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Erien decise di entrare, era come una caverna sotterranea. Annui e lui si calò al suo interno. Poi mi fece scendere ma per farlo dovette prendermi in braccio. In questo modo i nostri volti si trovarono vicini ed io persi un battito. I suoi occhi viola profondi mi lasciarono senza fiato e non seppi come reagire.
"Ehm..." dissi in pieno imbarazzo. Istintivamente afferrai le sue braccia e le strinsi. Il mio sguardo si era acceso di chissà quale desiderio. "D-dobbiamo muoverci..." dissi cercando di non guardarlo negli occhi tenendo la bocca leggermente socchiusa. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Ero sempre più inquieta; decisi che ne avrei parlato con Gillen.
''Non parlate così'' dissi seria alla domestica, riprendendola ''Questo bambino ha visto sofferenza e distruzione, che nemmeno immaginate. Piuttosto, provvedete a farlo cenare e metterlo a letto'' Dissi, per poi accarezzare amorevolmente i capelli del piccolo. Quanto a me, iniziai a vagare senza meta per i corridoi. |
Sorrisi ad Icarius, vedendo che si trovava bene con i nuovi abiti.
"Ne sono felice..." Annuii "Ma ripeto, è solo una situazione temporanea..." Sorridendo. Poi quelle parole e io sospirai. "No, non sei tu che sei strano..." Mormorai, continuando a guardarlo "Sono io che non sono mai uscita di qui.." Alzai le spalle "Quindi capisci.. Per me tutto quello che c'è fuori da questa torre è strano..." Risi piano. "Torniamo in camera, ti va?" Gli chiesi "Sarà ora di mangiare qualcosa..." Con un gran sorriso. |
Quel bacio e poi Gaynor corse via, dietro Lion e Goz, verso l'uscita e poi le palizzate, mentre quel mostro faceva sussultare ogni cosa col fragore del suo verso.
Hiss restò qualche istante ad accarezzarsi le labbra ancora intrise del sapore di lei, con un vago sorriso sornione sul viso. Di nuovo l'urlo della ciclopica bestia ed allora lui capì di dover andare. In un attimo sgattaiolò fuori dalla grotta e poi corse rapidissimo verso le palizzate, con il mostro sopra di lui che sradicava alberi e frantumava rocce per la sua rabbia primordiale. Lion e Goz riuscirono a raggiungere le palizzate e qualche istante dopo arrivò anche Gaynor. Ma proprio in quel momento il mostro gonfiò le sue spaventose fauci e cominciò a vomitare ovunque il suo alito incandescente. In un attimo quello scorcio di foresta prese fuoco.https://img.ifcdn.com/images/5478d26...9f561d47_1.jpg |
“Mi chiedo...” disse Taddeus a Kims “... che motivo c'è di fare queste inutili esercitazioni? Servono solo a gettare ancor più la gente nella paura... sappiamo benissimo che in caso di nuovi attacchi queste esercitazioni non comportano alcun reale beneficio...”
“Vi sbagliate, altezza...” mormorò Kims “... servono ad abituare le persone... tutti devono capire che la vita non potrà più essere la stessa qui...” “Non sono d'accordo.” Il principe, per poi guardare Dacey seduta su una poltrona. |
Corsi verso le palizzate come una forsennata e, quando le raggiunsi, Lion e Goz erano già lì. Il mostro stava distruggendo tutto ciò che intralciava il suo cammino, con forza e ferocia inaudite. Mi voltai per aspettare l'arrivo di Hiss, ma, proprio in quell'istante, la bestia prese a soffiare ovunque col suo alito infuocato, facendo diventare quell'angolo di foresta un'enorme lingua di fuoco.
"Hiss!" Gridai con quanto fiato avevo in gola. "Hiss corri, corri!" Di nuovo quell'angoscia, di nuovo quel senso di impotenza... Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
Altea raggiunse l'uomo sul trono e così fecero anche Raspion ed Ulpa.
Ma costoro, nel vedere colui che sedeva sul trono, restarono allibiti. “Voi...” disse incredulo Raspion. “Si, sono proprio io, amico mio.” Fissandolo Hordafren sul trono. http://www.jeditemplearchives.com/ga...storyboard.jpg |
Osservai la discussione tra il principe e il comandante con particolare attenzione, tra i due sembrava esserci dell'attrito.
" Ehm dov'è mio padre? Nello studio?" alzandomi con un leggero sorriso, cercando di ignorare lo scambio di battute dei due. " Altezza sareste così gentile da accompagnarmi? Non avevate detto di voler vedere mio padre all'opera? Credo che questa sia l'occasione, vogliamo andare?" Porgendogli il braccio e rivolgendogli un'occhiata d'intesa. " Vogliate scusarci" a Kims e Eisa per poi lasciare la stanza. " Perdonatemi la bugia ma..." Una volta soli, " ho pensato fosse meglio portarvi via da lì, l'aria iniziava ad essere pesante e non mi pareva il caso che voi e il capitano faceste la gara a chi ha ragione. Voi siete superiore a tutto questo. Lo confesso quella odiosa campana mi ha terrorizzata ma... Ora so qual è il suo significato e quando non sarà una esercitazione saprò cosa fare" |
“Ehi...” disse Erien vicinissimo con la sua bocca a quella di Nyoko “... cos'hai?” Fissandola con i suoi occhi violacei.
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Vi era seduto un uomo di una certa età e nel vederlo mi sembro di riconoscerlo e le parole di Raspion mi diedero la certezza.."Chi non muore si rivede dice il detto..quindi siete salvo..siamo partiti alla vostra ricerca ma noto godete di ottima salute. E' questo il...Tropico Lunare" guardandomi attorno e poi Raspion.."Quindi? La nostra missione è finita?" perplessa da quella situazione.
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Quella sua domanda. Davvero non riusciva a capirlo? Nei miei occhi si levò un velo di tristezza. Avrei voluto rimanere ancora in quel modo ma che potevo fare? Mi staccai da lui e mi aggiustai le vesti.
"è tutto a posto. Non preoccuparti. Muoviamoci" incamminandomi. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
La domestica annuì, poco convinta a Gwen e la fata cominciò poi a vagare per i corridoi del castello, quasi senza meta.
Fino a quando intravide da una finestra qualcuno nel cortile. Era Gillen e se ne stava steso sotto un albero. |
“Ma certo, andiamo...” disse Icarius prendendo la mano di Clio e stringendola nella sua “... andiamo in camera... ho infatti un certo languorino... e dimmi... abbiamo anche del buon vino?” Incamminandosi verso la camera.
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Vagavo persa nei miei pensieri, non facendo minimamente caso a dove stessi andando.
Passai poi accanto a delle finestre e lo vidi. Gillen era steso sotto un albero in cortile. Uscii così fuori e mi fermai un po' prima, per liberare le ali. Spiccai così il volo, parandomi all'improvviso sopra di lui. "Vuoi compagnia? " chiesi, con un leggero sorriso, e senza aspettare una risposta mi sedetti sulle sue gambe. |
Gaynor gridava, chiamando Hiss, mentre Lion e Goz la tenevano ferma, impedendole qualunque possibile colpo di testa.
Ma ad un tratto l'urlo del mostro coprì ogni altro rumore. Un istante dopo una pioggia di fuoco si abbatté sulla foresta, trasformandola in un Averno di fiamme. Niente poteva fermare quel rogo titanico, come lo era quella cosa che lo aveva generato. “Hiss, no...” disse Goz, vedendo che il fuoco cancellava ogni cosa. |
Sorrisi ad Icarius, prendendo la sua mano nella mia.
Era strano descrivere la sensazione che mi suscitava quel leggero contatto, ma mi spingeva a sorridere sempre. "Certo!" Sorrisi ad Icarius "Dell'ottimo vino...". Arrivammo alla stanza e lo aiutai a sedersi. "Ti senti meglio?" Fissandolo. |
I secondi passavano e di Hiss nessuna traccia. Continuavo a gridare il suo nome e feci per correre in suo aiuto, ma Lion e Goz capirono le mie intenzioni e mi bloccarono. "Ma non possiamo lasciarlo lì!" Gridai ai due. Ma proprio in quel momento, il mostro ruggì ed un'altra ondata di fuoco travolse la foresta, che divenne un immenso e cocente rogo.
Pensando a Hiss, cominciai a piangere, con il cuore colmo d'angoscia e terrore... Inviato dal mio Z00D utilizzando Tapatalk |
“Si, vi ringrazio...” disse Taddeus a Dacey, una volta rimasti soli “... abete fatto bene ad agire così... il comandante Kims è un uomo valoroso, ma non condivide la mia politica...”
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Erien fissò Nyoko che procedeva davanti a lui.
Non disse nulla e la seguì. In breve si ritrovarono a percorrere un cunicolo umido e buio. “E' buio pesto qui...” disse lui “... attenta, potresti inciampare...” Poi finalmente videro qualcosa. Una luce debole che proveniva dalla fine del cunicolo. “Ci deve essere qualcuno lì...” mormorò Erien. |
" Me ne sono accorta e se posso aggiungere manca anche un po' di tatto. Ma credo che sia anche perché è un uomo d'azione" sorridendo al principe contenta che avesse apprezzato la mia iniziativa.
" Sapete io sarei un'ottima diplomatica, quando gli attacchi saranno finiti e tornerà la pace potrei anche pensare di restare qui, magari potrei scrivervi i discorsi e trattare uomini come Kims, facendogli credere di dargli ragione ma poi agendo come volete voi" con un sorrisetto leggermente sfacciato . " Sarebbe bello restare" dissi a bassa voce. |
Guardai Prince che stava attento a ciò che diceva l'uomo. Avevo già sentito parlare di questa bestia. Pensai. Guardai gli uomini di Prince che mi stavano alle spalle, guardai Prince e l'uomo che era stato interrogato e uscii fuori dall'abitazione del pover'uomo. Uscendo dissi decisa: " Dobbiamo metterci alla ricerca di questa creatura, è una cosa importante, me lo sento."
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Gillen fu sorpreso di veder svolazzare Gwen sopra di lui ed ancor più lo fu nell'accorgersi che lei non era andata via.
“Pensavo fossi andata via...” disse trovandosela seduta sulle ginocchia. |
Era buio lì dentro. Ero tentata ad usare la luce della mia spada ma non ce ne fu bisogna. Alla fine si poteva vedere una luce. Provai a distinguere qualche sagoma ma fu impossibile.
"Dobbiamo avvicinarci" dissi cercando la mano di Erien. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Icarius e Clio raggiunsero la stanza.
“Sto benissimo devo dire.” Disse lui. “Il bagno è stato davvero rigenerante.” Sorrise alla ragazza. “Dunque, brindiamo? Visto abbiamo del buon vino? Un bel brindisi a qualcosa di bello... magari al tuo desiderio, espresso poco fa per quella bolla di sapone.” Ridendo piano. “O magari brindiamo a noi due... al nostro incontro ed all'amicizia che è nata... siamo amici, no?” |
Quel fuoco, come un muro circondava l'intero angolo di foresta, avvolgendo e consumando ogni cosa.
Come se una punizione Divina fosse scesa su quel luogo per purificarlo dai suoi peccati. Così, davanti agli sguardi disperati ed impotenti di Gaynor, Goz e Lion, quello spettacolo, terribile ed assoluto martoriava la terra. Ma ad un tratto una sagoma emerse da alcuni cespugli in fiamme. |
Sorrisi appena e poggiai i gomiti sul suo petto, trovandomi quasi del tutto distesa su di lui.
"Avevi detto che se avessi tenuto a te sarei rimasta, e l'ho fatto..." dissi piano, dolcemente "E comunque, mi hai fraintesa, prima... Non avevo detto che stavo rifiutando di rimanere con te, ma ti stavo solo chiedendo di darmi il tempo di metabolizzare la cosa, solo questo... " conclusi con un'alzata di spalle, poi sorrisi , giocando con una ciocca che gli ricadeva sulla fronte "Il mio umano è troppo impetuoso e suscettibile..." scherzai, con una leggera risata "Posso sperare in un suo perdono? " http://uploads.tapatalk-cdn.com/2016...20dc4e3502.jpg |
Taddeus rise a quelle parole di Dacey, per poi farsi serio un attimo dopo.
“Sarebbe meraviglioso...” disse fissandola “... si, meraviglioso... ma in tutta sincerità non mi sento di giurare circa un futuro per Retania... quei mostri sono davvero forti... forse troppo per le nostre armate...” guardò da una delle finestre “... non vorrei mai dirlo e neanche pensarlo... ma forse dovreste andare via da qui... qui non vedo futuro... e voi siete troppo giovane e bella per rinunciare ad una vita felice...” |
Prince uscì e raggiunse Ghirò.
“Frena, piccola...” disse lui accendendosi la pipa “... non si corre dietro ad una bestia se se ne ignora l'aspetto e la ferocia... e poi noi altri dobbiamo ritrovare il nostro amico... per questo tu ci fai da guida...” Poco dopo ripresero il cammino, arrivando davanti ad un piccolo chiosco sul ciglio della strada. Era di una vecchia che vendeva fiori. “Ehi, i tuoi amici!” Sarcastico uno degli uomini di Prince a Ghirò, con tono burlesco. |
Annuii a Icarius, mandando le ancelle a prendere il vino e qualcosa da mangiare e arrivarono poco dopo.
"Sì, brindiamo.." Sorrisi, mentre versavo il vino in due calici. Ricordavo di aver letto qualcosa sui brindisi, anche se non sapevo bene come si facesse. Si alzava il calice, giusto? Mi chiesi. Sospirai a quelle parole. Il mio desiderio, già, chissà se si sarebbe mai avverato. Forse quella speranza mi avrebbe distrutto. Anche perché diceva di stare meglio, quindi non potevo ignorare la faccenda ancora per molto. Ecco, al nostro incontro mi piaceva già di più. Poi quella strana domanda, a cui strabuzzai gli occhi. Dunque era tutto lì? Era amicizia quello che sentivo quando lo guardavo? Eppure quella credevo di conoscerla. Ma forse non conoscevo un bel niente. "Io.." Mormorai, porgendogli il calice "Non lo so cosa siamo.." Fissandolo negli occhi, come se quell'azzurro avesse le risposte. "Abelardo è mio amico..." Sorrisi appena "Ma con te è diverso, io mi sento diversa... Io.." Arrossii senza volerlo "Io.. Ecco, mi piace stare con te.." Mormorai, sorridendo. Sospirai, abbassando il capo. "Ma se stai meglio sarà il caso che tu torni a casa..." In un sussurro doloroso. Mi faceva terribilmente male l'idea di allontanarmi da lui, l'idea che non l'avrei più rivisto. Ma non potevo certo rinchiuderlo nella torre con me. Doveva vivere, vivere ed essere felice. "Io ti penserò..." Mormorai, seguendo il filo dei miei pensieri "E sarò sempre felice di averti incontrato..." Alzando gli occhi tristi su di lui. |
" Andarmene e lasciare la mia casa e le persone a cui tengo? Non potrei mai... Non potrei mai lasciare Voi...e mio padre naturalmente. E poi ho preso un impegno, troveremo un modo per fermare quei mostri. Perché se non lo faremo io temo non si fermeranno a Renania... E allora in qualsiasi posto non sarei al sicuro" parlando seria e con un tono grave, mostrando quando avessi a cuore il mio compito.
" Non dovreste dirlo. No, non Voi. Altezza vi prego di non perdere mai la speranza, voi siete la luce in questi momenti bui. Anche se...se moriremo, sarà nel tentativo di salvare la gente e non fuggendo. Io non voglio fuggire, questo è il mio posto ora. Accanto a voi, sono o non sono la vostra migliore diplomatica" cercando di sorridere e infondergli un po' di buon umore con quella battuta. " Guardatemi" sfiorandolo appena affinché si voltasse smettendo di fissare la finestra. " Guardatemi e ditemi che cosa vedete. Non capite che io credo in Voi?" |
Erien annuì e strinse la mano di Nyoko. Insieme raggiunsero quella debole luce.
Proveniva da una camera laterale scavata nella roccia. Ma dentro non vi era nessuno. “Proviamo ad entrare...” disse il dotto elfo. Nella camera però non c'era nessuno e la cosa più interessante era uno stranissimo e misterioso oggetto con due grosse leve con i pomi simili a teste di animali. |
Ci avviamo verso la luce mano nella mano fino a giungere in una stanza. Sembrava deserta ed io cominciai a frugare in giro.
"Che strano..." dissi guardando il tutto stupita "c'è gente che vive nelle caverne. Incredibile." poi i miei occhi furono attratti da due leve. Le guardai e rimasi perplessa. A che cosa servivano? "Erien... Hai idea di dove siamo?" dissi toccando leggermente una delle due leve. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
Icarius nell'udire quelle parole di Clio cambiò espressione.
I suoi occhi azzurri si fecero cupi, l'espressione ombrosa ed accigliata. “Già, capisco...” disse con tono basso, per poi afferrare la bottiglia e riempirsi ancora il bicchiere “... aggiungerei un altro brindisi... alla gran voglia che hai di liberarti di me... salute.” Alzando il bicchiere e bevendolo tutto d'un fiato. Riprese la bottiglia e di nuovo si riempì il bicchiere. “Al tuo desiderio, qualunque esso sia...” mormorò “... ai desideri di tutte le donne... e di coloro che sapranno realizzarli... salute...” “C-a-p-i-t-a-n-o...” cigolò Pipita “... n-o-n s-a-r-e-b-b-e i-l c-a-s-o d-i s-m-e-t-t-e-r-e d-i b-e-r-e? V-e-d-o c-h-e l-a g-r-a-d-a-z-i-o-n-e d-i q-u-e-s-t-o v-i-n-o è a-l-t-a p-e-r i n-o-s-t-r-i s-t-a-n-d-a-r-d...” “Sta zitto...” Icarius seccato, senza smettere di bere. |
Arrivammo davanti a un chiosco sul ciglio della strada dove una vecchietta vendeva le rose. Appena udii ciò che disse il compagno di Prince lo misi in riga: "Come ti permetti?" Dissi dandogli una forte spinta. "Potrei dire lo stesso dei tuoi squallidi compagni." Continuai col broncio che non mi si levava dal viso.
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“Non dovresti starmi così vicino...” disse Gillen a Gwen “... e smettere poi di parlarmi con quel tono... io non so come siete abituati a fare voi nel mondo fatato, ma qui da noi solitamente una donna non può divertirsi a provocare un uomo... altrimenti poi...”
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Sorrisi maliziosamente alle sue parole.
" 'Altrimenti poi... ' cosa? " sussurrai, col mio viso ora vicinissimo al suo. |
“Guardandovi” disse Taddeus a Dacey “cosa vedo? Lo chiedete al principe oppure all'uomo?” Fissandola.
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" Io... " mordicchiando il labbro inferiore.
Non sapevo come risponde, non osavo dire tanto. " Lo chiedo alla persona a cui ho affidato il mio segreto" risolvi con questa risposta. " Lo chiedo all'uomo e lo chiedo al principe, perché per me non siete due entità separate. Ho conosciuto il principe e ora sto conoscendo l'uomo, e mi piacciono entrambi" spalancai gli occhi dopo essermi resa conto di ciò che avevo detto, " nel senso che, entrambi i vostri ruoli sono parte di voi" |
Quella caverna aveva un che di inquietante.
Questo pensò Erien appena entrato. Poi Nyoko parlò di quelle misteriose leve. “Così, guardandole, direi...” disse il dotto elfo “... non so, ma mi fanno pensare ad una sorta di meccanismo particolare... muovendole si aziona qualcosa probabilmente...” http://images1.wikia.nocookie.net/fi...silisk_XII.jpg |
Scacciai subito la mano dalla leva alle sue parole. Che razza di posto era quello?
"Ho una spada dal materiale resistente e magico che aspetta solo di essere usata. Ma la fuori ci sono Oltram e gli altri che ci aspettano. Dobbiamo andare a Retania e..." mi fermai guardandolo con occhi tristi "Temo che sia troppo pericoloso star fermi qui. Non sappiamo cosa azionano quelle leve... E se fossero delle armi? O trappole?" senza staccare gli occhi da quelli di Erien. Inviato dal mio LG-K120 utilizzando Tapatalk |
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