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Elv cercò di trattenerla, di tenerla lì con sè, prendendo la sua mano, ma Gwen alla fine riuscì a tornare in cucina con il piatto vuoto.
Ripensava però a quel bacio. La sera era intanto scesa e solo i versi di qualche uccello notturno ed i versi di un puma lontano squarciavano il silenzio intorno al ranch. |
Ero uscita da quella stanza perché dovevo fermarmi un istante a fare chiarezza, ma non riuscivo a non pensare a quello che era successo, ai suoi occhi neri, le sue mani, il suo sapore.
Non potevo fare a meno di tornare con la mente a quegli istanti. Nel frattempo, fuori l'oscurità celava tutto, così finii in cucina e mi misi finalmente a letto, al termine di quella giornata che sembrava essere infinita. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Alla fine Gwen andò a letto.
Non fu facile addormentarsi, non lo fu per niente. Le ore sembrano ferme, infinite ed il Tempo pareva essersi fermato. Alla fine però, dopo un pò di fatica, la ragazza si addormentò. E dormì fino al mattino, quando fu svegliata da suo padre che come sempre si era alzato verso l'alba per accudire ai loro animali. |
Non fu facile addormentarmi, la mia mente galoppava, come il mio cuore e a nessuno dei due riuscivo a mettere un freno.
Alla fine, però, crollai fra le braccia di Morfeo e dormii fino al mattino. Stavolta fu mio padre a svegliare me, scendendo dagli animali. A quel punto, io mi alzai dal letto, andai a svegliare Josh e poi scesi giù a preparare la colazione. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Quando la colazione fu pronta il padre di Gwen e suo fratello entrarono in cucina per mangiare tutti insieme.
"Gwen.." disse Josh "... lui? Non mangia con noi?" |
Papà e Josh entrarono in cucina e ci sedemmo per mangiare tutti insieme.
"Salirò su da lui per la colazione tra poco" annuii, prima di prendere un sorso di latte. Tutta la notte era trascorsa, ma le emozioni della sera precedente si riaccesero dentro di me più forti di prima, all'improvviso e mi chiedevo se mai sarei riuscita a dominarle, forse non ci sarei mai riuscita. Quando finimmo tutti di fare colazione, preparai un vassoio con due focacce e del latte caldo ed andai in quella che usavamo come stanza di riserva e che adesso ospitava Elv. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Notai che già il tono era cambiato, e la cosa cominciava ad andarmi più a genio.
Non amavo perdere tempo, il tempo nel mio lavoro era prezioso, molto prezioso. Ascoltai attentamente le parole dello sceriffo, mentre mettevo via il mio taccuino tecnologico. "E quando mai non lo è?" con un sorrisetto divertito "Detta così non mi sembra una situazione diversa da moltissime altre nel Paese.. c'è qualcosa che rende questi banditi così pericolosi, o meglio... così preziosi da giustificare una taglia tanto alta?" chiesi, incuriosita. |
"Ma poi..." disse il padre di Gwen a sua figlia "... hai scoperto chi è? La vita forse per quel che mandriano o grande coltivatore? Va in giro armato, quindi lavorerà per qualcuno..." mentre lei si apprestava a portare la colazione ad Elv.
Ad Afrastone Destresya era dallo sceriffo Goz. "La taglia è molto alta perché pare che anche l'esercito federale dia loro la caccia." Disse lo sceriffo. "E questo spinge a credere che ci sua qualcosa di grosso dietro tutta questa faccenda." |
Eh, avrei voluto saperne di più anch'io...
"So solo il suo nome, nulla di più al momento..." risposi a papà. Ma contavo di scoprirlo. Imboccai le scale e arrivai alla stanza. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen entrò nella camera e trovò Elv già sveglio, seduto sotto le lenzuola e con lo sguardo fisso verso la finestra, quasi contemplando gli spazi sconfinati della prateria.
"Buongiorno..." disse con unnvsgo ed enigmatico sorriso. |
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