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“Suvvia, non offenderti...” disse Prince a Ghirò “... piuttosto... non dici di avere la capacità di leggere gli eventi nelle piante? Beh, perchè non cerchi indizi in quei fiori?” Indicando il chiosco. “Magari troveremo la strada che ci porterà dal nostro amico...”
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“Potrei...” disse Gillen con gli occhi in quelli di Gwen e le sue labbra quasi a sfiorare quelle della bella fatina “... potrei non rispondere di me... ma chissà, forse voi fate manco conoscete cosa siano Amore e passione...”
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Iniziai a giocare con le sue labbra, così morbide e rosee.
"Voi mortali credete di sapere un po' troppe cose... " sussurrai. http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...a9936676fb.jpg |
“Capisco...” disse Taddeus a Dacey “... mi chiedete cosa vedo? Vi risponderò da uomo, poiché queste vesti indosso oggi con voi... perchè come vi ho detto oggi io non voglio protocollo o obblighi vari, udienze visite ufficiali... ebbene io vedo una bellissima ragazza mora, dai tratti esotici, intelligente e perspicace... e sin dal primo momento non ho potuto non chiedermi se fosse libera, se nel suo cuore non ci fosse nessuno... ecco cosa vedo guardandovi...”
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“Se così fosse allora non possiamo lasciarle così incustodite...” disse Erien a Nyoko “... se arrivasse qualcuno e le azionasse, la colpa sarebbe solo nostra...” fissandola “... cos'hai?” Ad un tratto. “I tuoi occhi sono tristi..”
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" Vedete molto..." con un leggero sorriso, per tutto ciò che aveva detto.
" Potevate chiedermelo... Invece che tenere questa domanda per voi tutto questo tempo" con fare quasi fanciullesco e candido. " Io sono libera, non ho nessun impegno nei confronti di un altro uomo" arrossendo appena. " E non c'è nessun altro uomo che mi guarda come fate voi, in realtà non arrossisco mai...ma con voi ho appena fatto un'eccezione." |
"Che idiota" Farfugliai a bassa voce. Quei fiori sono stati portati via dal loro terreno, il loro gambo è staro tagliato, ora non danno più pensieri, perché non hanno più vita. Però forse..." Dissi senza finire la frase
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Gillen lasciò che Gwen giocasse con le sue labbra, restando a fissarla.
“Volete forse” disse sussurrando “insegnarcele voi fate le cose che crediamo di sapere?” |
Erien si rese conto solo in quel momento del mio sguardo triste. Troppe cose mi avevano invaso in qui pochi giorni, ma non dovevo cedere. Chiusi gli occhi e non risposi alla sua domanda.
"Presto allora..." dissi "...vediamo se possiamo sigillare questa caverna. In questo modo nessuno potrà mai avventurarsi." dissi cercando di non guardarlo negli occhi. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Taddeus sorrise.
“Non ci credo che nessuno vi guarda così...” disse a Dacey “... così, come faccio io...” avvicinandosi … è un peccato che non arrossiate mai... siete bellissima quando lo fate...” |
Risi piano, scuotendo la testa.
"Scemo... " sussurrai dolcemente, per poi baciarlo con trasporto. Un bacio profondo ed avvolgente, proprio come il primo, un bacio che inebriò e ottenebrò completamente i miei sensi e la mia mente. |
" Ecco...forse passo troppo tempo sui libri per accorgermi di come mi guardano le persone o...forse non mi é mai importato finora" trattenendo il fiato mentre si avvicinava, la mia mente che iniziava a vagare lontana.
" Io...ecco...vi ringrazio" e arrossii ancora, decisamente impacciata. Una situazione nuova per me che ero sempre spigliata e con la risposta pronta. |
“Beh...” disse Prince a Ghirò “... forse però cosa? Finisci la frase, stramaledizione!” Seccato.
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Ad un tratto Erien prese la mano di Nyoko, imponendole così di fermarsi e poi voltarsi verso di lui.
“Perchè” disse “non mi guardi e non rispondi a ciò che ti chiedo?” |
Guardai quel volto seria. Non avevo proprio voglia di mettere in mostra le mie emozione, e questo avrebbe dovuto saperlo. Mi meravigliai nel udire quel tono di voce e quasi non gli ringhiai contro.
"Perché?" dissi. "Perché abbiamo cose più importanti da fare che pensare a cosa prova una elfa spadaccina" tenendo la manoibera sulla spada, pronta a trarne sicurezza. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Guardai Prince non curante della sua impazienza. " Avete qualche spicciolo, devo comprare quattro rose, non possiamo certo chiederle in prestito o rubarle, non pensate? Forza sganciate la grana." Porgendogli la mano.
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Un bacio, come l'unione fra due mondi, quello magico e quello terreno.
L'unione fra due anime, quella fatata di Gwen e quella inquieta di Gillen. Un bacio forse come l'incantesimo più bello e duraturo. E nel baciarla lui la strinse forte a sé, con le ali di lei che, come l'altra volta che il giovane la baciò, presero a vibrare forte, tanto da liberare nell'aria un'infinita pioggia di polvere magica, che in breve si trasformò in una cascata di luminose lucciole.http://www.unconventionaltour.net/wp...5/LUSIROLA.jpg |
“Forse dovrei smettere” disse Taddeus a Dacey “o finirete col prendere fuoco, visto quanto arrossite...” sorridendo “... volete che smetta? Ditemi si e lo farò... altrimenti potrei continuare all'infinito...”
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Quel bacio ci unì, come un muto sodalizio fra due anime e due mondi, un legame inscindibile e forte.
Forte, come la sua stretta, che fece vibrare le mie ali. Quelle sprigionarono un'intensa pioggia di polvere fata, che andò poi via via trasformandosi in una nuvola di lucciole. Mi staccai appena da lui, sorridendo incantata per quello spettacolo , poi lo baciai di nuovo, stringendo il colletto della sua camicia e facendo sollevare il suo busto, mentre finalmente lo stringevo a me. |
Non riuscivo a connettere e faticavo a mettere in ordine le parole. Tutto quello mi sorprendeva e mi scompigliava, ma non volevo perdere quel subbuglio di emozioni che provavo.
" Correrò il rischio... Per favore, non smettere... Ora che ho visto come mi guardate, temo di non poterne più fare a meno" |
“Ti ho solo chiesto” disse Erien fissando Nyoko “cos'hai... e tu sei sulla difensiva... vuoi forse infilzarmi con la spada?” Guardando la sua mano sull'elsa. “Questo vuoi? E comunque il tuo stato d'animo per me è importante... quanto e forse più della missione che abbiamo intrapreso...”
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Ero sulla difensiva... È vero. Allentai la presa sulla spada e mi rilassai. Dopotutto Erien non poteva e non voleva ferirmi. Sospirai e lo guardai con lo sguardo più dolce che potevo sfoggiare.
"Erien... Davvero ti importa tanto?" dissi avvicinandomi a lui. Non volevo che sentirmelo dire ancora e forse, solo a quel punto, sarei scoppiata a piangere, ma per la gioia di sentirmi... Amata da lui... "Non seppi potrei mai impugnarti, Erien. E lo sai..." dissi in fine. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Tutto sembrava essere divenuto incantato, come se il tempo si fosse fermato.
Come se davvero quel bacio fosse la magia più bella e potente. E mentre tra sospiri e sussurri Gillen facevo suo il caldo ed umido sapore delle labbra vermiglie di Gwen, quell'infinito fluttuare di lucciole li avvolgeva, quasi rapendoli dal resto del mondo. La fata, stretta sul corpo di lui, vibrava tra i suoi baci e le sue carezze lungo la pelle, con le ali che non smettevano di battere e lasciar volare via mille e mille granellini di sabbia magica e scintillante. “Gwen...” disse in un sospiro lui “... ti voglio... stanotte... e per il resto della vita... solo per me...” |
“Ma io non voglio solo guardare, Dacey...” disse il principe a Dacey, avvicinandosi ancor più a lei, fino a sfiorare come una carezza le labbra di lei con le sue.
Ed occorse un attimo solo che quella carezza si tramutasse in un bacio profondo ed appassionato, che li incatenò l'uno all'altra. |
Non eravamo più in quel mondo, su quella Terra.
Eravamo in un mondo solo nostro , fatto di lucciole, magia e quel bacio. Quel bacio che non era altro che una formula, la formula per l'incanto più bello di tutti: l'Amore. Mi teneva stretta a sè e faceva sue le mie labbra e il loro sapore, mentre venivamo come trasportati dalle lucciole in un'altra dimensione. Sorrisi, felice e innamorata, alle sue parole, accarezzandogli il viso. "Cosa aspetti, allora? " |
“Certo che mi importa...” disse Erien a Nyoko “... ne dubiti? Tutto ciò che ti riguarda a me interessa e molto...”
Ad un tratto udirono dei passi. Provenivano dal cunicolo. |
Quando disse quelle parole mi parve di non poterci credere. Avrei voluto stringerlo forte a me e non staccarmici mai più. Ma a quel punto udimmo dei passi ed io sobbalzai.
"Dannazione. Nascondiamoci" dissi a bassa voce cercando un nascondiglio decente. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
A quelle parole di Gwen, Gillen la guardò negli occhi, per poi far scorrere le sue mani affusolate lungo l'abito di lei, cominciando a sollevare la stoffa o a farla scivolare via.
Pian piano prese a spogliare la bella fata, le cui ali ora battevano come impazzite, quasi volessero portarsi via Gwen, facendola volare lontana da lui. E finalmente quell'abito scivolò via. |
I suoi occhi si incatenarono ai miei e le sue mani iniziarono a scorrere su di me, sbottonando il vestito.
Le ali erano come impazzite, non la smettevano di battere e anzi aumentavano sempre più la velocità, era una sensazione strana, surreale, ma stupenda. Il mio abito scivolò via e mentre lasciavo il suo sguardo vagare su di me, le mie mani scorrevano sul suo corpo, scoprendolo poi e rimanendo a sfiorarlo e studiarlo con le dita. |
“Si, nascondiamoci...” disse sottovoce Erien a Nyoko “... presto, stanno arrivando...”
Era il rumore di molti passi, tutti pesanti, come se appartenessero a uomini armati e bardati. C'era una fessura nella parete rocciosa, abbastanza profonda da poter nascondere sia Nyoko che Erien e lì i due trovarono la salvezza. Pochi istanti dopo alcuni uomini armati e dai volti coperti entrarono nella camera. http://arquivo.cinemaemcena.com.br/u...tos-300_12.jpg |
I due giovani si spogliarono piano, ciascuno scoprendo l'altro.
E mentre Gwen esplorava il corpo di Gillen con le dita, lui restò rapito a guardarla tutta. “Gwen...” disse senza distogliere lo sguardo dalla sua fatata nudità “... sei bellissima... così bella che fa quasi male guardarti... ed io ora non voglio pensare a null'altro che non sia tu...” accarezandole con infinita dolcezza il petto nudo. |
“Si, è questo il Tropico Lunare, dottoressa...” disse Hordafren ad Altea “... la missione è finita? Oh, affatto, amica mia... è appena cominciata.” Sorridendole enigmatico.
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Ognuno scopriva l'altro, rimanendone incantato, affascinato.
Mentre io percorrevo il suo corpo con le dita, lui mi osservava rapito. I miei occhi si velarono di commozione quando pronunciò quelle frasi. Presi il suo viso fra le mani. "In invece non posso credere che tu, così dolce e... E così meraviglioso, possa essere qui. Possa essere mio... " sussurrai, con tono appassionato , baciandolo e assaporando le sue carezze sul mio petto nudo, piene di dolcezza e quasi rispetto, devozione. |
“Scopriamo insieme” disse sussurrando Gillen a Gwen “come gli umani fanno l'Amore...” intrecciando le sue dita con quelle della fata.
Allora insieme iniziarono quel viaggio, attraversando stretti il mare della passione e dell'Amore, toccando per Gwen isole e terre sconosciute, fatte di piacere, estasi, ma anche infinita dolcezza, di slancio e soprattutto di Amore. E a lungo lui amò la bella fata, facendola sentire viva, donna, felice. I loro corpi vibrarono, stretti, avvolti, scivolando l'uno sull'altro, sospirando e gemendo a lungo. E per tutto il tempo le ali di Gwen batterono come impazzite, fino a quando, stravolte anch'esse, si acquietarono. Come i due amanti, addormentati l'una sull'altro stremati ed appagati. |
Quando ascoltai le sue parole, i miei occhi appassionati cercarono i suoi e le nostre mani si intrecciarono, in un gesto che mi sembrò così tenero ed intimo.
Da quel momento, nulla fu più lo stesso. Varcai la soglia per un mondo sconosciuto, fatto di estasi, abbandono, sospiri, ma anche tanta dolcezza e slancio. I nostri corpi restarono stretti, ad assaporarsi e unirsi per tutta la notte, mentre io mi sentivo fra le sue braccia viva come non mai e mi sentivo donna, la donna libera e normale che avrei voluto essere. Durante quei momenti, era come se quel sentimento esplodesse, venendo raddoppiato e intensificandosi. Le mie ali non smisero di battere nemmeno per un istante, come se in esse si concentrassero tutta l'estasi, il piacere e la felicità che mi pervadevano, finchè, anche loro stremate come noi, si acquietarono, come i nostri corpi stanchi ed appagati che si addormentarono l'uno sull'altro. |
Sulle prime lo guardai con fare interrogativo quindi non appena sentii le sue labbra mi sciolsi del tutto.
Chiusi gli occhi per vivere appieno quel bacio appassionato e senza regole. Nonostante il mondo stesse cadendo a pezzi, messo in ginocchio dagli attacchi, io mi sentivo comunque la donna più fortunata al mondo e non potevo evitare di pensare che le cose si sarebbero sistemate, in quel bacio riuscivo a immaginare un futuro senza paure. Sorrisi staccandomi appena da quelle labbra morbide, restando qualche istante con gli occhi in quelli del principe, senza sciogliere l'abbraccio in cui ci eravamo uniti. " Forse qualcuno inizierà a chiedersi dove siamo finiti" abbassando appena lo sguardo con un sorrisetto. |
"Amica mia..scusate sono la dottoressa Altea de Ruen..Non mi sembra né io né mio padre fossimo vostri amici..potete chiamarmi Altea togliendo dottoressa" guardandolo in modo serio..."La missione non è finita? Cosa dobbiamo fare?"perplessa e preoccupata, a mio parere ero finita in una situazione più grande di me.."Ah..e dovete ora dirci dove siamo..cosa sia il Tropico Lunare pure...troppe domande? Sono un tipo spiccio" e sentivo la pietra bruciare..forse davvero lui sapeva dirmi il significato, non dimenticandomi mio padre era svanito nel nulla.
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Ci eravamo nascosti in una cavità rocciosa abbastanza profonda ma stretta. I nostri corpi erano vicini... Troppo vicini. Cercai di concentrarmi sul resto, ma fu abbastanza difficile. Il rumore di passi metallici aumentarono ed io potei finalmente vedere chi li provocava.
Uomini. Uomini in armatura e col volto coperto avanzava all'interno della caverna. "Chi diavolo sono?" sussurrai più a me stessa che ad Erien. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
La foresta era totalmente in preda alla fiamme, ogni cosa era stata distrutta dalla potenza del fuoco. Io e i miei compagni d'avventura eravamo in preda alla disperazione, loro due annichiliti ed io con gli occhi pieni di lacrime, quando d'un tratto vedemmo una figura spuntare fuori dalle fiamme.
"Hiss!" Gridai e, convinta fosse lui che per un qualche miracolo era riuscito a sfuggire a quell'inferno, presi a corrergli incontro. Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Il suo sguardo mutò, cambiò rapidamente, senza che io riuscissi a comprenderne il motivo.
Poi quelle parole, quel tono, furono come una pugnalata al cuore, mi ferirono più di quanto avessi mai creduto. Fu un dolore inaspettato, forte e deciso. Un dolore che mi colpì in pieno petto, che mi lasciò senza parole. Restai lì a fissarlo con lo sguardo spalancato per un lungo istante, incapace di reagire. Lo vidi bere, e poi bere ancora, senza riuscire a muovermi. Poi sentii qualcosa crescere in me, come una rabbia sconosciuta alimentata da quel dolore senza nome. Allora gli strappai la bottiglia di mano, posandola su un tavolino poco distante. Senza dire nulla. Fissandolo solo con lo sguardo triste ed incredulo. Poi il mio corpo reagì, nell'unico modo che conosceva: attaccandolo. Afferrai i suoi polsi con una presa decisa, che rendeva le articolazioni inutilizzabili, una presa volta di solito al disarmare, e che ebbe l'effetto di fargli cadere il calice ormai vuoto. Poi lo spinsi all'indietro, facendolo cadere sul letto sotto di noi, e in un attimo era immobilizzato sotto di me. Mentre lo fissavo con i mei occhi che non sapevo bene che espressione avessero. "Perché fai così?" dissi, con voce poco ferma "Non capisci che sto cercando di salvarti la vita?" tuonai, con voce piena di rabbia e lacrime latenti. Un movimento rapido, e l'uomo cadde a terra. Alla mia presa la spada che impugnava scivolò lontano, sempre più vicina al muro che collezionava i nostri trofei. Lo immobilizzai, tenendolo saldo col mio corpo. Eravamo così vicini che potevo sentire il suo respiro. Eppure lui non poteva vedermi. Lui vedeva solo il gigantesco e terribile Lupo Bianco che lo inchiodava a terra con tutte e quattro le zampe. Forse sentiva il fiato del lupo sul viso, ma certo non sentiva il mio. "No.." iniziò a piagnucolare "Ti prego, abbi pietà..." continuò "Non tornerò più..". Ma al Lupo non importa il motivo che ti ha portato qui. Nè gli importa chi ti aspetta a casa. Il Lupo porta solo la morte. Il Lupo è la morte stessa. Così senza pensarci due volte, staccai la mano dal suo polso e con un movimento rapido incisi la sua gola col pugnale. Il suo sangue mi schizzò ovunque, sul viso sull'abito rituale, sulle mani. È il Lupo che uccide, ma il sangue giunge sulla guardiana. Alla morte dello sfidante, l'incanto viene meno, e resto solo io nel silenzio della torre. A quel ricordo, le lacrime premettero ancora di più per uscire. Sarebbe toccato anche a lui. Il Lupo non conosce amore né pietà. "Perché non lo capisci?" continuai "Sei in pericolo.. e io non voglio che ti accada niente!" esclamai, con gli occhi nei suoi. "Non capisci che morirò quando te ne andrai?" continuai, mentre le prime lacrime impertinenti rigarono le guance. "Ma che preferisco sapere che tu sei vivo e felice, anche se lontano da qui, piuttosto che morto per colpa mia?" senza più risarcire a trattenermi. Per mano mia... Non riuscivo più a parlare, sentivo le forze venire meno. Perché faceva così male? Perché uno sconosciuto aveva il potere di toccarmi così in profondità? Restai per un lungo istante a guardarlo, senza lasciarlo andare. Seduta sul davanzale di una finestra, non riuscivo a smettere di piangere, con le ginocchia al petto e la testa nascosta. Come se volessi nascondermi dal mondo intero. Non ci riuscivo. Erano giorni che ci provavo, ma non ci riuscivo mai. Era come se fossi troppo debole per superare quella prova. Avevo già sette anni, dopotutto, sarei dovuta essere più brava. Perché non ci riuscivo? Mi sentivo una nullità, mi sentivo sola e piena di rabbia. Poi una voce gentile mi destò da quella solitudine. "Clio, che ci fai qui?" mi sorrise. Era una ragazza più grande, le mancavano forse un paio d'anni per la prova definitiva. Io alzai il viso rigato dalle lacrime. "Non ci riesco.." mormorai "Non ci riuscirò mai.." singhiozzai "Non sarò mai degna del Cuore..". Lei mi guardò e sorrisi.- "Su, piccola, non dire così.." dolcemente "Se il Cuore ti vuole, ti darà la forza di raggiungerlo.." sorrise "Nulla accade se non piace al Cuore.." accarezzandomi piano il capo. "Vieni qui, non piangere..." mi abbracciò. Mi abbracciò a lungo, finché non mi riuscii a calmare. Custodivo il ricordo di quell'abbraccio come la cosa più dolce che avessi. Quel ricordo mi investì come un fulmine, facendo vacillare tutte le mie certezze. Scacciando il Lupo, e lasciando sola la guardiana. Sola con lui. Perché lo stavo immobilizzando? Io non volevo fargli del male... Allora lasciai immediatamente la presa sui suoi polsi, e il mio corpo rigido e teso si lasciò andare, restando morbido e leggero sopra di lui. Allora lo abbracciai, lo abbracciai forte, nascondendo il viso contro il suo petto, mentre le lacrime continuavano a scorrere. "Perché dici così?" sussurrai "Io non voglio che tu vada via.." stringendolo ancor di più, come se quella stretta avesse il potere di tenerlo con me. Com'era strano e dolce quel contatto, com'era strano sentire il calore del suo corpo contro il mio, sentire il suo cuore battere e chiedermi se lui potesse sentire il mio. Già, il mio cuore, che non aveva mai battuto così forte in tutta la sua vita. Che non aveva mai conosciuto la felicità, né tantomeno l'Amore. "Io non saprò niente del mondo là fuori, ma so che non sapevo cosa fosse la felicità finché non sei piombato giù dal cielo.." mormorai, rendendomi conto di quanto fossero vere quelle parole. E ora non potrò più tornare indietro.. "Ti terrei qui, con me, per sempre, nascosto dal mondo intero..." sfiorando delicatamente il suo braccio con la mano "Ma come posso desiderare per te questa vita? Tu che conosci la libertà, non potrei mai farti questo.." alzando finalmente lo sguardo su di lui. "Tanto tempo fa ho letto che chi ama veramente un fiore non lo coglie per portarlo nella sua casa, né lo chiude tra le pagine di un libro.." sussurrai guardandolo negli occhi, così vicini, così belli "Ma gli basta sapere che vive e cresce e che se tornerà nel bosco, lo troverà ancora lì..." sorrisi, dolcemente "Io.. riuscirò a vivere solo se ti saprò felice e vivo nel tuo mondo lontano... ma se morirai per colpa mia.." per mano mia "Il mio cuore morirà con te.." sussurrai pianissimo mentre gli sfioravo dolcemente la guancia con la mano. http://images2.fanpop.com/image/phot...48-853-480.jpg |
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