cavalli tradivano nervosismo e agitazione e Sheylon attendeva solo un cenno dal suo padrone per attaccare.

Trattenni il respiro... sentivo ringhiare intorno a me e questo mi spaventava, soprattutto perché non potevo vedere che cosa stava accadendo...
Con una mano carezzai delicatamente il muso di Luthien, perché restasse calma, e con l’altra scesi a cercare quella di Guisgard.

Guisgard 15-03-2012 17.37.49

La mano di Talia.
Bianca e delicata, tremante per l’agitazione ed incerta era tesa in avanti, smarrita ed impaurita.
Poi quella di Guisgard la strinse forte.
Non disse nulla, ma lui era lì, accanto a lei.
“Sheylon…” mormorò il cavaliere.
La sua unica preoccupazione era per Talia.
I cani sembravano sul punto di attaccare.
“Chi siete?” Gridò all’improvviso una voce.
E sulle scale davanti all’ingresso del palazzo apparve una sagoma.
Stava immobile a fissare i nuovi arrivati.
“Richiamate i vostri cani!” Disse Guisgard.
“E perché dovrei?” Chiese l’uomo che il riflesso del Sole celava nelle fattezze ai loro occhi. “I cani non vanno forse aizzati contro i ladri?”
“Come osate?” Ringhiò Guisgard. “Non siamo ladri!”
“E cosa cercate qui?”
“Cerchiamo…”
Ma prima che Guisard finisse di parlare, si accorse di un movimento inatteso di quell’uomo.
Un movimento che tradiva una profonda meraviglia.
Un attimo dopo richiamò i cani e scese di corsa verso i nuovi arrivati.
Era un uomo anziano ma di robusta costituzione.
Fissava come stravolto Guisgard.
Poi i suoi occhi si posarono su Talia e poi tornarono di nuovo sul volto del cavaliere.
“Finalmente…” mormorò “… quanto vi ho atteso…” e si inginocchiò in lacrime davanti a Guisgard.
Questi si voltò verso Talia e poi tornò a guardare il vecchio.
E lo stupore era forte sul volto del cavaliere.

Guisgard 15-03-2012 17.58.08

Daniel aveva scelto.
Aveva scelto come agire e contro chi schierarsi.
I soldati restarono a fissarlo, mentre la gente, dopo un momento di stupore, cominciò ad invocare il suo nome.
“Cavaliere Verde!” Gridavano. “Il nostro liberatore!”
Non avevano mai visto un simile cavaliere.
Le leggende sul suo conto, infatti, erano ormai dimenticate da tutti.
“Attaccate quel cavaliere!” Ordinò all’improvviso il capo dei soldati. “Deve essere uno dei nostri nemici!”
Ma Daniel, proprio in quel momento, svanì in una scintillante luce vede e abbagliante.
Si ritrovò, un istante dopo, fuori dalla città.
“Hai scelto il tuo destino, Daniel…” vibrò Giada “… ora sta a te compierlo…” si illuminò con vigore la spada “… ora continueremo il tuo allenamento per apprendere i poteri della tua corazza…”

Talia 15-03-2012 18.01.00

Stringevo la mano di Guisgard con tutta la forza che avevo...
Luthien scalpitava, nervosa... ed io continuavo a sussurrarle parole all’orecchio con la speranza di tenerla calma...
Sentivo Sheylon ringhiare minacciosamente ai cani e quelli abbaiare...
Poi, all’improvviso, una voce.
Poche parole, secche e diffidenti, la risposta di Guisgard...
ed infine qualcosa di inatteso e quasi incredibile.

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 44508)
“Finalmente…” mormorò “… quanto vi ho atteso…” e si inginocchiò in lacrime davanti a Guisgard.

Mi occorse qualche istante in più per capire... quelle parole del vecchio, quasi di incredulità, e poi il suo pianto...
Sorpresa, mi lasciai scivolare giù dal cavallo e, con le mani tese in avanti, feci qualche passo verso Guisgard...
“Che cosa accade?” domandai, incerta.
Poi, seguendo il rumore dei suoi singhiozzi, mi inginocchiai vicino al vecchio...
“Signore...” mormorai, poggiandogli delicatamente una mano sulla schiena ricurva “Signore, vi prego... perché piangete?”

Guisgard 15-03-2012 18.45.04

Talia si avvicinò a quell’uomo, per poi chinarsi accanto a lui.
Lui subito prese la mano di lei e la strinse forte.
“Che gioia e che onore, mia signora…” in lacrime lui “… ho atteso tanto il vostro ritorno…” alzò poi gli occhi verso di lei e sorrise “… siete sempre più bella…” fissò Guisgard senza smettere di sorridere “… eh, più vi guardo, milady, più comprendo perché il nostro signore abbia perso la testa per voi!” E fece l’occhiolino al cavaliere.
Guisgard lo fissava sempre più stupito.
“Oh, ma che sciocco!” Esclamò all’improvviso il vecchio. “Si, sono proprio un vecchio sciocco! Immagino voi vogliate subito prendere possesso del vostro palazzo, miei signori!” Si alzò e fece loro cenno di seguirli.
“Stasera vi preparerò una cena degna di quelle che siete abituati a gustare nel vostro palazzo di Capomazda, miei signori!”
Guisgard si avvicinò a Talia e prese la sua mano.
“Mi avevano detto che il vecchio guardiano era pazzo” mormorò sottovoce “ma non pensavo fino a questo punto… tu cerca di essere naturale e assecondalo qualsiasi cosa dica… presto ce ne andremo da qui…” fece poi cenno a Sheylon di seguirli.
“Sembra strano…” disse il vecchio che li precedeva “… ma proprio una settimana fa mi hanno portato, i cittadini del posto, un magnifico vestito… quasi sapessero del vostro arrivo, mia signora…”
Entrarono nel palazzo e attraversarono il sontuoso cortile interno, passando accanto al meraviglioso e lussureggiante giardino animato da palme e cespugli fioriti.
Gli ultimi raggi del Sole morente, come un incantato e perenne crepuscolo, dipingevano riflessi di mutevole intensità donando a quell'ambiente un alone fiabesco e capace di rapire come il più bello e meraviglioso dei sogni.

Guisgard 15-03-2012 18.57.51

Mentre Altea era nella sua stanza, in balia di pensieri ed inquietudini, qualcuno bussò alla sua porta.
Era un servitore.
“Milady, sua maestà vuole vedervi.” Disse. “Prego, vi condurrò io dalla regina.”
Così, Altea fu condotta dalla sovrana.
“Avvicinatevi pure, lady Altea…” fece la regina “… ci è stato appena riferito che vostro cugino è giunto a corte… egli però, a quanto ci è stato riportato, ha infranto le leggi di Tylesia che vietano i duelli… cosa avete da dire a sua discolpa?”

Talia 15-03-2012 19.31.34

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 44512)
“Mi avevano detto che il vecchio guardiano era pazzo” mormorò sottovoce “ma non pensavo fino a questo punto… tu cerca di essere naturale e assecondalo qualsiasi cosa dica… presto ce ne andremo da qui…” fece poi cenno a Sheylon di seguirli.

Non so...” mormorai, stringendo la sua mano e lasciando che mi guidasse dietro al vecchio “Forse ci ha solo scambiati per qualcun altro... ma dici che dovremmo davvero lasciarglielo credere? Non so... non so se è corretto...”
Ma la voce festosa e vibrante di felicità del vecchio mi interruppe...

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 44512)
“Sembra strano…” disse il vecchio che li precedeva “… ma proprio una settimana fa mi hanno portato, i cittadini del posto, un magnifico vestito… quasi sapessero del vostro arrivo, mia signora…”

“Oh...” risposi in tono un po’ titubante, ma profondamente colpita dalla gioia che sentivo in ogni sua parola “Vi ringrazio. Siete... siete davvero molto cortese! E ditemi... vivete da solo, qui?”
Intanto eravamo entrati nel palazzo... sentivo il rumore dei miei passi e di quelli di Guisgard rimbombare negli ampi saloni, mentre il vecchio si muoveva silenziosamente, producendo ad ogni passo appena un lieve fruscio...
Sospirai...
C’era una strana atmosfera in quel palazzo... eppure non avevo paura... al contrario, mi sentivo calma e serena... mi sentivo al sicuro...
Strinsi di più la mano di Guisgard e gli sorrisi.

Altea 15-03-2012 19.41.48

I miei pensieri furono destati, sentii bussare alla porta e un servitore mi disse che la Regina aveva chiesto di parlare con me, mi alzai di scatto e seguii il servitore. Entrai in silenzio nella stanza della Regina e iniziò a parlarmi di Fyellon...e mi chiese se avessi da dirle qualcosa in sua discolpa. Apprezzai quel gesto, la regina voleva prima sapere la verità.
"I miei omaggi mia Regina, è vero qui a corte è sopraggiunto mio cugino...sir Fyellon..è un valoroso cavaliere, infatti sir Reas lo ha arruolato nella guardie reali e aveva già dato a mio cugino ordine di presentarsi domani agli addestramenti. Non stavamo facendo nulla mia regina, stavamo solo passeggiando e ammirando il parco, poichè ne parlai di quelle meraviglie che vi si trovano a mio cugino ed egli..guardava..il cancello dorato..ne era attratto come ne sono attratta io. E arrivarono due cavaliere del Tulipano ad intimarci di andarcene, e mio cugino ha reagito..ma in buona fede. Non è..tipo da creare disordini, vi chiedo la grazia di lasciarlo libero in modo da espletare in modo eccellente i suoi doveri come cavaliere della guardia reale". Poi la fissai...ancora una volta quel cavaliere doveva essermi grato, se la regina avesse deciso di liberarlo.

Guisgard 15-03-2012 20.01.24

“Solo?” Voltandosi il vecchio verso Talia. “Oh, ma dimenticate che qui sono il guardiano, mia signora! Custodisco io il vostro palazzo quando la corte è a Capomazda.”
“Si, certo…” intervenne Guisgard “… però vedo che non avete richiesto altri servitori qui con voi…”
“Eppure vi ho cresciuto io, si può dire, mio signore!” Fermandosi di colpo il vecchio e fissando il cavaliere. “Dovreste conoscermi bene!”
“Si… ma certo…” tentennò Guisgard.
Strinse, per un istante, ancor più la mano di Talia.
“Volevo solo dire che…” continuò il cavaliere.
“Si, ho capito!” Lo interruppe il vecchio. “Come al solito siete in pena per me!”
“Si…” annuì Guisgard.
“Ma sapete bene che sono un vecchio testardo, mio signore” ridendo il vecchio “e ormai la mia età mi rende insensibile alla solitudine… ovvio che la vostra compagnia è particolare…” fissò poi Talia “… rammentate, milady il nostro arrivo a Sigma? Quando giungemmo al palazzo di vostro padre?” E rise nuovamente. “Eh, giungemmo in incognito, vero padrone?”
Guisgard sorrise incerto e strinse nuovamente la mano di Talia, come a volerla tranquillizzare.

“Andros!” Chiamò la Granduchessa madre. “Andros, sei ancora a letto? Su, svegliati! C’è qui una persona che devi conoscere!”
“O dormiglione!” Avanzando nel corridoio l’Arciduca padre. “Ancora a letto? A causa tua non ho potuto cavalcare, per paura che il nitrito del mio nuovo stallone basco potesse svegliarti!” E rise di gusto.
“Avanti, aspettiamo solo te!” Fece la madre. “Un viaggiatore è giunto a corte!”

“Si, rammento, rammento…” disse Guisgard “… ma volevo chiedervi…”
“Si, milord?”
“Lei è stanca” indicando Talia al vecchio “e vorrei che potesse darsi una rinfrescatina prima di cena…”
“Ma certo, che stolto che sono!” Esclamò il vecchio. “Vostra moglie deve solo chiedere e ogni suo desiderio verrà esaudito!” Fece loro cenno di seguirlo.
Giunsero così in una sfarzosa stanza, dai mobili intrisi di uno splendore antico e ritratti alle pareti di un romanticismo incantato.
Sete sfavillanti guarnivano il letto ed un tavolino al centro della stanza, sul quale si trovavano calici e ampolle di cristallo.
“Riposate pure, milady…” disse il vecchio “… la cena sarà servita quando sarete pronta…”
“Potete lasciarci per un momento?” Chiese Guisgard.
Il vecchio annuì.
“Riposati pure, Talia…” fissandola Guisgard appena rimasti soli “… io intanto cercherò di capire come stanno le cose qui… credo che non vi siano altri oltre noi tre in questo luogo… verrò a prenderti tra un po’…” e le baciò la fronte, per poi uscire.

Guisgard 16-03-2012 01.37.02

La regina ascoltò con attenzione le parole di Altea.
Nella sala vi era anche il ministro Berengario.
“Cosa avete da dire in propositivo?” Chiese la regina al ministro.
“Non saprei, maestà…” rispose questi “… attaccare i Cavalieri del Tulipano è un reato…”
“Lady Altea” fece la regina “dice che suo cugino è stato assalito da quei cavalieri.”
“Bisognerebbe ascoltare anche l’altra parte, maestà.”
La regina restò in silenzio a riflettere.
In quel momento entrò il capitano Reas.
La regina spiegò a lui l’accaduto.
“Essendo un mio soldato” disse il capitano “ne rispondo io, maestà. Se sir Fyellon ha sbagliato, allora lo punirò. Ma primo voglio ascoltare cosa ha da dire.”
“Maestà, vi ricordo che una legge speciale tutela i Cavalieri del Tulipano.” Intervenne Berengario.
“Dove si trova ora il prigioniero?” Chiese la regina.
“Credo nella Torre Degli Eretici, sotto il controllo dei Cavalieri del Tulipano.” Rispose Berengario.
“Capitano Reas, recatevi là e conducete a noi il prigioniero.” Ordinò la regina. “Domandate la cosa direttamente a lord Guxyo.”
Reas annuì ed obbedì.
Dopo un po’ il capitano ritornò da solo.
“I Cavalieri del Tulipano non mi hanno concesso di entrare nella torre…” disse alla regina “… è inaudito… ora ritornerò là con alcuni dei miei… non accetto ordini da loro!”
“Causerete solo disordini.” Lo fermò la regina.
Ma proprio in quel momento nella sala entrarono due Cavalieri del Tulipano che conducevano con loro Fyellon incatenato.
“Lord Guxyo” disse uno di loro “concede la grazia a questo cavaliere in nome del rispetto che vi porta, maestà.” Salutarono poi e andarono via.
“Sembra quasi ci abbia fatto una concessione!” Con rabbia Reas. “Credono di essere i padroni di Tylesia!”
Ma la regina lo riprese.
Diede poi ordine di liberare dalle catene Fyellon.
“Da oggi” fissando il cavaliere “siate più accorto, cavaliere… la prossima volta non sarete così fortunato.”

elisabeth 16-03-2012 08.28.51

Uscii dalla stanza dove la Regina inconsapevolmente mi aveva resa inesistente...il mio mondo era li' non vi erano leggende, non vi era superstizione, ogni cosa della natura unita ad uomini iniziati e di altra natura, riuscivano ad interargire tra loro portando solo del bene, ma il male a quanto pare era riuscito ad avere la meglio........mi ritrovai al fianco di Berengario, che molto pazientemente riporto' alla mia mente quello che era la ragione di vita di Tylesia....lo sentivo parlare.....ma il suono della sua voce mi giungeva lontano.......finche' non mi ritrovai chiusa in una stanza, una chiave che girava nella toppa e si chiudeva...era buia...non vi erano finestre....non vi era il nulla,possibile che Beringario avesse fatto questo ?......non ebbi voce per urlare.....il mio corpo si tramuto' in una vecchia corteccia.....le fronde apparvero tra le mie braccia....scuotendosi in un vorticoso movimento...il tempo, non so quanto tempo.....ma su di me incominciarono a soffiare venti impetuosi che non mi lasciavano rspirare....grandine improvvisa congelo' le mie povere radici e l'acqua sferzante portata dal vento risveglio' in me immagini di distruzione....tutto era sommerso, alberi abbattuti case distrutte....e la gente che piangeva, ridotta alla fame e alla paura...gente che piangeva il proprio figlio disperso...solo fango....fango e null'altro...........e rimasi li'.....sconfitta dalla mia stessa natura, speravo solo che Altea fosse riuscita li' dove io avevo fallito.......

Altea 16-03-2012 08.50.55

Rimasi immobile, a seguire una infinità di avvenimenti, la Regina che in cuor suo credeva alle mie parole ma era come bloccata dal ministro Berengario...ma si fidava anche di Reas, si vedeva. Tirai un sospiro di sollievo vedendo il capitano, non capivo come...ma egli appariva sempre nel momento giusto e del bisogno. Andò subito a cercare Fyellon ma torno con brutte notizie...era nella torre dove io e la regina fummo rinchiuse.
Ma non tardò molto che lo vidi entrare...incatenato, vederlo cosi mi diede una sensazione strana, avrei voluto arrabbiarmi ma convenii che era meglio mostrare indifferenza, pure quando sentii che la grazia fu concessa dal capitano dei Cavalieri del Tulipano. Alla fine la regina aveva capito...e fu giusto il suo ammonimento a Fyellon.
"Maestà, io ringrazio voi per la vostra gentilezza che ancora avete mostrato nei miei confronti..e ora di mio cugino Fyellon e sono sicura che non vi deluderà" mi voltai guardando il cavaliere.
Ad un tratto nella mia mente apparve la immagine di Elisabeth...dove si trovava?

cavaliere25 16-03-2012 19.32.35

guardai il falco e lanciai verso di lui la chiave e dissi entra nella grotta presto e cercai di raggiungere la grotta anche io

Guisgard 16-03-2012 20.32.26

Quella visione.
Così reale eppure un attimo dopo già svanita.
Elisabeth si ritrovò così in quella stanza.
E vi era anche Berengario.
“Tutto bene, milady?” Chiese il ministro alla maga. “Vi vedo vagamente inquieta…” sorrise lievemente “… la regina non voleva essere dura con voi… ma, vedete, la Regione è la vera forza di questo regno e la sola arma che possiede Tylesia per difendere il suo popolo dall’illusione e dalla sofferenza della vita… e solo la Ragione può aiutarci contro il terribile nemico che ci assedia…”

Guisgard 16-03-2012 20.46.15

Liberato e ringraziata poi la regina, Fyellon uscì dalla sala insieme ad Altea.
“Sembra che in questo posto” disse alla ragazza “non si riesce a star tranquilli…” sorrise, come a voler dimenticare gli ultimi fatti “… ora però ho bisogno di distrarmi… cosa proponete, cara cugina? Domani prenderò servizio come guardia della corona, ma ora voglio godermi queste ore di libera uscita… una cenetta nel parco?” Rise. “Massì, è un’ottima idea, non trovate?”
Domandò allora ad uno dei soldati che erano lì vicino dove si trovasse la mensa dei militari.
Raggiuntola, prese del pane, dei salumi ed un po’ di formaggio.
“Non sarà un pasto nobile e sontuoso” fissando poi Altea “ma credo che la genuinità non sia un male! E gustate sotto le stelle di questa città, anche queste semplici pietanze sapranno acquistare un che di speciale.”
Andarono allora nel parco e si sedettero sull’erba per consumare la loro cena.

Guisgard 16-03-2012 20.48.43

Il Falco prese la chiave col becco e fissò poi Cavaliere25.
“Con questa potrai aprire la nicchia di pietra…” volò poi verso quella e lasciò sulla pietra la chiave “… vedi questa porta? Usa la chiave per aprirla… ma fa presto, il demone sta arrivando…”

elisabeth 16-03-2012 20.59.08

Guardai l'uomo, avevo un nodo in gola, che non era dovuto a quello che la Regina mi aveva detto.....avevo pena per cio' che avevo visto...a cio' che il mio corpo aveva vissuto...." Voi non capite......c'e' un mondo parallelo che si unisce a questo......c'e' il male e c'e' il bene e voi avete pensato di cancellare tutto.......c'e' un cuore che batte per ogni cosa che esiste...c'e' la ragione che governa le forze dell'universo.....io ho il timore che tutto vi voltera' contro e per il vostro popolo ci sara' aolo morte e sofferenza...."......Tylesia era assediata....passai una mano sulla fronte dell' uomo....e la sua mente visse i miei timori...." Non abbiate timore...e' tutto vero.....abbiate pieta' di me Berengario.....pregate per me..."....tolsi la mano dalla sua mente, ed uscii nel corridoio....aprii una finestra e respirai a pieni polmoni......gridai alla natura il mio dolore....e la natura si fece vita....

Altea 16-03-2012 21.59.25

Uscimmo dalla stanza e camminavamo nei corridoi, guardai il volto di Fyellon, in lui vi era tornato il sorriso..lo fissavo..eppure nei suoi occhi si celava qualcosa di inquieto. "Ve l'avevo detto Fyellon, che qui si devono palesare gesti e parole, dovete stare molto attenti..soprattutto alla lady che vi ha fatto imprigionare". A mio sorpresa il cavaliere mi propose una cena fuori nel parco...per un attimo esitai..si poteva, e se ci avessero visto? Ma egli era cosi entusiasta che non potei rifiutare e mi affidai al Cielo, che fosse benevolo...Uscimmo nel parco e Fyellon ritornò poco dopo con tutto il necessario per quella "insolita" cena e ci trovammo a mangiare fuori nel parco, ma ero in ansia, deglutii "Fyellon spero solo che non ci facciano dei problemi per questo fatto..presumo in questo palazzo sia proibito mangiare un pasto frugale pure sotto le stelle". Poi mi alzai e gli tesi la mano.."Venite con me, voglio vedere se riusciamo a trovare il Cappellano, è una persona straordinaria, penso che dopo lady Elisabeth e ora voi..sia l'altro mio unico amico qui a Tylesia". E con quella stretta lo accompagnai verso quelle arcate di rose, e fiori ancestrali alla ricerca del Cappellano. Sorrisi a Fyellon ma mi fermai per un attimo, sentii la pelle bruciare, guardai il mio braccio, sanguinava..e vidi una rosa bianca che con la sua spina appuntita mi aveva ferita.

Guisgard 17-03-2012 12.56.07

Spesso vedere non basta.
Vediamo ogni giorno, intorno a noi, le meraviglie con cui è stato forgiato il mondo…
Vediamo i miracoli della Fede e la magia dell’Amore, eppure restiamo ancorati ad illusioni che non ci ammaliano con promesse di felicità, ma solo col miraggio di un’effimera libertà, una vuota serenità ed una sbiadita tranquillità.
Berengario, guidato dal tocco della mano di Elisabeth, aveva visto ciò che la maga aveva vissuto qualche istante prima.
Ad un semplice mortale come lui era stato concesso, per un attimo infinitesimale eppure intenso come solo l’eternità sa essere, di vedere oltre.
Ma vedere cosa?
Neanche Elisabeth era in grado di decifrare il linguaggio racchiuso nella cupa atmosfera che echeggiava tra le guglie, i palazzi e il luminoso marmo di Tylesia.
Ma Berengario, pur davanti a quell’inquietante visione, non aveva smarrito le sue convinzioni.
“Milady…” raggiungendo Elisabeth “… siete un’abile illusionista… siete brava a confondere la mente… ma temo che con me non basti questa vostra arte… non sono così facilmente impressionabile…”
In quel momento un servitore li raggiunse.
“Signore…” fissando il ministro “… il Senato si sta per riunire…”
“Arrivo subito.” Annuendo Berengario.
“Sua maestà vuole che sia presente anche lady Elisabeth.”
Il ministro fissò stupito prima il servitore, poi la maga.
“E sia, andiamo…” mormorò.
Il servitore allora condusse Elisabeth e Berengario nel Senato.

Guisgard 17-03-2012 13.12.56

Fyellon si accorse della smorfia di dolore di Altea.
E visto il graffio causato dalla rosa, prese il braccio della ragazza e succhiò via un po’ del sangue che ne fuoriusciva.
“Una rosa è tanto bella” disse il cavaliere “quanto pericolosa… le spine possono essere infette e portare poi qualche strana malattia…” bagnò poi la ferita con alcune gocce d’acqua di una delle fontane nel parco “… mio padre, che Iddio l’abbia in Gloria, aveva combattuto per molti anni in Oriente… l’ordine cavalleresco a cui apparteneva aveva il compito di difendere i Regni Latini di Terrasanta… ma gli infedeli, come in Occidente vengono chiamati gli Arabi, hanno raggiunto nozioni mediche e scientifiche superiori alle nostre, ancora intorpidite dalle superstizioni con cui la Chiesa tiene in suo potere il nostro mondo…” fissò Altea e sorrise “… il Tetano è una malattia che può essere letale ed è quasi sconosciuta nella nostra Latinità… può essere causata anche da un graffio come il vostro, per colpa di una bellissima rosa…” raccolse allora la rosa che aveva punto Altea e la posò nella mano della ragazza “… tutte le cose del mondo, diceva mio padre, possono dare gioia o dolore e sta a noi saperle prendere nel giusto modo…” ma un attimo dopo il suo sorriso mutò in un velo di malinconia e poi di tristezza.
“Perdonatemi, vi prego…” allontanandosi di qualche passo “… anche a me una spina ha trafitto l’anima… e per quella, temo, non c’è cura…”

elisabeth 17-03-2012 18.07.14

Si parla del silenzio eppure silenzio non vuol dire non udire....silenzio vuol dire imparare ad ascoltare.......si parla della vista..eppure ci sono molti modi per vedere....piccoli lampi di luce che tracciano vivide immagini nella nostra mente, di questo era stato testimone Beringario, neanche il mio urlo alla natura lo aveva scosso...perche' non era rimasto ad ascolatre nel silenzio la risposta della Terra......." Io non sono brava a fare nulla, io non sono nulla...non ho bisogno di illudere nessuno, tanto meno voi Signore.....vorrei solo che per una volta riusciste a fidarvi di qualcuno, vorrei che solo per una volta vi lasciate andare alle sensazioni....solo allora voi, potreste vedere con i miei occhi...".... Un servitore interruppe un'altra conversazione che forse non mi avrebbe portato a nulla......dovevo presenziare al senato, la regina voleva la mia presenza.....se Berengario si sentiva confuso vista la richiesta della mia presenza..io ero letteralmente sorpresa......rivolgendomi a Beringario " Non capisco, sono un'illusionista.....rischio di confondere le vostre menti e sono stata invitata all'interno del vostro Senato......ditemi..mio Signore...quale sara' il mio ruolo all'interno del cuore di Tylesia ?....".......

Altea 17-03-2012 22.32.31

Fyellon prese delicatamente il mio braccio per curare e lavare la ferita, iniziò a parlare di..suo padre...si conoscevo quella storia, me la narrò il maestro, soldati andati in Terrasanta a liberare Gerusalemme..in breve tempo il dolore svanì e Fyellon pose nella mia mano la rosa bianca, quando a un tratto vidi il suo volto contrarsi dal dolore dell'animo, più duro da guarire da quello fisico.."Fyellon, che spina vi ha ferito? siete sicuro non vi sia rimedio?" mi avvicinai a lui, dispiaciuta e gli presi la mano per dargli conforto. Immaginavo dal suo sguardo che quel cavaliere celava cupi pensieri.

Daniel 18-03-2012 12.58.19

Avevo fatto la mia scelta.. Avevo scelto di stare con il popolo.. E ora loro mi acclamavano.. Però avevo deciso di mettermi contro la corona e il castello.. Giada mi parlava.. L'Anima della mia spada era anche la mia compagna di questo nuovo viaggio che avevo intrapreso.. Guardando l'orizzonte dissi:
<<Guidami Giada..>>

Guisgard 19-03-2012 01.32.43

Berengario fissò Elisabeth.
“Non so, milady…” disse “… pare che la regina abbia richiesto la vostra presenza… sinceramente sono perplesso quanto voi… vedremo cosa accadrà…”
Così, il servitore condusse la maga ed il ministro dove si riuniva il Senato di Tylesia.
Giunsero in una grande sala circolare, tutta in marmo bianco e lucente.
Due fila concentriche di colonne finemente scolpite giravano in cerchio attorno ad un maestoso altare, circondato da due platee nelle quali sedevano i senatori.
Sull’altare sedeva in trono la regina.
Nel vedere Elisabeth e Berengario, la sovrana fece loro cenno di prendere posto.
La seduta venne allora aperta.
“Prima di cominciare, vostra maestà…” alzandosi uno dei senatori “… questa assemblea domanda alla vostra augusta persona il motivo che permette a questa donna di essere presente alla seduta del Senato…”
“Lady Elisabeth è qui” rispose la regina “perché la riteniamo degna di fiducia, oltre che saggia e rispettosa della corona.”
Nessuno mosse altre obiezioni.
Berengario prese allora la parola.
“Il Senato” cominciò “si riunisce per discutere sullo stato di guerra… l’assedio portato dai nostri nemici sembra inesauribile e le scorte in città cominciano a scarseggiare… è prova di questo il malumore del popolo e la violenta insurrezione che solo a fatica i nostri soldati sono riusciti a sedare… ed abbiamo motivo di credere che la situazione peggiorerà sempre di più…”
“Ormai è chiaro che nulla farà desistere i nostri nemici dal loro proposito…” alzandosi un altro senatore “… loro vogliono il nostro bene più prezioso e non si fermeranno fino a quando non saranno riusciti a conquistarlo…”
“Cosa proponente, ministro?” Domandò la regina a Berengario.
“Non abbiamo molta scelta, maestà…” chinando il capo questi “… forse la nostra unica possibilità è dare pieni poteri a lord Guxyo e alla sua compagnia di cavalieri…”
Un brusio si alzò nel Senato.
“Volete dire” fissandolo la regina “che dobbiamo accettare ogni richiesta di lord Guxyo? Dare, cioè, pieno controllo ad una forza militare? Vi rammento che lord Guxyo ha più volte espresso il desiderio di emanare leggi speciali, che limitano la libertà del popolo ed anche le competenze del Senato… inoltre non ha esitato, in passato, di far passare come legittime alcune azioni dei suoi cavalieri, volte a rifornire di cibo e merci le sue fila e che invece quest’assemblea ha bollato come atti di prepotenza e violenze.”
“Maestà…” fece Berengario “… i suoi cavalieri devono pur rifornirsi dei giusti mezzi per difenderci…”
“E per giusti mezzi” lo interruppe la regina “voi intendete anche furti e stupri?”
“Non sono mai state dimostrate quelle accuse, mia regina…”
“E le percosse sui volti e sui corpi di giovani contadine e pastorelle?” Fissandolo la sovrana. “Non sono prove?”
“Non possiamo mettere in dubbio la parola di nobili cavalieri” rispose Berengario “a discapito di ciò che dicono contadinelle e pastorelle, maestà.”
“Voi cosa ne pensate, milady?” Rivolgendosi poi la regina ad Elisabeth.

Guisgard 19-03-2012 02.02.40

Altea prese la mano di Fyellon ed il cavaliere la fissò con uno sguardo addolorato e sempre più cupo.
“Non vi è rimedio…” mormorò “… poiché non è possibile tornare indietro, far rivivere il passato… milady…” fissando l’inquieto cielo di Tylesia, con le sue stelle sconosciute “… allenarsi per anni, col solo scopo di diventare un grande cavaliere… non per l’onore o la fama, ma solo per rendere questo mondo migliore e la vita degna di essere vissuta… per tutti… e così, una volta armato cavaliere, decisi di arruolarmi in un esercito e mettere in pratica tutti gli insegnamenti appresi in anni di duro allenamento… difendere i deboli, combattere i soprusi… quante belle parole… e mentre combattevo per quegli ideali, lucidando col manto dell’onore la mia corazza fino a renderla quasi immacolata… ignoravo ciò che accadeva nella casa in cui ero cresciuto… ero partito col solo scopo di combattere il male… ed invece nella mia casa si annidavano demoni terribili… i demoni dell’invidia, dell’rancore e dell’odio…” esitò, per poi chinare il capo “… mio padre… mio padre aveva cresciuto me e i miei fratelli col solo scopo di renderci tutti, un giorno, dei valorosi cavalieri… ma, in quel nido non vi erano solo giovani aquile pronte a spiccare il volo… no, in quel nido si celava un avvoltoio… un essere meschino, imbevuto di se stesso… oh, milady…” alcune lacrime rigarono il suo volto.
Tornò a fissare Altea, come a voler trovare conforto.
“Tra noi figli del maestro…” continuò “… vi era un vile e viscido… un vigliacco e un traditore, innamorato di se stesso… voleva conquistare tutto e tutti… l’affetto di mio padre e quello dei miei fratelli prima, l’onore e la fama poi… ma non vi riuscì… non riuscì ad essere il migliore fra noi, né a conquistare l’affetto di nostro padre sopra a noi altri… allora un giorno, un maledetto giorno, ritrovandosi solo con nostro padre, lui lo aggredì, colpendolo a morte…” si alzò di scatto e si allontanò di qualche passo “… ed io non ero lì, milady… ero a difendere i valori della cavalleria contro i suoi nemici… mentre invece il vero nemico mi portava via tutto ciò che avevo di importante nella mia vita… ed io non ero lì ad impedirglielo…” si voltò verso Altea “… e non mi perdonerò mai questo… di non esserci stato a difendere mio padre contro quel vile e malvagio fratello…”
http://4.bp.blogspot.com/_GP1egRTYZ-...ghts+tale2.jpg

Guisgard 19-03-2012 02.34.29

Daniel si trovava in un altro luogo.
Tylesia appariva in lontananza ed un cielo inquieto e tormentato avvolgeva ogni cosa.
“Si, hai scelto…” disse Giada “… ed ogni scelta comporta delle conseguenze… solo il tempo ti mostrerà se la tua scelta è stata giusta o sbagliata… ora seguimi, continuiamo il tuo addestramento…”
Un istante dopo, Daniel si ritrovò nella selva che circondava il territorio di Tylesia.
“Chiudi gli occhi e senti…” fece Giada “… senti i segreti della tua armatura… diventa una sola cosa con essa… respira forte, fino a confondere il tuo respiro con quello della Terra… la corazza ti mostrerà i suoi segreti…”
Ad un tratto la corazza cominciò a vibrare in diversi punti.
Prima lungo la gamba sinistra.
“Questa che senti sono io, Giada, la tua spada… letale negli scontri corpo a corpo e utile anche come difesa…”
Poi vibrò il braccio destro.
“Questa che senti” continuò Giada “è la tua balestra, l’altra tua arma… usala contro nemici a distanza, rapidi che caricano o si lanciano verso di te…”
Infine vibrò il fianco destro.
“Questa è la tua terza arma” aggiunse Giada “… la scure a doppia lama, fondamentale negli scontri a media distanza, per attaccare nemici pesantemente armati e ben difesi… la scure a doppia lama è utilissima per aprirti un varco nella difesa del tuo nemico…”
Ad un tratto Daniel cominciò ad udire dei rumori che provenivano dalla selva.
“Ora sarai assalito da diversi nemici” riprese Giada “con caratteristiche particolari… ad ogni nemico seguirà dunque un particolare attacco e tu potrai avere la meglio solo se sceglierai l’arma giusta per il momento… se utilizzerai l’arma sbagliata, allora uscirai sconfitto dal combattimento… quando un nemico di attacca osserva con attenzione la stazza e i suoi movimenti… anche la distanza è importante da calcolare… in base a tutto ciò, sceglierai l’arma adatta allo scontro… ogni combattimento portato a buon fine incrementerà il tuo legame con l’armatura e dunque la tua abilità… preparati, Daniel…”
All’improvviso dalle cime degli alberi si udì un fruscio.
Un attimo dopo, un veloce sparviero spuntò fuori dai rami e si lanciò, dall’alto, in picchiata verso Daniel.

elisabeth 19-03-2012 08.42.35

Entrai un quella sala immensa, l'acustica era perfetta avendo la forma circolare, le sue colonne con i capitelli finemente scolpiti ergevano la loro forza come a sorreggere la grande cupola......lei era li' Regale e sicura di se, due ale di senatori si aprivano accanto al trono e fummo invitati a sederci.......la Regina mise a tacere un brusio volontario al mio apparire e cosi' come inizio' lei lo mise a tacere.......non proferii parola e la ringraziai con un cenno del capo.....il silenzio tra le colonne era d'oro...ascoltai Berengario e ne valutai il sapore e la sagezza che ne provenivano con la saggezza della regina, valutazione tra un uomo e una donna.
Razionalita' e sentimento.......fui scossa solo quando si chiese il mio intervento...mi alzai in piedi ..." Vi Ringrazio mia Regina per la fiducia accordatami, non so chi siano i vostri nemici o cosa cerchino, suppongo solo che siano cose assai preziose.....mi rendo conto che l'esercito deve essere sfamato, non potrebbe difendervi, ma anche il popolo non puo' sottostare a periodi di carestia.....non ne ha colpa, devo darvi atto, i vostri cavalieri non sono molto cortesi, hanno ridotto mio figlio alla morte, soltanto col dubbio che potessimo essere delle spie.....deduco quindi Ministro che le ragioni della regina siano fondate........c'e' una cosa pero' che devo dirvi...il vostro nemico e' tra le vostre mura....non oltre le vostre mura, date il comando al Comandante Reas e agli uomini che egli scegliera', il nostro primo Ministro Berengario sapra' affiancarvi......per quanto riguarda il popolo, approvvigionatelo.....sara' dalla vostra parte......chiedero' l'aiuto al mio regno e avranno di che saziarsi......sara' dura la lotta, ci saranno momenti in cui vi sentirete sfiniti.....sconfitti, ma quello e' il momento di tenere duro e rialzarsi.........trincerate i Cavalieri del Tulipano..........o per voi sara' la fine..."......una strano cerchio alla testa...avvolse la mia mente.....e la natura mi rispose, mi era vicina e avrebbe obbedito ad ogni mio volere.......

Altea 19-03-2012 10.55.16

Fyellon mi fissò e iniziò ad aprirsi....un sussulto al cuore..la sua voce prese un timbro diverso. La storia che mi narrò era veramente forte ed egli era veramente coinvolto nel raccontarlo.
"Fyellon, mi volete dire che uno dei vostri fratelli ha ucciso vostro padre per orgoglio, per mostrare la sua supremazia sopra un altro fratello...tutto ciò è tremendo, posso capire come Vi sentite. Ma non dovete sentirvi in colpa se non eravate lì tra i vostri fratelli a salvare vostro padre...contro il Male a volte non si può fare nulla, prende alla sprovvista. E comunque, Voi, da quello che mi avete detto eravate a compiere il dovere di cavaliere che vi aveva insegnato vostro padre e io sono sicura che lui, da lassù" mostrando la Volta Celeste" vi guarda ed è fiero di voi per aver portato a termine i suoi insegnamenti, quello che si deve sentire in colpa è colui che lo ha tradito e ucciso a sangue freddo". Mi sedetti su una panchina, quella storia mi aveva un pò rattristita.

cavaliere25 19-03-2012 16.08.42

presi e arrivai alla nicchia e presi la chiave e andai verso la porta e infilai la chiave il più presto possibile cercando di neutralizzare il demone

Talia 19-03-2012 16.59.33

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 44521)
“Riposati pure, Talia…” fissandola Guisgard appena rimasti soli “… io intanto cercherò di capire come stanno le cose qui… credo che non vi siano altri oltre noi tre in questo luogo… verrò a prenderti tra un po’…” e le baciò la fronte, per poi uscire.

Trattenni la sua mano solo un momento...
“Va bene...” mormorai “Ma sta’ attento a dove vai e a quello che dici... o il nostro ospite finirà per scoprire tutto! E... e torna presto, ti prego!”
Attesi poi il rumore della porta che si richiudeva alle sue spalle ed ascoltai il suono dei suoi passi nel corridoio, sempre più lontani fino a scomparire.
Sospirai, allora, e mi decisi ad iniziare ad esplorare la stanza.
Mi muovevo lentamente, con le mani protese in avanti... la stanza era ricca ed ingombra di oggetti: un alto e pesante baule, un appendiabiti, un paravento, una sedia, una toletta che ospitava svariati oggetti ordinatamente disposti, uno specchio... feci svariate volte il giro della stanza, muovendomi in più direzioni, e lentamente iniziai a prendere confidenza con lo spazio, tanto che non urtavo più la sedia né il baule e mi accorsi di ricordare esattamente la collocazione dei vari oggetti sul piano marmoreo della toletta.
Mi diressi, infine, verso il letto... lo avevo aggirato poco prima, sfiorando appena la soffice coperta riccamente ricamata... un letto a baldacchino, i cui spessi tendaggi mi erano sembrati profumare di rosa e di viola...
Mi avvicinai cautamente ed allungai una mano per toccare quei tendaggi... e fu allora che avvenne: fu un attimo, una strana sensazione, immagini sconosciute apparvero di colpo nella mia mente e vi si imposero con forza... vacillai... tentai di tenermi alla tenda, poi al palo del baldacchino... tremavo violentemente... e intanto mi sentivo scivolare...

La sala era ampia e brulicante di persone... ambasciatori e cortigiani, viaggiatori stranieri e cittadini, pellegrini e funzionari... io avevo sempre detestato tutta quella confusione, ma non potevo andarmene perché mio padre desiderava che fossi presente quando concedeva le udienze.
Sospirai, dunque, e mi concentrai sul gruppo dei musici che, poco distante da me, stavano intonando una delle loro ballate... la musica costituiva un piacevole sottofondo al chiacchiericcio nella sala... mi concentrai su di essa, dunque, e non udii più la lunga fila di parole cortesi ed elogi mielosi che l’ambasciatore di qualche regno alleato stava, proprio in quel momento, riversando su mio padre...
I miei occhi scorrevano i volti nella sala, pur non vedendoli davvero... la mia mente seguiva l’onda di quella musica allegra, anche se il mio contegno non lo lasciava minimamente ad intendere...
Poi lo vidi, ed allora tutto mutò.
Capelli scuri ed occhi chiarissimi, entrò nella sala con passo deciso e si guardò intorno quasi con noncuranza...
Lo fissai per qualche attimo mentre, inspiegabilmente, il cuore iniziava a battermi forte...
“Balia?” mormorai poi, inclinandomi impercettibilmente verso la donna poco distante da me “Balia... chi è quel cavaliere laggiù?”
La donna seguì il mio sguardo e subito lo individuò...
“Non lo so, milady!” rispose “Credo che sia giunto a corte soltanto ieri... pare che nessuno lo conosca....”
“Nessuno?” sussurrai...
Ma proprio in quel momento il cavaliere sollevò lo sguardo e sorprese il mio su di lui... arrossii, ma non seppi distoglierlo... e da quel momento in avanti niente fu più lo stesso. Tenevo gli occhi nei suoi e non udivo più la musica, non udivo più le voci di chi mi stava intorno, non vedevo più nessun altro... improvvisamente non riuscivo a guardare altro che quegli incredibili occhi azzurri e non udivo niente se non il battito frenetico del mio cuore.
Sorrise.
Ed io sorrisi di rimando.

Aprii gli occhi di scatto: buio...
Respirai profondamente ed allungai una mano... trovai la gamba del letto, poi la coperta...
Ero stesa a terra, la fronte imperlata di gelido sudore... e la spalla destra mi faceva un gran male, là dove dovevo averla sbattuta cadendo.
Mi aggrappai alla coperta e mi sforzai di mettermi seduta... mi sentivo confusa, sottosopra, sopraffatta da quelle immagini e da quelle emozioni non mie ma che mi era parso di vivere con tanta intensità...
Visioni... avevo già avuto delle visioni... ma mai tanto nitide e, soprattutto, mai riguardanti l’intimità di qualcun altro...
Poi un pensiero mi colse... il cavaliere in quella visione... il suo volto...
Inspirai profondamente, chinai la fronte sulle mani e mi sforzai di fare ordine nella mia mente.

Guisgard 19-03-2012 16.59.39

Fyellon restò un attimo in silenzio.
“Siete molto dolce, milady…” accennando un sorriso e fissando poi Altea “… si, sono certo che mio padre ora avrà compreso la verità e capito chi fra i suoi figli era nel giusto… ma basta con questa tristezza! Su, facciamo un bel giretto in questo parco e godiamoci le sue meraviglie!” Diede la mano ad Altea. “Posso essere, cara cugina, vostro cavaliere in questo bel pomeriggio di Marzo?”
Ma proprio in quel momento nell’aria si diffuse qualcosa.
Come un lamento, lungo, lento e sinistro, come giunto direttamente dalla disperazione dei dannati negli inferi.
“Ma che cos’è?” Gridò Fyellon. “Da dove può giungere un simile latrato!”

Daniel 19-03-2012 17.08.29

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 44590)
Daniel si trovava in un altro luogo.
Tylesia appariva in lontananza ed un cielo inquieto e tormentato avvolgeva ogni cosa.
“Si, hai scelto…” disse Giada “… ed ogni scelta comporta delle conseguenze… solo il tempo ti mostrerà se la tua scelta è stata giusta o sbagliata… ora seguimi, continuiamo il tuo addestramento…”
Un istante dopo, Daniel si ritrovò nella selva che circondava il territorio di Tylesia.
“Chiudi gli occhi e senti…” fece Giada “… senti i segreti della tua armatura… diventa una sola cosa con essa… respira forte, fino a confondere il tuo respiro con quello della Terra… la corazza ti mostrerà i suoi segreti…”
Ad un tratto la corazza cominciò a vibrare in diversi punti.
Prima lungo la gamba sinistra.
“Questa che senti sono io, Giada, la tua spada… letale negli scontri corpo a corpo e utile anche come difesa…”
Poi vibrò il braccio destro.
“Questa che senti” continuò Giada “è la tua balestra, l’altra tua arma… usala contro nemici a distanza, rapidi che caricano o si lanciano verso di te…”
Infine vibrò il fianco destro.
“Questa è la tua terza arma” aggiunse Giada “… la scure a doppia lama, fondamentale negli scontri a media distanza, per attaccare nemici pesantemente armati e ben difesi… la scure a doppia lama è utilissima per aprirti un varco nella difesa del tuo nemico…”
Ad un tratto Daniel cominciò ad udire dei rumori che provenivano dalla selva.
“Ora sarai assalito da diversi nemici” riprese Giada “con caratteristiche particolari… ad ogni nemico seguirà dunque un particolare attacco e tu potrai avere la meglio solo se sceglierai l’arma giusta per il momento… se utilizzerai l’arma sbagliata, allora uscirai sconfitto dal combattimento… quando un nemico di attacca osserva con attenzione la stazza e i suoi movimenti… anche la distanza è importante da calcolare… in base a tutto ciò, sceglierai l’arma adatta allo scontro… ogni combattimento portato a buon fine incrementerà il tuo legame con l’armatura e dunque la tua abilità… preparati, Daniel…”
All’improvviso dalle cime degli alberi si udì un fruscio.
Un attimo dopo, un veloce sparviero spuntò fuori dai rami e si lanciò, dall’alto, in picchiata verso Daniel.


Era troppo presto! Avevo pochi secondi per fare la mia scelta! Lo sparviero era abbastanza lontano da me ma pochi secondi e mi sarebbe caduto addosso.. Per la balestra non c'era tempo e la spada era per gli scontri ravvicinati.. Decisi.. Presi la scure a doppia lama e appena lo sparviero stava per colpirmi lo tranciai a metà con la scure..

Altea 19-03-2012 17.11.01

Fyellon, improvvisamente, cambiò di umore...come nulla fosse stato, rimasi perplessa ma sorvolai. Accettai volentieri la sua passeggiata, si sentiva il silenzio dei nostri passi quando a un tratto vidi il volto impaurito di Fyellon...parlava di urla, grida provenienti dagli Inferi.
"Come dite Fyellon? Eppure io non sento nulla...vi sentite bene? Forse siete turbato dal racconto di prima e di lontani ricordi", mi guardai attorno, iniziai a sentire voci lontane, ma non riuscivo a percepirne la provenienza.

Guisgard 19-03-2012 18.06.35

Un capogiro e poi di nuovo quella sensazione avvertita da Talia…

“Chymela…” sussurrò una voce da dietro le grandi tende che circondavano i seggi dei reggenti “… ehi, Chymela...” era Veroiana che la chiamava “... ehi, sono qui dietro…”
La madre della principessa però se ne accorse e lanciò un’occhiataccia alla figlia.
“Controllati, Chymela...” mormorò la regina “... tuo padre sta dando udienza ai baroni del regno...”
Poi, al trono si avvicinarono due uomini.
Uno era di mezza età, di robusta corporatura e di cortese portamento.
L’altro, invece, era più giovane, con lunghi capelli scuri e occhi chiari.
E in quegli occhi celava qualcosa di enigmatico e sfuggente.
“I nostri omaggi, maestà...” salutò l’uomo “... siamo emissari di sua grazia il vescovo e vi portiamo i suoi saluti... io mi chiamo Guglielmo e questi” indicando il giovane dagli occhi chiari “è Cristiano...”
“Salute a voi, amici miei.” Sorridendo il re. “Benvenuti a Sigma... onorate anche la mia regina e la nostra graziosa figlia, la principessa Chymela.”
“Maestà, siete incantevole...” chinandosi Guglielmo “… principessa, siete degna della bellezza di Sigma...” poi col braccio destò il suo giovane compagno, rimasto incantato nel vedere la bella Chymela.
“I miei omaggi, miei signori…” chinando il capo Cristiano.
“Allora, dite, amici miei…” fece il re “…voi venite da Capomazda, vero?”
“Si, ma serviamo sua grazia il vescovo.” Rispose Guglielmo. “E la Chiesa non fa politica, mio signore.”
“Mi prendete in giro, messere?”
“Mai oserei, maestà.”
“La Chiesa è alleata dei Taddei, i signori di Capomazda!”
“La Chiesa è alleata con tutti i potenti che difendono la Fede, mio signore.”
“Ci giungono voci che i Taddei non hanno abbandonato le loro mire su Sigma!”
“Noi non ne sappiamo nulla, maestà.”
“Mio signore…” intervenendo la regina “… concedete il permesso di andare a vostra figlia… non voglio che ascolti simili discorsi...”
Il re annuì e Chymela, dopo aver salutato, lasciò la sala, sempre seguita dallo sguardo di Cristiano.
“Finalmente, Chymela!” Esclamò Veroiana nel vedere arrivare la principessa.
“Ti stavamo aspettando da un bel po’!” Fece Eliana, l’altra dama di compagnia della principessa di Sigma.
“Visto quei due forestieri?” Domandò Veroiana. “Vengono da Capomazda... mio padre dice che gli Arciduchi vogliono invaderci... e la Chiesa li appoggia...”
“Ehi,ma guardate là…” indicò all’improvviso Eliana “... quello è uno dei due viaggiatori di Capomazda...”
Nel cortile era infatti giunto Cristiano e se ne stava all’ombra di un albero.
“Vogliamo fare un bello scherzo a quel tipo?” Sorridendo Veroiana. “Facciamogli credere che una di noi sia interessata a lui...”
“Sei sempre la solita!” Esclamò Eliana.
“Detesto i Capomazdesi...” disse Veroiana “... avanti, prendiamolo in giro...”
Prese per mano Chymela e Eliana e si avvicinò al viaggiatore.
“Salute a voi, messere!” Salutando Cristiano. “Conoscete già, immagino, la principessa Chymela… questa invece è lady Eliana... siamo curiose sapete?”
“Di cosa, mie signore?” Domandò Cristiano dopo averle salutate.
“Della vostra terra…” rispose Veroiana “... parlatecene, vi prego... non vorrete di certo deludere tre nobili dame, spero…” e sorrise.



Guisgard 19-03-2012 18.57.15

Elisabeth terminò di parlare ed un mormorio si alzò nel Senato.
“Ora esagerate, milady…” disse Berengario “… giungete qui, straniera e vi permettete di dare consigli a quest’assemblea.”
Ma proprio in quel momento dei cavalieri entrarono nel Senato.
Erano dell’Ordine del Tulipano e a guidarli vi era il loro comandante, lord Guxyo.
“Interessante, milady…” fissando Elisabeth e sorridendo “… oh, perdonatemi, maestà…” e salutò la regina con un inchino sarcastico “… la nostra lady” indicando Elisabeth “ha molto coraggio… più di tanti altri qui a Tylesia… ebbene, milady, sappiate che senza di noi questa città è perduta…”
Ma in quello stesso istante, qualcosa echeggiò nell’aria.
Un lamento, lento ed insopportabile, di vivo dolore e cupa disperazione si diffuse ovunque a Tylesia.
Come il pianto di mille madri a cui vengono sottratti i figli, come il lamento di chi perde l’anima, come le grida di chi non ha più speranza.
Quel verso, ora simile ad un latrato, ora ad un folle ghigno, penetrò fin nei cuori dei presenti, terrorizzandoli e lasciando una cupa disperazione in tutti loro.
“Eccoli, sono tornati!” Gridò Berengario. “Ci stanno attaccando nuovamente!”

elisabeth 19-03-2012 19.14.31

Berengario alle mie parole salto' in aria come se lo avessi colpito in pieno volto.......non ebbi il tempo di rispondere che le porte della sala furono aperte senza alcun preavviso......alcuni dei cavalieri del Tulipano e il loro comandante si presentarono, Lord Guxyo....." Il coraggio senza la consapevolezza della vittoria sarebbe nullo.....sapete perche' senza di voi Tylesia sarebbe perduta ?.....solo perche' volete Tylesia tutta per voi......".....un lamento.....arrivo' da ogni posto di quella sala......era un suono che non dava speranza, era il latrato di una bestia.........era l'inferno nel cuore della sofferenza....quel lamento si trasformo' in alito....finche' Beringario espresse le sue paure.....gia' paure....chi aveva veduto in volto questo nemico ?...chie avrebbe potuto riconoscerlo, andai vicino a Beringario..." Chi ci sta attaccando....di chi state parlando.....contro quale forza dobbiamo difenderci..".....

Guisgard 19-03-2012 19.37.21

Berengario sembrava spaventato a morte.
E come lui anche gli altri senatori.
“Loro ci stanno attaccando…” mormorò fissando Elisabeth con una maschera di paura.
Poi tutti lasciarono la sala, per ritrovarsi nel cortile.
Vi erano anche Fyellon e Altea.
Poco dopo arrivarono anche Reas ed alcuni cavalieri.
“Maestà…” avvicinandosi il capitano alla regina “… presto, non dovete restare qui, è troppo pericoloso…”
In quel momento giunse anche Goz.
Un ghigno vi era sul suo volto.
“Ci attaccheranno da ogni angolo di questo mondo…” mormorò.
“Ma cosa sta succedendo?” Gridò Fyellon. “Chi ci attaccherà?”
“Vogliono il Fiore…” avvicinandosi un chierico “… vogliono strapparci il nostro Fiore… e temo ci riusciranno…”
“Padre Lanfranco…” mormorò la regina “… voi siete il nostro confessore… cosa dobbiamo fare? Come possiamo salvare Tylesia?”
“Non lo so, mia regina…” scuotendo il capo il chierico.
Lord Guxyo allora diede ordine ai suoi cavalieri di prepararsi.
Lo stesso fece Reas con i suoi soldati.
E anche Fyellon si unì a questi ultimi.


Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 05.15.24.

Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli
Creative Commons License