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Sorrisi appena a quel gesto, quel cenno di assenso.
Poi cercammo il posto migliore per osservare. A quelle parole del capocomico alzai gli occhi su Icarius, sorpresi e preoccupati. Di che diavolo stavano parlano? Una cosa era certa, dovevamo saperne di più. |
Non capivo perché quegli uomini fossero così ostinatamente ciechi e non volevano accettare la verità.
Cercai di lasciar perdere, forse avevo sentito male per davvero. Per sicurezza però tenni il pugnale ancora più vicino. Il secondo rumore non tardò ad arrivare, come una palla rimbalzante, proprio sulle scale che avevamo appena percorso. - E questo come lo spieghi allora?- interrogai Dension che continuava a ignorare l'evidenza. - Dension qui c'è qualcosa di strano, dovremmo andarcene.- |
La gente continuava a correre, avanti e indietro. Quando seguimmo gli indigeni, scoprimmo che molti di loro erano atati uccisi e lo scenario era ancora piu` inquietante.
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Icarius, a quelle parole del capocomico apparve inquieto e turbato.
Poi si udirono altre voci dall'interno e lui fece cenno a Clio di ascoltare ancora. “Ora basta.” Disse il capocomico ai suoi. “Su, torniamo a lavorare. Ma prima voglio liberarmi di quei due seccatori. Voi tornate alle prove, a loro ci penso io.” “Sembra voglia affrontarci...” Icarius piano a Clio. |
“Si, la ragazza ha ragione, capitano...” disse Folk “... non che io abbia paura, chiaro... ma non mi va di che corriate voi rischi, con la vostra amica...”
“Già, immagino...” fissandolo sarcastico Dension “... io vado a controllare e se voi due avete paura allora aspettatemi sul ponte...” e puntò la torcia al plasma verso l'oscurità, per poi cominciare ad avanzare. “E se fosse una nave fantasma?” Mormorò Folk. “Ho letto e sentito strane storie in giro...” “Devi temere i vivi, non i morti.” Disse Dension, continuando ad avanzare. |
Elv e Gwen raggiunsero la spiaggia e videro la terribile scena.
Ed uno dei negrieri strappò dalle braccia di sua madre proprio il piccolo che Gwen aveva guarito dal veleno. |
Strinsi la mano di Icarius nel vederlo così turbato.
Ma io trattenni una risata a quelle parole del Capocomico, e mi voltai verso Icarius, lanciandogli uno sguardo d'intesa. "Dici che ha intenzione di farlo con le buone o con le cattive?" pianissimo, con un sorrisetto irriverente "Meglio così, magari scopriremo qualcosa in più..". Poi scossi la testa, osservando la tenda. "Ad ogni modo, troverà pane per i suoi denti, non credi?" facendo l'occhiolino ad Icarius "Torniamo dov'eravamo prima così ci troverà ad aspettarlo?". |
Non mi andava di restare da sola con Folk, tanto più senza la luce.
- Aspetta- raggiungo Dension, - se c'è un fantasma voglio vederlo... Altrimenti che avventura sarebbe?- gli sorrido scacciando per un po' la paura. |
“E se invece” disse Icarius a Clio “lo aspettassimo qui? Affrontandolo di petto? Perchè nasconderci? Dopotutto è lui che sembra avere chissà quali segreti. Ed il suo modo di fare a me piace poco. Che ne pensi?”
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“Grandi Amori e fantasmi...” disse divertito Dension a Dacey “... tu hai letto troppi libri.” Ridendo, ma forse per mascherare l'inquietudine.
Avanzarono allora nel buio corridoio, fino a trovare una porta. Dension la aprì ed illuminò la stanza. Era vuota, colma solo di cianfrusaglie. Ma su una mensola Dacey vide qualcosa. Era una palla da bambino. |
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