Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   I Pilastri di Afravalone (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2181)

Clio 10-03-2014 13.26.48

Scossi la testa "Ma davvero? E di chi è stata l'idea di vestirmi in questo modo? Eh..." Sospirai "mi auguro solo che ne valga la pena..".
Presi così il mantello che mi porgeva attraverso le sbarre, e lo indossai.
"Grazie.." Mormoriai.
Presi la rosa tra le mani senza dire nulla, la fermai nel corsetto del vestito, nel caso servisse qualcos'altro per attirare l'attenzione, ma non sapevo dove alto metterla.
Salutai il cavaliere con un cenno del capo, e cercai di trovare un modo per sedermi.
Come facevano ad indossare sempre quegli abiti?
Certo, non erano scomodi come quelli delle nobildonne, ma comunque continuavo a preferire i miei comodi calzoni.

Altea 10-03-2014 18.22.13

Scossi la testa sorridendo..ancora foreste.."Vi ringrazio messere..oh..ho attraversato così tante foreste e non sapete nemmeno che personaggi strani e pericolosi ho trovato..non preoccupatevi, prenderò il mio cavallo, come vedete sono armata pure" e mostrai la mia spada e quella di Elvet che egli stesso mi aveva affidato durante il sonno che sembrava diurno "ma lascio qui il cavallo di mio marito, non potrei tenere a bada pure lui".
Mi congedai, presi il cavallo e cosi seguii dritta la stradina fino ad arrivare nella foresta...qui adagiai il passo, scesi da cavallo e mi guardavo attorno e cercavo di ascoltare ogni rumore.

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Eilonwy 10-03-2014 19.45.41

Mi svegliai piena di energie quella mattina. Per mia fortuna era stata una tranquilla nottata.
Al sorgere del Sole mi tramutai in umana e trovai sulla sponda del laghetto artificiale un vestito di velluto viola con maniche velate e svolazzanti come in quello della sera prima.
Lo indossai e misi ai candidi piedi delle calzature dello stesso colore e dello stesso tessuto.
Isolde fece preparare i cavalli e tutto ciò che poteva servirci per questo itinerario. Abbracciai forte il mio fedele e tenebroso destriero. Poi, cercai preoccupata il mio arco, le mie frecce e la mia Spada di Fuoco Fatuo, ma alla fine li trovai dentro la Sacca Rimpicciolente. Tirai fuori le mie armi e me le misi.
Era tutto pronto ormai e sulla mia spalla, per ordine di Isolde, si posò il mio amico merlo.
Il portone del maniero si aprì e tutti insieme uscimmo pronti a cercare il mistico Fiore Azzurro. Attraversammo la foresta e come un miraggio vidi svanire la reggia stregata.
Mentre stavamo cavalcando, sentì qualcosa posarsi sulla mia nuca. Mi toccai il capo e mi accorsi di essere stata "incoronata" con una ghirlanda di fiori viola e bianchi.
Guardai a destra e a sinistra, finché vidi svolazzarmi allegramente in faccia il merlo. Gli sorrisi e lo ringraziai: "Grazie per il vostro omaggio floreale, Principe dei Merli!".

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Guisgard 11-03-2014 00.48.34

Altea lasciò così la locanda e poi il borgo, penetrando ancora una volta nella sterminata e misteriosa foresta.
Ormai il crepuscolo aveva avvolto ogni cosa, rendendola incerta e mutevole, più prossima al mondo degli spiriti notturni che alle concezioni umane.
E con passo lento, ma inesorabile, poco dopo la sera cominciò a celare quel mondo col suo manto fatto di tenebre e misteri.
Ad un tratto però, l'avventuriera udì dei rumori.
Prima deboli e lontani, poi man mano più forti e vicini.
E sentì una voce, come se qualcuno mormorasse qualcosa.
Riconobbe quella voce: era quella di Elvet.
Il giovane uomo si trovava nascosto dietro un albero, raccolto attorno alle sue ginocchia per difendersi dal freddo.
I suoi vestiti erano infatti strappati in più punti.
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Guisgard 11-03-2014 00.57.34

Eilonwy e Lees, insieme al principe merlo, si addentrarono nel bosco, intenzionati a giungere a Gioia Antiqua.
“Bisogna trovare il modo per arrivare in quella città...” disse il giovane cavaliere “... così da poter cominciare la nostra ricerca.”
Ma proprio in quel momento i due videro un villano che tornava dal suo campo.
“Ehi, tu...” avvicinandosi a lui Flees “... conosci la strada per arrivare a Gioia Antiqua?”
“No, messere...” fece il villano “... non sono mai uscito dal mio borgo e non conosco altri luoghi oltre quello...”
“Indicaci allora la via per il tuo borgo” ordinò il giovane cavaliere “e lì chiederemo se qualcuno conosce la città in cui siamo diretti.”
“Certo, messere.”
E il villano li condusse al suo borgo.
Era questo un abitato piccolo ed antico, arroccato ai piedi di un basso monte, con una chiesetta al centro del paese e le casupole arroccate l'una sull'altra.
“Come si chiama questo borgo?” Domandò Flees al villano.
“Hortus, messere...” rispose questi.

Eilonwy 11-03-2014 01.10.58

"Hortus avete detto?....Ah già! Una volta quando ero molto piccola, io e miei genitori siamo andati a fare una gita qua. Ma non me lo ricordavo così lugubre!...Una volta c' era piu' gente!" sentenziai ad alta voce.
Mi diressi e mi fermai davanti a due mercanti, i quali stavano davanti ad una locanda.
"Scusatemi.....sapete dirmi quale strada dobbiamo prendere per arrivare a Gioia Antiqua?" chiesi ai due.

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Guisgard 11-03-2014 01.25.02

I due mercanti salutarono con cortesia Eilonwy.
“Damigella...” disse il primo dei due “... per giungere a Gioia Antiqua esistono solo due strade partendo da qui... la prima è detto dei Ponti e consiste nell'oltrepassare una vasta vallata attraversata da un monumentale acquedotto che divide la regione civilizzata dai Capomazdesi dal resto dei territori in gran parte selvaggi e sconosciuti.”
“La seconda strada invece” fece il secondo mercante “prevede di attraversare un altopiano segnato dall'abazia dell'Arcangelo Michele... questa presenta un tragitto più breve rispetto alla prima strada, ma è simile ad un labirinto che serpeggia fra i monti... una volta lì, occorrerà sapersi orientare.”

Eilonwy 11-03-2014 01.39.07

Mi resi conto che Flees mi si affiancò per ascoltare anche lui le informazioni per Gioia Antiqua.
Ascoltammo con bramosia e con attenzione le parole dei due commercianti. Fui la prima a parlare: "Allora, direi che la Strada dei Ponti, anche se è la piu' lunga, è la meno pericolosa. Bene vuol dire che prenderemo quella!.....Grazie di cuore messeri! Il vostro aiuto è stato davvero prezioso! Che Dio vi benedica e faccia fruttare i vostri affari commerciali. Grazie ancora ed arrivedervi!".
Quando Flees ed io ci allontanammo, gli chiesi: "Voi che ne pensate, Milord?".

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Guisgard 11-03-2014 01.48.11

Flees restò pensieroso a quella domanda di Eilonwy.
“Non saprei...” disse infine “... due strade, una lunga e l'altra breve, ma entrambe misteriose...”
“Se posso intervenire...” fece il merlo “... io non credo che la prima possa essere meno pericolosa... dopotutto i mercanti hanno rivelato che conduce in terre poco battute dalla civiltà... questo significa che neanche loro ne conoscono alla perfezione i tratti...”
“Dunque tu cosa proponi?”
“Posso solo fare congetture, signore...” mormorò il merlo.
“Allora?” Fissandolo Flees.
“Stando alle parole del secondo mercante” disse il merlo “l'unico problema, o almeno il principale, è quello di orientarsi per non smarrire il cammino in quella sorta di labirinto fra i monti... direi dunque che forse con una bussola si potrebbe ovviare a quella difficoltà... anche perchè, mentre damigella Eilonwy parlava ai due mercanti, io ho potuto guardare un po' la merce che avevano con loro e ho notato diverse bussole...”

Guisgard 11-03-2014 01.59.40

Clio si sedette allora alla meglio in quella cella, avvolta nel mantello di Guisgard che la tenne al caldo nonostante l'umidità di quella prigione.
Il carceriere si appisolò quasi subito, destandosi di tanto in tanto solo per sorseggiare un po' del liquore che aveva versato in una scodella d'argilla e che teneva accanto al suo sgabello.
Dall'esterno, attraverso la piccola finestra della sua cella, la ragazza poteva udire e dunque immaginare cosa accadeva.
Altri due mercenari erano appena giunti, visto ormai la sera inoltrata, pronti a sorvegliare il prezioso ostaggio.
Parlavano del più e del meno, con un linguaggio poco adatto alle dame dell'alta società, interrompendo quei loro discorsi solo per tirare i dadi e litigare poi di conseguenza, accusandosi a vicenda di essere dei bari.
“Salute a voi, amici miei.” Disse all'improvviso la voce di Guisgard. “Sera fredda e ventosa. Non vi invidio affatto. Meglio stare al calduccio davanti al camino o al braciere, che qui a patire il gelo.” E tirò fuori una bottiglia di vino.
“No, lascia perdere...” fece uno dei due mercenari “... la scorsa notte Boyke ha beccato i due messi a guardia qui un po' alticci... non vogliamo suscitare le ire del capo...”
“Capisco...” sorridendo il cavaliere “... allora vuol dire che stasera assaggerò da solo questo vino.”
“Ma non qui.” Mormorò l'altro mercenario. “Mi da il nervoso vedere qualcuno bere senza poter fare altrettanto.”
“Più che giusto!” Ridendo Guisgard. “Stando così la cosa questo vino accompagnerà più tardi la mia cena. Vi infastidisce se suono un po'?” Prendendo la sua ocarina.
“Per niente!” Esclamò uno dei due. “Ma suona qualcosa di allegro!”
“E magari raccontaci una storia.” Disse l'altro. “Possibilmente con qualche bella donna!” Ridendo.
“Si, ma disinibita e generosa!” Sogghignando il suo compare.
“Ho quello che fa per voi, amici miei!” Divertito Guisgard. “Vi narrerò di una donna tanto bella, quanto astuta! Sto parlando della fata Armida... e di come sapeva, con i petali della sua rosa incantata, avvelenare il vino da far poi bere ai suoi amanti...” aggiunse con un tono di voce che palesemente voleva raggiungere, attraverso la finestra, la cella di Clio.
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Eilonwy 11-03-2014 02.10.33

Il merlo non aveva tutti i torti. Così gli dissi : “Va bene, amico mio! Mi fido dei tuoi consigli e della tua saggezza!”.
Quando, poi, parlarono di bussole, dissi con sicurezza: “Nessun problema!...Non c’è bisogno di comprarla dai due mercanti, perché io ne ho già una molto buona e precisa” e dopo aver affermato questo, tirai fuori dalla Sacca Rimpicciolente una bussola d’ oro.

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Clio 11-03-2014 12.55.32

Mi chiesi quanto tempo fosse passato, da quanti giorni ero in quella cella?
Cosa stava succedendo, intanto, in città? Avevano riabilito la calma, oppure i mercenari erano ancora liberi e i ribelli devastavano a loro piacimento?
Sentirsi impotente e lontana era terribile.
Era partita una spedizione per Gioia Antiqua? Le notti passavano, e la scadenza dei tredici giorni doveva essere ormai alle porte.
E Karel? Era ancora vivo, senza quell'unguento? Si era svegliato?
Mi presi la testa tra le mani, non c'era nulla che potessi fare.
Sentii di nuovo il cavaliere parlare con i mercenari di guardia, e suonare l'ocarina.
Sorrisi, quando nominò Armida.
La rosa era avvelenata a quanto pareva, bene a sapersi.
Ma cosa potevo fare? Uccidere il mio carceriere? Non se lo meritava, era stato buono con me. Mi sarebbe bastato fargli perdere i sensi.
Senza contare che per uscire dalla cella avrei dovuto forzare la sbarra segata, e avrei fatto molto rumore.
Scossi la testa, dove voleva arrivare?

Altea 11-03-2014 13.56.49

Camminavo lentamente, udivo leggeri rumori e gli zoccoli del maestoso cavallo sulla terra...la foresta..di nuovo nella foresta.
Ad un tratto mi fermai..udii dei leggeri rumori..."Andiamo bello, non so nemmeno il tuo nome" dissi al cavallo che sembrava essere diventato nervoso e lo accarrezzai "stai calmo..." mi diressi verso il posto dove si udivano strani rumori e con sorpresa vi era Elvet.
Legai il cavallo ad un tronco e mi avvicinai all'uomo..."Elvet, che vi è successo...perchè state dietro a questo albero piegato e pieno di freddo." poi notai qualcosa di strano, i suoi abiti erano lacerati in più parti.
"Alzatevi, dobbiamo tornare alla locanda prima faccia buio e prendere il vostro cavallo...vorrei sapere cosa è successo, perchè siete fuggito con quella corda e vi trovate qui in queste condizioni..o potete tornarvene al vostro maniero".
La stanchezza mi aveva fatto perdere i nervi, ma non potevo continuare con questa storia, dovevo sapere tutto.

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elisabeth 11-03-2014 16.11.42

Almeno ero simpatica....Daizer sembrava divertito e sereno.......e così fece le sue domande al contadino.....mentre noi eravamo lì a guardare,....il Castello di Averze.....Il Palazzo Gaudioso.....era immenso, sembrava rivolto verso Dio......Don Auster....il sorriso mi si gelò sulle labbra...l'inquisizione........li lasciai parlare sino a quando il carro andò via ......." Dovremmo andare nel Borgo di Leiman.....abbiamo sbagliato....e' meglio tornare indietro, Daizer....io non entrerò mai in quel Castello.......Mai...".....L'inquisizione, tante delle miei sorelle...avevo visto uccidere brutalmente......e io non volevo neanche vederli.......

Guisgard 11-03-2014 19.45.26

Elvet fissò Altea e scosse lievemente il capo.
“Va bene...” disse piano “... vi dirò tutto... mi ha seguito... non so come abbia fatto, ma mi ha trovato... è entrato nella mia camera e mi ha portato via... l'ha fatto con tanta rabbia e lo stato in cui si trova la stanza lo testimonia... mi ha poi condotto in questa foresta... ed io, non so come, sono riuscito a fuggire, nascondendomi qui... ma non tarderà a farsi ancora vivo... e quando lo farà, sarà la mia ultima ora di vita...”

Guisgard 11-03-2014 19.47.47

“Leiman” disse il villano ad Elisabeth ed ai suoi compagni “è a oltre un giorno di cammino da qui...”
“Dannazione...” fece Daizer “... non possiamo proseguire così a lungo, poiché i cavalli devono riposarsi e sfamarsi... ci converrà fermarci in questo borgo... non abbiamo altra scelta...”
“Si, credo anche io sia la soluzione migliore.” Annuendo Fra' Severius.
“E non temete...” fissando il contrabbandiere Elisabeth “... non vi accadrà nulla in quel castello... e domani ripartiremo presto...”

Guisgard 11-03-2014 19.50.50

Ma mentre Eilonwy mostrava la sua bussola al merlo ed a Flees, qualcuno si avvicinò a loro.
Era un mercante.
“Perdonatemi” disse “ma non volendo ho udito i vostri discorsi...” aprì la sua borsa e mostrò ai tre il contenuto “... ho qui diverse bussole... e sono tutte bussole particolari.”
“Come sarebbe a dire particolari?” Chiese Flees.
“Perchè ognuna possiede una caratteristica che la rende unica.” Rispose il mercante. “Questa, ad esempio, è capace di segnare il territorio in base alle chiese che vi sorgono... quest'altra invece indica i castelli che dominano la regione che si sta attraversando... quest'altra poi contrassegna le fontane che sgorgano nel territorio che si visita... insomma, con una di queste bussole, se usate correttamente, è possibile arrivare ovunque...”

Guisgard 11-03-2014 19.58.49

Guisgard sorrise ai due mercenari di guardia.
“Armida” disse poi “era una strega utilizzata dagli infedeli per ammaliare i campioni Cristiani che assediavano Gerusalemme.”
“Li ammaliava col sesso!” Ridendo uno dei due mercenari.
“Ci credo che dimenticavano poi la guerra!” Esclamò divertito l'altro.
“Lei per abbindolarli” sorridendo il cavaliere “aveva un trucco... infatti non ricorreva solo al sesso, perchè non voleva correre il rischio di innamorarsi... così utilizzava una rosa particolare... i suoi petali erano intrisi di un potente sonnifero e fatti cadere nelle coppe che poi i cavalieri bevevano, causavano un lungo e profondo sonno...” aggiunse sempre con tono alto, in modo che Clio dall'interno sentisse.
E cominciò a suonare la sua ocarina.
Intanto, davanti alla cella della ragazza, il carceriere continuava a dormicchiare, svegliandosi di tanto in tanto per sorseggiare da quella sua ciotola ai piedi delle sbarre.

Eilonwy 11-03-2014 20.18.59

Citazione:

“Questa, ad esempio, è capace di segnare il territorio in base alle chiese che vi sorgono... quest'altra invece indica i castelli che dominano la regione che si sta attraversando... quest'altra poi contrassegna le fontane che sgorgano nel territorio che si visita... insomma, con una di queste bussole, se usate correttamente, è possibile arrivare ovunque...”
"Accidenti!....Dite sul serio?...C'è ne una che individua tutti i posti possibili?.....Chiunque abbia fatto queste bussole è...è...veramente un genio!....Mi potreste mostrare, di grazia, come si utilizzano?" dissi tutto ciò piena di entusiasmo e curiosità.
Se quelle bussole erano in grado di farci arrivare dovunque, eravamo, come si dice, proprio a cavallo.
Speriamo che non sia una fregatura, ma il mercante mi sembrava molto onesto e gentile.
Comunque, il viaggio per Gioia Antiqua sarebbe stato bello lungo e pieno di insidie. Speriamo di non trovare troppi ostacoli e difficoltà durante il tragitto. E preghiamo di non perderci in quella seconda strada per arrivare in quella città.
Tutto questo caos per riavere indietro i miei amici e la mia libertà! Ma guarda te che roba!

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Altea 11-03-2014 21.17.04

Fissai Elvet...presi la sua spada e gliela cinsi alla vita.."Forse se avevate questa avreste potuto salvarvi..e ammazzarlo, ma mi sembra..quando morirete voi, allora morirà pure lui e ricordo queste parole. Il trambusto che ho visto nella camera mi ha un momento fatto pensare a quell'uomo per come rovesciò alcuni mobili nel vostro maniero" mi fermai un attimo e lo guardai nei profondi occhi scuri "Eppure io ero alla locanda e non l' ho visto salire le scale, mi chiedo se ha usato una corda per scendere...come è salito fino alla vostra camera? Ma, ora ce ne andremo...mi racconterete strada facendo, anche del perchè dovete essere legato di giorno, se mi state prendendo in giro perirete della mia spada, ve lo giuro".
Sciolsi le briglie al cavallo e gli accarezzai il muso.."Ti chiamerò Cruz...è di buon auspicio...avanti milord Elvet salite sarò io a portare il cavallo".
Cosi lo spronai a salire e partimmo alla volta della locanda, fuori trovammo ancora il cavallo.."Ora non abbiamo tempo per prendere abiti nuovi ma per fortuna dalla camera che ho messo a posto vi ho portato questo..è stato un furto a fin di bene" sorrisi e dalla sacca presi un panno pesante piegato..spiegandolo Elvet vide era un mantello da uomo e glielo diedi.
"Presto andiamo" mi guardai attorno e vidi un anziano vicino a noi e ci guardava.."I miei saluti messere...gentilmente..siamo di partenza immediata ma abbiamo bisogno di sapere in che parte del regno e quale regno ci troviamo ora...e se vi è nelle zone il Monastero di San Michele Arcangelo da dove si può andare..nella grotta dell' Abate Nicola" sospirai..."altrimenti se siamo troppo lontani indicateci il monastero più vicino."

elisabeth 11-03-2014 21.47.17

Infondo essere maga non voleva sempre dire pozioni magiche o cose orribili......poteva solo voler dire......riesco a fiutare energie negative e l'andare in quel Castello mi rendeva nervosa...come se il presagio fosse tutt'altro che positivo....." Bene se e' una necessità...vorrà dire che andremo al castello...confido nella buona sorte "...e il carro riprese il suo cammino......la ragazza era sempre silenziosa...ma non aveva gli occhi fissi...osservava ogni cosa......forse non parlava per scelta.....comunque fosse la cosa..ci stavamo avvicinando e il mio cuore prese ad aumentare i battiti, ma non volevo innervosire nessuno o essere d' impaccio........avendo i due Frati con noi...fu semplice passare il controllo delle guardie....una volta all'interno delle mura....." Ecco adesso che siamo qui....che facciamo......sosteremo nel carro ?..o andremo a trovare il padrone di questa bellezza ?.........io preferirei rimanere qui........quella gente non mi piace.....dove vede donne vede il male.....non mi fido.."....strinsi a me la ragazza....ma sapevo che le cose non vanno sempre per il verso giusto....

Guisgard 12-03-2014 00.55.25

“Non conosco alcun Abate Nicola, madama...” disse l'anziano ad Altea “... qui siamo nei confini più settentrionali di Afravalone ed il monastero più prossimo è quello di San Salvatore, ad alcune miglia procedendo in quella direzione...”
“Allora dobbiamo affrettarci...” fece Elvet “... presto sarà giorno ed io non potrò più proseguire...”
Così, in sella ai loro cavalli, lui ed Altea presero la direzione indicata dall'anziano.
Lasciarono il borgo e si ritrovarono di nuovo nella foresta.
Alle loro spalle però, forse a qualche passo distanza, udirono diversi rumori.
“Devono essere quei fanatici degli abitanti del borgo...” mormorò Elvet.
Infatti quegli uomini erano sempre in cerca del misterioso animale che aveva ululato la mattina precedente.
Allora i due spronarono i cavalli, cercando di mettere più distanza possibile tra loro e gli abitanti del borgo.
Alla fine giunsero presso un piccolo monastero immerso in una fitta boscaglia.
“Deve trattarsi del monastero di San Salvatore...” disse Elvet “... quello indicatoci dall'anziano al borgo... bussiamo, così da poterci riposare prima del sorgere del Sole...”
Infatti il cielo cominciava pian piano a schiarirsi di già.
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Guisgard 12-03-2014 01.02.15

“Non temete...” disse Daizer ad Elisabeth, per poi saltare giù dal carro con agilità “... in verità non vedo il motivo per cui si debba visitare quel palazzo...” prendendo per le redini i cavalli e spingendo il carro verso la staccionata che delimitava lo spiazzo di una locanda.
Legò allora i suoi cavalli e suonò poi una campanella che pendeva da un salice.
Un attimo dopo il locandiere uscì.
“Salute, signori.” Andando loro incontro. “Prego, entrate pure... mia moglie e le mie due figlie stanno scaldando il latte appena munto dalla nostra mucca e nel forno abbiamo calde focacce ormai pronte... penserò io ai vostri cavalli.”
Così, Elisabeth, Daizer, i due monaci e la bambina entrarono nella locanda e presero posto ad uno dei tavoli.
Ma proprio in quel momento si udì la campana del borgo suonare.
E a quel rintocco la ragazza, che stava sempre accanto ad Elisabeth, cominciò a tremare come intimorita da qualcosa.

Guisgard 12-03-2014 01.09.15

Il mercante annuì e sorrise a quelle parole di Eilonwy.
Prese allora una delle sue bussole e la mostrò ai due viaggiatori.
“Questa bussola” disse loro “come detto individua tutte le chiese che sorgono in un determinato territorio... mettiamo che voi attraversiate questa regione...” aprendo la bussola e premendo un bottoncino sul suo quadrante “... ecco... pochi istanti e l'ago smetterà di girare, fermandosi nella direzione che indica appunto la chiesa più vicina... in questo modo voi, siccome ogni villaggio, borgo, città e castello possiede una chiesa, sarete in grado di raggiungere il luogo abitato più prossimo, senza correre il rischio di smarrirvi.”
“Eccezionale!” Esclamò Flees.

Clio 12-03-2014 01.16.12

Allora compresi.
Staccai un petalo dalla rosa, e lo lascia cadere nella scodella del carceriere, mentre questi era assopito.
Era così vicino.
Sperai vivamente che il cavaliere non mi stesse ingannando, e non fosse un veleno mortale.
Uccidere gente innocente era sempre sbagliato, anche in circostanze simili.
Così aspettai che il carceriere bevesse una volta ancora.
"Almeno, Armida ebbe il lieto fine.." Sorrisi.
Se non ricordavo male quel poema.

Guisgard 12-03-2014 01.21.44

Clio lasciò cadere quel petalo di rosa nella scodella del carceriere ed attese.
Passarono diversi minuti, tutti scanditi dalle risate insopportabili dei due mercenari e dalle note dell'ocarina di Guisgard che suonava alla notte.
All'improvviso il carceriere si svegliò, si abbandonò ad un lungo sbadiglio, borbottando qualcosa di incomprensibile e poi cercò con la mano la sua scodella.
E una volta afferrata fece poi colare nella sua gola quanto restava di quel liquore.
Pochi attimi e cadde pesantemente addormentato.
Il sonnifero aveva fatto subito effetto.

Eilonwy 12-03-2014 01.22.15

"Niente male!" esclamai "E' quello che fa per noi, giusto Milord?...Non poteva andarci meglio!....Bene quanto viene questo gioiellino?" e chiesto questo tirai fuori dalla Borsa Rimpicciolente un sacchetto di velluto.
Oh....ma non era un semplice sacchetto di monete d' oro, ma un infinito tesoro. Infatti, da esso piu' tiravi fuori dei denari e piu' ne trovavi. Esso era meglio di una Pietra Filosofale ed era un dono di matrimonio fatto da Mago Merlino in persona ai miei genitori.

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Guisgard 12-03-2014 01.34.09

“Per voi” disse il mercante ad Eilonwy “farò un prezzo di favore, perchè siete molto graziosa ed educata. Questa straordinaria bussola, infatti, sarà vostra per soli 13 Taddei!”
“E' un prezzo caro per una bussola” fece Flees “ma del resto questa non è come tutte le altre.”
“Infatti, messere.” Annuì il mercante.
“Però la pagherò io questa bussola...” tirando indietro la mano di Eilonwy che teneva il sacchetto con le monete “... ma non qui... c'è troppa gente... andiamo dietro quel vicoletto...”
E fece segno al mercante di seguirlo.
Quando poi furono nel vicoletto, lontano da occhi indiscreti, il giovane cavaliere colpì al capo il mercante, provocandogli una profonda ferita che lo uccise sul colpo.
Prese allora la bussola e la nascose nella sua borsa.
“Ora siamo pronti per riprendere il nostro viaggio.” Mormorò soddisfatto, tornando da Eilonwy.

Eilonwy 12-03-2014 02.08.22

Seguì Flees di soppiatto. Lo vidi colpire a morte il povero mercante.
Stavo per intervenire, ma mi accorsi che avrei destato l' orrore, la vendetta e la curiosità degli abitanti del villaggio.
Maledetto infame e codardo!
Ah certo! Bel modo di ripagare un commerciante tanto in gamba e cortese!
In fondo, 13 Taddei d' Oro per una soprannaturale e magica bussola non erano poi così tanti. Io avrei anche pagato di più per un oggetto tanto speciale e raro.
Mi sarebbe piaciuto tanto salvare quell' uomo disgraziato, però, ormai, era troppo tardi.
Tornai veloce e silenziosa come un' ombra ai cavalli. Quando mi si ripresentò Flees, lo presi e lo scagliai brutalmente con forza contro un albero e lo rimproverai a denti stretti e a bassa voce: "Ma che gli avete fatto?....Avevo abbastanza soldi per pagarlo!....Per di più, mi aveva fatto un buon prezzo!...Perché lo avete ucciso?".
Lo lasciai andare e dissi sussurrando con freddezza: "Sapete una cosa?....Voi sareste l' erede perfetto per Lord Slathnir. Siete un mostro!...Un ladro!...Un assassino!...Uno schifoso criminale!".
I miei occhi neri divennero di ghiaccio puro e lo fissai con severità e disgusto.

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Altea 12-03-2014 13.08.35

Così partimmo verso il Convento di San Salvatore...eravamo ai confini settentrionali del reame..ma lo eravamo anche prima arrivassi al maniero, quando mi dirigevo verso Tylesia.
Cruz e il cavallo di Elvet correvano veloci ma udimmo dei rumori, Elvet disse di far aumentare il galoppo e sentii mormorare qualcosa dalla sua bocca, rimasi stupita...aveva definito la gente del villaggio dei fanatici.
Mi voltai per guardare la strada e spronai il cavallo e pensavo perplessa...come fa a sapere che la gente del Borgo davano la caccia alla belva...in pratica a Lui...egli era nella sua camera, non sapeva nulla di quella storia e io non dissi nulla a lui.
Rimasi in silenzio per tutto il viaggio, quando vedemmo quel rudere che molto probabilmente era il convento mi rasserenai...quando egli sarebbe stato chiuso in camera avrei parlato col priore e i frati...eppure egli non temeva Dio, se fosse un essere malefico non vorrebbe certo recarsi in un monastero.
Arrivammo vicino al monastero e scendemmo da cavallo..."Siete certo sia un monastero questo milord? E' così malmesso...i frati che ci abitano probabilmente vivono in assoluta povertà forse come visse Nostro Signore Gesù".
Vidi un campanellino appeso che ciondolava al leggero vento e il cielo si stava quasi rischiarando, così suonai quel campanellino aspettando venissero ad aprirci.

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Guisgard 12-03-2014 19.00.09

Flees a quelle parole di Eilonwy rise forte.
“Siete proprio ingenua...” disse “... era solo un mercante... un essere insignificante... un ignavo, un individuo senza valore...” prese la ragazza per le braccia, la fissò negli occhi, per poi baciarla con passione.
“E non rivolgetevi più con quel tono a me...” mormorò quando le sue labbra lasciarono quelle di Eilonwy “... su, mettiamoci in viaggio... Gioia Antiqua ed il suo Fiore ci aspettano...”

Guisgard 12-03-2014 19.05.23

Altea suonò il campanellino del monastero e poco dopo venne ad aprire il portone un fraticello.
“Salute a voi viandanti...” disse sorridendo “... come mai giungete in questa tarda ora a questo monastero?”
“Siamo due amanti in fuga dalle ire del malvagio patrigno di lei...” mormorò Elvet “... ed io sono stato ferito dai suoi uomini... vi prego, fateci entrare...”
“Certo!” Esclamò il fraticello. “Entrate, figlioli! Poi mi racconterete tutto!”
“Grazie di cuore...” fece Elvet “... ma vi supplico, ho bisogno di una stanza in cui permettere alla mia amata di somministrarmi un siero per arrestare la mia ferita...”
“Seguitemi.” Mormorò il fraticello.
Li condusse così in una piccola cella, lasciandoli poi da soli.
Elvet prese la sua cintura di cuoio e chiese ad Altea di legarlo stretto ad un piccolo pilastrino di pietra.
“Fate presto, vi scongiuro...” intimò alla bella avventuriera.

Altea 12-03-2014 19.11.54

Era proprio un monastero...e un gentile fraticello ci aprì.
Ascoltai Elvet senza ribattere...da moglie ero passata a fidanzata.
Quando fummo soli nella stanza eseguii gli ordini di Elvet..."Avanti, mettetevi ben vicino alla colonna" e presa la cintura di cuoio lo legai.
"Cosa devo fare ora...? Cosa dovrò spiegare a questi ignari e innocenti frati quando sentiranno il vostro grido..aspettate un attimo".
Presi un fazzoletto dalla sacca e sorridendo gli dissi.."Mi spiace devo anche imbavagliarvi, ma prima datemi gli ordini..avanti".

elisabeth 12-03-2014 19.19.02

" Un giorno mi pentirò di aver ascoltato un uomo.... mia madre mi diceva sempre di starne lontana.......".....e seguii il largo sorriso di Daizer.....la locanda era accogliente calda e profumava di cannella e latte.....mi sentii a casa....mi sentii accolta dal caldo di quel posto.....e quando mi ritrovai seduta...insieme a tutti gli altri..fui contenta di avere preso quella decisione.....anche se una piccola parte del mio cuore...mi diceva di stare all'erta......arrivarono le focacce.....e il latte appena munto......ma come si dice.....il diavolo fa le pentole e dimentica i coperchi.......il rintocco di una campana......rimasi con la focaccia a mezz'aria.....mentre la ragazza accanto a me cominciò a tremare scossa da paura...ansia..incominciò a guardarsi intorno e si attaccò al mio braccio spaventata con gli occhi che incominciavano a perdersi nel vuoto...."Fra Severius...la ragazza sta avendo una crisi.......vi ricordate quella che visitammo al Borgo.......non possiamo permettere che qualcuno veda questa situazione......Daizer.....una campana e lei che si perde con tremori....sapete che se continua la gente si spaventerà.........."........L'abbracciai...sussu rrandole una vecchia canzone ...guardandomi intorno con molta attenzione..la locanda era piena di gente....

Guisgard 12-03-2014 19.48.43

“Non sono io a gridare in quel modo...” disse Elvet ad Altea “... è quel maledetto... avete mai visto il suo volto? Io si... è orrendo... una belva... ora stringetemi bene i polsi con quella cintura... imbavagliatemi e tornate dal fraticello... raccontate la storia che aveva iniziato io, quella dei due amanti in fuga... avanti, andate e lasciatemi solo ora...”

Guisgard 12-03-2014 19.50.25

Elisabeth abbracciò la ragazza e le sussurrò una canzone.
E dopo qualche istante la ragazza sembrò ammansirsi e tranquillizzarsi.
“Forse” disse Fra' Severius “dovremo portarla in camera e farla riposare...”
“Permettete...” avvicinandosi un uomo al loro tavolo “... non ho potuto fare a meno di notare che questa ragazza aveva strani tremori... sono un medico... sono il dottor Corsion... posso esservi d'aiuto? Parlatemi di questi suoi sintomi, vi prego...”

Altea 12-03-2014 19.54.30

Un momento di sgomento..urlava quell'uomo..."Io non lo ho mai visto in volto, egli si celava sempre con un cappuccio".
Lo legai per bene e guardai la sua spada ma gliela lasciai..."Ci vediamo al tramonto..." e uscii dalla stanza chiudendola bene con la chiave nel chiavistello.
Udii dei mormorii..erano i frati che recitavano i Santi Misteri del Rosario, entrai e mi unii alle loro orazioni mattutine...la fuga degli amanti..dovevo mentire o dire la verita?

Guisgard 12-03-2014 19.59.32

Poco dopo i frati, erano solo in quattro, terminarono il loro Rosario e chiesero ad Altea di sedersi con loro davanti al camino.
“Spero il vostro fidanzato stia meglio...” disse il frate che aveva aperto il portone “... io sono Fra' Clemente e questi sono i miei tre fratelli che con me vegliano su questo antico monastero... ma raccontateci la vostra storia, signora...”

elisabeth 12-03-2014 20.11.10

Il canto molto spesso fa bene al cuore.....ero ancora lì che la cullavo mentre stavano decidendo per la stanza....che si avvicinò un uomo, era distinto nei modi e il suo modo di parlare era colto...era un medico.......volevo sparire.....si ecco uno schiocco di dita e trovarmi altrove......cosa potevo raccontare ad un medico perchè non si preoccupasse più del dovuto......" Siete gentile Dottor.....perdonate ho dimenticato il vostro nome..........e comunque Elly non ha nulla di importante......le campane le danno fastidio......e bisogna tranquillizzarla...e' un pò come avere paura del buio.....come vedete, ho risolto....un canto rassicurante e tutto e' apposto...ora andiamo a riposare.....domani si riparte....".......Presi la presunta Elly sotto al braccio e mi alzai dal tavolo.......

Altea 12-03-2014 20.24.30

Sorrisi ai quattro frati e rimasi immobile alla domanda del frate...cosa dovevo fare..se forse non raccontavo la verità poi avremmo potuto stare un pò tranquilli in quel convento per giorni.."Si...la nostra fuga...il mio fidanzato si chiama Elvet...lui è di umili origini, molto umili..e io..una contessa molto nobile o quasi imparentata coi reali a Camelot" e questa ultima almeno non era una menzogna "ovviamente io ero promessa sposa a un ricco barone ma io non lo amavo..e così progettammo questa fuga.." mi arrestai un attimo..."ma mio padre è diventato un mostro..un uomo disumano e con l'aiuto di una perfida strega pur di separarci mi ha rinnegato e ha dannato Elvet a una maledizione" guardai Frà Clemente con convinzione.."questa strega si chiama Isolde..e lui..di giorno non so in cosa si trasformi mentre torna normale di notte..io sono fortemente cattolica e non ho paura, ho pure avuto una potente benedizione su tutto il corpo da un esorcista, l'Abate Nicola...vi prego aiutateci, solo questa strega può togliere la maledizione...ma se mio padre lo scoprirà...Elvet morirà..vi prego non dite vi ho confessato pure questo, si potrebbe arrabbiare...voi cosa mi suggerite? Non voglio perderlo".
Era vero...non volevo perderlo...e speravo dicesse il vero..ecco perchè dentro a una bugia avevo pure messo la verità..anche perchè non avrei mai mentito a quei frati.


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