Camelot, la patria della cavalleria

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Altea 06-07-2012 08.26.13

Il re si spogliò e si rinfrescò il volto, come per lavare il peso dell'angoscia che lo opprimeva, poi guardandomi mi parlò della moglie e lo ascoltai attentamente...lui doveva amarla molto ed ero felice che gli fosse fedele.
Si appoggiò contro la corteccia di un albero e cosi feci pure io, di fronte a lui...egli voleva parlare, di qualsiasi cosa, per lui bastava dimenticare per un attimo ciò che lo tormentava.
"Volete una storia? Sapere di me? Mi chiamo Altea, sono una ragazza semplice del popolo..mi sono imbattuta in mille avventure in questi mesi. Ho attraversato un fiume mistico le cui acque ribollono come quasi il fuoco dell'Inferno ma ne sono uscita indenne, sono stata ospite in un maniero misterioso dove si celava o una antica credenza o leggenda..ho visto una Montagna Sacra e vi ho perso un'amico fino a essere prigioniera di alcuni mercanti che mi volevano sacrificare...per salvare un Regno...quel Regno da dove sto giungendo e che voglio raggiungere. Sapete in questo Regno ci sono delle similitudini come nel vostro...poichè l'Amore Vero è rinnegato. Si, alla gente non è permesso Amare, nè tessere odi all'Amore come se l'Amore fosse un peccato." Guardai il re per essere sicura di non tediarlo "Ma penso..si possano inventare qualsiasi Leggi contro l'Amore ma non potremmo mai toglierci i tormenti d'Amore che ci attanagliano l'anima e il cuore, non pensate maestà?"

cavaliere25 06-07-2012 13.09.37

avevo visto qualcosa muoversi nella selva come una macchia nera che si muoveva verso il castello ma ora non si vede più nulla

Parsifal25 06-07-2012 14.06.07

Cominciaì il cammino fra le tenebre......non provavo paura poichè ho inteso il tutto come un bel viaggio di espiazione e purificazione.

La vista, andò ad abituarsi e riuscì a rimanere concentrato sul mio passare......un attimo, ed un bagliore andò a formarsi in quelle tenebre. Vidi una sagoma che fuggiva verso l'interno.

Corsi, verso quella luce e pensaì tra me:
"Spero che mi guidi da qualche parte......ho un brutto presentimento......" affrettaì la corsa.

Talia 06-07-2012 16.38.26

Presi le briglie dalle mani di Guisgard e gli sorrisi...
“Si!” risposi “Si, forse è davvero meglio!”
Appoggiai una mano sulla sua spalla, dunque, per salire in sella... quando un pensiero improvviso mi colse...
“Perdonatemi, buon uomo...” dissi dunque all'improvviso, voltandomi appena verso il contadino “Solo un’ultima domanda... da quanto tempo si sono interrotti i lavori in questa chiesa? Insomma... si tratta forse di giorni? O di settimane, di mesi?”
Esitai un istante... quella folle idea, che mi era entrata in testa un istante prima, mi stava perseguitando... inspirai...
“O... o si tratta forse di anni? Ditemi, voi... voi avete mai visto qualche maestranza al lavoro qui?”

elisabeth 06-07-2012 18.16.44

Non riconobbi la figura di Reas, mi sembrava cosi' appesantita, eppure quando si alzo' il suo volto era lo stesso che avevo lasciato qualche giorno prima.....gli stessi lineamenti....il colorito della sua pelle non aveva il roseo naturale di chi sta bene...aveva il pallore di una morte allontanata.....lo seguimmo sino a dove seppelli' il monaco......mi allontanai da quel luogo.....non c'era logica, non vi era logica alcuna a tutto quello che rea successo....il monaco aveva provocato l'avvelenamento di Reas solo per allontanare me.....se cosi' non fosse stato Reas sarebbe morto, il monaco mi mette sulle tracce di una persona che stava per essere incriminata di tradimento, Messer Cristansen, eppure ora anche lui era salvo e lontano da Tylesia.......l'unico era Goz.....che attendeva speranzoso i suoi cigni...." Andiamo via di qui...c'e' l'odore della morte e Vivian deve respirare aria pura....e voi Reas, dovete riposare non siete ancora in forze....."..ritornai nella stanza principale....." Reas, quando io sono andata via di qui...vi ho lasciato esanime nella stanza dove abbiamo ritrovato i cigni......il Monaco vi ha avvelenato...procurandovi una ferita .......vi avrebbe salvato solo se fossi andata a Tylesia e gli avessi portato il Fiore....questo Fiore che tutti cercano e che forse non esiste da nessuna parte........il punto e' che voi eravate ancora incosciente quando e' stato ucciso.....quando vi avrebbe somministrato l'antitodo ?.......c'e' qualcosa che non va....ritorniamo in quella stanza....ci sara' qualche boccetta, qualche infuso...qualcosa di lui che possa dirci..cosa ci facciamo riuniti qui......e perche' dovevo essere qui con Messer Cristansen e sua figlia...........e i cigni..sono ancora dove li ho lasciati ?......".....mi sedetti sulla sedia dove poco prima vi era seduto Reas e cominciai a credere che Goz...fosse un artefice lontano che operava a tramare uno strano gioco di vite...ma perche'..io.....

Guisgard 06-07-2012 19.37.03

“Non so con certezza” disse il contadino fissando Talia “da quanto tempo i lavori siano fermi... ormai da queste parti ci passa pochissima gente... forse l'ultima volta che ho visto qualche maestranza in questa chiesa risale a diverso tempo fa... ero ancora un ragazzino... circa una trentina d'anni fa, probabilmente... perchè mi chiedete questo, milady?”
Guisgard guardò allora Talia, cercando di capire cosa stesse pensando.

Talia 06-07-2012 20.18.45

“Trent’anni!” mormorai tra me alle parole del contadino “Già... trent’anni...”
Per qualche momento rimasi in silenzio... riflettendo...
“Guisgard...” chiesi poi, sfiorando appena la sua mano “Dimmi... ti sembrava una chiesa in cui nessuno entrava da trent’anni, quella che abbiamo visitato? Ti sembrava abbandonata? O cadente?”
Esitai un attimo, come combattuta... poi mi voltai di nuovo verso la chiesa... non potevo vederla ma la percepivo con assoluta chiarezza la desolazione e l’abbandono...
“L’uomo con cui abbiamo parlato dovrebbe essere ancora lì, non trovi? Dovrebbe esserci... ammesso che il nostro amico...” soggiunsi accennando al contadino “Ammesso che non abbia ragione!”
Sospirai... sarei voluta tornare nella chiesa, sarei voluta entrare ed accertarmi del suo stato... mi chiesi cosa ne avrebbe pensato Guisgard...

Guisgard 07-07-2012 01.35.43

Il re Acerno ascoltò con attenzione ogni parola di Altea, sempre tenendo gli occhi chiusi e la testa appoggiata all'albero.
“Comincio a credere” disse “che forse quel regno di cui mi parlate abbia risolto alla grande uno dei mali peggiori che ci affliggono. Si, perchè le pene d'amore sono quanto di peggio possa esistere... ed io posso ben dirlo...” mormorò quasi sovrappensiero “... talvolta ho l'istinto di strapparmi via il cuore per estirpare il pensiero di quella donna da me... ma forse non servirebbe a nulla...” restò qualche istante in silenzio, lasciando che il vento gli accarezzasse il volto “... raccontatemi di quel regno di cui accennavate... di quel regno che ha bandito l'amore... raccontatemi tutto... voglio sapere perchè laggiù odiano tanto quel sentimento... perchè se davvero esiste un modo per allontanare l'amore, allora voglio conoscerlo...”

Guisgard 07-07-2012 01.41.06

I soldati fissarono la selva, ma non videro nulla.
“Forse ti sarai confuso...” disse uno di quelli a Cavaliere25 “... forse ti sei lasciato suggestionare... cerca di essere più vigile e suona il corno solo in caso di allarme, mi raccomando.” E andarono via.
Dopo un po', però, di nuovo Cavaliere25 vide qualcosa muoversi nella selva.
Stavolta era più vicino ed appariva anche più grande.
Come una grossa macchia di indefinibili fattezze che sembrava muoversi verso la città.

Guisgard 07-07-2012 01.46.36

Parsifal, senza alcun timore, decise di seguire quella sagoma che si muoveva nel buio della grotta.
Gli occhi del cavaliere si erano abituati all'oscurità e riuscì a seguire i movimenti di quella misteriosa figura.
E la vide, così, svanire tra le rocce.
Poi si accorse che nel punto in cui la sagoma era sparita, una piccola apertura si apriva in quella superficie rocciosa.
Si trattava di uno stretto cunicolo, nel quale Parsifal sentì delle strane voci accompagnate dall'eco di una risata.


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