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“E' una strega.” Disse Melinna ad Altea. “Ed anche molto potente.”
“Potente e malvagia.” Annuì Atenia. “E sicuramente cerca qualcosa qui a Capomazda.” “E non credo neanche sia un caso che vi abbia trovato, milady.” Guardando la dama di Bastian. “Credete sia in pericolo lady Altea?” Chiese Sissi alle sue sorelle. “Siamo tutti in pericolo con una strega in giro...” mormorò Atenia. “Proviamo a leggere gli eventi...” Melinna alle due sorelle. “Solo se lady Altea è d'accordo.” Mormorò Sissi. |
Elisabeth raggiunse il frate mendicante e questi, posto davanti a lei, si tolse subito il cappuccio, svelando il suo volto alla donna.
“Pace e bene a voi, madama.” Disse il Priore Tommaso, fissandola con i suoi occhi penetranti. |
“Soldi e mistero...” disse Ozzillon, fissando i Taddei d'oro sul tavolo.
“E se fosse uno scherzo?” Fece Rida. “E da parte di chi?” Mormorò Ozzillon. “Siamo appena giunti in questo ducato e nessuno ci conosce.” “Magari è un eccentrico mecenate...” disse Berio “... qualcuno molto ricco che ama commissionare opere particolari... ci sono tanti individui strani al mondo...” “Dobbiamo cercare di scoprire qualcosa di più su quel misterioso uomo...” pensieroso Ozzillon. “Si, magari io e Gwen potremmo uscire per le strade cittadine e cercare di scoprire qualcosa...” disse Rida. “Buona idea!” Esclamò Ozzillon. |
Il mio sguardo si posava su l'una e l' altra..quelle donne anziane...come se rappresentassero l' antichità dei Taddei..deglutii al pensiero una pensasse io fossi in pericolo poi quella ultima frase..leggere gli eventi..ovvero loro leggevano il futuro..ma come delle dame dei Taddei leggevano il futuro? Guardai le icone dei santi e per un attimo pensai..forse non erano della famiglia dei Taddei...i Taddei erano religiosi ma risposi fidandomi di loro..
"Si..certo..sono d' accordo" e le guardai, soprattutto lady Sissi..lei si ricordò di me per il ciondolo..era un caso? http://i62.tinypic.com/2zi63vp.jpg |
Lord Byron affermava che solo la bellezza attrae l'uomo.
E soprattutto la bellezza sconosciuta. Ebbene Clio era diversa da tutto ciò che Icarius aveva mai visto nella brughiera. Era infatti una bellezza pallida e bionda, solare ed ammaliante, dai capelli che come pendagli scendevano sulle spalle, con occhi azzurri e profondi, mani infantili e labbra rosee. E più la guardava, più il giovane pastore se ne sentiva attratto. “Qualcosa di me...” disse chinando il capo, forse per non indugiare oltre su quel velato rossore che impreziosiva le gote della ragazza “... non c'è molto da dire, temo... sono cresciuto nella brughiera e ho imparato a suonare l'ocarina per ingannare le lunghe e solitarie giornate in cui porto le pecore al pascolo... e quando le note non sono più bastate a riempire le ore, allora ho iniziato ad immaginare versi da abbinare alla musica, finendo per scrivere novelle che dono poi al curato del posto e che lui trasforma in recite per gli orfanelli...” sorrise appena “... prima hai nominato il Fiore Azzurro... compare spesso nelle mie storie, sai?” Fissando gli occhi chiari di lei. |
Rimasi sgomenta......il Priore......impulsivamente mi irrigidii....parlando a fil di voce " rimettete il cappuccio sul vostro capo e seguitemi........" Frate Teodoro.....siete stanco e affamato...venite nel mio studio starete al caldo e vi portero' qualcosa da mangiare.....".......lo presi sottobraccio come si fa con una persona sofferente....e lo accompagnai nel mio studio....entrammo chiusi la porta...e lo feci sedere su una poltrona accanto al camino........." Ascoltate....sono felice di sapervi in buona salute......ma ho scoperto che qui al Castello c'e' una ragazza che riferisce esattamente tutto cio' che faccio e questo l'ho scoperto dopo che mio marito mi ha riportata qui dal cimitero......quindi.......dobbiamo essere molto cauti...ora ditemi e fatelo a bassa voce......perchè avete falsificato la firma su quella lettera...e come siete arrivato qui......".......rimasi ......seduta accanto a lui.....per poterlo ascoltare...chiunque avesse origliato...non doveva riuscire a comprendere le parole ne' mie ne' quelle del Priore.......
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“E' così, cavaliere.” Disse uno dei passanti a Galgan. “Il Cimitero è stato chiuso proprio perchè i becchini sembrano spariti. Nessuno adesso può recarsi in quel Santo Luogo.”
“Spariti?” Ripetè perplesso Lucas. “Si.” Annuì il passante. “Qualcuno dice sono fuggiti, altri che forse sono morti nel tentavo di difendere una ricca tomba da alcuni profanatori, mentre altri ancora che sono stati terrorizzati a morte da qualche spettro fuggito dalla sua cripta.” “Questa poi...” scuotendo il capo Lucas. |
Lo ascoltai in silenzio, sorridendo appena, per poi nascondere una risata divertita a quelle ultime parole.
Ma tu guarda la combinazione... "Davvero, conosci il Fiore Azzurro?" fingendomi sorpresa "Allora potresti raccontarmene qualcuna di quelle storie..." con gli occhi nei suoi e un largo sorriso "Mi piace ascoltare storie... mi fanno sognare... una volta, mentre mi allenavo da sola inventavo un sacco di avventure... e quel piccolo angolo di bosco si trasformava in uno scenario da favola.." ridendo appena "Poi se qualcuno mi vedeva, mi prendeva per pazza... ma non me ne sono mai curata...". |
Eravamo immersi ognuno nei propri pensieri.
Rida azzardo` l'ipotesi che fosse uno scherzo ma, come disse Ozzillon, eravamo li da poco e nessuno ci conosceva. Berio disse addirittura che poteva essere un mercante con la passione per il teatro, ma neanche quell'opzione mi convinse. Rida decise, alla fine, che io e lei avremmo controllato in giro. Io annuii e Ozzillon acconsenti`. Cosi`, ci incamminammo alla volta della citta` per scoprire qualcosa su quella figura. |
Pirros, anche un po' stupito, colse al volo quell'inaspettata, quanto piacevole situazione e rispose con passione e voluttà al bacio di Tessa.
Così la sua bocca si unì più e più volte a quella della ragazza, mentre le mani di quell'uomo cominciarono ad accarezzare con impeto le braccia di lei, stringendola così a sé, in un intimo ed appassionato abbraccio. “Avanti...” disse mentre la baciava “... dimmi cosa vuoi sapere ancora...” stretta fra le sua braccia “... di quel miserabile? Si...” baciandola non solo sulle labbra, ma anche sulle gote e sul collo “... la curiosità è donna e tu vuoi sapere di quel maledetto prigioniero... quello di cui hai letto sui registri... quello con la maschera sul volto... quel pazzo...” |
Mi scostai da Pirros, gentilmente, posandogli una mano sul petto per frenare il suo impeto.
"Avete detto di non sapere niente del misterioso prigioniero. Dunque, era una menzogna? Avete detto anche che mi avreste indicato il nome di una persona che avrebbe potuto darmi informazioni..." lo guardai fisso negli occhi "Avanti, Pirros, o da me non avrete più nemmeno una carezza..." |
Pirros restò a fissare Tessa, fattasi indietro quando l'uomo aveva ormai abbandonato quasi ogni freno.
Ammesso che uomini come Pirros ne avessero. “Non ti ho mentito...” disse “... e sia, ti dirò tutto... io sono comandante di questo lercio luogo solo da poco e quel prigioniero era già qui al mio arrivo... ho ricevuto le raccomandazioni dell'ex comandante, messer Tifonne... il misterioso prigioniero doveva restare segregato qui, senza uscire mai neanche nel cortile... ma doveva ricevere pasti caldi, acqua fresca e persino vino se ne avesse chiesto... e soprattutto doveva restare in vita... altro non so... e se volete vi indirizzerò dove vive proprio messer Tifonne, così chiederete altro a lui...” rise con lussuria “... li vendi cari i tuoi baci, eh?” Divertito. “Comunque Tifonne vive poco lontano da qui, in una villa detta Del Vecchio Mulino...” |
Mi chiesi se Tifonne avrebbe mai accettato di parlare con me, una sconosciuta qualsiasi andata a bussare alla sua porta senza un motivo preciso.
"Pirros, voi mi piacete..." dissi ammiccante all'uomo " Voglio che veniate con me. E non accetto un no come risposta..." |
Il Priore Tommaso seguì Elisabeth nel suo studio, dove potevano parlare in sicurezza.
“Ho dovuto falsificare la firma del vescovo per recuperare tempo.” Disse il religioso. “Infatti credo che stia accadendo qualcosa di grosso ed io voglio scoprirlo. Sono stato portato al palazzo e siccome non potevano arrestarmi, essendo un religioso, mi hanno raccomandato di tornare dal vescovo e di restarci.” Rise. “Sono dunque qui in incognito... per scoprire dov'è finito il corpo del duca...” |
Le tre donne riempirono una ciotola di acqua pulita e la posero davanti ad Altea.
Vi versarono poi alcune gocce d'olio e restarono a fissare le increspature che generavano. “Ecco, riesco a vedere...” disse Sissi “... vedo... quella strega... la vedo... cammina in un Cimitero con tombe aperte e vuote...” “Si, anche noi vediamo tutto ciò...” in coro le altre due sorelle. “E poi...” trasalì Sissi “... vedo... vedo un grosso pericolo... sta per giungere su Capomazda appena i due cani feroci avranno finito di azzannarsi... un grande pericolo giunto da oltre i confini del reame...” |
“Si...” disse Icarius a Clio, mentre fuori si sentiva la pioggia cadere sulla brughiera “... ho udito parlare del Fiore Azzurro da un pellegrino... e poi ho iniziato a sognarlo... sognarlo insieme a tante altre cose strane, che non conosco, che ignoro... eppure sono così reali quei sogni...” alzò gli occhi su di lei “... tu pazza? No...” sorridendo “... forse lo sono io... da quando ti ho vista...”
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Gwen e Rida lasciarono gli altri e uscirono per le strade di Capomazda.
La città, nonostante il cattivo tempo, era ancora animata da varie persone. Ma mentre le due ragazze passavano davanti ad una bottega, udirono alcuni individui parlare ad alta voce. “Ti dico che l'ho incrociata tra la folla...” disse uno di quelli agli altri “... era incappucciata e nell'urtarmi ho visto indossava una maschera...” “Possibile?” Un altro di quelli. “Era un fantasma credo...” il primo che aveva parlato. |
“Sei di certo una strega...” disse sospirando Pirros a Tessa “... e mi hai stregato...” scuotendo il capo “... e sia ti accompagnerò da messer Tifonne... ma dopo, ti avverto, passerai la notte con me...” sorridendo con malizia.
Si alzò, prese la sua giubba e chiamò una guardia, a cui diede disposizioni visto doveva allontanarsi dal carcere. Così, con la sua carrozza lui e Tessa lasciarono quel luogo di pietre e sofferenze, diretti verso la villa di Tifonne. Era questa un'abitazione appartata, posta dove cominciava un vasto e lussureggiante bosco. Tessa e Pirros scesero dalla carrozza e bussarono alla porta della villa, dove venne ad aprirli una vecchia servitrice. “Cerchiamo messer Tifonne.” Fissandola Pirros. “Chi lo desidera?” Chiese la servitrice. “Messer Pirros.” “Prego, entrate.” E li fece attendere in una saletta, dove poco dopo arrivò un uomo anziano. “Messer Pirros, che sorpresa.” Disse Tifonne. “In cosa posso esservi utile?” “La mia amica...” Pirros indicando Tessa “... è molto incuriosita da un mio prigioniero... quello con la maschera di ferro...” Tifonne trasalì. “Ebbene?” Guardando Tessa. “Cosa volete sapere? E come mai vi interessa tanto quel prigioniero?” |
Gli sorrisi, era davvero adorabile.
"Sei fortunato..." mormorai "Non sono in molti a poter dire di aver sognato il Fiore Azzurro... io stessa non ho mai saputo come immaginarmelo..." esitai "Cose che ignori eppure così reali? Interessante... Tipo? Mostri marini?" Sorrisi, pensierosa "Era di quei sogni che parlavi con Afel prima del mio arrivo?" con gli occhi nei suoi "Beh, se sono di ispirazione per le novelle che scrivi, allora mi sembra una bella cosa..." sorridendo, rassicurante. Chissà, magari io conosco il significato di quei sogni... Ma non dissi nient'altro. |
Guardai il Priore.....e mi chiesi le possibilità che io in realtà avessi potuto avere per scoprire cosa fosse successo a Guisgard........nessuna......." Frate Teodoro.....visto che da oggi sarà questo il vostro nome....sapete anche che qui vi hanno visto tutti..mio marito incluso......Ma sorvolando su questo..che potrebbe essere una cosa irrilevante.....ditemi...da dove volete incominciare....."........Ero incredula.....non riuscivo a vedere neanche il piu' piccolo spiraglio di luce........." Chiusi qui ..io e voi...non scopriremo nulla.....dovremmo andare via......ma andare dove...se io lasciassi il Castello De Gur sarebbe sotto scacco........ci vorrebbe una sfera magica e allora sapremmo come muoverci......Frate Teodoro.........se siete venuto da me...cercate qualcosa.....ditemi cosa...perchè ho finito le risorse.....".....
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Vidi la ciotola con acqua pulita e le donne versarvi dell' olio, ma ero stupita..sapevano usare la magia..eppure erano spaventate, non stavano fingendo.
Ascoltai le loro parole, vedevo la paura nel loro volto.."Cimitero con tombe aperte, scoperte? Non può essere quello dove l'ho mandata ovvero quello Longobardo..si era antico ma non profanato...". Sospirai pensierosa.."Ma stavano costruendo una tomba appunto, con pannelli di amori immortali e destinato a chi avesse trovato il Fiore Azzurro..commissionato da una donna, nobile dall' aspetto col velo e aveva tre ancelle con lei..un velo verde forse e indossava un ciondolo con una civetta che teneva una rosa..poteva essere lei...ma lei odiava i Taddei, si vedeva..li nominavo e mi ha detto chiaramente che i Taddei sono odiati fuori dal Regno..forse da quei nemici?" guardai la ciotola..sperai non i sygmesi.."Appena i due cani feroci finiranno di azzannarsi..ovvero appena o Gvineth o Cimmiero finiranno la lotta al potere". Mi sedetti sulla sedia.."Cosa posso fare io...cosa pensate del mio parere" quella risposta era un arcano..ma capivo Cassaluia in questo centrava qualcosa.."Dite ho sbagliato a lasciarle quel ciondolo? Non era suo" avevo mille dubbi ma dovevo risolverlo. |
Io e Rida camminavamo silenziosamente per le strade di Capomazda.
Eravamo alla ricerca di qualcosa, qualsiasi cosa, un indizio, una testimonianza, che potesse aiutarci a fare chiarezza in questa storia. Ad un certo punto, camminando in mezzo alla folla, udii un gruppetto di persone parlare di una figura incappucciata che portava una maschera. Tesi le orecchie. "Hai sentito anche tu?" chiesi a Rida, che si volto` verso di me. |
“Sogno di posti lontani e sconosciuti...” disse Icarius a Clio, mentre i due era seduti su quella paglia dorata, con la pioggia che finalmente aveva cessato di battere sul tetto della capanna e gocciolare dalle crepe intorno a loro “... posti sconosciuti almeno per me... quanto al Fiore Azzurro, non l'ho mai visto in sogno, ma ricorre in ogni luogo che visito nel sonno... proprio come nelle parole di quel pellegrino...” guardò la ragazza negli occhi “... mi faccio tante domande su quei sogni... domande a cui nessuno può rispondere... perchè sono le domande di un semplice pastore che non lascerà mai questa brughiera...” il suo sguardo si fece più intenso “... domande come me ne faccio adesso... del perchè tu sei qui ora con me... soli in questa capanna... e ho paura di darmi una risposta... perchè io non sono Guisgard... altrimenti ti avrei già baciata, Clio...”
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Rida annuì a Gwen.
“Perdonate, signori...” disse poi a quegli uomini “... non volendo ho udito le vostre parole... di chi parlate? Di un fantasma? Ho udito bene?” Ma proprio in quel momento, dall'altra parte della strada, Gwen vide un gruppo di militari. E tra essi vi era Velven. |
“Ascoltatemi...” disse il Priore Tommaso ad Elisabeth “... non abbiamo tempo... quella tomba è vuota e la cosa più semplice da immaginare è che il cadavere sia stato trafugato... non chiedetemi da chi o del perchè, poiché non saprei cosa rispondervi... ma una cosa è certa... i due che si contendono il potere a Capomazda, quel lord Gvineth e quel lord Cimmiero non ne sanno nulla... ed ora la loro unica preoccupazione è che nessuno ne sappia niente, altrimenti Guisgard da morto potrebbe diventare prima un fantasma e poi addirittura un mito...”
Ma proprio in quel momento arrivò Tilde di corsa e senza neanche bussare. “Milady...” agitata e fissando Elisabeth “... milady... da Capomazda giungono strane voci... credo sia accaduto qualcosa... ed inoltre... inoltre sono arrivati dei soldati e chiedono di vostro marito... sono armati e le loro facce non promettono nulla di buono...” |
-Buon uomo-
risposi fissando il villico, -Sapreste magari indicarmi la tomba che è stata profanata?- Lo dissi parlando molto lentamente, come da sempre era mia abitudine, quando il germe del sospetto si faceva strada nella mia mente. |
Il cuore batteva forte mentre parlava, mentre non riuscivo a staccare gli occhi dai suoi.
Un bacio, un bacio... Un brivido mi percorse la schiena. Magari.. Non pensarci neanche, sciagurata... e se ti sbagliassi? E se fosse un modo per fargli tornare la memoria, invece? Ad ogni modo, non spetta a te... fai la brava, su.. Sospirai e mi sforzai di concentrarmi sui sogni. Alzai nuovamente gli occhi su di lui, titubante. Avevo paura, paura di ferirlo, di spaventarlo. Gli presi lentamente la mano, quasi avessi paura che scappasse ancora. "Magari..." esitai "Magari.. io.." abbassai lo sguardo "Ecco io.. magari saprò rispondere a quelle domande, se me le confiderai... magari è per questo che sono qui..." sussurrai "Ho sempre pensato che nulla accada per caso..." sospirai "Fidati di me, Icarius.." stringendo la sua mano come fosse la cosa più preziosa del mondo "Ti prego.." con uno sguardo implorante. Presi un profondo respiro, ripensando a quello che aveva detto sulla brughiera. "Sai che non sarà così, vero?" con un debole sorriso "Sai che qui fuori ci sono degli uomini che vogliono rapirti, drogarti e che non si fermeranno davanti a niente? Non sei più al sicuro nella brughiera...". Mi si stringeva il cuore, ma era la verità. "Ma io sarò sempre accanto a te..." con un sorriso rassicurante "Anzi, se vorrai potrò insegnarti a combattere... così poi potrai essere tu a difendere me, se proprio ci tieni.." con un sorriso divertito "Ma non mi farei strane idee se fossi in te, amo cavarmela da sola..." Facendogli l'occhiolino, divertita. |
Sissi e le sue due sorelle restarono pensierose ad ascoltare Altea.
“La donna” disse poi Sissi “che ha commissionato la tomba non era certo la strega... un ciondolo con la civetta che stringe una rosa...” guardò Altea “... milady, conoscete il poema Ardea de' Taddei? Ebbene quel libro contiene spesso risposte... il simbolo della civetta che stringe una rosa con gli artigli è l'antico emblema dei duchi Taddei... la donna che ha commissionato dunque la tomba non può che essere lei...” “Si, la Signora del Lagno...” mormorò Melinna. “Ella è molto più che un mito...” fece Atenia “... ha il potere medianico degli spiriti, come gli immortali...” |
Quando Clio strinse la mano di Icarius nella sua, il pastore sentì il sangue scorrere più forte nelle vene, il cuore accelerare ed il respiro farsi incalzante.
Istintivamente allora strinse anch'egli la mano di lei nella sua, forte. “Io...” disse sorridendo “... io mi fido di te, Clio... mi fido di te più di qualsiasi altro essere di questo mondo...” rise appena “... si, ti prego... insegnami a combattere... voglio imparare ad usare le armi... voglio imparare a tirare di spada...” si guardò intorno “... ehi, chissà da quanto siamo qui... a saperlo ti avrei raccontato una delle mie storie...” facendole l'occhiolino. |
“Purtroppo” disse uno dei passanti a Galgan “sono solo voci che corrono e nessuno sa cosa accade in quel Cimitero, essendo stato chiuso dalle autorità.”
“Che storia...” fece Lucas. “Gran brutta storia...” scuotendo il capo Don Nicola. Ma proprio in quell'istante si udirono cavalli lanciati al galoppo. Un attimo dopo dei superbi sauri schiumanti apparvero sulla strada, con in sella dei cavalieri. “Ehi, che fretta!” Gridò Lucas. “Le ostilità sono terminate!” Urlò uno di quei cavalieri. “Lord Cimmiero si è proclamato duca ed è cominciata la caccia agli uomini di Gvineth!” “Gvineth il traditore!” Un altro di quei cavalieri. “Le cose cambiano in fretta qui...” osservò Lucas. “E non sempre in meglio...” disse Don Nicola. “Sono d'accordo, padre...” annuì Lucas, che accanto a Galgan fissava quei cavalieri galoppare via. http://www.craveonline.com/images/st...iam_Neeson.JPG |
Sorrisi, raggiante.
"Affare fatto allora, io ti insegnerò a tirare di spada e tu mi racconterai le tue storie..." Sorridendo con gli occhi nei suoi "Beh, io ti avevo chiesto di raccontarmene una, no? E sono sempre favorevole..." Strizzando l'occhio al pastore. "Già, chissà da quanto siamo qui... Ma il tempo è volato..." Guardandomi attorno. "Ci staranno cercando.." Mormorai "Però sei davvero in pericolo.. Conosci un posto dove possiamo nasconderci? Hanno visto Giovanni, per cui dovremo pensare anche a lui..." Pensierosa "Mentre Afel spero che sia al sicuro..." Trasalii "Un momento... Ci sarebbe casa mia, non è lontana da qui, ed è ben nascosta, senza contare che ho armi a sufficienza..." Risi appena "Anche da addestramento, quando vivevo lì ho addestrato un paio di ragazze..." Ridendo appena "All'insaputa dei genitori, ovviamente...". In quel momento mi chiesi che fine avessero fatto, chissà se le avrei mai riviste. Ma in quel momento non era importante, dovevamo pensare a proteggere Icarius. |
“Si...” disse raggiante Icarius a Clio “... si, vorrei proprio vedere quella tua casa... sicuramente sarà migliore come alloggio di questa capanna...” guardandosi intorno divertito “... andiamoci, così manterremo i nostri patti... tu mi insegnerai a combattere ed io ti racconterò le mie storie... ma ad una sola condizione, però...” smarrendo per un attimo il sorriso che fino a quel momento aveva illuminato il suo volto pulito “... se una storia ti apparirà sciocca o noiosa, beh, dovrai dirmelo subito... intesi?” Assumendo un'aria dimessa, come di chi sa di lottare contro le sue stesse paure. “Devi promettermelo, Clio... anche a costo di apparire scortese... non sopporto quando qualcuno è costretto ad ascoltarmi raccontare...”
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Rida annui`, si avvicino` agli uomini e chiese di sapere di piu`. Io ascoltavo, quando in lontananza vidi un gruppo di militari. Scorsi Velven tra loro; la mia mente torno` al giorno prima, a quelle sensazioni provate con lui.
Ero tentata dal raggiungerlo, ma cio` che io e Rida stavamo facendo, al momento, aveva la priorita`. Tornai ad ascoltare cio` che quegli uomini avevano da dire su quel "fantasma", quando mi sentii toccare il braccio. |
Sorrisi a quelle parole, nascondendo il turbamento che mi attraversava.
Tornare a casa.. la nostra casa, insieme a lui. Era un'ottima idea, e lo sapevo bene, perché nessuno sarebbe venuto a cercarlo lì, dato che nessuno ne conosceva l'esistenza. Avremmo potuto portare anche Giovanni perché il viaggio da affrontare era molto breve, ed era un luogo facile da difendere. Era la cosa migliore. Eppure quella casa era piena di ricordi, i migliori che avessi, e tornare lì con lui non sarebbe stato facile. Chissà, pensai, magari quei luoghi susciteranno in lui qualche reazione, magari ricorderà qualcosa. Era una speranza, flebile ma abbastanza potente da darmi la forza di farlo. "Bene.." annuii, per poi sorridere piano mentre il suo sguardo si rabbuiava. Gli alzai delicatamente il mento con la mano perché mi guardasse negli occhi mentre parlavo "Promesso.." con un largo sorriso "Guarda che sono una criticona, ti avviso... tremendamente pignola.." risi appena, facendogli l'occhiolino. "Su, dobbiamo avvisare gli altri che stai bene, e che abbiamo un piano..." sospirai, tornando alla realtà "Ma prima dobbiamo essere certi di sfuggire a quegli uomini..." con un sorriso nervoso "Dovrai guidarmi tu in questa brughiera... dobbiamo raggiungere casa tua come fossimo ombre...". |
Le tre donne mi davano sempre la stessa impressione ovvero come venute da un passato davvero antico dei Taddei, apparse nel mio buio cammino per portarmi al mio vero destino.. ricordavo lady Sissi, appena incontrata, mi sorrise come sapesse di me.
A quel nome legato ad antiche leggende..la Dama del Lagno..rimasi in silenzio per riflettere su molte cose e cercai di legare tutti i tasselli, di tutto ciò che era accaduto in questi giorni che non era poca cosa. "La Dama del Lagno..certo so di lei..a dire il vero l' Austero ha cercato di farmi studiare molto bene le storie del Duca Ardea ma io da piccola ero troppo vivace..insomma come ora" sorrisi leggermente "questo perchè lui aveva deciso dovessi sposare Lord Guisgard..ma questa è una storia da dimenticare" sospirai scuotendo il capo "vi sono tanti tasselli da unire..il ciondolo da chi è arrivato e perchè? Era ovvio era destinato a me per qualche motivo e andai dal mio antiquario e lui disse le stesse cose del Priore Tommaso..era antico e lì apparve proprio per magia Cassaluia, come sapesse io ero li e forse mi cercava..si inventò una storia dicendo lo aveva creato lei e glielo avevano rubato..e ora lo ha lei, come una sciocca glielo ho dato ma sono capace di riprenderlo". Mi misi davanti al caminetto e mi sedetti vicino, sentivo freddo forse per la tensione.."Il Priore ha detto la stessa cosa di lady Sissi sul significato del simbolo, non può essere un caso, e parlando di Suession nominò pure la Dama del Lagno..già un uomo cosi razionale credeva alla leggenda di quella magica donna, e poi appena visto il ciondolo..ricordo ora..disse vi era un legame tra la morte dell' Austero e di quella..presunta..di Guisgard, ma non si riferiva certo alla Gioia..cosa univa i due fatti? Il ciondolo o Cassaluia..no, è assurdo". Ad un tratto spalancai gli occhi.."Quella tomba commissionata, dunque, dalla Dama del Lagno dovrebbe andare a chi trova il Fiore Azzurro e penso in modo positivo se si parla di lei..ricordo era chiusa, non ho chiesto se era vuota o meno..era chiusa da tre anelli..uno in oro, poi uno in argento e alla fine uno in bronzo ma non mi spiegò questa simbologia. Guisgard cercò il Fiore Azzurro con tutto se stesso, lo doveva fare per diventare Duca visto Dominus aveva posto quella condizione..perchè la Regina di Gioia Antiqua lo avrebbe sposato solo se gli portava quel Fiore..poi andò diversamente". Ricordai la Santa Caterina, tutti i nostri sforzi, le avventure incredibili e i pericoli "Il Lagno è lungo e difficile da navigare, come posso fare io per parlare con questa figura magica..lei si fa vedere a pochi..ma a mio avviso questi sono tutti segnali che forse mi manda per qualche motivo e forse quell' artista non ha voluto dirmi di più..voi che pensate..siete molto saggie e sapete molte cose, dovrei andare in quel Cimitero Longobardo nuovamente e qualcuna di voi vuole venire con me oppure avete pensato ad altro mentre vi raccontavo tutto questo?" le guardai nei loro occhi chiari..sperai, finalmente, di potermi fidare di qualcuno. |
Il Priore aveva sempre una ragione perchè tutto si compiesse in maniera veloce.....ma io avevo delle regole da rispettare e non potevo deludere De Gur questa volta......senza bussare e chiudendosi velocemente la porta alle spalle entro' Tilde....il suo racconto......dava una risposta al fatto che stranamente Lia aveva chiamato mio marito quel pomeriggio e non Lei....quindi....la situazione si era capovolta......in realtà la servetta era all'interno per sorvegliare lui...non me.......dovevo riflettere e in fretta ....s e abbandonavo il Castello...avrei dato per scontato che eravamo dei traditori......anche se probabilmente le cose non sarebbero cambiate......." Tilde...non so cosa si dica in giro...ma so che Lia e'una spia...e non era qui per me...mio marito e' stato portato via......e a questo punto spero che sia sto portato via da uomini che stanno dalla sua parte....se i soldati del nuovo Duca sono qui e con cattive intenzioni....Lui non e' in mano loro......dite alle guardie che li raggiungo....e cercate di trovare Lia..anche se a questo punto credo che non sia piu' a Castello....."...rimasta sola col Priore...." C'e' sempre un motivo perchè ci si incontra.......Fratello Teodoro.......adesso dobbiamo scoprire che fine hanno fatto due uomini.....uno dicono sia morto...e l'altro non so che fine abbia fatto......andro' a parlare con le guardie........non daro' loro modo di pensare che io sia coinvolta.........ma se questo accadesse.....passero' dal mio studio....voi non muovetevi da qui.........".....Presi un bel respiro ed uscii percorrendo il lungo corridoio che portava all'androne dove vidi una delle guardie...che era solito stare con mio marito....." Buona sera .......come mai cercate mio marito......qualche ora fa e' stato chiamato per essere condotto a Capomazda ........che cosa sta succedendo...?......".......
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Pensai alla risposta da dare a Tifonne, scegliendo le parole con attenzione.
Per quale motivo una donna giovane e sconosciuta, avrebbe dovuto interessarsi ad un prigioniero? "Messere" esordii, cercando di mantenere calma e concentrazione "Dovete sapere che io sono una trovatella che le suore hanno cresciuto ed istruito all'interno del convento. Sono stata abbandonata avvolta dentro una coperta e, su quella coperta, era appuntata una lettera, della quale non posso rivelare il contenuto. Ho buone ragioni di credere che io ed il prigioniero dalla maschera di ferro, potremmo essere imparentati. Mi aiuti, quindi, a rimettere insieme la storia della mia famiglia!" Sorrisi amabilmente a Tifonne, con la speranza di essere stata credibile. |
Gwen avvertì qualcuno toccare il suo braccio.
Istintivamente si voltò e vide gli occhi scuri e profondi di Velven. Il militare indossava una splendida divisa dei Dragoni Ducali, la guardia scelta da Cimmiero per la sua difesa personale, con giubba verde di velluto e ciniglia, pantaloni bianchi e alti stivali di cuoio neri. “Finalmente vi rivedo...” disse lui sorridendo, per poi sfiorare la bianca mano di lei con il caldo e lieve tocco delle sue labbra “... vi pensavo e vi cercavo...” |
Icarius annuì e Clio.
I due lasciarono allora la capanna e uscirono nella brughiera, che appariva screziata da un lieve giallore dopo un'intera giornata di pioggia. Come ombre attraversarono quelle lande su sentieri sconosciuti ai più e noti solo al pastore. Poco dopo raggiunsero la casa di Giovanni. Entrarono e trovarono il cieco accanto al camino. “Giovanni...” disse Icarius. “Ragazzo mio...” alzandosi il cieco e cercando la sua mano “... finalmente...” |
“Si...” disse Melinna ad Altea “... dovete tornare da quell'artista al Cimitero Longobardo e scoprire altro sul suo incontro con la Dama del Lagno.”
“Noi tre” fece Sissi “siamo troppo vecchie per venire con voi. Attenderemo qui il vostro ritorno, milady.” “E pregheremo per voi.” Sorridendo Melinna. |
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