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Camminavo lentamente e mi guardavo attorno per cercare di trovarlo, fra militari e passanti.
E lo trovai. "Meglio così, non mi va a genio il matrimonio" risposi "E com'è che sei passato al voi? Anzi no, mantienilo, magari ci aggiungi pure "mia signora", suona più rispettoso..." con sarcasmo, scuotendo il capo e continuando a camminare. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
“Il nostro dottor Chatesius, che come vi dicevo sta lavorando a un androide che ci aiuterà nella missione...” presentai.
Poi mi voltai verso Taddeon e feci lo stesso nei suoi confronti. “Taddeon invece sarà il nostro diplomatico, e mio luogotenente...” spiegai. Poi Taddeon chiese i tempi, e io restai interdetta che si fosse preso delle libertà, quando il capo sono io. “Non almeno una settimana, ma massimo una settimana, intanto!” Intervenni, seccata “Il nostro dottore ha l’ordine di fare il prima possibile, non è vero?” Fissandolo. “Intanto noi due dobbiamo sfruttare questo tempo per architettare un piano, come entrare a corte, come poterci muovere indisturbati e indagare.. nulla deve essere lasciato al caso, non trovate?” A Taddeon. |
Gobbo sorrise e scosse la testa a quelle parole di Dacey, come mostrare il suo non essere d'accordo con il giudizio che lei aveva di se stessa.
Poco dopo si addormentò, mentre la ragazza restò sveglia, tra la scomodità di quel giaciglio, l'atmosfera non troppo ospitale di quel posto ed i dolorosi ricordi del suo villaggio. Ad un tratto però, sotto di lei, cominciò a sentire dei rumori. Come se ci fosse un ambiente sotterraneo e qualcuno vi fosse entrato. “Si, la cometa Adelaide...” disse Ernò ad Altea “... qui tutti la stanno aspettando...” era però incuriosito sul loro incidente “... che significa siete stati accolti da una strana tormenta?” Fissandola. “Vi è accaduto qualcosa?” “Si, siamo finiti proprio nel mezzo di un grosso temporale.” Ismael. “Con che mezzo viaggiavate?” “Una nave volante.” Rispose Ismael. “Wow, ne ho viste solo sui libri...” Ernò “... ma una tempesta può far precipitare una nave simile? A me sembra strano...” “E' troppo una settimana.” Disse Taddeon a Miss ed a Charterius. “Il Capo vuole si parta al massimo domani. Credo sia opportuno mettere da parte questo progetto.” “Ma...” interdetto Charterius “... il mio genio?” “Vi concentrerete su altro.” Taddeon. “Anche perchè siamo già abbastanza. Tre, più Miss. Credo sia un numero sufficiente.” “Valle a capire le donne...” disse fischiettando il ladruncolo a Gwen “... cerchi di essere galante e loro sono ancor più acide...” scuotendo il capo “... su, andiamo... è ora...” indicando la strada davanti a loro. Poco dopo raggiunsero il viale infondo al quale c'era il palazzo in cui il ladruncolo voleva riscuotere il suo debito. “A breve i soldati andranno via e potremo cominciare...” mormorò. https://i.pinimg.com/originals/32/5a...56481efb5d.jpg |
Roteai gli occhi.
Poi andammo verso il palazzo e rimasi interdetta. Che intendeva dire? "Credo di non aver capito" dissi, la fronte corrugata. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk |
"Si infatti, era di una potenza inaudita, la nostra nave era tra l' altro potentissima, non riesco a capire nemmeno io come possa essere accaduto" pensierosa "A proposito" pensando alla frase dell' oracolo "Vi è qualche leggenda legata al passaggio della cometa Adelaide...non so...un gigante..o tre gufi?" incuriosita ma pure mi chiedevo come mai il ragazzo aveva dei dubbi sulla tormenta che ci aveva colto di soprassalto.
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Finii per contare le ragnatele, nel vano tentativo di prendere sonno e durante quella noiosa attività fui destata da un rumore. Poi un altro.
Un rumore che proveniva dal basso e sembrava passarmi la schiena attraverso il pavimento. Mezza assonata mi ritrovai a pensare che forse qualcun altro aveva trovato riparo nella torre per la notte. Tornai in posizione seduta e mi allungai con un braccio verso Gobbo, fermandomi però prima di toccarlo. Immaginavo infatti come avrebbe reagito, parlando di fantasmi e prendendomi in giro per essermi fatta tanto suggestionare. Preferii restare in ascolto, per capire meglio che cosa fosse tale rumore che di nuovo mi parve provenire dalle viscere dell’edificio stesso. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
“Nulla di che...” disse piano il ladruncolo a Gwen “... è solo per evitare equivoci... quando i militari vedono uno come me avvicinarsi ad un'abitazione simile, beh, finiscono sempre con l'insospettirsi... i pregiudizi sono il male del mondo, amica mia...”
“Ci sono molte leggende sulla cometa, ma perlopiù sono vecchi miti...” disse Ernò ad Altea “... forse la verità la sonno solo al palazzo di Afragolopolis...” fissandola “... quanto alla tempesta, ho sentito strane voci...” In quel momento entrò il Borgomastro. “Benvenuti.” Salutando la regina ed il suo soldato. “Valles è lieta di ospitare i viaggiatori.” Era un uomo robusto, alto e di mezz'età. Dacey restò ad ascoltare quello strano rumore. Proveniva da un ambiente evidentemente sottostante e quel rumore sembrava come se qualcuno si aggirasse in quei sotterranei. Ad un tratto Dacey sentì anche rumore di catene che strisciavano a terra. |
Alzai appena le sopracciglia.
Non aveva torto e siccome qui ci ero già stata in galera, preferivo non rischiare di nuovo. Inoltre di nuovo a causa sua, grazie ma no grazie. Così aspettammo, ancora, sebbene io non fossi una persona paziente, infatti ero parecchio insofferente mentre stavo appoggiata al tronco di uno dei tanti alberi del viale. Inviato dal mio LG-D331 utilizzando Tapatalk https://uploads.tapatalk-cdn.com/201...8c2ebad815.jpg |
"Speriamo di arrivarci presto al Palazzo, dovete aiutarci gentilmente.." stavo chiedendo ad Ernò di raccontarci degli strani fatti quando entrò il Borgomastro.
Non mi alzai, ero abituata che gli altri si mettessero al mio cospetto e guardai Ismael facendogli segno di fare un cenno di saluto al mio posto. "Grazie a voi per l' ospitalità" dissi soltanto "Vostro nipote ci stava appunto raccontando della tempesta che ci ha colto e fatto arrivare fin qui..vorrei continuasse il suo racconto perché abbiamo perso gente del mio seguito e del mio regno" con un lieve cenno di gentilezza col capo. |
Continuavo a dirmi che doveva essere solo la mia immaginazione, che non poteva esserci nulla lì sotto ma soprattutto nessuno.
Si, stavo immaginando, andavo di fantasia, forse ero addirittura addormentata e stavo sognando. Perché se così non fosse stato... Sobbalzai sul posto nel sentire come un trascinare di catene e allora fu impossibile restare seduta a fingere di non udire nulla. Mi guardai intorno e poi poggiai una mano al suolo per alzarmi. Ancora una volta fui tentata di svegliare Gobbo ma non volevo assolutamente fare la figura della ragazzina impaurita. Quello era un luogo vecchio e mal messo, strani rumori erano solo normali. Ecco tutto. Ma quella catena trascinata... che poi, era davvero una catena o stava tutto nella mia immaginazione? A pormi tanti interrogativi avrei rischiato di diventare pazza e finii per decidermi ad agire, ad andare all’origine del suono per capire che fosse realmente. Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
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