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Non riuscivo a stare ferma in quel dannato albergo, a guardare le fiamme che si spegnavano lentamente, il tempo scorreva troppo lentamente. Era una tortura, stare lì senza sapere.
Poi dopo una lunga lunga attesa ecco qualcuno percorrere la strada verso l'hotel. Ci misi un attimo a capire, avrei riconosciuto quel profilo ovunque. Mi sentii più leggera e mi precipitai tra le braccia di Tardes. Non riuscii a trattare qualche lacrima di felicità e lo baciai, accarezzando il suo viso, come per assicurarmi che fosse davvero lui. " Ho avuto tanta paura di averti perso" confessai con un filo di voce. " Lo spero, lo spero che sia andato per sempre. Qualunque cosa fosse meritava solo di morire" sollevata, rincuorata e finalmente potei sorridere. " Si, siamo finalmente liberi da questo incubo e so che ora andrà tutto per il meglio, ti amo." Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk |
Tutto iniziò a tremare intorno a noi, in un fracasso senza fine.
Non c'era tempo, non c'era tempo per nulla che non fosse mettersi in salvo. Allora con Guisgard ci precipitammo alla macchina, invitando i due ragazzi a seguirci. "Presto.. saremo al sicuro..." dissi loro, aprendo la portiera di Miglioria. |
Inaspettatamente l'uomo si alzò, facendo fuoriuscire dei fasci di luce dagli occhi e dalla bocca, immobilizzandoci a terra.
Ogni centimetro del mio corpo era bloccato, riuscivo solo a muovere gli occhi per accertarmi che Elv, accanto a me, stesse bene. Ad un certo punto arrivarono un uomo ed una donna bionda. Non riuscì a seguire il loro discorso, ma vidi distintamente quando l'uomo uccise quella figura ripugnante e nell'esatto istante in cui quel mostro spirò, io ed Elv fummo liberi di muoverci. Appena in tempo tra l'altro, poiché tutto cominciò a tremare e fuggimmo fuori da quel luogo surreale, salendo sulla macchina dei due. "Grazie, grazie di tutto, ad entrambi. Davvero" dissi grata ai due, poi mi voltai verso Elv "Tu stai bene?" chiesi dolcemente, accarezzandogli il viso. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
Rimasi ferma..ascoltai..un maestro e i suoi ordini. Capii che Lupesca stava tramando qualcosa e Sam doveva solo obbedire..e io ero in trappola per qualche motivo a me sconosciuto.
Sgattaiolai nella mia camera e mi raggomitolai nel letto..avevano fatto in modo io non potessi avere contatti esterni con nessuno. |
Guisgard sorrise a Gaynor, stringendole la mano.
Poi inserì la marcia ed aumentò la velocità, sfrecciando via sulla strada ormai ingentilita dalla luce del nuovo giorno. "Fuggiremo via, lontano da questa città." Disse. "Guidaremo per un intero giorno, fino al tramonto, fin dove il Sole scenderà per congiungersi alla terra e baciarla. Correremo via, fino a quando nessuno più ricorderà i nostri nomi. Saremo una famiglia e ci rifaremo una vita insieme... ma un giorno torneremo qui per riappropriarci di ciò che ci spetta..." guardò Gaynor "... ti amo..." sussurrò. |
Nakakata annuì piano, quasi avesse letto nel pensiero ed udito ciò che aveva detto a sé stessa Nyoko.
Si avvicinò alla tv, la spense e poi uscì dalla camera. Allora Ren, quasi vinto da un desiderio troppo a lungo represso, si avvicinò al viso di Nyoko e la baciò delicatamente. |
Tutto cominciò a sussultare e poi a crollare.
I quattro salutarono su Miglioria e partirono a razzo, approfittando di un varco in una parete crollata. Uscirono velocemente dal grattacielo e lo videro poi frantumare in una nuvola di fumo. Poi una forte esplosione, un sordo boato e alte fiammate che danzarono quasi come spettri. "Sembra esserci scatenato l'Inferno..." disse guidando Guisgard, per poi guardare Clio. Intanto Elv pareva essersi ripreso e sorrise annuendo a Gwen. |
Il nonno uscì dalla stanza, lasciando me e Ren da soli. Sorrisi un po' timidamente per poi sentirmelo vicino. Quando sentì le sue labbra sulle mie, non riuscì a capire più nulla. Il cure mi batte forte e sentì i brividi salirmi sulla schiena. Quel mio desiderio, tanto represso quanto voluto, si era finalmente avverato.
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Anche i due ragazzi salirono su Miglioria, mentre tutto attorno a noi crollava.
"Voi state bene?" chiesi loro. Poi a quelle parole di Guisgard annuii. "Miglioria è resistente, ma andiamocene di qui.." dissi, guardando Guisgard. |
Tutto crollava, quel palazzo si stava letteralmente frantumando ed uscimmo giusto in tempo per vederlo implodere e venire avvolto da lingue di fuoco.
Decidi di distogliere lo sguardo e focalizzarmi su di lui, ricambiando il suo sorriso, per poi baciarlo e stringermi a lui. "Spero che Richard non sia in pensiero, penserà che l'ho abbandonato di nuovo..." ridacchiando piano. "Sì, benissimo" risposi sorridendo alla ragazza. Inviato dal mio E506 utilizzando Tapatalk |
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