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"Sono qui perché mi stai costringendo, non perché voglio i tuoi soldi. Puoi tenerteli, non mi interessano" esclamai, mettendo in chiaro la questione speravo una volta per tutte.
Non avrebbe mai capito, ne ero cosciente, ma volevo dirlo, forse per convincermi che stavo agendo nel modo giusto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Hunt annuì ad Altea e seguendo le indicazioni del navigatore arrivarono all'abitazione di Marcon.
Era una casa isolata, in aperta campagna. Le luci erano accese, segno che nonostante l'ora lo studioso era ancora sveglio. |
"Allora fatti furba e recita la tua parte come si deve." Disse Elv a Gwen.
L'auto davanti a loro arrivò ad una villa in mezzo alla campagna. Era grande di aspetto notevole. La Corvette parcheggiò accanto all'altra macchina. Gwen ed Elv scesero ed i due uomini dell'altra auto li accompagnarono all'interno della villa, in un salone arredato con gusto e sfarzo. C'era una piccola biblioteca, magnificamente munita di libri antichissimi. |
Non ce la facevo più a sentire quelle uniche frasi, era veramente angosciante.
Alla fine, arrivammo alla villa e fummo accompagnati dentro. Il lusso e lo sfarzo erano ovunque, arrivando a diventare anche troppo. Tutto era troppo, stasera. Di sottecchi, notai una biblioteca piena di libri in apparenza antichissimi e decisi che non l'avrei persa di vista. Magari c'era qualcosa di interessante che potevo scoprire. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Marcon è a casa.. Perfetto.. Scendiamo". Tenevo stretto il libro mentre il vento sferzava la brughiera, si sentiva il suo ululare facendo scuotere gli alberi. Suoni il campanello speranzosa di qualche buon indizio.
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Gwen ed Elv furono fatti accomodare nel salone, dove c'era quella biblioteca così particolare e fu offerto loro un aperitivo.
Arrivò allora un uomo anziano, dell'aspetto garbato. "Buonasera." Disse, per poi baciare la mano di Gwen. "Benvenuta, signorina." E stringendo la mano ad Elv. "Mi dirà lei come posso chiamarla?" "Può chiamarmi semplicemente signore, mister Tocan." Rispose Elv. "Già, immagino che un uomo come Lei non corre il rischio di essere se stesso." Sorridenfo Tocan. "Solo quando sono nel letto con questa meravigliosa creatura." Elv accarezzando con fare seducente la spalla nuda di Gwen. "Ha perfettamente ragione." Annuendo Tocan. "Parliamo d'affari ora, mister Tocan." Fissandolo Elv. "Mia cara, puoi visitare la sala se vuoi, così da non annoiarti con i nostri discorsi." Baciando la mano di Gwen. Bussarono e Marcon arrivò ad aprire, naturalmente sorpreso di trovarsi davanti Altea e Hunt. "Due agenti segreti alla mia porta, che onore..." disse sarcastico, per poi farli entrare. |
Fortuna volle che la sala in cui la serata si sarebbe svolta fosse la stessa in cui si trovava la biblioteca.
Ottimo. Avrei avuto modo per guardarmi attorno. O almeno lo speravo. Sorrisi ad un uomo anziano dall'aria garbata che si avvicinò, salutandoci e baciando educatamente la mia mano. "Buonasera" risposi con tono cortese. Cercai di non dare nell'occhio mentre stringevo convulsamente il bicchiere di aperitivo a quelle sue parole e il suo tocco sulla mia spalla, la quale si ritrasse quanto poté sotto le sue dita. Iniziavamo bene. Per fortuna, avevo la libertà di andare in giro per la sala. Avrei potuto osservare i libri della biblioteca e stare soprattutto lontana da lui. "Con molto piacere" in un sorriso tirato mentre ritiravo con un pizzico di nervosismo la mano, nei limiti del possibile vista la gente che c'era. "Con permesso" in un sorriso cortese a mister Tocan, poi mi allontanai e mi avvicinai agli alti scaffali della biblioteca. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Entrammo e risi alla battuta di Marcon "Hai sempre voglia di scherzare vero? Siamo arrivati nel buio della notte con un libro e argomento a puntino.." e gli mostrai il libro per vedere la sua reazione.
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Elv seguì con gli 9cchi Gwen che si allontanava da loro, avvicinandosi alla piccola biblioteca.
Poi lui cominciò a parlare a bassa voce con Tocan. Gwen era davanti alla piccola biblioteca, scoprendo che era piena zeppa di libri antichissimi, alcuni in condizioni tutt'altro che perfetti. La maggior parte era scritta in Latino, ma c'erano anche libri in lingua Greca, volgare Fiorentino e Siciliano. Non mancavano poi libri in Francone, Spagnolo e Tedesco. Molti erano scritti in Castigliano, altri in lingua Araba ed uno persino in Aramaico. L'unica cosa che sembrava legare tutti quei libri era la materia trattata, ossia l'occulto. Marcon guardò il libro. "È un testo molto antico..." disse sfogliandolo "... una sorta di redazione su un processo che avvenne in queste terre nel XVI Secolo... un processo particolare... su alcune donne accusate di stregoneria..." fissando Altea e Hunt. |
Osservai Hunt "Interessante..possiamo sederci così possiamo vedere se vi è un legame col libro rubato, si presume da Fantamas, nella stessa biblioteca...un libro antico dove si insegna l' esorcismo ai novizi sui Sette Peccati Capitali..se non erro l' Ira, l' Invidia, l' Avarizia, la Gola, l' Accidia, la Lussuria e Superbia".
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Sentii i suoi occhi addosso finché non mi allontanai.
Pensavo di poter contemporaneamente seguire i loro discorsi, ma ovviamente parlavano a voce bassa e non mi era possibile ascoltare. Mi concentrai allora sui libri. Ognuno era scritto in un dialetto o un ali già diversa, dal fiorentino, al greco, fino all'aramaico e benché alcune di quelle lingue mi fossero sconosciute, riconobbi che trattavano tutti un'unica materia. L'occulto. Interessante. Di sicuro ben diversi dai registri che avevamo trovato vicino la casa del prete. Allora guardai ancora più a fondo fra quei testi, parecchio usurati, per trovarne uno che attirasse la mia attenzione. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Beh, un legame comunque pare esserci fra questo libro e quello rubato nella Cappella di Santa Rosalia..." disse Hunt ad Altea "... entrambi trattano di temi occulti... credo possa essere questa la pista da seguire... nonché nostro unico indizio per ora..."
Gwen cercò di concentrarsi sui libri, visto i discorsi tra Elv e Tocan non poteva sentirli. Quei testi così antichi però oltre al tema trattato parevano avere in comune anche il fatto che nessuno sembrava prevalere sull'altro. Come se avessero tutti il medesimo valore tematico e letterario. La ragazza però notò che Elv stava mostrando un libro, anch'esso molto antico, a Tocan. |
"In particolare, queste donne perché furono accusate di stregoneria? Cosa facevano di particolare?" osservando Mircon seria "Erano possedute dal diavolo, quindi ci voleva un esorcista e senza il libro dell' esorcismo o un esorcista il Maligno dilaga..ma torniamo alla loro accusa".
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Non c'erano libri più importanti di altri, nè a livello tematico, nè in merito al valore.
Erano tutti testi antichi e preziosi. Mi chiedevo che effetto facesse possederli, tutti quei testi, così antichi e ricchi di storia, oltre che di fascino. Poi però, un libro catturò la mia attenzione. Quello che lui stava mostrando a Tocan Assottigliai lo sguardo e mossi qualche passo nella loro direzione, per capire che testo fosse e per tenerli d'occhio, mentre con disinvoltura osservavo i libri sugli scaffali. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Il libro riporta gli atti del processo..." disse Marcon ad Altea "... furono processate alcune donne... erano accusate di aver evocato il demonio in persona e di aver avuto rapporti carnali con lui..."
"Un libro porno." Divertito Hunt. Gwen notò il libro che Elv stava mostrando a Tocan. Da quel poco che si vedeva lei si accorse che trattava di argomenti spirituali, per la precisione di Demonologia. |
"Hunt, non è il momento di scherzare" guardandolo con sorriso ironico "Si sa se facevano parte di una congrega, una setta..qualcosa del genere?"
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Lanciavo occhiate discrete senza farmi notare, ma avevo visto bene che il libro trattava di Demonologia.
Che accidenti doveva farci con quel libro? Era una bella domanda a cui speravo di poter dare presto una risposta. Continuai come se nulla fosse a sorseggiare il mio aperitivo riportando la mia attenzione sul la biblioteca. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Potrebbe essere..." disse poco convinto Hunt ad Altea.
"Oppure" fece Marcon "è solo un collezionista di libri riguardanti la spiritualità medioevale. Non è detto che creda in ciò che acquista. Esistono collezionisti di idoli di civiltà anrica, tipo quella Indiana e quella Maya, ma ciò non vuol dire che credono alla dea Kalì o al Serpente Piumato." Gwen continuava a bere il suo aperitivo, ma anche a guardare cosa facessero i due con quel libro. "Si, è proprio il testo che cercavo..." disse molto compiaciuto Tocan "... sono anni che cerco un simile libro..." "Allora parliamo del prezzo..." Elv fissandolo. "Sono disposto a mantenere quanto detto" mormorò Tocan "... ma prima voglio essere certo che sia autentico..." "Serve quindi un esperto." "No..." Tocan "... voglio provarlo subito..." |
Non dissi nulla a quelle parole dell'uomo, limitandomi a fissarlo con uno sguardo quasi divertito.
Presi un coltello e glielo infilzai nel piede, fisaandolo negli occhi. "Perché non vuoi morire, immagino..." continuando a fissarlo per un lungo istante. Poi cominciai a girare il coltello nella ferita, fissandolo negli occhi. |
Mi avvicinai appena.
Fissavo i libri della biblioteca, ma ascoltavo i loro discorsi. Non mostrai il minimo segno di emozione, all'esterno, ma rimasi sbigottita. Provarlo?! Ma era serio?! Erano tutti impazziti qui! Non era semplicemente gente con poca morale, erano proprio folli! Ma del resto, bisognava solo guardare lui e si sarebbe avuto un quadro chiaro della situazione. Rimasi in attesa di ascoltare altro. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
L'uomo gridò guardando il suo piede lacerato dal dolore, mentre la Pantera lo torturava.
“Parlerò...” disse sconvolto dal dolore “... parlerò! Parlerò, dannata sgualdrina!” “Io non ho molto tempo...” disse Elv. “Oh, non ci vorrà molto tempo...” Tocan “... stasera ci sarà un ospite molto importante... quasi quanto lei.” Divertito. “Davvero?” Elv fissandolo. “Certo.” Annuì Tocan. “Un ospite molto particolare. Tra mezz'ora comincerà la cena e potrà conoscerlo anche lei.” “Bene...” fece Elv “... allora attenderò.” “Nel frattempo potrà visitare la mia villa con la sua deliziosa amica.” Tocan indicando Gwen. |
Lo fissai con un sorrisetto compiaciuto.
Poi mi fermai. "Sto aspettando!" Fissandolo negli occhi. "Chi è il nostro capo e cosa ci fate con questi libri?". |
Un ospite.
E chi era mai? Ero curiosa di saperlo. E soprattutto, avrei dovuto trovare un modo per assistere, poiché ero quasi sicura che mi avrebbero di nuovo allontanata. Alzai gli occhi al cielo senza farmi notare, a quelle parole su di me. Sarebbe stata di sicuro una lunga serata. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Non... non conosco il suo nome..." disse l'uomo lacerato dal dolore "... lui da ordini e noi eseguiamo... non dice a nessuno il suo nome..." stringendo i denti e fissando la Pantera quasi in lacrime.
Elv annuì a Tocan che uscì, portando con sè il libro. Allora il giovane raggiunse Gwen. "Spero non ti stia annoiando." Disse alla ragazza. "Sarà una cena squisita, vedrai." Fissandola con i suoi occhi neri. |
Tocan andò via con il libro e lui tornò da me.
Feci un'espressione vaga e indefinita. "Non vedo l'ora" con tono piatto e incolore. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Andiamo, così non mi aiuti..." facendo una leggera pressione sul coltello nella carne.
"Dimmi tutto quello che fate qui, c'era un professore con voi, che ruolo ha in tutto questo? Vedi di farti tornare la memoria, amico mio, se non gli fare la fine dei tuoi amici.." indicando i due cadaveri nella stanza. |
"Cerca di sorridere di più, o finirai per diventare una zitella isterica." Disse divertito Elv a Gwen. "Vieni, andiamo a fare un giro nel cortile..." porgendole la mano.
"Il..." disse ormai sfiancato dal dolore l'uomo "... il... dott... dottor Se... Settimuis..." alla Pantera, quasi svenuto dal dolore. |
Dovetti fare appello a tutta la mia pazienza per non rovesciargli il cocktail sui pantaloni, ma non lo feci, lasciando il bicchiere su un tavolino vicino e prendendo la sua mano in un sospiro silenzioso.
Tanto non avevo scelta, era inutile agitarsi adesso. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Lo so il suo nome... Mi hai detto tutte cose che già so, non mi sei per niente utile!" Sbuffai.
Tolsi il coltello dal piede e glielo puntai alla gola, fissandolo negli occhi. "Hai sprecato due possibilità, se anche stavolta non mi dici qualcosa che non so e che può essermi utile, ti ucciderò, chiaro?" Tuonai. "Ricominciamo, che cosa ci fate con quei libri antichi? Perché li rubate? E che ruolo ha Settimius?". |
Uscirono così in giardino.
Era ben curato, con una grossa fontana al centro e diversi alberi intorno, con cespugli sicuramente lavorati da un esperto giardiniere. La sera era silenziosa e misteriosa, con alte nuvole nel cielo buio che coprivano le stelle. “Se la vendita del libro andrà bene” disse Elv a Gwen “potrebbe esserci una parte anche per te. Ed io sono un uomo generoso. Cambieresti definitivamente vita.” Fissandola. "Rubiamo libri per ricchi colezionisti..." disse l'uomo alla Pantera "... il professor Settimius è il nostro esperto di filologia..." sudando per il dolore. |
Il giardino era bellissimo, siepi ben curante circondavano la fontana centrale come gioielli di un'elegante parure, ma le nuvole dense e ammassate coprivano le stelle e ovattavano tutto in un sordo silenzio.
"Ti ho già detto che non li voglio i tuoi soldi" ribattei. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Tutto qui?" Fissandolo "Interessante..." pensierosa.
I poveri monaci avevano chiamato proprio il professore coinvolto in quella tresca. "Come arrivo al vostro capo?" Fissandolo "Dimmi esattamente cosa fate voi per lui, quando vi chiama e ti lascerò andare!". Mi sarei finta una di loro per arrivare dal loro capo, dovevo capire come muovermi. |
"Già..." disse Elv fissandola con i suoi occhi neri ed enigmatici "... e cosa vuoi allora? Cosa vuoi davvero, Gwen?"
Cominciò a piovere. L'uomo mostrò quasi un ghigno. "Che folle sei..." disse a Destresya "... nessuno può arrivare a lui... non ha nome, nè volto... non è un uomo comune... forse... forse è il diavolo in persona..." svenendo per il troppo dolore. |
Sbuffai, quell'uomo era inutile.
Ma almeno avevo scoperto che cosa facevano. Il diavolo in persona che si dà la briga di rubare libri per i collezionisti. Comunque fosse, dovevo trovarlo ad ogni costo, e scagionare Fessen. Così, uccisi il tipo e ricominciai ad ispezionare quella stanza. Se erano lì in tre un motivo doveva pur esserci. |
Lo guardai.
"Voglio la vita che avevo fino a questa mattina, con l'uomo che amo, lontana da questa follia, ecco quello che voglio" con tono stavolta incisivo e senza tentennamenti. Iniziò a piovere e mi riparai sotto un arco in pietra chiara ben rifinito dai toni classicheggianti, per non bagnare il vestito, nè i capelli, che altrimenti sarebbero stati davvero un disastro. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
La Pantera ucciso l'uomo e si mise a cercare qualcosa di interessante nella stanza, senza però trovare nulla.
Ad un tratto sentì il rumore di un'auto che arrivava davanti all'abitazione. Cominciò a piovere ed i due giovani trovarono riparo sotto un arco del giardino. “Si vede non ami poi così tanto quell'uomo...” disse Elv a Gwen “... visto che lo hai davanti, eppure fai di tutto per apparire insoddisfatta e scostante.” Fissandola mentre i faretti del giardino rendevano particolarmente luminosi i suoi occhi neri. |
Niente, quei tre erano lì per niente.
Che inutili! Ma poi sentii un'auto e rapida mi diressi al piano di sopra e raggiunsi una finestra per poter vedere chi era arrivato. |
Mi avvicinai a lui di qualche passo.
Osservai i suoi occhi, luminosi e lucidi sotto i raggi dei faretti che scintillavano nella pioggia. "Tu non sei lui" mormorai piano, a mezza voce. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Dalla finestra la pantera vide un'auto fermarsi davanti alla casa.
Scesero tre uomini,uno dei quali era Settimius. "Andate a chiamare gli altri, presto." Disse agli altri due. Quelli entrarono nella casa in cerca dei loro compari, che però Destresya aveva ucciso. "Ne sei" disse Elv avvicinandosi a Gwen "davvero sicura? Eppue dovresti riconoscere i miei baci..." raggiungendo il suo volto e poi le sue labbra. Allora incatenò la bocca di lei alla sua, in un bacio caldo e profondo, mentre la pioggia intorno a loro scendeva lenta ed umida. https://media1.tenor.com/images/ddf3...itemid=8289967 |
Ecco dov'era finito il professorino.
Tornò con due uomini a cui disse di andare a chiamare gli altri. Che non c'erano più... ops! Dovevo stare attenta prima che quel Settimius usasse il profumo. Così, assaltai i due uomini separatamente, senza fare alcun rumore. Poi avrei costretto Settimius a portarmi dal loro capo. |
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