Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 31-08-2012 11.02.10

ritento con...oro.
Anche se ho dubbi sul fatto che può attraversarlo una lancia.

Guisgard 31-08-2012 17.06.57

“Olio” e “Oro” come vostre risposte, caro sir Morris e cara lady Altea.
Olio e oro, due risorse, due ricchezze che nell'antichità hanno fatto grandi le straordinarie civiltà che si contendevano il dominio sul Mediterraneo.
Ma basterà una di queste due risposte a risolvere l'arcano di oggi?
Temo di no, amici miei.
Infatti, entrambe le risposte non riescono a soddisfare tutti gli indizi, soprattutto il quarto!
Ma non arrendetevi, mi raccomando :smile:

Allora, viste le diverse risposte, credo sia giunto il momento di un nuovo indizio:

“Non solo una lancia può attraversarlo.”

Talia 31-08-2012 19.00.40

Eh, mio signore... come sempre, un bell’enigma ed una meravigliosa storia!

Un enigma, tra l’altro, che mi ha fatta tribolare per giorni e giorni... :rolleyes: non capivo, infatti, la connessione tra la lancia e la tavola...
comunque...
ho deciso, oggi, di provare con una risposta...
E dico PORTO, perché...

- può essere di vari tipi... porti fluviali, marittimi, commerciali, turistici...
- è pregiato ed esclusivo... questa mi ha fatta penare non poco! Ma poi ho pensato che... il Porto non è anche un liquore piuttosto pregiato? Non me ne intendo, ma mi pare di si!
- può trovarsi anche a tavola... prendendo per buona la precedente, direi che questa si risolve da sé!
- lo può attraversare anche una lancia... dove la lancia è un particolare tipo di imbarcazione, stando ai miei ricordi (più letterari che marinari, confesso!)
- può essere naturale oppure no... e questa è chiara, mi pare!
- non solo una lancia può attraversarlo... perché, ovviamente, ogni tipo di imbarcazione -dal transatlantico al canotto a remi- può farlo... ;)

Morris 01-09-2012 00.56.59

Garda... olio o Garda... vino

Guisgard 01-09-2012 03.50.56

Nella leggenda da cui è tratto questo enigma viene descritta in maniera straordinaria la scena in cui Arados si avvicina al demone per ascoltare il suo arcano.
L'eroe non vede la sua amata Atlya, poiché ella è imprigionata insieme alle altre fanciulle, ma riesce a sentirne la voce, nonostante arrivi confusa insieme a quelle delle prigioniere.
E prima di sottoporlo all'arcano, il demone tenta di confondere, avvilire e scoraggiare l'eroe, mettendo in dubbio l'amore della principessa per lui.
“Ella non ti ama, eroe...” dice la belva demoniaca “... se così fosse, non ti avrebbe abbandonato... non ti avrebbe lasciato e non sarebbe andata via... ora invece tu sei solo... hai già vinto una prova, cavaliere... hai trovato la verità... e la verità è che lei non tiene a te... in questa notte, dominata dal gelido e muto pallore lunare, lei non è con te... lontana chissà dove... prendi dunque le tue armi e desisti, poiché tutto ciò non vale la pena di essere affrontato... non puoi combattere contro un'illusione... nessun uomo può farlo, eroe...”
Ma l'Amore Vero non detta condizioni, non trova motivo di essere in un dare e avere.
L'Amore Vero si nutre di se stesso e non vive di luce riflessa.
L'Amore Vero è sufficiente da solo ad alimentare il battito di un cuore.
E un cuore capace di contenere l'Amore Vero può battere all'infinito.
Arados allora punta la spada contro un'immagine evocata dal demone, raffigurante la sua amata con uno sguardo carico d'odio, facendola dissolvere.
Ascolta così l'arcano col solo intento di liberare l'unica donna del suo cuore.
Amo questa antica leggenda, poiché mostra le meraviglie del vero Amore e del vero coraggio.


Citazione:

Originalmente inviato da Talia (Messaggio 48781)
Eh, mio signore... come sempre, un bell’enigma ed una meravigliosa storia!

Un enigma, tra l’altro, che mi ha fatta tribolare per giorni e giorni... :rolleyes: non capivo, infatti, la connessione tra la lancia e la tavola...
comunque...
ho deciso, oggi, di provare con una risposta...
E dico PORTO, perché...

- può essere di vari tipi... porti fluviali, marittimi, commerciali, turistici...
- è pregiato ed esclusivo... questa mi ha fatta penare non poco! Ma poi ho pensato che... il Porto non è anche un liquore piuttosto pregiato? Non me ne intendo, ma mi pare di si!
- può trovarsi anche a tavola... prendendo per buona la precedente, direi che questa si risolve da sé!
- lo può attraversare anche una lancia... dove la lancia è un particolare tipo di imbarcazione, stando ai miei ricordi (più letterari che marinari, confesso!)
- può essere naturale oppure no... e questa è chiara, mi pare!
- non solo una lancia può attraversarlo... perché, ovviamente, ogni tipo di imbarcazione -dal transatlantico al canotto a remi- può farlo... ;)

Un arcano nasce per confondere, proprio come le parole del demone, mostrando la verità, ossia la soluzione, da diversi punti di vista, appunto con lo scopo di allontanarci da essa.
E per questo che la risoluzione di un enigma altro non è che la ricerca della verità.
Dite “Porto”, milady?
A prima vista può sembrare una risposta strana, forse assurda, eppure sembra nascondere qualcosa...
E infatti voi siete riuscita ad abbinarla benissimo a tutti gli indizi, dimostrando ancora una volta capacità di osservazione e sottigliezza d'intendere.
Ed io non avevo dubbi su questo.
Infatti è proprio “Porto” la soluzione all'arcano.
Siete stata bravissima.
I miei complimenti, milady :smile:

Morris 01-09-2012 13.46.54

Talia... m'inchino a voi! :smile:

Altea 02-09-2012 21.40.46

Talia come sempre i miei complimenti..a proposito sir Emrys sarà in vacanza?

Talia 04-09-2012 14.48.08

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 48783)
E infatti voi siete riuscita ad abbinarla benissimo a tutti gli indizi, dimostrando ancora una volta capacità di osservazione e sottigliezza d'intendere.
Ed io non avevo dubbi su questo.

Eh, mio signore... volete forse far arrossire questa povera dama? :o
Vi ringrazio, sir! :smile:


@Morris
...ed io a voi, sir Morris! :smile:


@Altea
Grazie, cara!
E... si, temo anche io... per la serie "Anche 'gli anziani ed infaticabili bardi' si riposano"... ;)

Guisgard 04-09-2012 20.08.10

Come detto, l'incontro tra la cultura di Capomazda e quella di Sygma ha generato una straordinaria produzione artistica e letteraria, che ha lasciato opere di indubbio valore.
Tra i vari generi molto vivo è quello teatrale, che proprio dall'osmosi di queste due civiltà ha visto partorire opere vivaci e di altissima qualità, che mischiano con straordinaria maestria e naturalezza i richiami del teatro classico (elegia e dramma pastorale) con le atmosfere vivaci e folcloristiche delle novelle e quelle raffinate della poesia lirica cortese.
Tra le opere più riuscite vi è la commedia “Alyta”, messa in scena per la prima volta al Palazzo del Belvedere davanti all'Arciduca Taddeo IV, durante le nozze di suo figlio Laovinio con la bella principessa assarese Alissia.
L'opera comincia con un monologo di messer Amore che parla delle meraviglie della sua arte, di come sia perfetta ed assoluta, invitando tutti gli amanti a non smettere mai di sognare e rassicura loro che egli presto esaudirà ogni loro desiderio.
La scena iniziale avviene a casa del ricco Zillone, sposato con la bella Angelica.
La donna è affascinata dalle storie e dalle gesta dei grandi cavalieri e nutre una vera e propria passione per le avventure del celebre cavaliere capomazdese Ardanis.
Questi, però, oltre alla sua straordinaria abilità di spadaccino, possiede anche fama di inguaribile Don Giovanni.
Ecco perchè quando giunge a Zillone una lettera dell'Arciduca che lo invita a concedere ospitalità proprio ad Ardanis, egli da di matto, temendo per il suo matrimonio.
Il cavaliere è stato assoldato dal re di Sygma per cercare la sua figlioletta rapida dai pirati anni prima e per questo Ardanis ha chiesto collaborazione al ducato della sua terra.
Zillone, allora, per salvare le sue nozze, mette in atto un piano: sostituire sua moglie.
La donna, così, viene inviata con una scusa da sua madre e al suo posto Zillone mette la schiava Alyta, prestatagli da un suo caro amico.
E appena arrivato a casa di Zillone, Ardanis viene subito attratto dalla bellissima schiava.
Alyta però, ragazza virtuosa e aliena da ogni tendenza mondana e cortese, respinge l'affascinante cavaliere, mettendo a dura prova la volontà del cavalleresco rubacuori.
Egli infatti è ben poco abituato a donne capaci di resistergli e questa nuova situazione stravolge completamente la sua indole di farfallone.
Così, la bellissima schiava, sempre fingendosi la moglie di Zillone, chiede, di volta in volta, ad Ardanis prove e gesta sempre più difficili, con lo scopo di fiaccarne la determinazione e lasciarla in pace.
Ma, stupendo in primis se stesso, Ardanis, ormai completamente acceso d'amore per l'affascinante popolana, mostra una pazienza ed una volontà senza limiti nel cercare di conquistarla.
Così rinuncia a varie relazioni che aveva con ricche gentildonne ammogliate, si limita a salvare dame in pericolo senza più tentare di sedurle, per poi arrivare persino a concedere la libertà alle sue 800 ancelle!
In una di queste imprese richieste da Alyta, il nostro eroe innamorato affronta un gigante pagano, Sammione, che blocca l'accesso ai pellegrini diretti in un luogo di culto.
Il gigante è solito porre un enigma agli sfortunati passanti, rompendo loro poi tutte le ossa, di fronte ad una risposta sbagliata, nel tentativo di adoperarli come giaciglio.
E trovandosi davanti Ardanis, Sammione comincia così a recitare:

“Richiede abilità.
I suoi fiori hanno un solo colore.
Può essere fatta con vari materiali.
Appare in ogni romanzo cavalleresco.
Mangia i suoi simili, ma anche i più deboli.”

Naturalmente il nostro eroe risolve l'enigma e mette fine alle angherie del gigante, convertendolo al Cristianesimo e facendone il suo fedele scudiero.
Una delle scene più belle e romantiche della commedia è quella della notte in cui, condotta Alyta in un borgo sul mare incantato, Ardanis le giura amore eterno, chiedendole di essere solo sua.
La ragazza, allora, vinta dall'infaticabile amore del cavaliere e convinta della sua sincerità, gli rivela ogni cosa su di lei, smascherando così il piano di Zillone.
I due, sotto una Luna magica, fanno l'amore ed è in quel momento che Ardanis vede il giglio, simbolo della casa
reale di Sygma, tatuato sulla spalla di lei.
Comprende così che Alyta altre non è che la principessa sygmese rapita anni prima dai pirati e poi venduta come schiava.
Ardanis allora la riconduce da suo padre che offre al cavaliere terre e titoli come inizialmente pattuito.
Il cavaliere però rinuncia a tutto, chiedendo solo la mano della ragazza.
Ella, ormai innamorata di lui, acconsente e la celebrazione delle nozze chiude la commedia.

E voi, dame e cavalieri di Camelot, riuscite a risolvere l'arcano del gigante Sammione?
http://farm4.staticflickr.com/3248/2...3df09dfe_z.jpg

Altea 05-09-2012 16.00.30

Racconto molto affascinante sir..come sempre.
Però questo enigma e' proprio ..enigmatico e non mi viene in mente nulla:confused:

Talia 05-09-2012 20.22.58

Ma che storia incantevole, mio signore... :smile_chicalazo:
Che storia piena di magia, di coraggio, di emozione...
E poi quel borgo sul mare... la luna...
:smile_wub: :smile_wub: :smile_wub:

...ehm...
scusate, mi sa che mi son distratta...
...ehm...
Sarà il caso di tornare all'enigma?
Sì, forse è meglio... vediamo...

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 48830)
“Richiede abilità.
I suoi fiori hanno un solo colore.
Può essere fatta con vari materiali.
Appare in ogni romanzo cavalleresco.
Mangia i suoi simili, ma anche i più deboli.”

Io, così di prima intenzione, tento con DAMA...
perché:
- il gioco della dama richiede abilità;
- le scacchiere, con cui si gioca a dama, vengono fatte con ogni tipo di materiale;
- le dame appaiono in ogni romanzo cortese;
- nel gioco, la dama mangia le altre dame e anche le pedine semplici.

Devo, però, ammettere di non aver trovato l’attinenza con il secondo indizio... :neutral_think:

Guisgard 06-09-2012 02.44.54

“Dama”, mia signora?
Dama... che parola magica...
Una parola che da sola è capace di far viaggiare la nostra fantasia...
E' per una dama che ogni cavaliere intraprende le imprese più belle e incredibili!
Ed è per una dama che i poeti compongono ed intrecciano versi straordinari!
Non sembra anche a voi che questa parola sia come una chiave per aprire un mondo incantato e pieno di meraviglie?
Dama... quasi una formula magica in grado di realizzare qualsiasi cosa!
Cos'altro dire, dunque?
L'enigma?
Milady, avete spiegato perfettamente tutto voi e per quell'unico indizio che vi ha lasciata incerta, la risposta è presto svelata: nelle carte, la Dama di Fiori ha un solo colore.
E infatti, è proprio “Dama” la risposta che risolve questo enigma!
Ancora una volta vi porgo i miei complimenti, mia signora :smile_clap:
Siete stata bravissima ;)

Guisgard 14-09-2012 16.38.34

Per i bucanieri dell'Isola di Vivarmagren è “L'Olandese Perduto”, poiché si dice abbia barattato la sua anima per conoscere tutti i tesori dimenticati dei sette mari; i marinai catalani di Forios invece, parlando di lui, lo indicano come “Colui che tiene gli occhi aperti”, perchè è impossibile raggirarlo o fargli la pelle e di questo ne sa qualcosa il furbo Mario Ceskos, banchiere corrotto e senza scrupoli che tentò di giocargli un brutto tiro; gli indigeni di Nisday, invece, parlano di lui come se fosse un re, definendolo “Huck”, appunto re, perchè riuscì, con un incredibile colpo di mano (e di fortuna) a sottrarre un notevole carico di copra, la polpa essiccata delle noci di cocco dalle quali si ottiene l'olio e che gli indigeni adoperano per i loro riti religiosi, ad un manipolo di contrabbandieri veneziani in cerca di fortuna e facili ricchezze.
Per la corona del suo paese e per suo figlio, è semplicemente Arkwin Van Colbye, ex ufficiale della flotta olandese caduto in disgrazia e divenuto in seguito molte altre cose, non tutte accettate e giustificate dall'alta società alla quale un tempo apparteneva.
Arkwin, così, persi i gradi della marina, si arruolerà prima come mercenario (adottando una delle sue mille e più identità) nell'esercito inglese impegnato nel Sud Est Asiatico, poi si legherà con alcuni contrabbandieri greci impegnati nel traffico del tè e infine come capitano su un tre alberi marsigliese, dal dubbio carico e dal turbolento equipaggio, diretto verso l'Atlantico.
Ma buttato in mare in seguito all'ammutinamento del suo equipaggio, si salverà raggiungendo a nuoto l'isoletta, selvaggia e a quei tempi ancora largamente sconosciuta, di Prokytas, dove verrà accolto da una piccola comunità di gesuiti giunti anni prima per convertire la popolazione del posto al Cristianesimo.
Qui apprenderà la leggenda di un vecchio missionario pazzo racchiuso in una capanna in cima ad un monte.
Un giorno, in seguito ad un terremoto, Arkwin aiuterà i gesuiti a liberare gli orfanelli imprigionati in una cava e a portare in salvo il resto del villaggio su una galea sottratta ad alcuni contrabbandieri portoghesi.
E sfidando la furia della natura, il coraggioso marinaio si avventurerà fino alla capanna del vecchio missionario per trarlo in salvo.
Questi però, sentendo prossima ormai la morte, racconterà all'avventuriero olandese di un inestimabile tesoro, capace, a suo dire, di “saldare contemporaneamente i debiti delle corone d'Aragona Catalogna e di Castiglia”.
Indicherà, così, ad Arkwin, un isoletta nella quale è custodita la mappa di quella straordinaria fortuna.
Lasciata Proktyas, Arkwin, mai domo di ricchezze e fortuna, raggiungerà l'isoletta indicatagli dal vecchio missionario e grazie ad un arcano recitatogli dal religioso, a mo di codice segreto, raggiungerà il relitto di un vecchio veliero intrappolato presso la baia dimenticata di quell'isoletta e con sua grande meraviglia (infatti più di una volta Arkwin aveva dubitato della salute mentale del buon missionario) troverà la mappa di quel favoloso tesoro.
Molte altre avventure il nostro olandese vivrà, tanto incredibili, quanto reali, toccando porti e litorali pericolosi, ostili e misteriosi, dando materia ai racconti dei pescatori che ne hanno fatto un idolo per le loro storie.
E se anche voi, cari lettori, avete sete di avventure e ricchezze, potreste sempre intraprendere la caccia a quell'inestimabile tesoro, visto che i pescatori narrano sia ancora perduto.
In questo caso eccovi l'arcano che il vecchio missionario recitò ad Arkwin:

“Può essere di vari tipi.
Può indicare un incontro.
Lo si può trovare in giardino.
Si studia a scuola in varie materie.
In certi casi lo adopera chi viaggia.”

E aggiunse: “Trova questo oggetto sul veliero abbandonato e in esso troverai la mappa del tesoro.”

E voi, dame e cavalieri di Camelot, sapete decifrare l'arcano del vecchio missionario?
http://3.bp.blogspot.com/_B3fwfOnR0A...moonfleet2.jpg

Altea 14-09-2012 20.13.50

questa è una storia veramente avventurosa..ma :neutral_doh:...accidenti non riesco a trovare un nesso tra i vari indizi..però spezzo il ghiaccio e dico "segnale"

Guisgard 15-09-2012 02.53.54

“Segnale”... sapete che è interessante come risposta, milady?
E abbinandolo con molti degli indizi vedo che lega anche bene.
Tuttavia, col quarto lo vedo un po' forzato e generico...
E infatti, ahimè, non è “Segnale” la risposta all'enigma.
Ma so che ritenterete :smile:

Talia 15-09-2012 11.02.25

Sir... intanto vi ringrazio per le precedenti meravigliose parole...
E poi...
Che dirvi, mio signore?
Quell'uomo... Arkwin Van Colbye... che vita affascinante e piena di avventure ha avuto, quante peripezie, quanti accadimenti... e poi quella mappa per un misterioso tesoro...
Mi chiedo... ma Arkwin trovò poi il tesoro indicato dalla mappa?
E mi chiedo anche... cosa cercava Arkwin veramente? Cosa cercava nei suoi viaggi? E soprattutto... ha poi trovato ciò che desiderava?

Eh, mio signore... come vedete ho più domande che risposte quest'oggi.
E questo vale anche per l'arcano... ci ho pensato a lungo ed ho vagliato molte risposte che, tuttavia, non mi soddisfacevano mai in pieno...
Ce n'è una, tuttavia, che pur non riuscendola ad abbinare perfettamente a tutti gli indizi, non riesco proprio a togliermela dalla mente...
Tenterò con quella, dunque... intanto...
Dico, dunque, ALBERO:
- può essere di vari tipi... o meglio, specie.
- lo si può trovare in giardino.
- si studia a scuola in varie materie, tipo matematica, scienza, geografia...
- lo adopera chi viaggia... per mare?
...passo sul secondo indizio, però!

Morris 15-09-2012 19.23.19

......punto

elisabeth 15-09-2012 21.05.45

personatemi...entro a passi felpati......potrebbe essere la Bussola ?

Guisgard 17-09-2012 01.30.00

Citazione:

Originalmente inviato da Talia (Messaggio 48963)
Sir... intanto vi ringrazio per le precedenti meravigliose parole...
E poi...
Che dirvi, mio signore?
Quell'uomo... Arkwin Van Colbye... che vita affascinante e piena di avventure ha avuto, quante peripezie, quanti accadimenti... e poi quella mappa per un misterioso tesoro...
Mi chiedo... ma Arkwin trovò poi il tesoro indicato dalla mappa?
E mi chiedo anche... cosa cercava Arkwin veramente? Cosa cercava nei suoi viaggi? E soprattutto... ha poi trovato ciò che desiderava?

Eh, mio signore... come vedete ho più domande che risposte quest'oggi.
E questo vale anche per l'arcano... ci ho pensato a lungo ed ho vagliato molte risposte che, tuttavia, non mi soddisfacevano mai in pieno...
Ce n'è una, tuttavia, che pur non riuscendola ad abbinare perfettamente a tutti gli indizi, non riesco proprio a togliermela dalla mente...
Tenterò con quella, dunque... intanto...
Dico, dunque, ALBERO:
- può essere di vari tipi... o meglio, specie.
- lo si può trovare in giardino.
- si studia a scuola in varie materie, tipo matematica, scienza, geografia...
- lo adopera chi viaggia... per mare?
...passo sul secondo indizio, però!

Mia signora, si dice che Arkwin sia l'unico a conoscere la mappa di quel tesoro.
Molti lo hanno cercato: alcuni con false mappe, altri solo seguendo le leggende su quella perduta fortuna.
Ma nessuno, pare, sia riuscito a trovare il tesoro, tanto che per tutti altro non è che un mito dimenticato...
Quanto ad Arkwin... cosa cercava veramente, mi chiedete?
Non lo so, milady.
Forse, come tutti i grandi avventurieri, aveva solo il grande sogno di rendere la sua vita unica e straordinaria, una quotidiana meraviglia, simile ad un sogno e degna di essere vissuta.
Come uno dei tanti eroi del mare, capaci di lasciare l'eco del proprio nome in mille e più ballate, ma nello stesso tempo di svanire e confondersi con le maree e con i venti.
Ed è riuscito in tutto questo?
Chissà, forse sarà egli stesso a raccontarci la verità...

Riguardo all'enigma, dite dunque “Albero”?
Risposta intrigante, ma, come voi stessa avete detto, difficilmente si lega perfettamente a tutti gli indizi.
Ed infatti, purtroppo non è “Albero” la risposta esatta.



Citazione:

Originalmente inviato da Morris (Messaggio 48967)
......punto

“Punto”, sir Morris?
Sapete che anche questa risposta è molto interessante?
Tuttavia, ahimè, non si riesce ad abbinarlo con tutti gli indizi (con il terzo, infatti, risulta un po' troppo vago).
E infatti non è questa la soluzione all'arcano.



Citazione:

Originalmente inviato da elisabeth (Messaggio 48968)
personatemi...entro a passi felpati......potrebbe essere la Bussola ?

“Bussola”, milady?
Devo dire che questa risposta mi piace.
Mi piace perchè è in tema con il racconto e dunque con l'enigma.
Purtroppo, però, con più indizi risulta difficilmente abbinabile.
E infatti non è neanche “Bussola” la risposta per risolvere l'arcano.



Bene, credo sia giunto il momento di un aiutino per risolvere questo enigma.
L'oggetto che bisogna indovinare si trova sul veliero abbandonato.
Dunque, deve trattarsi di qualcosa che è possibile trovare a bordo :smile:

Talia 17-09-2012 16.30.04

Lo dichiaro:
lady Talia brancola!! :rolleyes:

Guisgard 17-09-2012 16.35.39

Vedo che la situazione è un po' ferma... :neutral_think:
Ecco allora un nuovo indizio:

“Ricorda una celebre profezia” :smile:

ladyGonzaga 17-09-2012 16.38.45

la rosa dei venti ...per caso?

ogni marinaio dovrebbe conoscerla...

ad un incontro spesso si regala una rosa...

inoltre la rosa è la regina di ogni giardino..

Guisgard 17-09-2012 16.43.03

Lady Gonzaga, la vostra risposta è uno dei simboli dei grandi viaggi e dei grandi romanzi che parlano del mare!
Tuttavia, ahimè, è impossibile abbinarla a tutti gli indizi...
E infatti “Rosa dei Venti” non è la soluzione all'enigma!
Non arrendetevi però :smile:

ladyGonzaga 17-09-2012 16.51.22

:neutral_think:

ci proverò..ma ne dubito:neutral_doh:

Altea 17-09-2012 18.38.27

Io dico "mappa" :neutral_think:

Guisgard 17-09-2012 18.53.16

Dite “Mappa?”
Si, è legata al contesto, ma, ahimè, non si abbina con tutti gli indizi.
Ma non datevi per vinta, milady :smile_lol:

Altea 18-09-2012 19.07.25

ritento...con "palo" :neutral_think:

Guisgard 18-09-2012 19.12.15

“Palo”, milady?
Si, su un veliero sicuramente ci sarà un palo, ma vedo che non si abbina con tutti gli indizi...
E infatti la soluzione non è “Palo”, milady!

Darò un nuovo indizio:

“Indica un intreccio.”

Altea 18-09-2012 19.16.33

:neutral_doh:oddio brancolo nel buio...ma ritento..."nodo"

elisabeth 18-09-2012 20.04.45

E se fosse" l'ancora" ?..........:confused2:

Guisgard 18-09-2012 20.16.42

Dite “Nodo", lady Altea”?
In effetti su un veliero ci sono diversi nodi... andiamo a vedere se “Nodo” lega con gli indizi...

“Può essere di vari tipi. (si, ci sono diversi tipi di nodo)
Può indicare un incontro. (un punto in cui più strade si incontrano è detto nodo)
Lo si può trovare in giardino. (si, su una corteccia di un albero)
Si studia a scuola in varie materie. (scienze, meccanica, informatica ecc...)
In certi casi lo adopera chi viaggia. (Nodo è un'unità di misura usata da chi naviga e da chi vola)
Ricorda una celebre profezia. (il Nodo di Gordio che permise ad Alessandro Magno di conquistare l'Asia)
Indica un intreccio.” (un nodo è un intreccio)

Che dire, milady?
Siete riuscita a risolvere questo intricato arcano!
Vi faccio i miei complimenti :smile_clap:


Lady Elisabeth, ahimè, non era “Ancora” la risposta esatta!
Ma sono certo che vi rifarete la prossima volta :smile_lol:

Talia 18-09-2012 20.24.01

Oh, Cielo... nodo!! Non c'ero davvero arrivata! Ma neanche lontanamente, proprio... :rolleyes:
Bravissima, Altea! Complimenti!! :smile_clap: :smile_clap: :smile_clap:
...e grazie! Grazie infinite... poiché, grazie a voi, non avrò più mal di testa a causa di questo enigma, stasera! ;)

elisabeth 18-09-2012 20.34.48

Lady Altea i miei complimenti.....vi assicuro che vi invidio :smile_clap::smile_clap::smile_clap::smile_clap::s mile_clap::smile_clap:

Taliesin 18-09-2012 21.12.56

Mi hanno detto che dovrebbe essere un sorriso.... :)
Possa giungervi il mio Lady Altea.

Taliesin, il bardo

Altea 18-09-2012 21.23.33

ohhhh finalmente :smile:..l'ultimo indizio mi è stato molto d'aiuto.
grazie a tutti....eh lady Talia anche io mi ero fatta venire un bel mal di testa ;)

ladyGonzaga 18-09-2012 21.59.25

bravissima!!!:smile_clap::smile_clap::smile_clap:

Altea 18-09-2012 22.22.43

grazie pure a voi Gonzaga..ripeto, troppo gentili. :smile:

Guisgard 16-10-2012 18.04.38

Abbiamo più volte parlato della letteratura di Capomazda e delle straordinarie figure che ne animavano le opere.
Di questa letteratura, il genere Odeoporico, ossia quello riguardante i viaggi (dal greco odos= strada) ha sempre rappresentato un filone molto vivo.
Infatti, un filone molto conosciuto ed apprezzato è quello relativo al cosiddetto “Ciclo Cerranico”, che vede come protagonisti Lho e suo figlio Nagio.
Abitanti del regno di Cerrania, questi due personaggi si ritrovano a vivere avventure fiabesche e straordinarie, tra misteri e pericoli.
Di indole tranquilla e pacifica, ma animato da sincero spirito di avventura, Lho si ritrova ad essere spesso interprete, non sempre volontariamente, di vicende quasi sempre al di fuori dell'ordinario, sempre accompagnato da suo figlio Nagio, giovane razionale e di buon senso, non proprio amante di avvenimenti eroici e romanzeschi.
A completare il quadro vi è poi Madama, la moglie di Lho, forse il vero capofamiglia.
Così, per un motivo o per un altro, i nostri eroi si ritrovano di frequente a partire per viaggi in terre lontane, come il misterioso Oriente, l'Africa selvaggia o tropicali ed esotiche isole ai confini del mondo.
L'ironia, il sarcasmo e l'indole bonaria dei protagonisti, mischiandosi con antagonisti cattivissimi, al limite della parodia, con enigmi e misteri da svelare, principesse da salvare e tesori da trovare, genera quella caratteristica e vivace atmosfera, a cavallo tra il picaresco e il favoloso, richiamando generi diversissimi fra loro, come la farsa Atellana, il mimo e la Commedia dell'Arte, mostrando all'aristocratico pubblico Capomazdese vicende sempre nuove, divertenti ed avvincenti.
Come quando i nostri eroi ereditano da un antico compagno d'arme un maniero nel quale è celato un tesoro: un vino tanto antico, quanto preziosissimo.
Giunti al maniero, Lho e Nagio trovano una stanza segreta nella quale è custodita un'iscrizione.
La scritta cela un oggetto nascosto, dietro il quale si trova il tesoro.
L'iscrizione recita:

“Può avere varie forme.
Può avere valore artistico.
Può contenere più elementi.
Può essere usata per misurare.
Può avere significato religioso.”

Alla fine, decifrato l'enigma, i nostri allegri cerrani scoprono un baule con dentro il pregiato vino.
Ma proprio in quel momento appare il loro antico compagno che rivela così il suo inganno; egli infatti ha solo finto di essere morto, per permettere ai due di trovare il tesoro al suo posto.
Grato di ciò, però, egli dona a Lho e a Nagio un vino da lui stesso prodotto, sebbene non all'altezza di quello antichissimo del maniero.
Ma nell'assaggiare l'antico vino, egli si accorge che è ormai mutato in aceto, con somma soddisfazione di Lho e Nagio.
Gli eroici, loro malgrado, Lho e Nagio vivranno altre straordinarie avventure in altri innumerevoli viaggi, sempre pronti a farsi seguire dai lettori di tutti i tempi, dei quali hanno saputo guadagnarsi il loro affetto e la loro attenzione.

E voi, dame e cavalieri di Camelot, riuscite a risolvere l'arcano del maniero?
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Altea 16-10-2012 18.22.01

Storia alquanto strana...:smile:..io inizio con "Simbolo"

Clio 16-10-2012 19.05.03

Che storia intrigante e divertente.. :smile_lol:
Dunque, osservando i vari indizi mi viene in mente "coppa". :neutral_think:


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