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“Questo.” Disse Dension, indicando un quaderno. “Sembra essere il diario del capitano di questa nave.” E prese a leggerlo ad alta voce:
“Ventitreesimo giorno di navigazione. Ormai a bordo non vi sono più viveri. Oggi è terminata anche l'acqua. L'abbiamo razionata negli ultimi giorni, ma ora non ne abbiamo più. Alcuni dei passeggeri, vinti dalla sete, dalla calura e dalla disperazione, hanno bevuto acqua salmastra penetrata nello scafo ed hanno perduto il senno. Li abbiamo legati nella stiva, ma senza dar loro acqua dole finiranno per morire temo. Siamo alla deriva, senza nessuno che giunga a trovarci.” |
Elv scese nel cunicolo ed io resta li, da sola ad aspettare.
Il giorno mori` del tutto e io aspettavo ancora, seduta vicino al cunicolo, che Elv tornasse. Ad un certo punto, sentii delle voci e mi misi in guardia. |
Il diario del capitano di quella sinistra nave narrava di una situazione drammatica e mi sentii in pena per tutte quelle povere persone che di certo erano morte lì.
Possibile che la figura che avevo visto fosse uno dei passeggeri defunti? Finalmente lasciammo quel luogo che ormai io definivo infestato. -Povera gente- mormorai una volta che Dension terminò di leggere. |
Quelle voci.
Gwen poteva udirle chiaramente, essendo poco distanti da lei. “Dobbiamo tornare dai selvaggi...” disse una voce “... e catturare donne e bambine, dopo aver sgozzato gli uomini.” “Però hai visto che c'erano con loro due bianchi.” Un'altra voce. “Un uomo ed una donna. E quel bastardo sparava con una precisione come fosse il demonio in persona.” |
“C'è dell'altro... disse Dension a Dacey, per poi continuare a leggere:
“Ventinovesimo giorno di navigazione. E' accaduto ancora. Un nuovo membro dell'equipaggio sembra sparito nel nulla. Abbiamo rivoltato la nave come un guanto, ma senza trovarlo. Svanito come gli altri. In principio pensai che si fossero gettati in mare, prede della pazzia a causa della fame e della sete. Poi addirittura a cannibalismo di qualcuno dei miei. Ma siamo tutti scarni e denutriti. No, qualcosa di oscuro sta accadendo a bordo.” |
Quando udii piu` distintamente le voci, mi nascosi tra l'alta vegetazione.
Dovevano essere i negrieri, da cio` che emergeva dai loro discorsi e io speravo che Elv tornasse il prima possibile. |
-Vedi- dissi con convinzione- lo sentivo che quella nave aveva qualcosa di sinistro, ancora prima di vedere quella cosa.... E ora anche il diario lo conferma.
Avremmo fatto meglio a non scendere.- Sospirai, le immagini dell'uomo misterioso e spettrale erano ancora ben presenti nella mia mente e davanti ai miei occhi. |
“Dunque...” disse uno dei negrieri agli altri “... che facciamo?”
“Torniamo al villaggio dei selvaggi” rispose un altro “e daremo fuoco alle loro lerce capanne. Ben armati uccideremo l'uomo bianco e prenderemo la ragazza che è con lui. Ci faremo molto denaro.” Udì Gwen. |
Continuavo ad ascoltare le macchinazioni dei due, che avevano intenzione di tornare al villaggio, bruciare le capanne, rapendo donne e bambini, uccidere Elv e vendere anche me come schiava.
Intanto che le loro voci si facevano piu` distanti, io speravo di essere il piu` nascosta possibile tra quelle alte piante. Intanto, di Elv neanche l'ombra. |
“La ragazza ha ragione, capitano...” disse Folk “... questa dannata nave è stregata, infestata... è maledetta e dobbiamo lasciarla andare alla deriva.”
“Non siate sciocchi.” Fece Dension. “E' una nave alla deriva. Niente di più. E potrebbe fruttarci ottimi guadagni. La porteremo con noi. La legheremo con cavi e cime al nostro battello, trainandola fino al primo porto.” “Ma, capitano...” farfugliò Folk. “Faremo così.” Sentenziò Dension. “Torna nella capsula e raggiungi il battello. Falli avvicinare, così che legheremo questa nave ad esso.” |
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