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Guardai il marinaio divertita mentre mi sistemavo la vestaglia.
Poverino probabilmente non aveva mai visto una donna in abiti da camera, vista la sua espressione. Poi sorrisi alle parole dell'uomo, lusingata da quell'invito che, un po' speravo che arrivasse. Oh andiamo, più di un po'! "Riferite pure al capitano che lo raggiungerò tra poco..." cercando di non mostrare quanto quella notizia mi facesse piacere. Mi richiusi la porta alle spalle e tornai nella mia stanza senza aspettare risposta. Ora sì che dovevo decidere cosa mettermi! Ci misi un po', alla fine optai per la soluzione più semplice, chissà perchè non ci si pensava mai in prima battuta. Infondo, non era il caso di strafare, e poi non è che avessi portato abiti da sera per andare in missione. Così, optai per un vestito nero, semplice ma molto attillato, che fasciava perfettamente il mio corpo accarezzandone ogni curva, ma allo stesso tempo era sobrio e sortiva l'effetto del "beh, se sono uno schianto che ci posso fare?" senza voler ostentare. Sì, era la scelta migliore. Mi truccai in modo raffinato e non ecessivo, e poi uscii, dirigendomi alla cabina del bel capitano. https://cdn.pornpics.com/pics/2014-1...3973_02big.jpg |
"Ah, ecco..." disse Elv divertito a Gwen, mentre con le mani prendeva l'acqua e la faceva poi scorrere piano sul corpo di lei "... e cosa hai detto di preciso?" Divertito.
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Trattenni a fatica dei brividi, mentre prendeva l'acqua e la faceva scorrere su di me, con gesti delicati e lenti.
"Ti ho chiesto se non ti stanchi mai di ripetermelo..." risposi, teatralmente annoiata e divertita al contempo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Destresya raggiunse la cabina del capitano.
Lui aprì e la fece entrare. La cabina appariva di un esotico epittoresco disordine, come la si immaginava pensando ai romanzi d'avventura ed ai film d'azione. Cartine un pò ovunque, libri di navigazione e di astronomia aperti sulla scrivania ed un paio di pistole vecchie di un paio di secoli appese alla parete. "Lei ha il raro dono di apparire più bella ogni volta..." disse lui acogliendola "... anche se non riesco ad immaginare come può esserlo ancora di più, dottoressa." Invitandola ad accomodarsi. "Mi sembrava un degno gesto accoglierla con un brindisi. Lei ama il vino?" Fissandola tutta, con un che di selvaggio che sembrava salire dai suoi occhi, al di là dei suoi modi galanti e gentili. |
"In verità no..." disse lui a Gwen, mentre continuava a farle scorrere sulla schiena e sulle cosce l'acqua che raccoglieva a 2 mani "... anche se mi piacerebbe di più lavarti ora..." guardandola negli occhi.
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Ridacchiai, mentre me ne stavo lì ferma, a lasciarlo fare.
"Beh, non mi sembra che tu ti stia facendo molti problemi, no?" divertita, mentre mi rilassavo ai suoi gesti che lavavano via la calura del Sole, dandomi sollievo. Mi sentivo come una Dea, con un mortale, un bellissimo mortale, intento a venerarla, a contemplarla, era impagabile, era anche dolce a suo modo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Lui rise, senza smettere di bagnarla ancora ed ancora.
"Magari potrei fare di meglio..." disse guardando Gwen negli occhi "... non voglio certo sprecare questo scenario... e tu sei perfetta per tutto questo..." |
Continuò ancora e ancora, finché la sua espressione mutò ancora.
"Ah, bene... Adesso hai tutta la mia attenzione..." dissi divertita, guardandolo in attesa di ascoltarlo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Elv la guardò, smise di bagnarla ed il suo voltò cambiò espressione.
Gwen vide i suoi occhi neri farsi grandi e vicini. Un attimo dopo si ritrovò fra le braccia di lui, sul suo petto, con le labbra del fotografo che premevano sulle sue con impeto e trasporto. Un bacio che le fece girare la testa e le tolse il respiro, mentre le mani di Elv la facevano sentire donna, desiderata e soprattutto sua. Si baciarono così, labbra contro labbra, assaporandosi a lungo, stringendosi e toccandosi fra le calde onde di quel mare trasparente e spumoso, in un angolo di mondo che sembrava lontano da tutto il resto. |
Cambiò espressione ed i suoi occhi si fecero grandi e vicini.
Improvvisamente, ma poi non così tanto, mi trovai fra le sue braccia, le sue labbra sulle mie e mi chiesi quanto avevo desiderato tutto questo stanotte. Mi travolse col suo impeto, più ardente del Sole che ci scaldava. Per un attimo, mentre stringevo il suo viso e i suoi capelli, mi passarono per la mente le parole di Lizzie e mi chiesi se sarei riuscita a fermare tutto questo, se mi avrebbe ferita, se una volta tornati a casa tutto si sarebbe dissolto e ognuno sarebbe tornato alla propria vita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
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