Camelot, la patria della cavalleria

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Dacey Starklan 31-05-2018 18.30.19

Il nome della perla
 
I cani erano impazienti, furiosi, sicuramente avevano puntato qualcosa e appena liberi corsero in un punto oltre dei cespugli, continuando ad abbaiare.
Tutta la mia attenzione era rivolta proprio a quel punto ma poco dopo udimmo degli spari.
Serrai le dita intorno alle redini del mio cavallo, sapendo che si stava innervosendo per quel rumore che aveva rimbombato nella foresta.
Con Cales e i cacciatori arrivai verso l’origine degli spari, trovandomi dinanzi un gruppetto di persone.
Cales disse ad alta voce la stessa cosa che mi domandavo, perché era strano e pericoloso per qualcuno vagare la notte nei boschi .
Uno degli uomini si presentò, dicendo di essere stato inviato dal Duca.
Lo osservai con sospetto visto che era arrivato in città senza annunciarsi o pagare visita allo zio e ora girava con pochi uomini senza muta di cani .
Mi chiesi se la sua storia non fosse solo una menzogna ma Cales pareva invece credere a quel Gran Cacciatore Reale, e lui di sicuro conosceva meglio la corte a servizio del Duca.

“ I cani facevano solo il loro dovere. Avreste dovuto rendere nota la vostra presenza prima... sono certa che provvederete a pagare ai cacciatori un’indennizzo per i loro animali.”

In quel momento infatti mi premeva calmare si gli animi ma salvaguardare anche gli interessi dei mie concittadini.


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Altea 31-05-2018 19.19.35

Tutto accadde velocemente e da dietro i cespugli uscirono dei cani, subito Hiss e gli altri sparano e vidi dei cani a terra.. "Qualche pazzo se ne va in giro di notte nel bosco alla caccia alla volpe?" adirata.
Poi arrivo' un manipolo di uomini e uno di loro si presento' come un uomo a Capo del Duca, il ché era positivo.
La sorpresa fu vedere una donna che osservava Hiss in modo circospetto senza motivo ma le sue parole erano più strane. Guardai Hiss e i miei due compagni ma non commentai.. Ma chi pensava di essere per ordinare ed avere pretese. Sicuramente non era solita frequentare il bosco, ignara della sventatezza di lasciare liberi i cani soprattutto ora che si cacciava la bestia.. "Per fortuna eravamo armati o invece dovevano pagarci un indennizzo loro se i loro cani ci avessero assalito, ma come mai vi è questa battuta di caccia notturna nel bosco?" verso l'uomo mandato dal Duca in tono cordiale e di rispetto.

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Guisgard 31-05-2018 23.04.53

Elv scoppiò a ridere.
“No, questo è troppo...” disse senza smettere di ridere “... si, davvero troppo...” guardando divertito Gwen “... fate anche l'orgogliosa ora? Preferisco il suicidio e bla bla bla...” ripetendo le parole di lei con tono da presa in giro.



“Ci penserà sua signoria a ripagare i padroni dei cani.” Disse senza scomporsi Hiss a Dacey.
“Si, conosco la vostra fama...” Cales “... siete il miglior cacciatore del ducato.”
“E' già tanto...” fece Hiss “... io non conosco invece voi.”
“Sono uno studioso come detto.” Rispose Cales.
“La bestia si cattura con i fucili, non con i libri.” Divertito Hiss.
“Questa è una battuta di caccia proprio per cercare di stanare la cosiddetta bestia.” Cales a lui e ad Altea.
Intanto Gozil e Guan, sentito che c'era un altro inviato del duca e temendo per la loro testa, approfittando del buio e dei fatti concitati che avevano distratto tutti lentamente si defilarono, per poi sparire e tornare al loro covo di briganti.
“A breve sarà giorno ed ormai ogni tentativo è fallito, almeno per stanotte.” Mormorò Hiss. “Direi dunque di andare tutti a Sant'Agata di Gotya, dove potrò presentarmi alle autorità.
Cales annuì e tutti loro fecero marcia verso la città.
Ma qualcosa, ben celata dalla notte e tra la vegetazione, li stava osservando.
http://thermalimaging-blog.com/wp-co...mal-pred-1.jpg

Lady Gwen 31-05-2018 23.13.04

Lo guardai impassibile.
Poi abbassai di nuovo la tendina nera del finestrino.
"Andate" di nuovo al cocchiere.
Ero sempre più restia a rimanere e il suo comportamento era sempre peggio.
Come poteva parlare così con una donna, per di più che conosceva appena?
Non potevo dire di essere esperta nei rapporti umani, ma di certo non era giusto il suo modo di fare.

Guisgard 31-05-2018 23.17.06

"Aspettate." Disse Elv al cocchiere. "Prendete..." lanciandogli una moneta "... è d'oro e basterà a pagarvi una locanda per stanotte. Per voi due" al cocchiere ed al guardiano "e per milady." Indicando Gwen sarcastico. "Come detto non voglio il sangue di nessuno sulla coscienza." E si avviò a rientrare in casa.

Lady Gwen 31-05-2018 23.21.54

Lanciò una moneta d'oro al cocchiere, per una locanda.
Almeno non aveva più insistito.
Mi preparai allora per partire, nel frattempo che lui rientrava in casa.

Guisgard 31-05-2018 23.23.36

Elv rientrò in casa.
Ma prima di richiudere il cancello lanciò un'ultima occhiata divertita alla carrozza di Gwen.
“Direi dunque di cercare una locanda...” disse il cocchiere alla ragazza “... vi è una non distante da qui...”

Lady Gwen 31-05-2018 23.27.22

"Bene, raggiungiamola, dunque" annuendo al cocchiere.
Speravo solo che De Goth non si arrabbiasse domani mattina, poiché eravamo rimasti fuori, ma avrebbe sicuramente compreso, se avessimo spiegato il motivo.

Altea 31-05-2018 23.31.41

Apprezzai la determinazione e sicurezza di Hiss nel rispondere e pure nella cortesia.
Nel trambusto mi accorsi Gozil e Guan erano spariti e un po' mi spiacque.
Si doveva andare a presentarsi e lasciai parlare Hiss ma avvertii degli strani rumori.. "Hiss, avverto una sensazione strana.. Come se ci spiassero. Ho sentito dei fruscii ma forse è solo suggestione".

Guisgard 31-05-2018 23.35.26

"Si, un bosco, soprattutto di notte, è sempre fitto di rumori e suoni..." disse Hiss ad Altea "... non lasciarti suggestionare..." anche lui aveva notato che gli altri due banditi erano spariti.
Il gruppo proseguì il tragitto verso la città attraverso il bosco misterioso.



Il cocchiere, sollevato, annuì a Gwen e raggiunsero la vicina locanda.
Presero due stanze, una per lei ed una per il guardiano e lo stesso cocchiere.
Le camere non erano di certo sfarzose, ma comunque accoglienti.
In città vi era un'atmosfera cupa, sinistra, di certo generata dalla paura per i misteriosi accadimenti dei boschi.
Ovunque in quella locanda Gwen notò il simbolo di una stella a cinque punte impresso sui muri, inciso su alcuni tavoli e persino sulle porte delle varie camere.
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