Camelot, la patria della cavalleria

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Guisgard 04-07-2012 02.52.52

L'uomo si voltò a fissare Talia e restò a guardarla per alcuni lunghi istanti.
“Si, ho avuto l'ordine di costruire questa chiesa proprio da Capomazda.” Disse, rompendo il suo silenzio. “E se avete citato la capitale, milady, allora ben comprenderete l'origine della mia ispirazione.”
“Ma non sono soggetti da vedersi in una chiesa.” Intervenne Guisgard. “Anzi, non hanno alcun senso per nessun luogo.”
“Lo credete davvero, cavaliere?” Fissandolo l'uomo. “Eppure io ci leggo chiaramente un messaggio in tutte queste immagini.”
“E quale sarebbe?” Domandò Guisgard.
“Mi hanno chiesto di descrivere qualcosa di assoluto, capace di trasmettere angoscia, paura, smarrimento, malinconia e solitudine.” Rispose l'uomo.
“E tutto ciò è rappresentato in questi dipinti e in questi mosaici?” Sempre più stupito Guisgard.
“Si, cavaliere.”
“Ma cosa vi hanno chiesto di rappresentare, dunque?” Confuso il cavaliere. “Il dolore? La follia? La morte?”
“Si, qualcosa di simile, cavaliere...” mormorò l'uomo “... mi è stato chiesto di descrivere la Gioia dei Taddei...”
A quel punto, aprì una piccola botola e si apprestò a scendere nei sotterranei della chiesa.
“Perdonatemi, ma non ho molto tempo” disse “e devo dipingere gli affreschi nella cripta.”

Guisgard 04-07-2012 03.10.24

“Milady...” disse la donna anziana ad Altea “... purtroppo il piccolo principino sembra caduto in un sonno senza fine, per la disperazione dei suoi genitori... e lady Armelia soffre incredibilmente... ogni giorno si reca nella cappella per chiedere la Grazia alla Vergine Maria... e tutta la città prega per il piccolo principe...”
“Purtroppo noi non siamo medici.” Fece Fyellon.
In quel momento lady Armelia e le sue dame si avvicinarono.
“Chi siete voi?” Chiese la moglie del re ad Altea e a Fyellon. “Siete forse altri sedicenti guaritori giunti qui per salvare il mio bambino?”
Era bellissima.
Lunghi capelli scendevano come pendagli d'ebano sulle delicate spalle, mentre due occhi chiarissimi e trasparenti brillavano in un viso simile all'alabastro più puro.
http://www.allposters.com/IMAGES/MMPH/167412.jpg

Altea 04-07-2012 14.17.22

"Nessuno era riuscito a salvare il piccolo principe, ma come era possibile che un morso di un serpente causasse un sonno perenne? Sembrava quasi una magia!" pensai quando si avvicino proprio lady Armelia e finalmente potei vederla in volto.
Era una dama meravigliosa, dai lineamenti aggraziati ed eterei come il suo portamento, e capivo la sua arrabbiatura.."Milady, i miei omaggi, non preoccupatevi noi non siamo guaritori o santoni, siamo gente normale e abbiamo saputo delle condizioni di vostro figlio, credetemi se ci fosse qualcosa che potessimo fare per guarirlo io e il cavaliere qui presente saremmo a vostra disposizione. E scusate l'intromissione in questo maniero, ma non siamo di questa città e siamo capitati qui per caso" guardai Fyellon preoccupata, sperando non ci volessero rinchiudere in qualche prigione.

Talia 04-07-2012 15.00.23

"La Gioia!" esclamai, senza riuscire a trattenermi, mentre la mia mano si stringeva sempre più convulsamente intorno a quella di Guisgard "E' questo, dunque, che rappresenta quel ritratto? La Gioia? Ed è questo che celebra questa chiesa?"
Esitai...ero agitata ed eccitata allo stesso tempo... una parte di me si sentiva come sull'orlo di un precipizio senza fondo, mentre l'altra parte si sentiva quasi su una soglia... apprendere sarebbe stato come attraversare quella soglia, attraversarla sarebbe stato come saltare nel vuoto...
In quel momento sentii l'inconfondibile rumore di una botola che si apriva, poi quelle parole...

Citazione:

Originalmente inviato da Guisgard (Messaggio 47622)
“Perdonatemi, ma non ho molto tempo” disse “e devo dipingere gli affreschi nella cripta.”

"Aspettate!" esclamai d'istinto, tendendo una mano come a volerlo trattenere "Aspettate, vi prego... parlatemi della Gioia dei Taddei... vi prego... cos'è la Gioia? Perché perseguita gli Arciduchi?"
Un attimo di silenzio... poi le parole della duchessa tornarono ad attraversare la mia mente...
"Cosa dice la profezia?" soggiunsi lentamente.

cavaliere25 04-07-2012 15.29.34

fini di mangiare e mi alzai da tavola e mi diressi verso la torre mi girai verso i miei amici e dissi ci vediamo ragazzi e usci dalla mensa

elisabeth 04-07-2012 22.35.34

Scesi da Cavallo...i tronchi erano sempre li' a fare da ponte, e il sielnzio era sempre quello...assoluto..." Non preoccupatevi Vivian, e' un posto assai strano , ma non dovete temere e adesso scendete da cavallo e passiamo a piedi in modo da guidare i cavalli senza che si facciano del male "....una volta dall'altra parte del fossato, entrai nel monastero...c'era odore di legna appena spenta....." Monaco.....Monaco, sono tornata...sono Elisabeth......dove siete.."......la mia voce produce l'eco e le mie parole mi rimbalzzavano addosso come un muro di gomma......rimasi ferma....con le briglie del cavallo in mano....ne' io ne' lui repsiravamo, dovevamo ascolare....il sielnzio...sino a quando una porta si apri' e si richiuse con un tonfo ....." Reas...Reas..potete rispondermi ?.."..corsi dentro la stanza dove fummo accolti la prima volta.......c'era della cenere nel camino e un uomo seduto di spalle..."...Chi siete voi ?"....

Parsifal25 05-07-2012 01.06.22

"Fortuna che avevo questo pugnale con me......" dissi. "Mi hai salvato"......

Una volta libero camminaì verso l'uscita, ma per mia sfortuna......l'ingresso era stato bloccato. Vi era una pietra di granito che chiudeva la via, forse....avreì potuto spostarla.......

Improvvisamente udì delle voci provenire da fuori, mi avvicinaì alla pietra per ascoltare chi ci fosse, da ciò che potevo dedurre.....credo che si trattasse di qualche sgherro di quel traditore di Heyto.

Cercavo la soluzione......e giunse.....salvo che dovevo testarne la fattibilità. Bisognava effettuare una ispezione della caverna.

Guisgard 05-07-2012 01.34.38

Lady Armelia era bellissima.
Di una bellezza quasi incantata nella sua perfezione.
In lei ogni cosa appariva armoniosa, eccetto lo sguardo, che invece sembrava essersi spento o almeno offuscato da un velo di impenetrabile dolore.
Con un gesto delicato ed aggraziato scostò lievemente il velo del volto e fissò Altea e Fyellon.
“Forse potete pregare insieme a me, amici miei.” Disse lei. “Le preghiere non hanno sangue blu o rosso, blasone o lignaggio. Vi ringrazio per le vostre parole.”
Ma proprio in quel momento arrivò un uomo a cavallo.
Rapido entrò nel maniero e subito alcuni servi si avvicinarono per riceverlo.
Lui saltò giù dal suo cavallo e si avvicinò ad Armelia.
Altea e Fyellon subito lo riconobbero: era l'uomo che in città aveva mandato via i cavalieri che importunavano Altea.
“Come è stata la predica oggi, mia signora?” Chiese ad Armelia.
Lei non lo degnò di uno sguardo.
“Spero che la Vergine Maria” continuò l'uomo “sia meno fredda e ostile di te. Altrimenti non avrebbero senso le preghiere degli uomini.”
Lei allora lo fissò con rabbia.
Aveva gli occhi lucidi ed il pallore del suo viso era aumentato.
“Non agitarti, mia cara.” Disse l'uomo. “Tranquilla, non dovrai sopportare la mia presenza oggi. Sono diretto verso il fiume, dove mi dedicherò alla pesca.” Fissò Altea. “E non sarò da solo. Questa dama verrà con me.”
“A me è indifferente ciò che farai.” Fece lei. “Anzi, se deciderai di non tornare, io ne sarò felice.”
“Immagino, mia cara.” Fissandola lui. “Ma tornerò.” Tornò a guardare Altea. “Milady, recatevi nelle scuderie e scegliete il cavallo che più vi piace. Verrete con me al fiume.”

Guisgard 05-07-2012 01.38.51

Cavaliere25 raggiunse così la torre, dove trovò un soldato.
“Eccoti.” Disse questi. “Aspettavo che mandassero qualcuno per darmi il cambio. Detesto stare qui sopra da solo. L'unica voce che si sente è solo quella del vento e spesso conduce con essa dei versi simili a lamenti lontani. Ora vado a farmi un bagno. Mi raccomando, tieni gli occhi aperti e al minimo segnale sospetto suona questo corno.” Indicandogli un corno appoggiato al parapetto. “Buon lavoro, ragazzo.” E andò via.

Guisgard 05-07-2012 01.45.15

L'uomo si voltò e fissò Elisabeth.
Era Reas.
Appariva pallido e provato.
“Milady, vi attendevo...” disse “... ho un vago ricordo del perchè io sia qui... credo che il monaco mi abbia guarito da non so cosa... devo aver dormito per alcuni giorni e al mio risveglio mi sono ritrovato da solo in questo monastero abbandonato...”
“Da solo?” Ripeté Cristansen. “E il monaco?”
Reas allora fece segno a tutti loro di seguirlo.
Scesero così nel cortile del monastero e Reas mostrò loro una piccola croce piantata nel terreno.
“Qui giace il monaco.” Disse Reas. “Sono stato io stesso a seppellirlo. Al mio risveglio era morto... ucciso barbaramente da non so chi...”


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