Camelot, la patria della cavalleria

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-   -   Nei cieli di Evangelia (http://www.camelot-irc.org/forum/showthread.php?t=2396)

Lady Gwen 16-11-2015 18.30.16

Sorrisi incuriosita mentre lo ascoltavo.
"Benché nessuno mi abbia mai vista sotto quest'ottica" iniziai ridendo "Cosa vi fa pensare che non dovreste dirlo?" sorridendo e guardandolo.

Altea 16-11-2015 18.32.20

Sorrisi annuendo e tornai a mangiare guardando il posto vuoto di fronte a me, non glielo avrei mai detto..io non avevo nessuno ad aspettarmi a Capomazda. Oltre la governante Sibille, che era rimasta lì dopo la morte di mia madre, qualche ormai anziana parente di mia madre e mi avrebbe tartassata perchè non mi ero ancora sposata.
Forse i taddeidi mi avrebbero accolto con gioia...e soprattutto mi sarei lacerata nel ricordo di due bellissimi occhi azzurri.
Mi alzai e mi incamminai per trovare posto.

Guisgard 16-11-2015 18.33.02

Park annuì a Gaynor.
“Certo, saltiamo subito in macchina.” Disse. “E datti una mossa anche tu, con quelle tue foto.” A Zac.
I tre salirono in auto e si diressero verso il borgo.
Da dietro un pilastro, intanto, Orko li vide allontanarsi.
La macchina arrivò al centro del borgo e subito l'ex pilota indicò una taverna alla diva ed al fotografo.
“E' un localino alla buona” spiegò “ma si mangia ottimamente. Cucina genuina, vino buono ed ambiente tranquillo.”

Marwel 16-11-2015 18.36.34

Marwel sorrise. Davvero pensavano di spostare una base militare con delle firme?
"I legionari sono gli unici che possono proteggerci. Vorreste davvero allontanarli da Evangelia? Io no" disse prima di allontanarsi.

Lady Gaynor 16-11-2015 18.49.30

Il tragitto fino al locale fu breve. Mi stavo godendo la serata, sentendomi però un po' in colpa per non essere alla base a cantare per i soldati. Dopotutto, ero lì per quello. Pazienza, mi farò perdonare domani...
"In realtà sono contenta di essere arrivata..." rivolgendomi a Park "Da stamattina ho mangiato solo quella famosa brioche..."

Guisgard 16-11-2015 19.08.54

La reazione di Dacey fece scoppiare di rabbia quell'uomo.
“Sta zitta, stupida...” disse spingendola e facendola tornare a sedere “... chi credi di essere? Solo perchè siete belle voi donne pensate di poter trattare gli altri in malo modo?”
“Andatevene e smettete di molestarla!” Fece Leones.
“Chiudi il becco tu, tacchino!” Ringhiò l'uomo.
“Ehi, voi...” avvicinandosi il taverniere “... dove credete di essere? Pagate ed uscite.”
“Prima questa stupida deve chiedermi scusa!” Urlò l'uomo, indicando Dacey.
Proprio in quel momento Gaynor, Park e Zac entrarono nella taverna e subito si ritrovarono davanti a quella scena poco piacevole.

Guisgard 16-11-2015 19.09.12

“Beh, perchè ci lega un rapporto di lavoro” disse Fermer a Gwen “e forse non è opportuno che il medico rivolga tali complimenti alla sua infermiera.” Fissandola. “Non credete?”

Guisgard 16-11-2015 19.09.35

Altea si alzò e tornò nel vagone passeggeri, dove trovò posto accanto a due uomini dal rispettoso aspetto.
Rodian la seguì, ma trovò posto un po' più indietro.
I due uomini vicino a lei erano presi dalla lettura di alcuni giornali.
“Bah, questa guerra chissà quando finirà...” disse il primo.
“Finchè è al fronte” fece il secondo “per me può durare anche un secolo.”
“Ma non sarà sempre così.” Il primo uomo. “Canabias ha invaso un altro piccolo ducato... quello di Cherval. E non credo si fermerà qui. Con la scusa di voler imporre il suo governo di libertà sta invadendo gli staterelli più piccoli.”
“Questo perchè i popoli di tali staterelli” osservò il secondo uomo “sono inclini ad accettare tale regime. Molti stolti infatti non capiscono che la bandiera con la scure ed il martello è nemica assoluta della verità e della libertà.”
“Già, colpa dei partigiani...” annuì il primo “... non sono guerrieri, ma solo contadini ed operai che abbracciano le armi per ribellarsi ai loro governi ed aprire le porte dei loro paesi ai carri di Canabias. Sono traditori.”

Guisgard 16-11-2015 19.10.00

“Aspettate...” disse Agian, per poi seguire Marwel “... proteggerci da cosa? Chi sono secondo voi i giusti? Chi i buoni e chi invece i cattivi? Credete a ciò che dicono i legionari? O i burocrati imperiali? E' solo propaganda. La gente qui è resa schiava dei privilegi di chierici e di nobili. Per loro combattono i legionari. Qui si muore, mentre nelle ricche città del paese continua la normale e frivola vita di tutti i giorni. Aprite gli occhi e ragionate con la vostra testa, non con quella degli altri.” La fissò. “Ora rammento chi siete... voi vi occupate dell'orfanotrofio... si, ora ricordo... e così voi pensate al futuro dei bambini? Facendoli crescere qui? Riuscite a dormire serena, sapendo che in qualsiasi momento può avvenire un bombardamento? Che razza di donna siete? Così li proteggete? Qui i bambini muoiono, mentre a Canabias vivono e crescono sani e forti. Con valori veri.”

Guisgard 16-11-2015 19.10.17

Clio lasciò il locale e uscì fuori nel cortile, diretta al suo alloggio.
E mentre camminava udì qualcosa.
Una strana melodia, bassa e malinconica.
Era il suono di un'armonica.
Proveniva da un angolo buio del cortile.

Dacey Starklan 16-11-2015 19.16.08

Tremante di rabbia lo guardai carica di disgusto, come osava quello zotico rivolgersi così a me?

<< Non mi scuserò mai. Siete un uomo rozzo, prepotente e non avete alcun diritto voi di parlarmi così. Li avete sentiti, pagate e andatevene...>>

Stavo per perdere il controllo e lasciare da parte ogni educazione ricevuta fin da bambina, tutto a causa di quell'uomo ma non mi lasciai abbattere.

Rimasi dritta in piedi sostenendo le mie parole supportata dagli altri.

Mi accorsi che la taverna aveva nuovi avventori e mi dispiacque molto che dovettero assistere a tutto quello.

Clio 16-11-2015 19.18.43

Quel giorno era stato a dir poco infinito, e camminare da sola non era poi così male.
Chissà cosa ci avrebbe riservato il giorno seguente.
D'un tratto udii una strana musica, malinconica ma dolce.
Un'armonica probabilmente.
Doveva provenire dal cortile, e senza quasi accorgermene mi ritrovai a seguire quella musica.

Lady Gwen 16-11-2015 19.22.08

Lo guardai per qualche istante.
"Sí, probabilmente avete ragione" dissi, sorridendo appena, per poi distogliere lo sguardo e guardare il cielo e le poche stelle che si intravedevano, non potendo non pensare al suo dito sulle mie labbra e al suo sussurro nel mio orecchio.
Evidentemente mi sbagliavo.
Mi sbagliavo pensando che potesse vagamente essere interessato a me, nonostante il modo in cui si comportava.
Probabilmente bastavano davvero un bel vestito, le luci basse e un po' di musica, ma finiti quelli tutto tornava normale, un po' come Cenerentola e sentivo un dolore al centro del petto, un dolore pressante, che ti impedisce anche di respirare.
Mi era sempre stato detto di non far coincidere lavoro e vita privata e ci ero sempre riuscita, ma non stavolta. Stavolta avevo fallito e mi ero fatta del male.
Ma ció che era anche peggio era il ritrattare tutto ció che succedeva, ogni comportamento, pensare di poter sfornare complimenti in ogni momento e poi fare come se nulla fosse, era questo che faceva male, psicologicamente e fisicamente.
Avrei voluto piangere in quel momento, sfogarmi, ma mi imposi di non farlo, con tutto l'orgoglio che mi contraddistingueva.
"Suppongo" iniziai, con voce ferma e sempre senza guardarlo "Che riteniate oltremodo controproducente, oltre che dire alla propria infermiera che é terribilmente provocante, avvicinarsi a lei, al suo viso, sentire il profumo della sua pelle, dei suoi capelli, o sfiorarle delicatamente le labbra, a lungo, durante una cena, sempre per quel rapporto di lavoro di cui parlavate prima, dico bene?"
Parlavo con un tono né irato né ferito, come lo ero invece io, bensí calmo, fermo e tranquillo e con la stessa calma e tranquillitá negli occhi mi voltai a guardarlo.

Marwel 16-11-2015 19.27.41

Marwel si fermò di colpo e si voltò a guardare l'uomo che le vomitava addosso quelle parole, con la presunzione di sapere tutto di lei e di quello che faceva per i suoi bambini.
"Statemi a sentire! Credete davvero che io dorma sonni tranquilli o che non pensi a quelle povere creature che altri hanno abbandonato e che io ho avuto il coraggio di prendere con me? Pensate davvero il loro futuro o il mio non sia nei miei interessi? Bene! Se lo pensate, non potete far altro che continuare per la vostra strada e seguire i vostri ideali, poichè io i miei li ho scelti tempo fa. Non abbandonerò Evangelia" disse con rabbia.

Altea 16-11-2015 21.07.58

Trovai posto e Rodian più avanti, ripresi il libro e stavo iniziando a leggere quando udii le voci di due uomini..li guardai, dall' aspetto dovevano essere della alta società e trasalii quando udii Cherval. Quindi la notizia si era diffusa, ma noi non avevamo accettato di soggiogarci..o forse vi era qualcosa io non sapessi? Ma alla ultima frase rimasi più sgomenta..i partigiani, ovvero operai e contadini a parer loro facevano entrare le truppe di Canabias?
Quindi prima avevo vissuto a una messa in scena o cosa? Effettivamente tutto fu assurdo, troppo veloce e non vidi nemmeno se vi fosse quel posto di blocco...e poi Rodian salvo e tranquillo. Ad un tratto ebbi un dubbio...e se mi avesse usato come modo per passare innosservato e quindi raggiungere Evangelia senza intoppi?Ma per quale motivo? Avrei dovuto seguirlo, sapere la verità ma Capomazda mi aspettava..ma se i miei dubbi erano fondati lo avrei ucciso io stessa.
Sorrisi agli uomini e mi insinuai nella conversazione.."Scusate, purtroppo non ho potuto non ascoltare i vostri discorsi e vi sono state delle cose che mi hanno messo perplessità in testa. Io sono proprio di Cherval e credetemi, so per certa i Duca non hanno voluto soggiogarsi a Canabias, hanno subito una invasione e nessuno è venuto in loro soccorso e del popolo..dimenticati da tutti. Voi avete altre notizie? Sapete se i regnanti del Ducato sono tutti morti o si sa se qualcuno è vivo?" dissi rabbuiandomi e sospirando "Ma voi siete certi i partigiani sono dalla parte di Canabias, avete presente la ultima tappa dove si era fermato il Meridian, io sono salita laggiù e ho udito dei partigiani che anzi erano impauriti da Canabias, che a loro dire avevano messo un posto di blocco presso la stazione..è un pò strano visto ci avrebbero attaccati non pensate?" li guardai perplessa.
Era molto importante tutto questo, dovevo sapere se i miei sospetti su Rodian fossero veri..o potevo pure sbagliarmi.."Scusate magari sono invadente, ma il treno per quanto si fermerà ad Evangelia?".

Lady Gaynor 16-11-2015 22.01.50

Appena entrati nella taverna, assistemmo ad una scena davvero pietosa. Un uomo che inveiva senza ritegno contro una giovane e bella ragazza, e che aveva tutta l'aria di non volerla smettere. Avevo assistito a tante scene simili durante la mia gavetta di cantante, e sapevo che poteva finire in modo molto spiacevole. Senza pensarci su due volte, intervenni rivolgendomi a quel brutto ceffo.
"Hey, voi, nessuno vi ha mai insegnato le buone maniere? Sapete che a trattare così una donna si finisce sempre male? Guardatevi in giro... siamo tutti pronti a difendere questa ragazza, credo vi convenga pagare e andare via come dice l'oste, la lotta sarebbe oltremodo impari per voi... Anzi, andate via subito, senza aggiungere altro, il conto ve lo pago io..."

Guisgard 17-11-2015 16.02.54

La reazione di Dacey, poi l'arrivo nella taverna di Gaynor, Park e Zac.
“Io non accetto ordini da una donna.” Disse l'uomo alla diva.
“Forse dovreste imparare l'educazione.” Intervenne Park. “Soprattutto quando vi rivolgete ad una donna.”
“Zitto tu, barbagianni!” Esclamò l'uomo sempre più adirato.
“Allora sarà il caso che sia io ad insegnarti l'educazione.” Avvicinandosi l'ex pilota collaudatore a quello.
“Non aspetto altro...” l'uomo.
“Non voglio beghe nella mia taverna.” Disse il taverniere. “Andatevene.” All'uomo.
In quell'istante entrò qualcun altro nella taverna.

Dacey Starklan 17-11-2015 16.07.55

Con uno sguardo ringraziai tutti quelli che erano intervenuti a mio favore, anche i tre nuovi avventori sconosciuti. Davvero quell'uomo sembrava avere la testa bacata e non volerla capire, anzi continuava a urlare e a provocare.

"Mio padre lo avrebbe subito messo al suo posto" pensai cin malinconia, mentre l'immagine di entrambi i miei genitori passava nella mia mente. E la mancanza di loro si fece sentire.

Ad un certo punto la discussione si fece tale che temetti che si arrivasse alle mani ma fummo tutti interrotti dalla porta, che nuovamente si aprì per fare entrare qualcuno.

Guisgard 17-11-2015 16.09.06

Era un'umida e silenziosa sera di Novembre.
La foschia avvolgeva ogni cosa, lasciando intorno al forte un senso di malinconico candore.
Tutto il deserto, sterminato e selvaggio, pareva assopirsi e solo quella lenta melodia sembrava percorrerne i misteri.
Clio udì quella musica e cominciò a seguirla.
E raggiunse così una misteriosa e solitaria figura tra le ombre e la foschia.
Qualcuno che a pochi passi da lei suonava l'armonica.
Ad intervalli regolari le luci delle torri di sorveglianza, girando per il forte, passavano, per un attimo, ad illuminare quell'angolo della base.
Ed allora lei lo vide.
Colui che suonava.
Era Icarius.

Clio 17-11-2015 16.22.23

Quella sera malinconica e spettrale mi appariva magica e misteriosa.
Camminavo, immersa nei miei pensieri, seguendo senza motivo quella musica mai udita prima.
Essa mi condusse in un angolo nel forte, dove compresi che quella melodia era opera di una figura nascosta nella penombra.
E quando le luci di sorveglianza la illuminano per un istante lo riconobbi.
Era Icarius.
Sospirai, chissà cosa si portava dentro quel ragazzo, cosa guidava i suoi atteggiamenti aggressivi, lamentosi che proprio non capivo.
Ma non potevo capire, io avevo sempre sognato quella vita, avevo persino falsificato il permesso dei miei genitori, per non dover aspettare i diciotto anni per arruolarmi. Ne avevo sedici allora, pensai con un sorriso leggero.
Potevo andarmene in qualunque momento, ma non l'avrei mai fatto.
Avrei lasciato la legione insieme a questa terra, quando sarebbe giunta l'ora del mio ultimo volo.
Era una vita che andava scelta, ma a quanto avevo capito per lui non era stato così.
Povero ragazzo..
Dapprima pensai di andare da lui, ma era evidente che non mi poteva soffrire, quindi avrei solo turbato quel momento di calma che si era ritagliato.
Ed era un peccato.
Così, restai nell'ombra, trattenendomi ancora un momento ad ascoltare quella musica che custodiva così bene quelle emozioni.

Guisgard 17-11-2015 16.27.55

I due uomini annuirono ad Altea.
“Cherval non ha avuto neanche la possibilità di difendersi.” Disse uno dei due. “Troppo impari lo scontro. La forza bellica di Canabias ha schiacciato il piccolo ducato. Ed ora il partito rosso, che governa Canabias, non fa trapelare alcuna notizia. Ma con ogni probabilità la popolazione sarà stata uccisa o deportata nei campi di lavoro della steppa.”
“Quanto ai partigiani” fece l'altro uomo “si definiscono eroi e combattenti, ma in realtà sono solo degli assassini. E sono dalla parte dei rossi. Sapete qual'è il loro infimo grido di battaglia? Se vedete un puntino nero, dicono a gran voce, sparate a vista e non sbaglierete. Infatti si tratta di un prete o di un nobile.” Scuotendo il capo.
“Giungeremo ad Evangelia tra alcune ore.” Mormorò il primo che aveva parlato.
http://www.viaggietentazioni.it/foto...070430_ssh.jpg

Guisgard 17-11-2015 16.30.49

Fermer guardò Gwen e arrestò il passo.
Con una mano prese il braccio di lei, facendo fermare anche la ragazza ed obbligandola quasi a fissare i suoi occhi.
La penombra dominava ovunque nel forte, squarciata solo dal movimento regolare delle luci che giravano tra le torri e le mura.
Quasi a rappresentare i fugaci istanti di quella sera.
“Avete ragione...” disse “... sono stato sciocco ed indelicato... non dovevo dirvi quelle cose, né prendermi il diritto di sfiorarvi... perdonatemi se ciò vi ha infastidito, Gwen...”

Altea 17-11-2015 16.41.19

A quelle parole sbiancai...di Cherval non si sapeva nulla, come avrei fatto per riaverla indietro.
Udii le parole degli uomini perplessa.."Appunto..sono la duchessa Altea de Bastian" abbassai il tono di voce "E mio nonno, il Duca Mandus ha fatto in modo io e mie sorelle partissimo, durante un attacco l' aereo fu colpito e mie sorelle sono perite ma io non ho mai visto l' aereo, ho perso i sensi. E prima fui fatta prigioniera dei partigiani...dissi al capo ero la duchessa di Cherval, lui mi guardava in modo strano e mi lasciò andare...non lo trovate strano?" non capivo più dove fosse il vero, e nemmeno dove andare a questo punto.

Lady Gwen 17-11-2015 16.41.40

Sentii la sua mano sul mio braccio, che mi fece voltare, quasi obbligandomi a fissarlo.
Vagai con lo sguardo, passando la mano sui gradi in bella mostra sulla divisa e sorrisi leggermente, scuotendo la testa.
"Non fate che fraintendermi..." sempre con un leggero sorriso, alzando poi lo sguardo su di lui "Non mi avete infastidita, anzi tutt'altro, é proprio questo il problema... É il vostri ritrattare continuo, che mi ferisce. Sentirmi dire quelle cose, magari in un momento particolare, con una bella musica, e poi il vostro far finta di niente, come se voi non aveste mai detto o fatto quelle cose, questo ferisce. Vi chiedo solo che prendiate una posizione, che decidiate cosa fare e da che parte stare, solo questo..." dissi a bassa voce e parlando con una tale sinceritá, una sinceritá anche nello sguardo di cui anche io mi sorpresi.

Lady Gaynor 17-11-2015 16.53.49

Le mie parole non avevano sortito alcun effetto su quel lercio individuo. Quando Park intervenne, fu chiaro che sarebbe seguita una scazzottata, e io non volevo che il mio amico si trovasse in una simile situazione. Intervenni nuovamente, questa volta cambiando atteggiamento. Appoggiai una mano sul braccio dell'uomo e gli dissi: "Mi dispiace di aver alzato la voce... chiedo scusa io, ma vi prego, finiamola qui... non è un ordine, ve lo sto chiedendo..."

Guisgard 17-11-2015 16.57.58

La porta della taverna e qualcuno entrò.
“Ehi, voi...” disse Guisgard all'uomo che sbraitava “... andatevene. Su, tornate da vostra moglie.”
“Invece io qui resterò!” Esclamò l'uomo.
“Andatevene, datemi retta.” Fissandolo il militare.
“Ah, si?”
“Già, è tardi.” Annuì Guisgard.
“Ah, si?” Ancora l'uomo.
“Ah, si, ah, si!” Esclamò il militare. “Andate al diavolo!”
“Forse dovrei rompervi il naso, sapete?” Minacciò l'uomo. “Non mi va proprio a genio il vostro naso.”
“Il mio naso?” Ripetè Guisgard. “Cosa volete dal mio naso? Ci sono affezionato, sapete? Così com'è. Ora prendete il vostro cappello e andatevene, altrimenti vi butterò io fuori a calci.”
Il taverniere aprì la porta e lo invitò a seguire l'invito di Guisgard.
L'uomo prese il suo cappello, sputò in terra ed uscì brontolando.
Tutto ciò davanti a Dacey, a Gaynor e a tutti gli altri.

Guisgard 17-11-2015 17.03.01

La musica.
Leggera, lenta, malinconica, inquieta si librava nell'umidità e nel silenzio della sera, sotto un cielo ormai privo di stelle e forse di sogni.
Icarius suonava la sua armonica con gli occhi chiusi ed infinite immagini attraversavano la sua mente ed il suo cuore.
“Ehi...” disse qualcuno all'improvviso, interrompendo la musica e destando Clio che nascosta ascoltava “... sei qui... ti ho cercato a lungo...” Palos ad Icarius.
“Avevo bisogno di stare da solo.” Voltandosi questi.
“Stare da soli non è mai un bene.” Sorridendo Palos.

Dacey Starklan 17-11-2015 17.06.40

Appena capii chi era alla porta sorrisi e la mia principale preoccupazione svanì. Era salvo, questo ero ciò che mi importava. Seguii la discussione di Guisgard contro l'uomo e pian piano mi accorsi che questi stava cedendo, tanto che alla fine lasciò finalmente la taverna.

Ne fui sollevata, non mi era mai capitata una situazione simile prima d'ora.

Mi avvicinai a Guisgard e bisbigliai, <<state bene? L'aereo...l'aereo é nascosto?>>

Poi a tutti gli altri, << grazie a tutti per aver preso le mie difese, grazie davvero>>

Guisgard 17-11-2015 17.06.42

A quelle rivelazioni di Altea, i due uomini si scambiarono lunghi sguardi.
“Forse non dovreste dire queste cose, milady...” disse uno dei due “... potrebbero sentirvi... la polizia di Canabias ha occhi ed orecchi ovunque... tenete per voi il vostro passato, è meglio...”
Ed impauriti si alzarono, lasciando i loro posti.
Rodian allora lasciò il suo e raggiunse Altea.
“Cosa diavolo avete detto a qui due borghesi per farli andare via così?” Chiese alla nobile duchessa di Cherval.

Clio 17-11-2015 17.10.27

Lo ascoltai suonare per lunghi istanti, quasi rapita da quella musica melodiosa e malinconica.
Probabilmente sarei dovuta andare via, non era carino origliare, ma c'era qualcosa che mi tratteneva, qualcosa che non sapevo definire.
C'era una sorta di pace in quella musica, qualcosa capace di rendere tutto lontano a chi si fosse lasciato trasportare da quelle note.
Ma infine qualcosa la interruppe, riportandomi alla realtà.
Una voce, quella dell'altro cadetto: Palos.
Ora davvero sarebbe stato il caso di andarsene, pensai.
Eppure rimasi.
Sorrisi a quelle parole di Icarius.
Avevo fatto bene a non raggiungerlo, se non era contentissimo di vedere il suo amico, lo sarebbe stato ancor meno di vedere me, pensai con un sorriso amaro.
D'altronde, non si può piacere a tutti, e il mio ruolo mi imponeva di avere determinati atteggiamenti con i cadetti che potevano sembrare bruschi ma erano necessari.
Mi dissi che avrei atteso ancora pochi minuti, e poi me ne sarei andata, com'era da programma, verso i miei alloggi.

Altea 17-11-2015 17.15.56

Fissai i nobili andarsene...come mai quella reazione? Fu in quel momento realizzai che forse ero ricercata...avrei pure mentito ma loro mi avevano creduto.
Rodian si sedette vicino a me, non mi fidavo neppure di lui..era meglio scendere ad Evangelia per ora onde evitare strane situazioni, forse dovevo parlare con qualcuno dell' esercito e magari poi avrei potuto riprendere il treno.
"Nulla di strano..mi avevano addescata e ho risposto picche...come si dice nel gergo del popolo."
Vidi il capotreno e mi scusai con Rodian e mi avvicinai a lui per informazioni "Scusate quanto ci vuole per Evangelia? Volevo chiedervi...poi passeranno per Evangelia altri treni per Capomazda..vorrei vedere quel posto curioso" dissi mentendo spudoratamente, d' ora in poi non avrei dato confidenza a nessuno.

Guisgard 17-11-2015 17.20.06

Le parole di Gwen e poi quel suo gesto di sfiorare delicatamente i gradi della divisa di Fermer.
Tutto ciò scosse e sorprese l'ufficiale medico, che restò a fissarla per lunghi istanti.
E lasciò il braccio di lei.
Un attimo dopo però le si avvicinò e la baciò.
La baciò stringendola a se.
L'abito leggero di lei non celava nulla a contatto col corpo di lui.
Si potevano sentire le forme ed i tratti del corpo di lei.
Fu un bacio prima lento, dolce, poi divenne sempre più intenso, sempre più caldo, con le loro labbra in un gioco di intrecci e di giochi.
Labbra che si schiusero e donarono il sensuale ed appassionato rincorrersi delle loro lingue in un bacio sempre più carico di trasporto.
Un bacio reso dall'umidità circostante ancor più sensuale ed appagante.
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Guisgard 17-11-2015 17.25.57

“Tranquilla, tutto è apposto.” Disse piano Guisgard a Dacey. “Guardò poi i tre borghesi.” Vi lascio soli un momento e voi cosa fate? Lasciate che il primo cialtrone di turno molesti la nostra cameriera?” Divertito. “Beh, mi sa che necessitiate di studiare anche voi.”
“Noi non siamo certo inclini a simili comportamenti.” Sollevato Leones.
Poi le parole di Dacey fecero capire a Guisgard che anche gli altri tre clienti avevano preso le difese della giovane.
“Vi ringrazio anche io” Guisgard “a nome dei miei amici.” A Gaynor, a Park e a Zac.

Dacey Starklan 17-11-2015 17.29.26

<< Forse dovrei imparare anche a difendermi oltre tutto il resto...>> mormorai sempre a Guisgard. I modi di quell'uomo mi avevano fatta pensare e sapevo bene che se fossi caduta nelle mani sbagliate non avrei avuto possibilità di difesa. Ero una principessa non una donna d'armi.

Tornai quindi a sedermi, ora che l'agitazione era passata. << Unitevi al nostro tavolo>> invitai i tre nuovi avventori. Pensavo potesse essere un modo concreto per ringraziarli

Guisgard 17-11-2015 17.31.07

Icarius saltò giù dal muretto sul quale era salito per suonare e raggiunse Palos.
“Dimmi...” disse questi “... come va la faccia?”
“Meglio, non fa più male...” massaggiandosi lo zigomo Icarius.
“Il livido però si vede...” fissandolo Palos “... beh, ti fa più uomo, amico mio.” Ridendo. “Dai, che facciamo? Io non ho sonno... non ancora almeno... ti va di fare un giro per il borgo? E' piccolo e non ci metteremo molto. Tanto non siamo di ronda.”
Clio ascoltava le loro parole nascosta nella penombra con i suoi inquieti pensieri.

Guisgard 17-11-2015 17.34.47

“Madama...” disse il controllore ad Altea “... giungeremo ad Evangelia fra qualche ora... forse poco dopo l'alba. Altri treni? L'unico è il Meridian Express ed il prossimo passerà tra una quindicina di giorni. Tenete poi conto che siamo in territorio di guerra e nulla è certo.”

Clio 17-11-2015 17.37.38

Li ascoltai sorridendo appena, ricordando la mia vita da recluta.
Niente responsabilità, niente perdite, niente atrocità che ti assalgono appena chiudi gli occhi.
Mi sentii incredibilmente vecchia, nonostante avessi più o meno l'età dei due ragazzi.
Divertitevi, che domani sarà dura...
Così sospirai, e ripresi il mio cammino verso i miei alloggi.

Lady Gaynor 17-11-2015 17.37.48

Per fortuna il nuovo arrivato riuscì a mandar via l'uomo dalla taverna. Poi, si rivolse a noi per ringraziarci. Rimasi colpita dalla sua personalità e soprattutto dal suo bellissimo viso dagli occhi azzurri, che niente aveva da invidiare a tanti miei colleghi. Occhi azzurri ovunque...
"Non c'è di che ringraziarci, la vostra ragazza era in difficoltà ed era nostro dovere difenderla." Gli tesi la mano "Io sono Lady Gaynor, piacere di conoscervi".
Alla ragazza risposi: "Vi ringrazio, signorina, ma non sentitevi in obbligo... sono stata felice di aiutarvi"

Altea 17-11-2015 17.44.45

"Vi ringrazio..siete stato molto gentile".
Quindici giorni..potevano starci...non avevo urgenza di arrivare a Capomazda e nulla da fare.
Ma dovevo valutare il tutto..prima di tutto le mosse di Rodian, ma non gli avrei detto sarei scesa li...e poi dovevo parlare con qualcuno per sapere cosa era successo veramente a Canabias e se forse mi stessero cercando e per quale motivo...e lì vi era proprio una base militare.
Mi risedetti con Rodian "Ma perchè sei tornato qui? Non si erano divise le nostre strade...so cavarmela sola grazie..anzi preparati..tra poco i tuoi sogni di gloria si avvereranno ad Evangelia".
Ripresi il mio libro preferito "Orgoglio e Pregiudizio" e mi misi a leggere, non avrei dormito, dovevo scendere all' Alba e stare vigile.

Guisgard 17-11-2015 17.58.16

“Nessuna donna può difendersi dall'aggressione di un uomo, purtroppo.” Disse Guisgard piano a Dacey.
Il militare guardò allora Gaynor che gli tendeva la mano.
“La mia ragazza?” Stringendole la mano. “Cosa vi fa credere questo?” Sorridendo al suo solito modo.
Poi la ragazza tornò a sedersi ed invitò anche Gaynor, Park e Zac a fare lo stesso al loro tavolo.
“Ma certo.” Fece Leones. “Sedetevi con noi. Il cibo è più saporito se gustato in compagnia.”
“Taverniere...” Fines “... una bella cena. Di quelle degne di un'occasione da festeggiare.”
“Subito, signori.” Annuì sorridendo il taverniere.


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