![]() |
L'uomo ci disse che i negrieri erano venuti sull'isola per rapire donne e bambini e venderli come schiavi.
Elv mi guardo` preoccupato; possibile che al primo spiraglio di felicita` si dovesse scatenare l'inferno? |
Era agile nei movimenti........mi stava accanto evitando che i rami mi ferissero il volto....ed io ebbi la sensazione che volesse che non mi ferissero l'anima.......quando arrivammo al centro del cuore della foresta....lo vidi raggiungere...dei piccoli massi di roccia.....e aiutata da lui....mi sedetti ....e potei godere di quell'incanto che si chiamava acqua.......e sì...poco sotto c'era un piccolo lago...su cui si specchiavano tutti gli alberi.....sembrava la testa di una fanciulla i cui alberi facevano da corona..........ascoltai la leggenda......e prima di rispondere...risi....mandando indietro la testa...facendo rotolare il cappellino......." Perdonami Tyssin.........non ho riso per la leggenda.......perche' devo svelarti un segreto..........Io sono una strega........vedi '...questo e' il mio regno.......te lo avevo detto ,ma tu non mi hai creduto........pensi che io debba avere paura di te ....... si ho paura di te....ma non perchè tu possa fare l' amore con me.....l'atto fisico non porta a nulla, rimane fine a se stesso.......mi spaventa il fatto che io possa innamorarmi di te .......mi spaventano le bugie........perchè......vedi questa meravigliosa bellezza ?.......rimane per sempre...e' come l' Amore non muore mai.....anche se la vedi con occhi diversi...anche se ora soffri...se ora ridi...rimane sempre dentro di te.........ecco cosa mi spaventa Tyssin.........mi spaventa l' Amore....ed essendo una strega.....ne conosco le conseguenze...."...............rimasi a contemplare quel lago........dove la luce incominciava a morire..........
|
Arrivati all' astroporto notai gran fermento e lavoro, forse stavano lavorando per quella misteriosa nave...chissà se fosse vero era maledetta, non era certo di buon auspicio..era tutto strano. Ma pensai doveva essere potente o nascondere un mistero poichè ci voleva una nave del genere per combattere contro la Divina Misericordia..sospirai...stavo facendo qualcosa non avrei mai immaginato di compiere nella mia vita. E se lui non era interessato a me? Almeno lo avrei salvato..ad un tratto mi immaginai come quegli innamorati sul patibolo pronti a morire e non pentirsi in nome del loro Amore, anche se fosse stato unilaterale.
Un uomo indicò la sede dell' Ammiragliato dove stava Capitan Nero, era un castello maestoso che dominava l'astroporto su una altura..."Come si arriva laggiù? Qualcuno può accompagnarci da Capitan Nero e presentarci davanti a lui? Siamo interessati a imbarcarci sulla nave contro la Divina Misericordia" e sorrisi all' uomo sventolando un ventaglio per il caldo con fare sensuale vicino la scollatura...una cosa dovevo ringraziare a mia madre..avermi dato certe ottime doti...e sapere che certi uomini ci cascavano come allocchi. Ovviamente, lo spacco laterale del vestito era ben coperto..o almeno dove tenevo la giarettiera con la pistola ma avrei avuto pure una risposta se fossi stata armata...non si andava in giro rischiando di incontrare quel lestofante di Capitan Falco...e seguii l' uomo con Munain. |
Icarius e Clio raggiunsero la piazzetta, dove gli attori procedevano con le loro prove.
Ma appena il capocomico li vide, lo stesso omone che aveva richiamato il giullare, fece interrompere il tutto e richiamò tutti gli attori nella tenda. “Mi sembra chiaro” disse Icarius a Clio “che quel tipo non ci sopporta... e mi chiedo il perchè...” |
Tutti gli indigeni corsero armati verso la spiaggia e subito Elv fece cenno a Gwen di andare con loro.
E quando i due li raggiunsero videro un triste spettacolo. I negrieri che sparavano sugli indigeni impauriti, per portar via loro donne e bambini. Era una scena terribile e sanguinaria. Persino le acque del mare che finivano spumose a riva si tinsero di rosso. |
Il corridoio subito dopo le scale, che si apriva nel cuore della nave, appariva buio e freddo.
Insolitamente freddo. Tanto che Folk accese una torcia al plasma. Ma quell'alone riuscì solo a stento a squarciare quel buio, generando invece sinistri e cupi giochi di chiaroscuro. E poi quel silenzio. Lungo, profondo, avvolgente ed avvilente. Un silenzio rotto solo dal rumore delle onde contro lo scafo della nave e dagli scricchiolii che echeggiavano vaghi e lontani. E ad un tratto quella risata. Improvvisa ed inquietante. Era la voce di un bambino. “Era un bambino...” disse Folk “... un bambino qui sotto? Cos'avrà da ridere?” “Non credo fosse un bambino...” fece Dension, per poi fissare Dacey “... magari era solo un rumore dello scafo...” |
A quella scena restai interdetta.
Ma come si permetteva di agire in quel modo? Non appena ci vide se ne andò. Mi voltai verso Icarius vagamente accigliata e sbuffai. "Sì, credo proprio tu abbia ragione.." sospirai "Ho idea che non amino chi si intromette nei loro affari.. l'unica cosa da fare, forse, è spiarli stando molto attenti a non farsi riconoscere..." alzai lo sguardo su Icarius "Niente che non abbia già fatto.." con un sorriso che voleva essere rassicurante "E se sono ancora viva significa che i gerarchi di Maruania non mi hanno mai scoperto.." strizzando l'occhio a Icarius per poi sorridere di nuovo. "Vieni.." prendendolo per mano "Cerchiamo un posto in cui osservare senza essere visti.. certo se avessimo potuto mascherarci in qualche modo sarebbe stato il massimo.." alzai le spalle "Ma tant'è.. andiamo?". |
Un racconto del terrore non avrebbe mai reso abbastanza le sensazioni che stavo vivendo in quel momento.
Lottai con il desiderio di tenere la mano a Dension e la sostituii con la gelida lama del mio pugnale. Gelida ma non quanto l'atmosfera della nave. La torcia illuminava male,con una luce pallida e spettrale che non aiutava certo a migliorare la situazione. La risata poi fu il culmine dell'aura inquietante della nave. Mi trattenni dall'urlar e guardai Dension. - Certo che é un bambino, conosco bene la risata di un bambino- dico con la voce impastata. |
Icarius annuì a Clio e i due raggiunsero la parte posteriore della tenda.
Lui si fidava di lei, poiché ne conosceva l'identità segreta e sapeva che aveva tenuto sempre testa alle milizie di Maruania. Si nascosero dietro il telone e subito udirono delle voci dall'interno. “Non voglio” disse il capocomico “che ci spiino.” “Perchè mai?” Uno degli artisti. “Perchè non voglio il loro sangue sulla coscienza!” Rispose l'omone. |
“Un bambino” disse Dension a Dacey “su una nave in mezzo al mare? Da solo poi? E' solo suggestione.”
“Si, vero...” annuì Folk, forse più per convincere se stesso. Ma proprio in quel momento, dall'oscurità, si udì dell'altro. Un rumore stavolta. Il rumore di una palla che rimbalzava. “Questo non è un rumore dello scafo, capitano...” mormorò Folk. “L'eco rende tutto distorto.” Fece Dension. |
Tutti gli orari sono GMT +2. Adesso sono le 17.21.10. |
Powered by vBulletin versione 3.8.11
Copyright ©2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Copyright © 1998 - 2015 Massimiliano Tenerelli