Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 29-10-2015 18.26.26

Gwen appena toccò il letto la stanchezza ebbe la meglio e la ragazza cadde addormentata quasi subito.
Ma fu un sonno inquieto.
Sognò.
Sognò cose confuse.
Come il viaggio sul Meridian Exspress ed il suo arrivo ad Evangelia.
Poi la camionetta che risaliva l'altura fino al fortino, l'arrivo nella base militare e l'incontro col giovane medico.
Sognò anche quel bambino e la misteriosa ed unica parola che ripeteva.
Poi vide fuoco e fiamme, distruzione e morte.
Si svegliò allora di colpo, col respiro rotto dall'ansia.
Quel sogno era stato molto reale.
Era ancora notte fonda.
E risvegliandosi sentì qualcosa muoversi su di lei.
Era un gatto che se ne stava sulle coperte.
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Guisgard 29-10-2015 18.31.02

A quelle parole di Dacey, Guisgard soffocò un lieve sorriso e scosse il capo.
“Certo, come no...” disse sarcastico, per poi togliere il giubbotto dalle sue spalle ed avvolgendolo completamente attorno al corpo della ragazza “... tenetelo ben stretto, vi farà evitare di tremare.” Guardò il cielo. “Sembra non voglia smettere...” tirò allora fuori l'ocarina e cominciò a suonarla.
Così le note presero a volteggiare tra il tintinnio della pioggia sul porticato.

Lady Gwen 29-10-2015 18.32.16

Mi addormentai subito.
Sognai cose confuse, rielaborazioni di ciò che era successo quel giorno, dall'inizio del viaggio fino all'arrivo del bambino. Poi, scene di distruzione, morte, visioni orribili e mi svegliai di colpo.
Avevo ancora il respiro affannato per l'ansia provocata dal sogno, quando avvertii una strana sensazione su di me e mi immobilizzai.
Voltai piano la testa e vidi che era un gatto.
''E tu chi sei?'' prendendolo in braccio e accarezzandolo ''Non ti ho visto ieri sera, come sei entrato?'' mentre mi guardavo attorno per cercare di capire da dove fosse spuntato e intanto mi accorsi che era notte fonda.

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Dacey Starklan 29-10-2015 18.35.34

<< Vi ringrazio>> balbettai titubante sentendo il giubbotto sulle mie spalle, lo sistemai per bene e in effetti il freddo si attenuò un pochino.
<< Spero di no, senza offesa ma non ho alcuna voglia di passare l'intera notte qui>> dissi trovando quella possibilità terribile, ormai ero totalmente fradicia e infreddolita e se fossi rimasta fuori ancora a lungo avrei rischiato di prendere un malanno.
Intanto Guisgard aveva ripreso il suo strumento che rilasciava calde note nella notte, quella musica mi fece sorridere almeno un poco.
<<Siete molto bravo a suonare>>

Guisgard 29-10-2015 18.36.48

“Sono Dorat...” disse l'uomo ad Altea ed alle sue sorelle “... ho il compito di farvi uscire dal paese. Non possiamo tardare oltre. Pare infatti ci siano strani movimenti lungo i confini Meridionali... credo che l'invasione da parte di Canabias stia per cominciare.”
“Cosa resterà di Cherval?” Chiese Ellison allarmata.
“Ciò che è rimasto di tanti altri piccoli staterelli...” rispose Dorat “... deportazioni e parate di operai e militari... andiamo adesso...”

Altea 29-10-2015 18.42.45

Quelle parole furono una coltellata..mi sentivo in colpa...avrei dovuto rimanere li..morire con tutti loro..ma chi avrebbe vendicato tutto questo?
Non osavo pensare cosa avrebbero fatto a mio nonno, a Padre Abramo e alle suore..il popolo forse sarebbe stato in salvo ma soggiogato dalle loro leggi.
"I miei omaggi messer Dorat...mia sorella Ellis non sa..solo io e Costanza..ma avete ragione, è meglio sbrigarsi".
Guardai le adorate sorelle e dissi loro.."E' cosi..nostro nonno ha disposto così ma non abbiamo perso, lui ci vuole in salvo...seguitemi".
Cosi senza perdere altro tempo seguimmo l' uomo, forse aveva qualche mezzo di trasporto visto mio nonno disse dovevamo uscire da Chevral e io non avevo voluto sapere la destinazione.

Guisgard 29-10-2015 18.45.49

Tesua fece una smorfia a quelle ultime parole di Clio, ignorando ciò che le aveva suscitate in lei.
“Ora però è diverso...” disse il tenente, mentre Armand portò altri alcolici in tavola “... ora c'è la guerra ed il Tempo per addestrare nuovi cadetti è tiranno...”
“Altra birra per voi...” Armand a Clio “... ed il solito vino invecchiato per voi...” a Tesua “... a voi cosa porto?” Chiese poi al fotografo.
“Per carità...” scuotendo il capo Zac “.. ho ancora la nausea per quella grappa... magari un bicchiere di latte.”
“Figuriamoci.” Ridendo Armand. “Prima dovete trovarmi una mucca da mungere.” Ed andò via ridendo.
“Ti ripeto...” Tesua rivolto a Clio “... darei un occhio della testa per avere un po' di talento da quelle reclute... alla salute...” alzando il bicchiere “... a madama Morte... affinchè si ricordi di noi il più tardi possibile...” per poi bere il suo vino.

Clio 29-10-2015 18.50.31

Sorrisi a Tesua, annuendo.
"Si, vedremo se saranno all'altezza.." Ridendo.
Finalmente arrivò la mia birra.
"Oh, credevo ti fossi dimenticato di noi.." Prendendo un sorso dal boccale, per poi ridere alle parole del fotografo.
"Oh non credo troverete latte qui.." Divertita, per poi alzare il boccale a quelle parole di Tesua "A lei, dunque..." Sorrisi, per poi portare il boccale alle labbra.

Guisgard 29-10-2015 18.52.16

Gwen prese il gatto fra le braccia, cercando di capire come fosse arrivato lì.
Poi sentì dei rumori provenienti dall'altra parte del corridoio dove il dottor Fermer era col bambino.

Lady Gwen 29-10-2015 18.54.51

Avendo sentito dei rumori provenienti dalla stanza in cui c'erano Fermer e il bambino, misi giù il gatto, mi preparai e tornai dal dottore, in attesa di novità sulla situazione del piccolo.


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