![]() |
Sì, in quel modo poteva anche avere senso, ma... diamine, quelli erano umani, vivi per quanto bruttini.
"Da organismi celluari e insetti a uomini c'è una bella differenza!" riuscii solo a dire. Non sapevo bene che cosa pensare, che cosa dire. |
Barber sorrise davanti alla meraviglia esternata da Gwen e da Destresya.
"Una scoperta casuale..." disse Barber "... dovuta ad alcune riprese del signor Stainer mentre era su qust'isola per uno dei suoi documentari." "Quindi questi... questi individui sono esperimenti scientifici?" Incredulo Best. "No, sono creature." Barber. "Come lo siamo io e voi." "No no..." fece Best "... io sono un uomo e ho un'anima... questi invece cosa sono? Ammassi di carne, tessuti e ossa?" "L'anima?" Stainer divertito. "Può dimostrarmi l'esistenza dell'anima?" Attenda qualche anno e l'avrà..." sarcastico Best "... e vedrà come farà caldo nel posto in cui finirà." Barber, Stainer e Polos scoppiarono a ridere. Ma non Ludwing. |
Una scoperta casuale.
Che fortunello... Si parlò poi degli indigeni e c'erano ancora tante cose che non capivo. Il tipo che era con la bionda, poi, fece un discorsetto poco convincente sull'anima, provocando l'ilarità della tavolata. "Non siamo qui per fare l'analisi della Divina Commedia. Stiamo parlando di scienza, non di letteratura" commentati laconica. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Infatti la scienza non mi pare abbia dimostrato l'inesistenza dell'anima." Disse Best a Gwen. "Persino Darwin è stato totalmente sconfessato dalla biologia moderna."
"Lei parla di cose che non sa." Barber. "Davvero?" Best a lui. "Eppure basta aprire un libro di scienza delle superiori per scoprire chi dice cavolate fra noi." "Direi di calmarci tutti..." intervenne Ludwing, che era rimasto in disparte durante la discussione. |
La situazione stava letteralmente degenerando.
Eh sì, non ci avevo pensato al concetto dell'Anima. Come ci si comportava in questo caso. "Ma sono vivi, parlano, respirano!" pensierosa "Com'è possibile?" sempre sconvolta. Ascoltai Best e gli altri discutere. Io di scienza non ci capivo niente ma la cosa mi rendeva estremamente inquieta. Era davvero possibile? |
"La scienza non si occupa dell'anima. O voleva trovarci la composizione chimica sui libri del liceo?" con pressante sarcasmo.
Ludwig cercò poi di sedare la discussione. Era stato in disparte tutto il tempo, senza parlare. La situazione rischiava davvero di degenerare, fra la scarsa moralità dell'esperimento di Barber e le convinzioni da seminario del tipo. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Evidentemente la signorina non ha mai aperto un libro di scinza" disse sarcastico Best verso Gwen "ed ignora che il primo traguardo che da sempre ricerca la scienza è la scoperta dell'origne della vita. Un giorno le consiglio di leggere la favoletta della rondine e della pietra, usata a scuola per spiegare queste cose." Ironico.
"Esatto, dottoressa." Barber a Destresya, ignorando Best. "Sono essere viventi come noi." "Parlano di una legge..." fece Elv "... che legge?" "Li istruì un frate giunto con noi tempo fa." Rispose Barber. |
Lo guardai a bocca aperta, senza parole.
Ma era serio? "E lei vada a raccontare le sue favolette da seminarista altrove" sbottai, con voce più alta di quanto avessi previsto. Cercai di prestare attenzione a quanto stavano dicendo, parlando di un frate, anche se ero davvero fuori di me. Erano discorsi che davvero mi mandavano in bestia. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Quella situazione mi sconvolgeva sempre di più, e vedevo che Best si scaldava sempre di più e litigava con la bella ragazza dai capelli rossi.
Io non mi permettevo di ribattere perché, appunto, di scienza non ci capivo un tubo. Ero un'umanista fatta e finita. E tutto quello mi sembrava fantascienza più che scienza a dirla tutta. Per me era impensabile anche riuscire a concepire un processo del genere. Poi parlarono di un frate e di una legge. Argomenti che potevo affrontare. Tra l'altro, ricordava molto quello che ci aveva detto Morlk. "E che tipo di legge è? In cosa consiste?" ero curiosa. |
Best scosse il capo, capendo dalle risposte di Gwen che non c'era dialogo.
In effetti avevano problemi ben più importanti ora, visto ciò che si stava facendo su quell'isola, in nome della scienza. "Un frate..." disse Best, accanto a Destresya "... voi che lasciate ad un religioso istruire le vostre creature?" Sarcastico. "Dovevamo comprendere la capacità del loro cervello..." spiegò Barber "... nozioni di filosofia e di Religione, agendo sulla sfera trascendente, sebbene fantastico e folcloristica, era l'ideale per capire l'intelligenza delle nostre creature. Perciò lasciammo che il frate parlasse ed insegnasse loro." |
Ascoltai la risposta di Barber e nemmeno da quel punto di vista ero convinta.
"Un gruppo di persone che ripete delle frasi meccanicamente, senza evidentemente capirne il senso, non mi sembra un gran risultato" commentai, con tono piatto. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
L'idea aveva un che di affascinante, ma sembrava davvero di vivere in un film di fantascienza fatto male.
Esseri costruiti in laboratorio che venivano istruiti. Ecco a questo punto la mia mente umanistica cominciava a ragionare. "Interessante.." dissi infatti "Ed è riuscito a insegnargli qualcosa? Hanno imparato la filosofia?" con aria lievemente sarcastica. "Ma ancora non ci avete detto in che cosa consiste questa legge!" dissi. |
"Invece lo è." Disse Barber a Gwen. "Sono i primi esemplari ma hanno già un cervello capace di assimare informazioni. Naturalmente continueremo ed avremo risultati migliori con i prossimi." Guardando poi Destresya. "Sono semplici nozioni da Catechismo, dottoressa."
"Per me è mostruoso..." Best. "Lei ha una mente limitata." Stainer a lui. "Dov'è questo frate ora?" Chiese Elv. "Dall'altra parte dell'isola." Fece Ludwing. "Dove vivivono i veri abitanti di questo luogo." |
Il fatto che potessero assimilare, non voleva dire che potessero elaborare.
C'era una differenza abissale, ma ero troppo impegnata a calmarmi per dirlo. Scoprimmo poi che c'erano davvero degli indigeni e si trovavano dall'altra parte dell'isola, insieme al frate. In effetti, con quelle creature sempre qui intorno, non mi ero preoccupata di capire chi potesse davvero abitare quest'isola e se ci fosse qualcuno. Era comunque un pensiero che continuava a non trovare appigli nella mia mente, era semplicemente assurdo e non ne capivo il senso. "E dunque quale sarebbe il fine di tutto ciò?" Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Esiste un'altra parte dell'isola?" sarcastica "Buono a sapersi!".
Sì, ne aveva parlato Morlk ma ero d'accordo che non sarebbe stata una buona idea nominarlo in quel frangente. Quindi mi comportavo come se niente fosse. "E chi sono questi veri abitanti dell'isola? Cannibali?" trattenendo una risatina. |
"Sono degli indigeni, dei tribali." Disse Barber a Destresya. "Rozzi selvaggi, più simili a bestie. Il frate credo sia rmasto in mezzo a loro, a meno che on l'abbiao ucciso e sacrificato ai loro ideali."
"Quanto alla sua domanda..." Stainer a Gwen "... il fine... già, lo scopo..." bevendo "... un documentario. Di alto valore scientifico. Come ha ben detto il nostro amico Credente" indicando con un certo sarcasmo Best "da sempre la scienza si è interrogata sul modo in cui si sia formata la vita in ogni sua forma. E proprio per debellare le medioevali credene riguardo la Creazione, l'anima ed altre oscenità simili, noi abbiamo realizzato questo grandioso progetto. Generare la vita in laboratorio e poi testimoniare tutto ciò al mondo intero con il più grande documentario che io abbia mai realizzato." Con un impeto d'orgoglio ed una luce di delirio nello sguardo. |
"Questo commento è giusto un filo razzista e colonialista, dottore, non per essere pedante..." con candido sarcasmo, sentendo il modo in cui giudicava gli indigeni dell'isola.
Che gentaglia... Speravo davvero che prendessero Barber e i suoi amichetti esaltati e li bruciassero su una pira... Per il momento, lasciavo fuori Ludwig e speravo di mantenermi di questa idea finché fossimo rimasti sull'isola. Ascoltai poi Stainer. Che confermò la mia voglia di vederli arrostiti fino all'osso. Scossi la testa in silenzio e preferii tacere bevendo un sorso di vino, pur di non rispondere a tali follie. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Gwen non rispose nulla, ma si udì la risatina sarcastica di Best.
"Lei..." disse Stainer "... cosa ci vede di così divertente in ciò che ha sentito?" "Divertente?" Ridacchiando Best. "Oh, nulla... solitamente le cavolate, per trovare un eufemismo, mi causano nausea, ma lei sa dirle in modo così convinto da suscitare il ridicolo." Divertito. "Dimentica che si trova a casa mia." Con tono minaccioso Stainer. "Quest'isola?" Best. "Oh, sarebbe come una pulce che battezza suo il cane a cui fa prudere il sedere." Sarcastico. |
Ascoltai il battibecco dei due e sinceramente non sapevo chi sopportavo di meno, anche se per una volta ero d'accordo col tipo.
Il discorso di Stainer era fuori dal mondo e solo uno come Barber poteva appoggiarlo. Avevano preso questo posto per un enorme parco giochi, per i loro trucchetti da scienziati pazzi ed onestamente l'idea mi faceva rivoltare lo stomaco. Specie se in ballo c'erano degli insetti. Davvero da rabbrividire, mi sentivo perfino di aver cenato e non vedevo l'ora di tornare al capanno per dormirci su. Tutto pur di non ascoltare più un discorso simile. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Io credo che lei possa lasciare questa tavola ora." Disse cupo Stainer a Best. "Sono certo che ognuno dei presenti ed io per primo sapremo fare a meno della sua compagnia stasera."
"Oh, grazie." Alzandosi Best. "La ringrazio davvero. La nausea cominciava ad essere insopportabile." Sarcastico. "Arriverderci, signori." A tutti i presenti. Lanciò uno sguardo a Destresya ed andò via. "Per favoro, adesso direi di calmarci tutti..." mormorò Ludwing "... a tavola l'atmosfera non deve certo essere così tesa." Fissando tutti i presenti, in special modo Gwen. |
Sollevai vistosamente le sopracciglia, quando Stainer cacciò il tizio, senza stroppo complimenti.
Accidenti. Questa volta era davvero definitiva. Il tipo andò via senza farselo dire due volte e Ludwig cercò di riportare ancora una volta la pace nella tavolata, guardando soprattutto me. Non capivo cosa volesse sottolineare. Non dissi nulla e giocherellai distrattamente con la mano di Elv, mentre prendevo un altro sorso dal bicchiere. Speravo almeno che l'alcol rendesse più sopportabile la fine di questa cena, che sembrava lontana come la luce in fondo ad un tunnel. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
L'atmosfera a tavola per qualche minuto risentì della situazione.
Polos cercò di distrarre tutti da quel senso di inquietudine parlando perlopiù del clima. "Su quest'isola" disse tra un bocconte e l'altro "il clima è a tratti insopportabile. Non lo dico per l'afa o i temporali brevi, imprivvisi e devastanti..." bevendo "... mi riferisco all'umidità. Io ho viaggiato in ogni latitudine, battendo tutte le rotte sui mari conosciuti, ma vi assicuro che non ho mai visto una simile umidità. Ogni oggetto di metallo, soprattutto le armi, tendono ad arrugginirsi quasi subito." "Si, verissimo." Annuì Ludwing, cercando di dar man forte a Polos. "In realtà" intervenne Stainer "è un luogo insopportabile e nessun uomo civile dovrebbe viverci." Masticando il cibo con una certa foga. "Eppure Nova ci vive beissimo, vero?" Barber alla ragazza dalla pelle bianchissima che stava in piedi, in un angolo del capanno, ad osservare i presenti. "Si, professore." Rispose lei con la sua voce senza intonazione. "Cosa ne farete di quel tipo?" Elv ad un certo punto, riferendosi a Best. "Cosa intende?" Barber, "Ha capito bene." Fissandolo Elv. "Se allude a ripercussioni, beh, si sbaglia di grosso." Fece Stainer. "Non siamo assassini noi. E comunque il signor Best non potrà certo andarein giro a riferire al mondo cosa facciamo qui. Quest'isola è una prigione perfetta." "Sta dicendo che siamo prigionieri?" Elv, stringendo la mano di Gwen nella sua. "Lo siamo tutti qui." Barber a lui. |
Seguii poco il discorso sul meteo, preoccupandomi di continuare a mangiare, per quanto in realtà mi si fosse chiuso lo stomaco.
Guardai Nova con sopracciglia corrugate. Non sapevo perchè, ma soffrivo per lei, in modo profondo e speravo potesse avere sul suo cammino l'offerta di una vita migliore di questa. Non sapevo come, ma volevo sperarlo. Sentii la stretta di Elv alla mia mano, percependo la sua inquietudine. Già. Era chiaro che ci avessero resi partecipi del progetto così da costringerci a rimanere qui per sempre. Era un piano perfetto. Peccato che io non mi sarei rassegnata così facilmente. Non avevo intenzione di sprecare la mia vita con questi psicopatici e di certo avremmo trovato un modo per tagliare la corda. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ormai davvero non c'erano più argomenti.
Così la cena si trascinò fino alla fine, dopodichè Stainer congedò tutti i presenti. Gwen ed Elv lasciarono il capanno con un certo sollievo. Era una calda sera tropicale, col cielo umido ed afoso che celava, pur sgombro da nuvole, le costellazione di quelle latitudini esotiche e misteriose. In lontananza, oltre i palmeti immobile, la sagoma piatta del mare oleoso pareva addormentata, mentre le forme selvagge dell'isola, con i suoi alberi giganteschi, i cespugli immensi e le alte scogliere, si stagliavano contro un orizzonte lontano ed indefinito. |
Finalmente ce ne andammo.
Mi sembrava che questo momento non dovesse arrivare mai. L'aria fuori dal capanno era afosa, umida, sembrava quasi acqua lasciata troppo tempo al Sole. "È stata una serata pessima..." borbottai, lamentandomi, mentre tenevo Elv per mano "Davvero non riesco a capacitarmi di tutto quello che è stato detto..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Ascoltai le parole di Nicola, scoccandogli occhiate dubbie.
Non era semplice, per me, comprendere di cosa parlasse. Questo perché, molto banalmente, avevo una scarsa conoscenza della religione e quindi i suoi paragoni mi lasciarono perplessa. “Frate Nicola, mi perdoni... ma le sue parole mi fanno solo capire che si è fatto ammaliare, non mi dicono però di quali peccati si è macchiato. Ci sono molti atti che la Chiesa reputa ‘peccati’, ciò non toglie che spesso sono cose minori e prive di troppo peso.” |
La situazione si infiammò sempre di più, con Best e gli scienziati pazzi che si prendevano a male parole.
Ero sempre più sconvolta, sempre più inquieta. La cosa non mi piaceva per niente. Quando Best si alzò, ci scambiammo un'occchiata. Non potevo lasciarlo solo in quella vasca di squali. "Con permesso!" dissi soltanto, alzandomi per seguirlo. Dopodiché una volta fuori dalla tenda andai a cercarlo, era appena uscito non poteva certo essere lontano. |
Destresya lasciò il capanno e raggiunse Best fuori, mentre era fermo fra i canneti giganti, fissando il mare della sera, melodico ed intriso di salsedine.
Lui sentì i suoi passi e si voltò di scatto. "Ehi..." disse guardandola "... la cena è già finita?" Quando invece la cena terminò davvero, Anche Gwen ed Elv lasciarono il capanno, tenendosi per mano. "Quest'isola è un covo di folli..." mormorò lui "... si, sono tutti pazzi... ecco perchè quelle grida... c'è follia e dolore su quest'isola..." turbato lui. |
Sorrisi nel vederlo e scossi la testa.
"Che ne so, sono venuta dietro a te!" facendogli l'occhiolino. "Ho capito solo che non ci faranno andare via tanto facilmente, perciò ci serve un piano!" sospirai. Poi mi avvicinai e lo presi sotto braccio. "Su, una passeggiata per sbollire?" sorridendogli. |
"Esperimenti inumani." Disse con tono cupo Frate Nicola a Queennie. "Ti sembrano cose di poco conto queste, ragazza? Impastano degli infelici, creature ossia dall'aspetto bizzarro e rendono quest'isola la loro prigione."
"Lei in cosa avrebbe peccato, padre?" Chiese Gobbo. "Ho acconsentito di aiutarli, sebbene all'inizio ignorassi la verità..." spiegò il religioso "... ho istruito quegli infelici, pensando fossero individui deformi... ho partecipato e non mi do pace per questo..." |
"Pazzi è un termine riduttivo. Va oltre ogni logica accettabile, non c'è un termine ideale per descriverlo" commentai.
Mi sentivo arrabbiata e turbata quanto Elv, chi sano di mente non lo sarebbe stato? Era un continuo peggioramento, man mano che scoprivamo nuovi lati di questa isola e di questa gentaglia. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Una passeggiata..." disse ironico Best "... magari è anche pericolo andare in giro su quest'isola..." guardando Destresya "... massì, hai ragione." Annuì. "Si, ho bisogno di muovermi... vieni, andiamo verso la spiaggia..." invitandola a seguirlo con un cenno del capo.
Intanto, poco più indietro, Gwen era con Elv. "Si, hai ragione..." fissandola "... dobbiamo trovare il modo di fuggire... non mi fido di Stainer e neppure di Barber... potrebbero cominciare a fare esperimenti su tutti noi... non hanno morale..." |
"No, te l'ho detto, secondo me non farebbero nulla su di noi. Lo fanno sugli altri perchè li ritengono solo carne da macello. Il fatto che però dobbiamo trovare un modo per andar via è indubbio" convenni.
"Ma non penso di avere le facoltà mentali per parlo, ora..." passando le dita sulla fronte, sentendomi distrutta e pensando solo ad andare a riposare. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Si, ti vedo stanca, provata..." disse Elv spostando alcune ciocche di capelli crespi dal viso di Gwen "... andiamo al capanno... ti farò un massaggio se vuoi..." guardandola negli occhi e prendendol per mano, mentre il canto di alcuni insetti notturni trillava nell'aria della sera.
|
Accennai un sorriso, mentre mi spostava dal viso i capelli.
Riusciva ad essere tenero, a volte. "Addirittura" dissi, riferita al massaggio, mentre ci dirigevamo al capanno ed il frinire dei grilli o il ronzio di qualsiasi altro insetto, ormai, mi dava i brividi. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ma se invece preferisci solo dormire, senza il mo massaggio, non voglio certo obbligarti." Disse Elv facendo l'occhiolino a Gwen, mentre arrivavano al capanno, mano nella mano.
|
Accennai un risolino, mentre arrivavamo a destinazione ed io entravo dentro.
Mi sentii un po' meglio, come se quello potesse essere un nostro rifugio personale; non era molto, ma ci si accontentava. "Potrei darti una possibilità..." Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
"Ma sentitela..." disse divertito Elv a Gwen "... come siete magnanima, madamigella." Con fare teatrale, mentre erano ormai arrivati al capanno.
Una volta dentro Elv chiuse bene la porta, appoggiandoci contro una sedia. Non si fidava. |
"Esatto, una bella passeggiata che ti rilassa i nervi!" ridacchiai, tenendolo sotto braccio.
"Tanto qui tutto è pericoloso, perciò!" alzai le spalle. "Ad ogni modo, dobbiamo seriamente pensare a come andarcene, non credi?". |
Risi al suo tono teatrale, prima che bloccasse la porta con una sedia.
Non gli davo torto, onestamente. "Beh non ho mai provato il servizio, dunque merito il beneficio di inventario" con un sorriso candido. Inviato dal mio Redmi Note 5 utilizzando Tapatalk |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 01.46.55. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli