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“La mia Matiz” disse Burmid ad Altea “ama volare libera ed io le permetto ciò... hihihihi... ma poi ritorna sempre dal suo padrone... ed è bravissima a trovarmi ovunque io sia... hihihihi...”
“Ora che lady Altea ha manifestato la mia stessa curiosità” fece il duca “dovete per forza raccontarci dove avete trovato questo uccello di un così meraviglioso e strabiliante piumaggio. Anzi, visto il pranzo è ormai pronto per essere servito, lo farete a tavola.” Presero così tutti posto nella sala adiacente, dove fu servito il pranzo. “Mi trovavo” spiegò Burmid “nella terra di Sygma, lungo il corso del fiume Elsa... io ed i miei uomini stavamo dando la caccia ad un ricercato fuggito da Imperion e nascostosi tra quelle colline... alla fine torturando alcuni uomini di un piccolo borgo venimmo a sapere che quel cane aveva trovato rifugio in un castello... raggiungemmo così il maniero, ma il rinnegato fuggì attraverso un passaggio segreto... ma poi, sul punto di seguire le sue tracce io mi accorsi di questa meravigliosa gabbianella... se ne stava su una finestra e ne fui subito colpito... all'inizio avevo pensato di freddarla con un colpo di pistola, per poi impagliarla e conservarla come cimelio... ma mi accorsi che più mi avvicinavo, più lei non mostrava paura... arrivai così a toccarla ed ella si posò delicatamente sul mio braccio... fu amore a prima vista... hihihihihi...” “E il fuggitivo?” Chiese Tommaso. “Oh, me ne scordai in quel momento... hihihihihi...” ridendo Burmid “... la gabbianella era riuscita ad occupare ogni mio pensiero... ma prima o poi lo ritroverò... hihihihihi...” “Per Bacco!” Esclamò divertito il duca. |
Elisabeth, Nettuno e Pileo, nascosta la barca, cominciarono ad addentrarsi in quel luogo così intriso di antiche e magiche atmosfere.
“Dunque” disse Nettuno “devo pensare che la nostra nave è in balia di venti impetuosi...” sorrise “... e voi da buon capitano cercate di tener buono l'equipaggio... però mi chiedo cosa c'entri io in tutto questo... a meno che non mi raccontiate quel sogno... e devo dire che mi piace essere nei vostri sogni, sacerdotessa...” |
Vi era qualcosa che mi sfuggiva nelle parole di Burmid..egli diceva sempre tornava..dal suo padrone..in modo non diretto a se stesso.
Ci sedemmo al tavolo imbandito e iniziai a mangiare malvolentieri visto la vicinanza di quell' uomo e ascoltai il suo racconto col cucchiaio in mano e aprendo i miei occhi stupita...parlava di torture di uomini e altro come niente fosse. Ascoltavo attentamente, la gabbianella..era originaria come me di Sygma, forse mio nonno, il duca Mandus de Bastian, sapeva qualcosa della storia di questa gabbianella..ricordai da piccola mi raccontò una storia o leggenda sull' Elsa. Ma alle sue ultime parole non riuscii a trattenermi..."Volevate uccidere quella gabbianella e poi invece avete cambiato idea? Ma non posso credere un animale si affezioni a colui che voleva ucciderla...quindi non è vostra Matiz, non siete voi il suo padrone, la avete sottratta indebitamente a qualcun altro..quindi ritengo non appartenga a voi". Tommaso poi intervenì..il fuggitivo..mi sentivo leggermente a disagio, ma il Duca era divertito.."Vedo questo fuggitivo vi ha dato del filo da torcere, da come descrivete il tutto..non sarà una lotta facile la vostra". Imperion..ne avevo sentito parlare..lo stemma di Picche...e quindi loro avevano prestato servizio per quegli uomini...avrei tifato per il fuggitivo se vi fosse stato lo scontro tra i due. Guardai il Duca e gli sorrisi..."Oggi siete in splendida forma sapete? Comunque a mio parere Sua Signoria dovrebbe più preoccuparsi di ciò che accade a Capomazda tramite pochi ma fidati uomini piuttosto che ignorare il tutto e affidarlo a sconosciuti". |
“Siete acida, scontrosa ed irritante...” disse Yolanda a Clio “... per questo non siete riuscita a trovare nessuno che vi abbia preso come moglie!” Aggiunse inviperita.
“Andiamo...” avvicinandosi a lei Luis “... vi riaccompagnerò al vostro alloggio, così potrete mangiare qualcosa insieme alla vostra dama di compagnia.” “Si, ma niente di pesante per lei” mormorò Yolanda “e neanche di troppo speziato per me!” Uscirono. “Eh, che caratterino!” Ridendo Zarat. “Si, ma che bel profumo!” Esclamò Emas. “Non so da quanto non vedo una dama così ben vestita ed incipriata!” “E quando mai ne hai vista una?” Ridendo Vivan. “Tornando a parlare di quella nave volante...” disse Yanos “... se fosse davvero quella il famigerato mostro allora a Portuga si dovrà raccontare tutto a Barbaleone... ed anche della ricompensa per chi la catturerà...” “Catturarla?” Ripetè Vivan. “Ma l'avete vista? E se non riescono a colpirla i mortai delle navi ammiraglie, dubito che possano riuscirci i nostri!” “Giorni fa però” fissando tutti loro Belvot “sentii parlare di una compagnia di mercenari assoldati dall'Ammiragliato...” “E cosa potranno fare loro contro quella nave volante?” Scettico Emas. “Dipende da che nave avranno...” mormorò Yanos. “Che intendi dire?” Guardandolo Zarat. “Rammenti la nave che ha affondato il Gozocuda di Barbaleone? Ricordi quello spaventoso cannone? Ebbene, io credo che possa trattarsi di quei mercenari...” |
Scoppiai a ridere a quelle parole di Yolanda.
"Vedrò di peggiorare allora... Non mi ci vedo a fare la brava mogliettina.." scuotendo la testa mentre la dama usciva "Ah, non vedo l'ora di liberarmene.. detesto le ragazzine viziate..". Tornai a guardare i marinai. "Sì, certo che lo ricordo.. le Stelle Nere di.. Nantos.. dico bene Samoa?" lanciandogli un'occhiata "Forse quel mortaio riuscirebbe a prenderle la nave volante, sì.. ma non vedo quale sia la buona notizia per noi.." alzando le spalle "Beh, una cosa è certa, sarà anche volante, ma dovrà pur fermarsi da qualche parte... finiranno anche loro i viveri, e il vino, come tutte le navi normali.. a quel punto sarebbe una lotta alla pari.." riempii di nuovo il mio bicchiere "Ma siamo davvero sicuri di volerci mettere contro di loro? Voglio dire.. Velv sarà corso a piangere dietro le gonne dell'ammiragliato, e avrà raccontato la storia della nave a chi di dovere, se a questo aggiungiamo che i mercenari saranno già arrivati a Capomazda... una volta definito il nemico, con quel gigante cannone saranno in grado di distruggerlo.. ergo, fine delle nostre speranze di profitto.." bevvi un lungo sorso di vino "Quello che voglio dire.." è mostrando entrambi i palmi delle mani, con il destro leggermente alzato "Quei mercenari hanno affondato il Gozocuda.." alzai poi la sinistra "La nave volante ha salvato questi tre gentiluomini.." Guardai negli occhi la ciurma. "Ammesso che sia cosa saggia immischiarci in questa faccenda.. chi è il nostro nemico? Credo che sia una domanda a cui dovremmo rispondere con molta attenzione!". |
....." Voi rischiate un fulmine dal cielo......siete indisponente....sapete che nella realtà non potreste neanche rivolgermi la parola ?.......Volete che vi racconti il sogno ?.........infondo per voi profani non e' altro che un sogno.......nulla di così importante.......nel sogno cantavate e guardavate il mare.....quella e' la vostra provenienza..........e ora aiutatemi a risalire quella duna......il terreno e' bagnato...rischierei di impiegarci piu' tempo del dovuto...."........e mentre attendevo che Nettuno mi tirasse a se per oltrepassare la piccola duna creata dalla mareggiata e che dal mare portava all'interno dell'isola...........sentii una donna chiamare il mio nome......" Pileo.....e' la morte che mi chiama?.....udite anche voi...una voce melliflua che ripete il mio nome ?.....".......non pregavo da un po'...avevo portato con me degli incensi....." Dobbiamo trovare un luogo dove il tronco di un albero possa ospitare le nostre preghiere......".....
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“Hihihihihihi... oh, divertente, milady... hihihihi...” disse Burmid ad Altea “... certo che è mia la gabbianella ed il fatto che torni sempre qui da me lo testimonia... hihihihihi... quanto al volerla uccidere, eh, perchè pensavo che mai si sarebbe fatta catturare se pur avessi tentato... dunque la preferivo impagliata al non poterla avere affatto... hihihihi... sul fuggitivo poi... egli non era certo che un lestofante, pigro e goffo per giunta... hihihihihi... non avrà potuto fare molta strada... hihihihihi...”
“Si, oggi mi sento in forma!” Esclamò il duca. “Avete ragione, milady.” Sorridendo ad Altea. “Ma sbaglio o non mostrate molta fiducia verso i miei consiglieri?” |
“Per me” disse Emas a quelle parole di Clio “il nemico è sempre e solo l'Ammiragliato.”
“Hai ragione.” Annuendo Vivan. “Non dimentico tutti i compagni caduti in mare contro le navi ammiraglie e quelli fatti penzolare dai pennoni di tutti i porti Flegeesi da quel verme di Oxuid!” “Concordo con voi.” Fece Slas. E dello stesso parere si mostrò anche Belvot. “Che il diavolo mi porti” sbottò Kengo “se avrò altro nemico al di fuori di Oxuid!” “E quel dannato Velv” mormorò Emas “è il suo degno braccio destro.” “Signori, io non ho le vostre stesse certezze...” disse Samoa “... voglio pensarci bene prima di definire i miei nemici ed i miei amici. So perchè ci danno la caccia le navi dell'Ammiragliato. Ma quella nave volante? Perchè combatte? E soprattutto, per raggiungere i suoi scopi baderà a distinguere i suoi amici dai nemici? Rifletteteci...” “Sono d'accordo con voi.” Annuì Yanos. Dobbiamo essere prudenti.” Cid allora sbatté la forchetta nel piatto e corse fuori, sul ponte. “Ma cosa diavolo gli è preso a Cid oggi?” Stupito Emas. In quel momento la vedetta annunciò Portuga all'orizzonte. |
Sospirai alle parole di Burmid...era inutile parlare con una persona del genere.."Bene..quindi se davvero è cosi goffo e pigro, cosa molto grave.."dissi sorridendo leggermente "potete dormire sogni tranquilli..messer Bormuid".
Guardai il duca con sorriso affabile..."Ritengo Sua Signoria sia uomo di grande intelligenza...sicuramente è in grado di comprendere da sè chi merita la sua stima". Guardai Tommaso e gli feci l' occhiolino.."Duca Dominus, potreste venire a vedere da voi cosa succede laggiù..il grande veliero delle Stelle Nere di Nantos capitanato da Bormuid è attraccato laggiù...se volete posso venire con voi". Ero veramente stanca..per di più dal mio ritorno da Baias non avevo chiuso occhio, ma non potevo mica alzarmi neppure inventando una scusa.."Dunque..quale sarebbe la vostra teoria di questo mostro..che affligge Capomazda?" dissi rivolgendo a Burmid.."Io sono scettica come il mio maestro su questo fatto del mostro o qualcosa di misterioso, pure mio cugino Tommaso non è di questo parere..pensa siano delle correnti marine". |
"Infatti ho detto che bisogna rispondere a questa domanda con attenzione, comprendere perché combatta quella nave volante... Ma non credo che sarà così facile..." Mon finii la frase, che il ragazzino sbattè la forchetta sul piatto e uscì.
Era un comportamento molto strano. "Signori, magari lui sa qualcosa che noi non sappiamo..." Feci per alzarmi, la vedetta avvistò Portuga "Perfetto, preparatevi a sbarcare...". Lasciai così la stanza per raggiungere il ragazzino. "Tu non credi che siano nostri nemici, vero?" Dolcemente, lasciando che lo sguardo si perdesse all'orizzonte "No, io credo che siano giunti proprio per salvarvi.. Non credi?". |
Nettuno aiutò Elisabeth a salire quel dirupo.
Ma nel tirarla a sé l'uomo portò quasi la sacerdotessa contro il suo petto. Restarono allora così per qualche istante e lui fu sul punto di baciarla. “Io non sento alcuna voce...” disse Pileo “... forse era solo il vento...” Ormai cominciava ad imbrunire e in lontananza videro una debole luce tra la vegetazione. “C'è qualcosa laggiù!” Indicò poi il vecchio servitore nella direzione della luce. |
Ma appena Altea rivolse quella domanda a Burmid, un servitore annunciò qualcuno.
Era il capitano Velv. “Fatelo entrare.” Disse il duca. Il giovane ufficiale così entrò nella sala. Salutò il duca e poi tutti i presenti. “Ho udito, entrando, la domanda di milady” fece poi Velv, fissando Altea “e temo che oggi la marina di Sua Signoria abbia la risposta.” “Che risposta, capitano?” Guardandolo Dominus. “Sul mostro, milord.” Rispose Velv. “O presunto tale. Per questo sono giunto in anticipo qui a Capomazda.” “L'avete visto?” Incredulo il duca. “O addirittura abbattuto? Si tratta davvero di un mostro?” “Un mostro tecnologico, milord.” Fissandolo Velv. “Come sarebbe?” Stupito il duca. “Si tratta di un vascello, milord.” Disse Velv. “Un vascello in grado di volare.” |
“Si...” disse malinconico Cid a Clio, senza alzare gli occhi dal mare blu “... so che la nave volante è giunta per salvarci... lo so per certo...” si abbandonò ad un lungo respiro “... ma forse i vostri uomini non lo credono... a sentirli sembra quasi che abbiano simpatie più per la marina che per per quella nave, pur non sapendo nulla su di essa...”
Intanto l'Hydra era ormai entrata nel porto di Portuga. E dalla locanda del guercio qualcuno l'aveva già vista. “Per mille bucanieri rinnegati!” Esclamò Barbaleone. “Finalmente! Ce ne ha messo di tempo per arrivare quel diavolo di ragazza!” Ridendo forte. |
Aspettavo Burmid rispondesse quando fu annunciato l' arrivo del capitano Velv.
Egli entrò e rimasi stupita alle sue parole..aveva sentito il mio discorso, i nostri sguardi si incrociarono un attimo e rimasi attenta alle sue parole. Osservai Tommaso annuendo...non era un mostro..ma quando finì di parlare rimasi più interdetta. "Un vascello volante?" dissi stupita "ma questo è fantastico". Tommaso mi guardò corrucciato...Altea vuoi contenerti...ha ragione Petronilla a dire che io e la mia attrazione per le avventure e le cose misteriose mi metteranno nei guai. Mi rischiarai la voce bevendo dell' acqua.."Volevo dire..è una cosa che ha del fantastico...ne siete certo capitano Velv? Raccontateci il tutto..ho chiesto a molti e tutti hanno dato ipotesi diverse...ma voi..avete visto..e quindi potrete dirci il vero". E stavolta lo sguardo mio e del cugino si incrociarono per vera curiosità. http://i60.tinypic.com/bdmmj9.jpg |
Gli uomini e le donne..sono come i pianeti....alcuni si attraggono ed altri si respingono.....Nettuno mi pirò su ...come se non pesassi nulla....ritrovandomi faccia faccia con lui...potevo sentire il battito del cuore unirsi al mio.....ed ebbi la sensazione che le su labbra si muovessero verso le mie ......sembravo essermi sdoppiata e guardavo quella scena come farebbe un bimbo mettendo le dita dentro ad un favo......dolce e terribilmente pericoloso allo stesso tempo.....La voce di Pileo mi riportò alla realtà....mi allontanai da Nettuno e guardai in direzione della luce..." Sembra una casa......potrebbe viverci la Donna di cui mi avete Parlato ?"...rivolgendomi a Pileo ...ed in preda ad una sorta di imbarazzo nei confronti di Nettuno......presi la decisione di dirigermi vero quel punto luminoso...........
" Cala notte....guarda bambina....la stella a te piu' vicina Se la fata vorrà.......solo a te si rivolgerà....." Era una canzoncina.....continua e piu' mi avvicinavo e piu' mi accorgevo che non era una casa.....era un enorme albero il cui interno era cavo......e un numero incredibile di lucciole lo illuminavano....." Pileo....e' un Tempio all'aperto...questo posto e' stupendo..........."...guardavo e la mia mente.....stava spaziando.......quello era un vero Tempio..la volta celeste...e la Madre Terra |
"Ah, amico mio... Qui nessuno parteggia per l'ammiragliato, stai pur certo.." Sorrisi "Credo piuttosto che i miei uomini non sappiano proprio cosa pensare.. Sai, non si vede tutti i giorni una nave volante.." Sorrisi "Ma sai cosa mi piace dei miei uomini? Si fidano del mio pensiero.. E qualcosa mi dice che tu sei l'unico a capire qualcosa che a noi sfugge.." Cercando lo sguardo del ragazzino "Ho come l'impressione che tu conosca quella nave, o che comunque il suo tempestivo arrivo non ti abbia così tanto sconvolto, forse gli altri ignorano chi ci sia dietro tutto questo, tutti tranne te".
Sorrisi "Dai retta a me, figliolo... Se hai amici tanto leali e potenti, tieniteli stretti..". Posai lievemente la mano sulla sua spalla "Siamo arrivati a Portuga... Una volta a terra, come gli altri tipi compagni, sarai libero di andare ovunque, e se invece vorrai restare con noi, sarai il benvenuto" con un sorriso. |
“Grazie, capitano...” disse Cid a Clio, per poi sorridere alla ragazza.
L'Hydra era giunta a Portuga e tutto l'equipaggio, terminate le manovre, cominciò a scendere a terra. Era ormai sera e l'isola appariva come un incantato e ameno luogo perso tra i silenzi ed i misteri del mare. Le palme, accarezzate dalla lieve brezza, sembravano quasi danzare al ritmico fruscio delle onde, mentre le stelle scintillavano come gemme preziose in quello sterminato firmamento. “Capitano...” avvicinandosi Yanos a Clio “... cosa facciamo con le due prigioniere? Le portiamo a terra con noi? Forse potrebbe essere rischioso condurre due nobili dame in mezzo a tanti filibustieri, non pensate?” |
Quel tempio, l'albero e le lucciole.
Forse Elisabeth le vide davvero, come in una magica visione. Ma quando i tre raggiunsero quella luce si ritrovarono davanti ad una casa nel bel mezzo di quella folta vegetazione. Era una costruzione fatta di pietre, legno e tegole d'argilla, avvolta da un profondo silenzio ed intrisa di una strana atmosfera. “La signora che cerchiamo” disse Pileo “vive più nell'entroterra, nelle zone prossime ai monti... chissà invece chi abita in questa casa così isolata...” “Per saperlo dobbiamo bussare.” Mormorò Nettuno, che poi si avvicinò alla porta di quella casa e bussò. E poco dopo qualcuno venne ad aprire. Era una donna avvolta in un mantello. Aveva lunghi capelli chiari, vivaci occhi nocciola e la belle bianca e delicata. E nell'espressione sembrava racchiudere un'intensa sensualità. “Chi siete?” Chiese ai tre la donna. |
“Temo di si, milady.” Disse Velv ad Altea.
“Un vascello volante?” Ripetè il duca esterrefatto. “L'ho visto io stesso, milord.” Fece Velv. “Un enorme vascello in grado di alzarsi in volo e muoversi in cielo come se navigasse sulle onde. Naturalmente comprendo l'incredulità di tutti voi, ma è proprio ciò che ho visto.” “Immagino ci siano stati altri testimoni di ciò che raccontate, capitano.” Intervenne Izzar. “Tutti gli abitanti di Nisidas, una dozzina di soldati, curiosi giunti dai porti vicini per assistere ad un'esecuzione ed infine tre condannati a morte.” Spiegò Velv. “Credo siano testimoni sufficienti.” “Come può un vascello volare?” Incredulo Dominus. “Non lo so, milord.” Rispose Velv. “Ma è esattamente ciò che io e tutti quei testimoni abbiamo visto.” “Perchè pensate si tratti proprio del presunto mostro, capitano?” Fissandolo Izzar. “Oh, andiamo...” mormorò Velv “... mi sembra ovvio che non possa essere che questa la spiegazione a tutti quegli strani avvistamenti, alle navi affondate e ai danni segnalati nell'entroterra. A meno che il nostro ducato non sia divenuto l'ideale scenario di una fiaba, con draghi e navi volanti ad ogni angolo.” Sarcastico. “Voi cosa ne pensate, messer Burmid?” Rivolgendosi il duca al capo dei mercenari, che invece sembrava l'unico fra i presenti a mostrarsi almeno apparentemente calmo. “Io dico” sorseggiando del vino Burmid “che tutto è possibile, per quanto possa apparirci incredibile. Ho viaggiato e combattuto in molti luoghi, assistendo a tante cose strane. E comunque la storia ci insegna che la tecnologia bellica è dove il progresso raggiunge i più importanti e rapidi sviluppi. La scopetta di nuove armi ha da sempre permesso all'uomo di sconfiggere i propri nemici. Basti ricordare il cavallo di legno che portò alla conquista di Troia, o gli specchi ustori con cui Archimede incendiò le navi romane che attaccavano Siracusa, fino al cannone gigante utilizzato dai Turchi per prendere Costantinopoli.” “Si, ma una nave volante è ben altra cosa dalle armi che avete citato voi!” Nervosamente Dominus. “Forse perchè conosco qualcuno in grado di fabbricare armi e veicoli molto speciali, milord.” “Davvero?” Guardandolo il duca. “Si, milord...” annuì Burmid “... e mi riferisco proprio al fuggitivo di cui vi parlavo poco fa.” |
Scossi la testa a quelle parole di Yanos.
"Per carità, non le voglio tra i piedi... non è certo un posto per loro questo... resteranno qui e le sorveglieremo a turno, resterò io sull'Hydra stanotte, la mia cabina è di gran lunga più confortevole della locanda.." risi appena "Lasciamo qui due uomini, poi gli daremo il cambio...". Scesi così dalla mia nave, per raggiungere il Guercio con la ciurma. Barbaleone era già lì. Gli andai incontro, ordinando da bere per i miei e i suoi uomini. "Scusa il ritardo, vecchio mio... abbiamo dovuto fare una deviazione.." lanciando un'occhiata divertita ai tre naufraghi e ai condannati. "Mettiti comodo, sarà il caso di aggiornarti... Poi, comunque, nella stiva dell'Hydra c'è il bottino del piccolo bastimento, manda uno dei tuoi a prendere la vostra metà, dopodomani scopriremo se qualcuno è disposto a pagare per la dama..". Mi sedetti accanto al mio socio e gli raccontai gli ultimi avvenimenti, i naufraghi, Nisidas, il travestimento e Velv, la rassegnazione, la nave volante e tutto il resto. "Viviamo in tempi pazzi, non c'è che dire.." scuotendo la testa "Ma in sostanza, se non è un mostro bensì una nave, le cose cambiano e vanno giudicate diversamente..." sorrisi "Specie se questi fanno fessi l'ammiragliato..". |
Ascoltai attentamente il capitano Velv e immaginavo fosse scettico come me sulla esistenza di mostri o altro.."Mi sembra vi siano abbastanza testimoni, anzi fin troppi..immagino stavate dando luogo a qualche esecuzione di cui amate tanto occuparvene" e lo guardai in modo solo lui poteva capirne il motivo.."del resto..capitano..da semplice ufficiale avete fatto strada proprio per questo..comunque se non ricordate bene, il mio nome è milady Altea".
Mi voltai e osservai il Duca il quale sembrava quasi smarrito e poi sorrisi a Tommaso.."Bene, posso rassicurare mia mamma allora..ah, meno male domani potrò fare quella bella cavalcata con la cara Laisy nella foresta..visto per qualche strano motivo questo vascello volante attacca solo i soldati del Ducato e quindi non è con le persone che vuole combattere..a meno che non sia un pazzo esaltato". Assaggiai del gelato ma Burmid e il Duca Dominus ripresero a parlare e con fare sicuro il capo della Stelle Nere di Nantos disse sapeva chi fosse stato in grado di costruire tale straordinario quanto inverosimile veliero...il fuggitivo di cui parlava prima. Un attimo e calò il silenzio, posai il cucchiaino e iniziai a ridere..."Il fuggitivo..oh questa è proprio bella messer Burmid e lo avevate descritto come un pigro e poco furbo..figuriamoci se fosse stato sveglio e scaltro, quindi, cosa avrebbe costruito" scossi il capo "Sua Signoria non dovrebbe meravigliarsi...il Progresso avanza e vi sono stati geni nel passato, pensate al grande Leonardo..seppe costruire macchine ingegnose e proprio per questo fu anche visto una specie di eretico". Ero pure io perplessa, comunque, quindi continuai a indagare..."Dunque da ciò che avete detto e dite, messer Burmid, voi conoscete questo fuggitivo..parlatecene...e abbiamo appurato non sia un mostro..ma un uomo come noi e per qualche motivo non vede di buon occhio Capomazda o i suoi militari..ma diceste lo stavate cercando perchè fuggì e per conto di Imperion" dissi perplessa "e appunto mentre lo cercavate trovaste la gabbianella Mizar, a Sygma..uomo misterioso questo..ma voi sapete con chi abbiamo a che fare" e lo guardai con più curiosità. Dove si trovava ora questo fuggitivo..se uno fugge cerca di nascondersi e celarsi..non certo di farsi notare per bene con un veliero come quello e in modo ecclatante. |
A quelle parole di Clio, Barbaleone scoppiò a ridere.
“Dico...” disse “... hai bevuto? Una nave volante? Ma dove le trovi?” Rise di nuovo. “E' la verità...” intervenne Yanos “... l'abbiamo vista in tanti e non dubito che in breve si spargerà la voce in tutto il Flegeeo.” “Una nave volante?” Ripetè Barbaleone. “Possibile? Allora vuol dire che i nostri mari sono affollati da diavolerie! Prima quella corazzata armata con un cannone gigantesco, poi questo vascello volante!” “Capitano...” accostandosi al suo orecchio uno dei suoi uomini “... hanno parlato di un bottino...” “Già, è vero...” annuì Barbaleone “... hai citato una dama... è dunque ella il nostro bottino? Ottimo!” Rivolto a Clio. “Voglio vederla! Taborn qui” indicando uno dei suoi “è stato un mercante di schiavi. Magari vedendola saprà dirci il suo vero valore e chissà, forse ci faremo più denaro. Su, voglio vederla!” |
"No, non hai capito.. c'è il bottino da dividere... un forziere di monete e delle opere d'arte se non ricordo male.. Yanos accompagnerà uno dei tuoi per prendere la vostra parte.. la dama è quella del bastimento, abbiamo chiesto mille taddei, ricordi? Dopodomani scadrà il termine.. fino ad allora resterà a bordo dell'Hydra, non sono così idiota da consegnare a te una dama aristocratica... i padri e ancor più i mariti tendono a disconoscere una donna disonorata.. e io tengo al mio bottino.. se dopodomani nessuno pagherà il riscatto, allora la faremo valutare ad un mercante di schiavi, fino ad allora, è sotto la mia protezione.." decisa come sempre "Se la vuoi rivedere, andremo io e te sull'Hydra, non la faccio certo scendere, anche se te la dovresti ricordare..".
Bevvi un sorso di vino. "Per quanto riguarda la nave con quell'enorme cannone, abbiamo ragione di credere che sia giunto qui proprio per dar la caccia al mostro, o meglio, alla nave volante... non l'abbiamo vista solo noi, ma anche il capitano Velv, il pupillo dell'ammiraglio.. di conseguenza lo saprà anche Oxiud.. dobbiamo capire cosa fare.. e soprattutto capire chi c'è dietro tutto questo.. oltre che, cosa più importante, da che parte stare..". |
“Milady...” disse Velv ad Altea “... è grazie agli ufficiali della nostra marina se dame cortesi e nobili come voi possono trascorrere amene giornate tra il palazzo ed una bella cavalcata, fantasticando di grandi amori e romantiche avventure. Vi rammento infatti che i pirati a cui io e la marina diamo la caccia sono ladri ed assassini. Non si limitano solo a depredare le navi con i loro bottini, ma stuprano le passeggere e vedono i bambini ed i maschi adulti in schiavitù. Vi prego dunque di avere più riguardo per gli ufficiali che rischiano la vita per rendere il nostro ducato libero e civile. Anche perchè mi pare di ricordare che pure vostro fratello è impegnato come ufficiale nella caccia ai pirati.” Con un cortese inchino il bel capitano.
“Ve ne siamo tutti grati, capitano.” Annuì Dominus. “E sono certo che anche lady Altea nutre stima nei vostri confronti e in quella dell'intera Marina Capomazdese. “E voi, messere...” guardando poi Burmid “... avete udito lady Altea, vero? Parlateci dunque di questo fuggitivo.” “Milord...” fece Burmid “... egli non è legato a Capomazda, ma ai territori tra Sygma ed Imperion... dunque non credo che quel rinnegato sia mosso da sentimenti ostili verso questo ducato. Io penso invece che lui possa esserne coinvolto, magari assoldato da qualcuno per via della sua abilità nel costruire armi a dir poco straordinarie.” |
Barbaleone scosse la testa a quelle parole di Clio.
“Diavolessa...” disse, per poi sorseggiare del rum “... e sia, resterà sulla tua nave fino al termine stabilito... Taborn e Carlos andranno col tuo uomo sull'Hydra per prendere la vostra parte di bottino...” e fece cenno ai suoi di seguire Yanos sull'Hydra “... mi occorre denaro e tanto...” continuò il corsaro “... voglio una nuova nave per vendicare il Gozocuda...” In quel momento entrò qualcuno nella locanda e subito attirò l'attenzione di tutti. “Capitano!” Chiamando Barbaleone. “Cosa diavolo urli?” Tuonò il corsaro. “E' arrivata la risposta al riscatto!” Rispose quello, per poi consegnare la lettera al suo capitano. E Barbaleone la lesse davanti a tutti: “Ser Saliere de Raybot acconsente a versare la somma richiesta per riscattare sua figlia, lady Yolanda de Raybot e la sua dama di compagnia. Il pagamento avverrà come da voi richiesto al largo dell'Isola del Fungo a Mezzogiorno del giorno indicato. Vi attenderò a bordo del mio panfilo che utilizzo come privato gentiluomo. Ser Salier de Raybot” “Bene!” Ridendo Barbaleone. “Domani è il giorno stabilito!” |
Guardai Velv negli occhi mentre attaccava e pienamente in colpo...le persone cambiano..già.."No, Capitano Velv, non penso all' Amore e alle favolette..qualcuno mi ha aperto bene gli occhi...e Sua Signoria non dovrebbe temere..ho fiducia nei nostri ufficiali che rischiano la vita ogni giorno..forse dimenticate mio nonno e mio padre seguirono il Duca Taddeo l' Austero per onorare l' esercito capomazdese e lasciando quello di Sygma...quando egli si trovava a Sygma..io ancora non ero nata ma so di un racconto di un bambino.." non dissi altro e mi rivolsi a Burmid.."Siamo d' accordo messer Burmid..è quello che pensavo pure io..pure a mio parere egli opera per qualcuno".
Mi alzai e mi congedai.."Se permettete...lascio a voi uomini parlare di come combattere questo vascello volante..io vado a ricamare nella mia camera..anzi no potrei seguire il consiglio del nostro caro capitano..andrò a leggere un bel romanzo d' amore". Mi alzai e mi accomiatai dal Duca con un inchino ma a differenza di ciò che avevo detto uscii in giardino per una camminata, la notte era quasi calata sembrava..potevo udire solo il rumore dell' acqua della fontana e mi sedetti sul bordo mentre gli spruzzi mi bagnavano leggermente il volto. Vidi Costanza in lontanza, pure ella camminava distrattamente..ella viveva tutto senza problemi..forse dovevo proprio essere come voleva mia madre..una dama frivola che pensava solo a prendere marito...ma ogni volta fuggivo era il Duca a chiamarmi e mi sembrava una scortesia non rispondere ogni qualvolta volesse il mio parere..ma inutile. |
E mentre era nel giardino in balia dei suoi pensieri, Altea udì un rumore di passi.
Vide allora qualcuno avvicinarsi. “Milady...” disse Velv con un cortese inchino “... non era mia intenzione essere scortese prima con voi... ma detesto quando il mio operato non appare chiaro, così come le mie intenzioni... comprendo che vivendo voi lontana dai porti e dalle isole Flegeesi possiate non comprendere in pieno quanto siano malvagi e pericolosi i pirati... è vero, le esecuzioni non sono un bello spettacolo, ma è l'unico modo per tentare di annientare la piaga della pirateria...” sorrise “... ma non voglio parlare di queste cose ora... sono in licenza per qualche giorno e voglio godermi la tranquillità della corte... e chissà, pensavo che voi potevate illustrarmi come un gentiluomo può trascorrere qualche giorno sereno qui a palazzo e nella capitale... volete?” |
Allungai la mano per prendere il biglietto.
"Ottimo, ha cambiato data e ora, ma basta che paghi, e non mi lamento... considerando che sei a corto di una nave, quindi andiamo con la mia.. occhi aperti, mi raccomando... potrebbe essere una trappola... ma siamo abituati a queste cose, giusto?" risi appena. Alzai il bicchiere "Brindiamo alla vendetta, dunque, alla memoria della miglior nave pirata delle Flegee.." sorrisi. Alla fine mi alzai. "Bene, vado ad avvertire la nostra prigioniera.. sarà felice di tornare a casa.. E il povero Luis starà supplicando il cambio.." risi "Se avete bisogno di me, sono sull'Hydra, vedete di essere in forma domani.. abbiamo del lavoro da sbrigare...". |
Infondo era questo che aveva visto in me la Sacerdotessa tanti anni fa......potevo ascoltare l'Oracolo e avere delle visioni......alcune visioni avvenivano proprio quando avevo bisogno di pace.....e ...PUFF....tutto svanì....vidi il sorriso negli occhi di Pileo.....lui sapeva.....ed era l'unico a cui raccontavo del mio mondo immaginario........" Si ...Pileo...scusami.....qualche lucciola mi e' rimasta nelle orecchie...hai ragione..la donna abita nei pressi della montagna me lo avevi già anticipato.....ma allora chi vive questo posto......?...."....Nettuno fu molto piu' pratico di noi.....Bussò alla porta....e non aspettammo molto..perchè quasi subito arrivo' una donna...molto bella.......aveva i capelli chiari e l'incarnato chiaro......emanava molta sensualità....molto spesso..bastavano pochi gesti....perchè una donna potesse esprimere la forza della femminilità......" Scusateci Signora....ma eravamo fuori per cercare erbe medicinali e il mal tempo ci ha presi alla sprovvista........chiedevamo solo un riparo per la notte se non vi e' di disturbo....pagheremo ......non preoccupatevi "......non so perchè mi feci avanti..in genere era Pileo a parlare.....ma questa volta fu come se volessi imporrela mia presenza sopra le altre
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Mi voltai al rumore di passi e vidi davanti a me il capitano Velv..."Io dovrei darvi lezioni di come si comporta un gentiluomo? Sapete ricordo...di un ufficiale gentiluomo che proferiva parole d' Amore ma poi pur di fare carriera ha rinnegato se stesso e pure la volontà della sua amata..ma voi vorreste fare il gentiluomo e siete in licenza..ne sono felice".
Mi alzai e feci un cenno a Costanza la quale vedendo il capitano Velv, indubbiamente affascinante e bello, arrivò subito.."Capitano..ho l' onore di presentarvi mia sorella, la duchessa Costanza de Bastian, o forse ne avete già sentito parlare." Mi voltai verso la cara sorella sorridendole e osservando il suo sguardo entusiasta.."Cara sorella...il nostro capitano Velv, l' asso del nostro Ammiragliato dopo Oxuid ovviamente, è in congedo e vorrebbe qualcuno le mostrasse questi luoghi e soprattutto a essere un gentiluomo..penso voi siate la persona più adatta". E osservai Velv sorridendo. |
A quelle ultime parole di Clio, Barbaleone ed i suoi risposero con sonore risate, per riprendere a bere e a divertirsi con le donnine della locanda.
L'Angelo della Tempesta allora lasciò quella bettola e tornò sull'Hydra. Un mare calmo, che sembrava voler cullarla sulle onde ed un tramonto di una magica malinconia accolsero la ragazza sulla sua nave. Sul ponte si udivano Luis ed il mozzo giocare ai dadi, mentre tutt'intorno un irreale silenzio pareva avvolgere Portuga. “Capitano...” disse Luis nel rivedere Clio “... siete già di ritorno? Non vi attira stasera la compagnia di Barbaleone e dei suoi filibustieri? O forse Portuga vi appare troppo caotica?” Sorrise. “Lo scenario qui è mozzafiato, indicando il tramonto sul mare “ma un po' troppo silenzioso per me.” Rise. Quel silenzio fu però rotto all'improvviso da un canto. Qualcuno infatti, su una piccola barchetta, canticchiava così: “La mia regina ha promesso che sposerà chi nella sua città il magico Fiore porterà! Avventurieri e innamorati tutti cercano Te, oh, mio Fiore Azzurro e io solo so il perchè!” http://imagizer.imageshack.us/a/img694/8365/cap11g.jpg |
Quella donna sorrise ad Elisabeth e poi lanciò un'occhiata verso Pileo e poi verso Nettuno.
E su quest'ultimo adagiò con lo sguardo più del dovuto. “Erbe medicinali...” disse tornando a guardare Elisabeth “... qui non credo ne troverete... ma ormai fa buio... prego, la mia casa è aperta...” e fece loro cenno di entrare. La donna li precedette e cominciò a riempire tre bicchieri con del vino, per poi offrirlo ai tre. Indossava una lunga e stretta veste bianca, abbastanza corta da lasciare le gambe scoperte. “Da dove venite?” Chiese poi loro. “Da molto lontano immagino, visto che ignorate qui non vi siano erbe medicinali... come del resto non vi è traccia di maltempo...” ridendo appena e candidamente. |
Velv mostrò un lieve inchino a Costanza.
“Onorato, milady.” Disse. “Vedo che la bellezza è un dono di famiglia.” Sorridendo a lei e ad Altea. “Sono davvero fortunato ad avere due dame tanto affascinanti come guida.” Ma proprio in quel momento arrivò un servitore, che consegnò poi a Velv un biglietto. “Purtroppo” dopo averlo letto il capitano “sembra che la mia breve licenza sia finita prima ancora di cominciare... sono stato infatti richiamato a Baias...” “Come mai, capitano?” Chiese Costanza. “Un ufficiale è sempre in bilico, milady...” rispose Velv “... non ha mai tempo per sé...” mostrò un inchino e si congedò dalle due dame. “Eh, mi piacerebbe andar con lui a Baias...” Costanza ad Altea “... magari sarà impegnato in una nuova caccia ai pirati... e poi è tanto bello...” sospirò. |
Accidentaccio..alla mia lingua......sorrisi..come solo un Angelo a cui avevano appena donato le ali poteva fare.........Guardai gli occhi di lei..posarsi...su Nettuno....senza alcun imbarazzo....la sua veste....modellava il suo corpo a tal punto che poteva anche farne a meno..e il colore bianco..aiutava visto che la trasparenza non lasciava alcun dubbio..........Niente erbe medicinali...niente tempeste....niente di niente...eravamo nel nulla ?...." Siete molto ospitale...... di questo ve ne sono grata.........ma forse.....Madre Natura...vi ha donato piante le cui doti non conoscete...non basta vivere in un posto...bisognerebbe anche conoscerlo......siete molto lontana....dalla spiaggia.........e quello che succede in mare forse non vi e' noto........non c'e' bisogno di vivere in altri mondi...per conoscere come nasce la vita....."..........non potevo toccare il vino...solo durante l'Agape........." Vi ringrazio per il vino.....ma non bevo ".........sembrava un posto molto semplice......ma all'interno c'era qualcosa che non riuscivo a mettere a fuoco......lei non viveva lì...quel posto non era vissuto......"....C'e'molta polvere da queste parti......"....etcì...starnutii....." Mi spiace non volevo essere scortese ma la polvere non la sopporto.......".....
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Sorrisi a Lius.
"Sono venuta a darvi il cambio, dovevo solo parlare con Barbaleone, andate pure.. Penso io alle prigioniere..." Sorrisi "A me piace il silenzio..". Ma un leggero canto attirò la mia attenzione. Restai immobile a guardare quella piccola imbracatura. Sorrisi, illuminata dall'ultimo raggio di sole. Il Fiore Azzurro... Erano anni che non lo sentivo nominare. E per un momento tornai di nuovo indietro nel tempo, lasciando che la spensieratezza di quegli anni mi scaldasse il cuore come quel debole raggio di sole. |
Il capitano Velv a dire il vero era preoccupato quando ricevette quella lettera...cosa poteva essere successo di urgente?
Costanza ne era affascinata e vidi quasi il suo dispiacere e sorrisi..."Bene potremmo andare pure noi no? Abbiamo una dimora laggiù e Sua Signoria metterebbe come sempre una buona parola..e poi.."dissi osservandola maliziosa "se nostra madre sapesse in ballo per te ci sarebbe il capitano sono certa ci lascerebbe andare...vuoi andiamo noi due?Oppure facciamo venire Tommaso ma penso debba svolgere il suo compito di ufficiale e seguire il capitano....e io sono curiosa di sapere cosa è successo..potremmo partire stasera stessa...non sarà tardi quando arriveremo, è solo un' ora distante no? Tanto ormai..più a corte o qui per me è uguale..ma forse vi è più movimento a Baias e amo vedere il mare". |
“Non temete...” disse sorridendo la donna ad Elisabeth “... vi comprendo... io non amo molto occuparmi delle faccende domestiche, dunque mi perdonerete per la polvere... ma non mi avete detto da dove venite? Da una delle isole forse? Oh, che sbadata...” ridendo appena lei “... non mi sono presentata... il mio nome è Simoyn...” rivelò candidamente.
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La barchetta arrivò a passare accanto allo scafo dell'Hydra e quel canto si interruppe.
A bordo vi era un uomo dall'aspetto anziano, vestito come uno dei tanti marinai in cerca di lavoro che si potevano vedere nei porti Flegeesi. “Questa” disse tirando su una parrucca incipriata “era del barone Fontleroy... questa invece” prendendo una giacca di lamè “del Guardiamarina Clark... e questi sono poi i bottoni d'oro del panciotto del Capitano Mustag...” rise piano “... eh, chissà che qui a Portuga non trovi qualche estimatore di simili cimeli...” alzò gli occhi sul ponte dell'Hydra e vide Clio “... oh, che bella ragazza... siete stata rapita dai corsari? O forse siete solo una visione causatami dal troppo vino?” |
“Oh, Altea...” disse Costanza “... davvero? Pensi si possa tornare a Baias e magari in compagnia del capitano Velv? Oh, sarebbe bellissimo!” Esclamò. “Ti prego, corriamo a chiederlo a Sua Signoria! Prima che il capitano Velv parta! Ti prego!”
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Abbracciai la cara sorella e le accarezzai la fronte.."Il capitano Velv non ti sfuggirà...ci tieni cosi tanto?" le dissi con tono dolce.."Avanti muoviti...seguimi".
Incontrai Izzar e chiesi se poteva dire al Duca di lasciare il benestare a me e Costanza di poter andare presso la nostra dimora a Baias...volevamo partire subito. |
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